chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Trento
Trento
chiesa
confraternale
Annunziata
Parrocchia di San Vigilio
Pianta; Facciata; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1977 circa)
1712/11/02 - 1715(costruzione intero bene); 1715/09/27 - 1715/09/27(consacrazione carattere generale); 1736/03/26 - 1737(decorazione interno); 1737 - 1737(realizzazione pavimento presbiterio); 1810 - 1813/10/15(chiusura al culto intero bene); 1867 - 1867(ristrutturazione intero bene); 1927 - 1927(restauro dipinti murali); 1944/05/13 - 1944/05/13(danneggiamento intero bene); 1945 - 1953(ristrutturazione intero bene); 1981 - 1981(restauro dipinti murali); 1996 - 1998(restauro dipinti murali)
Chiesa dell'Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Chiesa dell'Annunziata <Trento>
Altre denominazioni Chiesa della SS. Annunziata
chiesa dell'Annunciata
Autore (ruolo)
Brusinelli, Antonio (progetto)
Ghisi, Pietro Antonio (direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura barocca (costruzione)
Notizie Storiche

1712/11/02 - 1715 (costruzione intero bene)

La chiesa dell'Annunziata venne costruita su progetto di Antonio Brusinelli e con Pietro Antonio Ghisi come collaboratore e direttore dei lavori tra il 1712 (la posa della prima pietra avvenne il 2 novembre) e il 1715, per l'omonima confraternita.

1715/09/27  (consacrazione carattere generale)

L'edificio venne consacrato il 29 settembre 1715 dal principe vescovo Giovanni Michele Spaur.

1736/03/26 - 1737 (decorazione interno)

Il 26 marzo 1736 la confraternita deliberò di accettare l'accordo con Francesco Fontebasso, che entro il mese di luglio dell'anno successivo ornò navata e presbiterio con un ciclo di affreschi inneggianti alla Vergine.

1737  (realizzazione pavimento presbiterio)

Il pavimento del presbiterio, in marmo policromo intarsiato, venne realizzato su disegno di Teodoro Benedetti nel 1737, a partire dal mese di luglio.

1810 - 1813/10/15 (chiusura al culto intero bene)

Dal 1810, data della soppressione da parte del Governo Italico, al 15 ottobre 1813 la chiesa venne chiusa al culto.

1867  (ristrutturazione intero bene)

L'edificio venne ristrutturato nel 1867.

1927  (restauro dipinti murali)

Gli affreschi furono restaurati dalla Soprintendenza alle Belle Arti nel 1927.

1944/05/13  (danneggiamento intero bene)

Il 13 maggio 1943 la chiesa fu colpita da una bomba, che distrusse la cupola e parte della facciata.

1945 - 1953 (ristrutturazione intero bene)

L'edificio fu risanato, parzialmente ricostruito e ristrutturato integralmente tra il 1945 e il 1953 a cura della Soprintendenza ai Monumenti di Trento.

1981  (restauro dipinti murali)

Un nuovo restauro degli affreschi fu fatto nel 1981 da Carlo Andreani e Christine Mathà.

1996 - 1998 (restauro dipinti murali)

Un ultimo restauro degli affreschi risale al 1996-1998, opera del Laboratorio Stefanini Maria Chiara & C. S.n.c.
Descrizione

