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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cunevo
Contà
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Lorenzo
Parrocchia del Santissimo Redentore
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1993-1994); presbiterio - aggiunta arredo (1993-1994)
XIII - XIII(preesistenze intorno); 1327/07/11 - 1327/07/11(menzione carattere generale); 1390 - 1399(decorazione interno); 1490 - 1499(decorazione interno); 1559 - 1559(ristrutturazione intero bene); 1616 - 1649(costruzione sacrestia vecchia); 1695 - 1695(manutenzione intero bene); 1740 - 1760(costruzione campanile); 1744 - 1744(fusione campana); 1766 - 1766(ristrutturazione tetto); 1807/07/01 - 1807/07/01(erezione a primissaria curata carattere generale); 1818 - 1818(costruzione sacrestia nuova); 1824 - 1824(ampliamento cimitero); 1834 - 1834(manutenzione campanile); 1842/07/16 - 1842/07/16(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1845/08/10 - 1845/08/10(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1859 - XIX(demolizione totale sacrestia vecchia); 1862 - 1918(abbandono e cambio di destinazione d’uso intero bene); 1923/04/10 - 1924(restauro intero bene); 1924/08/10 - 1924/08/10(consacrazione e riapertura al culto carattere generale); 1925 - 1925(installazione campana); 1957 - 1957(abbandono cimitero); 1977 - 1977(sostituzione copertura); 1982 - 1982(restauro esterno); 1993 - 1994(restauro intero bene)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Lorenzo <Cunevo, Contà>
Altre denominazioni S. Lorenzo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (preesistenze intorno)

Nel corso del restauro del 1993-1994 emersero all’interno del perimetro della chiesa attuale le tracce di un edificio sacro precedente, con presbiterio e relativa absidina, risalente forse al XIII secolo (incerta).

1327/07/11  (menzione carattere generale)

La prima menzione documentaria della chiesa di San Lorenzo risale all’11 luglio 1327, all’interno di una documento steso a Flavon (pergamena conservata presso l’Archivio provinciale di Bolzano, archivio Welsperg, fondo Spaur).

1390 - 1399 (decorazione interno)

E’ stato datato alla fine del XIV secolo il frammento di affresco con il martirio di San Lorenzo presente lungo la parete destra della navata.

1490 - 1499 (decorazione interno)

La parete sinistra della navata venne ornata da un affresco con l’Ultima cena firmato da Giovanni Baschenis e datato 1490; una seconda iscrizione affrescata nella zona absidale reca la data del 1499, presumibilmente il termine della campagna decorativa.

1559  (ristrutturazione intero bene)

La data del 1559, incisa sul portale maggiore, testimonia presumibilmente il compimento di lavori di ristrutturazione e modifica della chiesa, con l’aggiunta delle volte costolonate che tagliano gli affreschi della navata.

1616 - 1649 (costruzione sacrestia vecchia)

Nel corso della visita pastorale del 1616 si ordinò di rimuovere il secondo altare presente in chiesa e di costruire quanto prima una nuova sacrestia; dato che la seconda disposizione non venne ripetuta nella successiva visita del 1649, si può dedurre che la sacrestia sia stata realizzata entro quella data, mentre l’altare rimosso venne sostituito con uno nuovo, collocato in altra posizione e consacrato in quell’occasione.

1695  (manutenzione intero bene)

Nel 1695 i visitatori ordinarono di spianare l’ingresso (il soglio) del tempio, restaurare il tetto e sgombrare e ripulire il cimitero dal lato settentrionale.

1740 - 1760 (costruzione campanile)

Secondo la tradizione il campanile attuale sarebbe stato costruito intorno alla metà del Settecento dai maestri muratori Dellantonio della Val di Fiemme.

1744  (fusione campana)

Nel 1744 Pietro Soletti di Brescia fuse l’unica campana sopravvissuta alla requisizione austriaca della prima guerra mondiale.

1766  (ristrutturazione tetto)

La Visita pastorale del luglio 1766 rilevò che il tetto della chiesa era da sistemare.

1807/07/01  (erezione a primissaria curata carattere generale)

Il 1° luglio 1807 il governo bavarese elevò la chiesa a primissaria curata della pieve di Flavon.

1818  (costruzione sacrestia nuova)

Su insistenza dell’Ordinariato, una nuova sacrestia fu eretta sul fianco destro della chiesa intorno al 1818.

1824  (ampliamento cimitero)

Dato che lo spazio de camposanto era insufficiente per l’accresciuto bisogno della popolazione, nel 1824 il Comune di Cunevo deliberò di acquistare dal nobile Bartolomeo Job un appezzamento di terreno confinante a est con la chiesa, per ampliarlo.

