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adeguamento liturgico
Trento
Trento
chiesa
sussidiaria
Maria Bambina
Parrocchia di San Vigilio
Pianta; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1980-1981)
1896 - 1944/05/13(preesistenze intorno); 1949/09/28 - 1949/09/28(inizio lavori intero bene); 1951 - 1951(decorazione presbiterio); 1952/10/06 - 1952/10/06(consacrazione carattere generale); 1980 - 1981/03/01(ristrutturazione intero bene); 2009 - 2009(tinteggiatura interno); 2016/01/20 - 2016/01/20(passaggio di proprietà e variazione d'uso intero bene)
Chiesa di Maria Bambina
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Maria Bambina <Trento>
Altre denominazioni Natività di Maria
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1896 - 1944/05/13 (preesistenze intorno)

La prima chiesa dell'istituto venne eretta nel 1896, al momento del trasferimento della Congregazione delle suore di Carità in via Borsieri. Consacrata il 16 ottobre 1897, venne distrutta dal bombardamento aereo alleato del 13 maggio 1944.

1949/09/28  (inizio lavori intero bene)

Il 28 settembre 1949 monsignor Carlo de Ferrari benedisse la prima pietra della nuova chiesa.

1951  (decorazione presbiterio)

Nel 1951 Alessandro Pomi realizzò il dipinto murale della parete di fondo del presbiterio.

1952/10/06  (consacrazione carattere generale)

La chiesa venne consacrata il 6 ottobre 1952.

1980 - 1981/03/01 (ristrutturazione intero bene)

Nel biennio 1980-1981 l'edificio fu sottoposto ad importanti lavori di ristrutturazione, comprendenti il rifacimento degli impianti, l'apertura di nuove finestre quadrate in navata e la realizzazione dell'adeguamento liturgico definitivo con la consacrazione dell'altare al popolo (1 marzo 1981).

2009  (tinteggiatura interno)

L'ultima tinteggiatura interna risale al 2009.

2016/01/20  (passaggio di proprietà e variazione d'uso intero bene)

L'intero complesso è stato recentemente acquistato dalla Patrimonio del Trentino S.P.A. di Trento. La chiesa è stata chiusa al culto e sarà utilizzata come ambiente di deposito per l'Archivio Provinciale.
Descrizione

La chiesa dell'istituto della Congregazione delle suore di Carità, in via Borsieri, venne ricostruita nel 1949-1952, dopo che l'edificio precedente era stato distrutto dal bombardamento aereo del 13 maggio 1944. Le fiancate, molto semplici, sono caratterizzate da uno zoccolo in pietra a vista e da una cornice superiore ad archetti pensili, che riprende il profilo delle monofore centinate sottostanti. Sulla sinistra, vicino all'ingresso, si eleva il campanile a pianta quadrangolare. L'accesso è interno all'istituto, dall'atrio d'ingresso. L'ampia navata unica è scandita dai pilastri che separano le nove brevi campate, ciascuna illuminata da due finestre inferiori quadrate e due superiori centinate e ornate dalle sculture lignee della Via Crucis di Othmar Winkler. Tre gradini separano la navata dalla zona dell'altare al popolo; altri quattro conducono al presbiterio storico, coperto da quattro arcate a pieno centro e illuminato da tre monofore per lato negli spazi di risulta. Si tratta di una chiesa semipubblica, officiata per i fedeli esterni all'istituto alcune volte all'anno.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare.
Prospetti
Fiancate caratterizzate da zoccolo in pietra a vista, finitura a intonaco tinteggiato e cornice superiore ad archetti pensili che segue la scansione delle monofore centinate sottostanti.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, posta sul fianco sinistro, vicino all'ingresso, con zoccolo in pietre a vista, feritoie sovrapposte sul fusto e cella campanaria dotata di monofore centinate con cornice incassata. Finiture a intonaco tinteggiato. Tetto a quattro falde coperto da tegole.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: navata coperta da soffitto piano, presbiterio da quattro arcate a piano centro in muratura.
Coperture
Tetto a due falde, con manto di copertura in tegole marsigliesi.
Interni
Ampia navata unica con le fiancate scandite da nove finestre quadrate in basso e altrettante centinate in alto, separate da pilastri emergenti. Controfacciata illuminata da una finestra a lunetta tra due centinate, su cui si aprono un accesso centrale e due laterali, che danno sull'atrio dell'istituto. Il presbiterio storico, molto alto rispetto alla navata, è stato ampliato ad una quota intermedia, elevata di tre gradini rispetto alla navata, dove ha trovato posto l'altare al popolo. Altri quattro gradini conducono al presbiterio originario, dominato dall'altare storico. Il presbiterio è illuminato da monofore centinate negli spazi di risulta tra le arcate. Le pareti della navata e del presbiterio sono rivestite di marmo fino ad un'altezza di circa tre metri, poi sono finite a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in piastrelle rettangolari di granito grigio, alternate a fasce orizzontali in granito verde.
Elementi decorativi
L'intera parete di fondo del presbiterio è ornata dal dipinto murale di Alessandro Pomi raffigurante la Presentazione di Maria al tempio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980-1981)
L'adeguamento liturgico è stato attuato nel 1980-1981. L'altare verso il popolo è fisso, a quattro fronti, in marmo; è posto nel presbiterio, che è stato avanzato verso la navata, a raso pavimento ed è il reimpiego della mensa dell'altare storico, integrata con le mense di due altari a parete un tempo posti presso l'arco santo e con una parte realizzata ex novo. L'ambone, sempre in marmo, si trova sui gradini di accesso al presbiterio, sulla sinistra. Anche la sede è fissa, in marmo, con alto schienale centinato, tra due sedute per i concelebranti, ed è posta al centro del presbiterio, sui gradini che separano l'altare verso il popolo dall'altare storico. Le balaustre sono state eliminate e i balaustri parzialmente riutilizzati per altri scopi.
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