La chiesa, affacciata su via Belenzani, verso piazza Duomo, venne eretta su progetto di Antonio Brusinelli, aiutato da Pietro Antonio Ghisi, tra il 1712 e il 1715, su commissione della confraternita dell'Annunziata, fondata nel 1627 da un gruppo di studenti trentini su promozione dei Gesuiti, all'epoca una delle più importanti della città. Orientata ad est, emerge dal complesso degli edifici vicini con la sola facciata, a due ordini, scandita da paraste composite inquadranti il portale e una finestra mistilinea nella zona centrale, due nicchie centinate con statue e due oculi ovali lateralmente. Il frontone a lunetta è affiancato da due vasi fiammati angolari; del resto della costruzione emerge unicamente la cupola estradossata, a otto spicchi, coperta dalle caratteristiche tegole a coda di castoro smaltate, verdi e gialle, e sormontata dalla lanterna. L'interno a navata unica è caratterizzato da una zona centrale, a pianta quadrata, delimitata da quattro colonne lisce libere sostenenti i pennacchi d'imposta della cupola; le pareti, rivestite in marmo, sono rinforzate da paraste e pilastri con capitelli corinzi, sostenenti il cornicione plurimodanato. L'arco santo e il presbiterio, elevato di un gradino e chiuso dalle balaustre, sono caratterizzati dalla presenza di portali architravati (a piano terra), finestre quadrate e loggette dal profilo centinato (al primo piano), che mettono in comunicazione l'aula con la retrostante sacrestia e con le sale del piano superiore. La volta a botte del presbiterio, i pennacchi e le lunette della navata sono ornati da pregevoli affreschi di Francesco Fontebasso, purtroppo distrutti con la cupola originale e parte della facciata da una bomba durante la seconda guerra mondiale. Dal 1998 la chiesa è rettoria, custodita dalle suore Francescane dell'Immacolata, e vi si pratica l'esposizione e l'adorazione del Santissimo Sacramento dalle 8 alle 16.
Pianta
Navata a pianta rettangolare, con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta quadrata.
Facciata
Facciata divisa in due ordini sovrapposti, separati da una cornice marcapiano, ciascuno scandito da quattro paraste in pietra su alti plinti gradinati, completate da capitelli compositi. Portale architravato con frontone curvilineo tra due nicchie centinate ospitanti le statue dell'Angelo annunciante e della Madonna annunciata, sormontato dal bassorilievo figurato con Dio Padre. Nell'ordine superiore si aprono due oculi ovali simmetrici e una finestra centrale mistilinea. Frontone arcuato in corrispondenza del settore centrale; due vasi fiammati angolari. Finiture a intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: navata coperta da cupola sostenuta da pennacchi; ingresso e settore precedente l'arco santo voltati a botte, come il presbiterio.
Coperture
Manto di copertura in lamiera metallica. Cupola a otto spicchi coperta da tegole a coda di castoro smaltate, verdi e gialle; lanterna coperta da lamiera metallica.
Interni
Interno ad unica navata, le cui pareti sono rinforzate da paraste e pilastri rivestiti di marmo, sormontati da capitelli corinzi che sostengono il cornicione aggettante e plurimodanato. La parte centrale della navata è delimitata da due coppie di colonne corinzie libere, di sostegno ai pennacchi d'imposta della cupola. Due arcate a pieno centro separano questa zona dall'ingresso e dal settore prossimo all'arco santo, dove si trovano gli ingressi laterali, che attraverso corridoi interni all'edificio conducono alla sacrestia, dietro il presbiterio, e agli ambienti al piano superiore. Presbiterio elevato di un gradino, chiuso dalle balaustre con cancelletto. Lungo le pareti laterali si aprono simmetricamente portali architravati (a piano terra) e loggette dal profilo centinato (al primo piano) tra finestre quadrate, tutti con cornici in pietra. Una finestra a lunetta si trova al centro della parete di fondo; altre otto finestre rettangolari illuminano la cupola.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a quadrotte bianche e rosse di pietra calcarea, disposte a scacchiera; pavimento del presbiterio originale del 1737, in marmo policromo intarsiato, caratterizzato da cornucopie laterali di fiori e frutta e composizione centrale prospettica con interno di chiesa, altare e vaso di fiori.
Elementi decorativi
Affreschi di Francesco Fontebasso ornano la volta del presbiterio, i pennacchi e le lunette della navata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1977 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di elementi eterogenei e non ha dunque carattere di stabilità. L'altare verso il popolo è provvisorio, a tavolo, in legno, posto nel presbiterio su di una propria pedana. Un leggio in legno nei pressi dell'arco santo, a sinistra, funge da ambone. La sede è una sedia sempre in legno, all'interno del presbiterio. La custodia eucaristica è nel tabernacolo dell'altare storico; le balaustre con il cancelletto originale in ferro battuto parzialmente dorato sono nella posizione originaria.
Contatta la diocesi