1834  (manutenzione campanile)

Nel 1834, dopo un sopralluogo al campanile, il geometra Stefano Altadonna di Cles stabilì la necessità di lavori di manutenzione e riparazione, soprattutto da falegname; in precedenza erano già state rilevate la pericolosità dell’armatura delle campane e la consunzione delle corde delle stesse.

1842/07/16  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

Risale al 16 luglio 1842 la concessione alla chiesa del fonte battesimale.

1845/08/10  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

Con decreto del principe vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer del 10 agosto 1845 la chiesa di Cunevo ottenne anche la concessione della custodia eucaristica.

1859 - XIX (demolizione totale sacrestia vecchia)

Dopo il 1859, con la avvenuta costruzione della nuova curaziale del Santissimo Redentore, la prima sacrestia della chiesa di San Lorenzo, collocata sul fianco sinistro, venne abbattuta per fare spazio al cimitero circostante.

1862 - 1918 (abbandono e cambio di destinazione d’uso intero bene)

Già nel 1841, quando ancora era l’unica del paese, secondo il parroco di Flavon “la chiesa di Cunevo è in aspetto pericoloso e minacciante di cadere per causa di alcune fessure, che si manifestarono nella facciata di fronte e del lato settentrionale, e forse non andrà molto che non si potrà più servirsene”. Lo stato di abbandono si aggravò al compimento della nuova curaziale, dopo il 1862: nel 1872 il Comune rispose ad una nota della curia sul cattivo stato del tetto che era desiderio quasi universale che la chiesa venisse abbattuta, in quanto inutile fonte di spesa. Nel 1885 il vescovo non concesse però la demolizione, anzi, ne ordinò la consacrazione e la cura dei “capitelli di pietra antichi che si trovano negli angoli”. Nel 1889 fu rimosso l’altare minore e qualche anno dopo il Comune iniziò ad usare l’immobile come magazzino. La chiesa venne sconsacrata e durante la prima guerra mondiale divenne magazzino militare, stalla e cucina da campo delle truppe.

1923/04/10 - 1924 (restauro intero bene)

Nel corso del restauro iniziato il 10 aprile 1923 e realizzato con un contributo di 4000 lire dell’Ufficio Belle Arti di Trento (poi Soprintendenza ai Monumenti), emersero i frammenti dell'affresco di Giovanni Baschenis in navata; la sacrestia esistente sul fianco sud, a ridosso della cappella Job, venne demolita. Il Comune fornì il legname per il rifacimento del tetto e la popolazione collaborò con prestazioni di lavoro gratuite; la chiesetta venne arredata con un altarino di legno e vi fu ricollocata restaurata l’antica pala di San Lorenzo. L’interno venne decorato da padre Angelo Molinari dei Padri francescani di Cles; con l’occasione il curato di sua iniziativa fece sistemare il cimitero, innalzando il muro di cinta troppo basso.

1924/08/10  (consacrazione e riapertura al culto carattere generale)

Al termine dei lavori la chiesa venne riconsacrata e riaperta al culto il 10 agosto 1924.

1925  (installazione campana)

Dopo il restauro, nel 1925, la Soprintendenza donò alla chiesa una campana del 1713, fusa da Giorgio Grasmair di Bressanone.

1957  (abbandono cimitero)

Il vecchio cimitero circostante venne dismesso nel 1957, dopo la costruzione del nuovo, benedetto dal vescovo ausiliare monsignor Rauzi il 17 novembre di quell’anno.

1977  (sostituzione copertura)

Nel corso di un intervento conservativo eseguito dalla Provincia Autonoma di Trento nel 1977 venne sostituita la copertura in scandole di larice sia della chiesa che del campanile.

1982  (restauro esterno)

Lavori di prosciugamento e consolidamento dei muri perimetrali vennero eseguito con il contributo provinciale nel 1982.

1993 - 1994 (restauro intero bene)

Un nuovo restauro generale venne attuato tra il 1993 e il 1994, su progetto dell’architetto Alberto Dalpiaz di Cles dell’anno precedente. Furono consolidate le fondazioni perimetrali e della muratura del sottotetto, vennero rinforzate le capriate, venne rifatto il pavimento in battuto di calce, fu restaurata la porta d’ingresso e venne riaperta la monofora archiacuta del fianco sinistro, murata dopo i lavori del 1923, venne data nuova sistemazione all’acquasantiera un tempo semincassata nel muro del campanile, furono restaurate le scale di accesso alla torre campanaria e si stese un nuovo intonaco all’esterno e all’interno. Furono inoltre installati l’impianto elettrico e quello di riscaldamento.
Descrizione

