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adeguamento liturgico
Cavedago
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo
Parrocchia di San Lorenzo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1969); presbiterio - aggiunta arredo (1990-1999 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (2009 circa)
1847/08/10 - 1849(costruzione intero bene); 1849/11/17 - 1849/11/17(benedizione carattere generale); 1875/09/27 - 1875/09/27(consacrazione carattere generale); 1898/12/10 - 1898/12/10(erezione a curazia di primo grado carattere generale); 1903 - 1903(fusione campane); 1922 - 1922/10/08(rinnovo e benedizione campane); 1941/12/25 - 1941/12/25(erezione a parrocchia carattere generale); 1951 - 1951(costruzione scalinata); 1952 - 1962(ristrutturazione intero bene); 1964 - 1969(ristrutturazione intero bene); 2009/04/01 - 2009(restauro intero bene); 2014 - 2014(installazione impianto di riscaldamento intero bene)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo <Cavedago>
Altre denominazioni S. LORENZO martire
S. Lorenzo
Autore (ruolo)
Bianchi (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1847/08/10 - 1849 (costruzione intero bene)

A seguito dell’incremento demografico del paese, la nuova chiesa di Cavedago fu eretta tra il 1847 e il 1849, su progetto di un non meglio specificato ingegner Bianchi, scegliendo la frazione Mattè, il luogo più centrale dell’abitato, sviluppatosi lungo la destra dello Sporeggio. Lo scavo delle fondamenta iniziò il 10 agosto 1847, ragion per cui il tempio venne poi dedicato a San Lorenzo martire.

1849/11/17  (benedizione carattere generale)

Il parroco di Spormaggiore, don Giuseppe Micheletti, benedisse la chiesa il 17 novembre 1849.

1875/09/27  (consacrazione carattere generale)

L’edificio venne consacrato dal vescovo ausiliare di Trento monsignor Haller il 27 settembre 1875.

1898/12/10  (erezione a curazia di primo grado carattere generale)

Il 10 dicembre 1898, con una transazione approvata dalla Curia vescovile trentina e dalla I.R. Luogotenenza di Innsbruck, la comunità di Cavedago, titolare del diritto di nomina del curato, si svincolò definitivamente dagli obblighi nei confronti del parroco di Spormaggiore, conseguendo in tal modo per la curazia il titolo di primo grado.

1903  (fusione campane)

Nel 1903 vennero fuse due nuove campane.

1922 - 1922/10/08 (rinnovo e benedizione campane)

Dopo la requisizione austriaca, la ditta Colbacchini di Trento fornì tre nuovi bronzi; il concerto venne benedetto l’8 ottobre 1922 da don Giovanni Guadagnini, arciprete di Mezzolombardo.

1941/12/25  (erezione a parrocchia carattere generale)

Su istanza degli abitanti di Cavedago l'elevazione a parrocchia fu raggiunta col decreto promulgato dal vescovo di Trento Carlo de Ferrari, il 25 dicembre 1941.

1951  (costruzione scalinata)

La scalinata di tre gradini in pietra calcarea che raggiunge il portale in facciata risale al 1951; la spesa fu coperta mediante offerte della popolazione un contributo comunale di 20000 lire.

1952 - 1962 (ristrutturazione intero bene)

Durante la reggenza di don Remo Piffer (1952-1962) fu ampliata la sacrestia, venne installato l’impianto di riscaldamento, vennero sostituite le intelaiature e le vetrate delle finestre (1960) e l’interno venne ritinteggiato; risale probabilmente a quegli anni la decorazione del catino absidale.

1964 - 1969 (ristrutturazione intero bene)

Il successore, don Lionello Corradini, fece elettrificare le campane dalla ditta Fagan di Vicenza nel 1964; nell’autunno del 1969 attuò l’adeguamento liturgico del presbiterio, fece installare l’impianto di diffusione audio e fece sistemare i banchi.

2009/04/01 - 2009 (restauro intero bene)

Il 1° aprile 2009 l’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento ha espresso parere favorevole al progetto di restauro della parrocchiale, redatto dall’architetto Alberto Dalpiaz: all’esterno venne eliminato il basamento in cemento, sostituito con intonaco macroporoso, furono consolidati e puliti i cornicioni e la protezione sovrastante in coppi, vennero puliti e consolidati gli elementi lapidei, tutte le pareti vennero ritinteggiate, venne realizzata la barriera chimica per bloccare l’umidità di risalita, le porte vennero restaurate, fu riaperto l’accesso laterale destro e il castello campanario venne trattato con l’antiruggine. Venne sostituito e messo a norma l’impianto elettrico e realizzato un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento nella zona presbiteriale e sotto le pedane dei banchi. I previsti restauri interni non sono stati finora realizzati.