Nella zona meridionale del paese, orientata regolarmente ad est e circondata dall’antico cimitero, oggi lasciato a prato e cinto da un muretto, sorge l’antica chiesa di Cunevo, dedicata a San Lorenzo, la cui esistenza è documentata dal 1327, ma che venne trasformata nel suo assetto tra il XIV e il XVI secolo. Valorizzata dal restauro del 1993-1994, presenta facciata a due spioventi asimmetrici, il destro interrotto dalla presenza del fusto del campanile con quattro monofore centinate nella cella e copertura piramidale a quattro falde svasate, completata da globo e croce apicale. Il fianco destro è caratterizzato dalla presenza di una monofora archiacuta in corrispondenza della prima campata e di una cappella emergente con finestra centinata in corrispondenza della seconda; altre due monofore si aprono sulle pareti oblique dell’abside poligonale, una soltanto lungo il fianco sinistro. All’interno la navata unica è coperta da volte acute costolonate sorrette da curiosi bassorilievi figurati in pietra e divisa in due campate da coppie di pilastri sostenenti un’arcata ogivale trasversale in pietra calcarea a vista; l’angolo sud-ovest, in controfacciata a sinistra, è tagliato dall’inserimento del corpo del campanile. Un’arcata a pieno centro introduce nella cappella destra, a pianta quadrangolare e anch’essa coperta da una crociera costolonata. L’arco santo ogivale introduce nel piccolo presbiterio, elevato di un gradino e coperto da una volta costolonata a ombrello condivisa con l’abside poligonale; il portale presente sul lato destro collegava la chiesa con la sacrestia, demolita nel 1923. Frammenti di affresco del secolo XIV e firmati da Giovanni Baschenis a fine XV secolo sono stati rinvenuti sulle pareti della navata.
Preesistenze
Il restauro del 1993-1994 ha rivelato la presenza di una struttura absidata precedente all’interno del perimetro della chiesa attuale, costituente il primitivo luogo di culto e databile forse al XIII secolo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare irregolare con asse maggiore longitudinale, con una cappella a pianta quadrangolare emergente a destra; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso dall’abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi asimmetrici, il destro interrotto dalla presenza del fusto del campanile; portale centrale architravato in pietra intagliata e contrafforte di sostegno a parallelepipedo a sinistra. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fianco destro caratterizzato dalla presenza di una monofora archiacuta in corrispondenza della prima campata e di una cappella emergente con finestra centinata in corrispondenza della seconda campata; altre due monofore si aprono sulle pareti oblique dell’abside poligonale, una soltanto lungo il fianco sinistro. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata e parzialmente integrata nella facciata, a destra, con fusto intonacato e tinteggiato, dotato di alcuni cantonali sfalsati in pietra lasciata a vista e marcato da feritoie sul lato sud; cella campanaria serrata tra cornici orizzontali bombate, finita a intonaco rustico, in cui si aprono quattro monofore centinate. Copertura piramidale a quattro falde svasate, completata da globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a crociera acuta costolonata nella navata e nella cappella laterale, volta costolonata a ombrello sopra il presbiterio e l’abside.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra la navata e il presbiterio, a tre spioventi sopra la cappella destra e l’abside; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice, anche sopra il campanile.
Interni
Navata unica divisa in due campate da coppie di pilastri in pietra calcarea sostenenti un’arcata ogivale trasversale in pietra a vista; l’angolo sud-ovest, in controfacciata a sinistra, è tagliato dall’inserimento del corpo del campanile. Una cappella a pianta quadrangolare si apre sul lato destro, in corrispondenza della seconda campata, con arcata d’accesso a pieno centro. L’arco santo ogivale introduce nel piccolo presbiterio, elevato di un gradino; il portale presente sul lato destro collegava la sacrestia, oggi non più esistente. Chiude la costruzione l’abside poligonale, sulla cui parete di fondo è appesa la pala dell’antico altare maggiore, unico arredo antico sopravvissuto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in battuto di calce. Pavimentazione perimetrale esterna in ciottoli.
Elementi decorativi
Frammenti di affresco dei secoli XIV e XV punteggiano le pareti interne; quattro bassorilievi figurati in pietra presumibilmente di reimpiego sostengono i costoloni delle volte della navata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1993-1994)
L’attuale assetto liturgico risale al restauro del 1993-1994 ed è stato realizzato mediante poli in pietra e arredi lignei realizzati in modo coordinato: al centro del presbiterio è stato posto l’altare verso il popolo, in pietra calcarea rosata, a tavolo, a raso pavimento, con fronte principale pieno centrato da un motivo a reticolo; presso l’arco santo, a destra, è collocato l’ambone ad esso coordinato, a leggio con fronte pieno.
presbiterio - aggiunta arredo (1993-1994)
Una serie di panche lignee complete di poggiatesta percorre le pareti del presbitero e dell’abside, fungendo da seduta per il celebrante e per gli assistenti. Un tabernacolo a muro in legno a forma cubica, con sportello ornato da un motivo a bassorilievo, funge da custodia eucaristica al bisogno. Non sono presenti né l’altare maggiore storico, né le balaustre.
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