2014  (installazione impianto di riscaldamento intero bene)

La scorsa primavera è stato attuato un intervento di integrazione dell’impianto di riscaldamento esistente con uno ausiliare ad aria, su progetto del perito industriale Enrico Paoli e dell’architetto Roberto Paoli.
Descrizione

Orientata a sud-ovest, la parrocchiale di San Lorenzo fu eretta tra il 1847 e il 1849 a seguito dell’incremento demografico del paese, sembra su progetto di un ingegner Bianchi non altrimenti identificato. La facciata timpanata è segnata dal marcapiano che la divide in due settori disuguali sovrapposti e che prosegue per l’intero perimetro dell’edificio; il portale a due spioventi e con accesso centinato è elevato su tre gradini e sormontato da una finestra a lunetta. Sulla destra si eleva il campanile, con ingresso architravato sul lato nord-est, marcapiano coperto da coppi condiviso con la chiesa, quattro monofore centinate nella cella con fronti a due spioventi e tetto piramidale svasato, sormontato da globo e croce apicale. Le fiancate della chiesa sono simmetriche, caratterizzate dall’emergere delle due cappelle a pianta rettangolare e dalla presenza di due finestre a lunetta; a sinistra si sviluppa il corpo della sacrestia, con tre finestre rettangolari e accesso indipendente elevato di un gradino sul lato nord-est; l’abside è poligonale. All’interno la navata unica è divisa in tre campate, la prima e la terza coperte da volte a botte unghiata, la seconda di dimensioni maggiori da una volta a vela; qui le pareti laterali sono sfondate da una coppia di cappelle a pianta rettangolare ospitanti gli altari minori e precedute da arcate a pieno centro, sorrette da grandi pilastri a sezione cruciforme. Tre gradini e un ampio arco santo a tutto sesto conducono al presbiterio rettangolare, coperto anch’esso da una volta a botte unghiata e concluso dal catino absidale, decorato da un dipinto murale figurato; il marcapiano plurimodanato percorre l’intera chiesa.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale e caratterizzata dall’emergere delle due cappelle speculari, a pianta rettangolare; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata timpanata segnata dal marcapiano coperto da coppi che la divide in due settori disuguali sovrapposti, l’inferiore caratterizzato dal portale elevato su tre gradini, a due spioventi e con accesso centinato, il superiore da una finestra a lunetta; zoccolo di base intonacato e tinteggiato, profilato da un basso rivestimento in pietra calcarea; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate simmetriche caratterizzate dall’emergere delle due cappelle simmetriche a pianta rettangolare e dalla presenza di due finestre a lunetta. L’ingresso secondario si apre sul lato destro, mentre a sinistra è presente il corpo della sacrestia, con tre finestre rettangolari e accesso indipendente elevato di un gradino sul lato nord-est; abside poligonale. Finiture a intonaco tinteggiato, basso zoccolo di base rivestito in pietra calcarea, marcapiano e cornicione sommitale plurimodanato perimetrali.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare elevata sul lato destro della chiesa, leggermente arretrata rispetto alla facciata, con ingresso architravato sul lato nord-est, marcapiano coperto da coppi condiviso con la chiesa, quattro monofore centinate nella cella campanaria con fronti a due spioventi e tetto piramidale svasato, sormontato da globo e croce apicale. Finiture a intonaco tinteggiato.
Struttura
Struttura portante verticale: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella prima e terza campata della navata e nel presbiterio; volta a vela nella seconda campata; catino absidale.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra navata, presbiterio e sacrestia, a più spioventi sopra l’abside; manto di copertura in coppi, tranne che sopra la sacrestia e il campanile, con manto di copertura in lamiera metallica.
Interni
Navata unica divisa in tre campate, la seconda di dimensioni maggiori, con le pareti laterali sfondate da una coppia di cappelle a pianta rettangolare ospitanti gli altari minori e precedute da arcate a pieno centro, sorrette da grandi pilastri a sezione cruciforme; la cantoria è situata in controfacciata e vi si accede da una scala a chiocciola in legno e ferro, a sinistra dell’ingresso; due accessi secondari simmetrici, solo uno dei quali effettivamente comunicante con l’esterno, si aprono nella terza campata. Tre gradini e un ampio arco santo a tutto sesto conducono al presbiterio, separato dal catino absidale da due pilastri emergenti; finiture a intonaco tinteggiato e marcapiano perimetrale plurimodanato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di pietra calcarea.
Elementi decorativi
Fiori stilizzati e decori geometrici dipinti a tempera ornano le volte della navata e del presbiterio; una composizione figurata è stata realizzata nel catino absidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969)
Nell’autunno del 1969 venne ricavato lo spazio per la realizzazione dell’adeguamento liturgico del presbiterio rimuovendo e presumibilmente distruggendo le balaustre e modificando i gradini di accesso.
presbiterio - aggiunta arredo (1990-1999 circa)
L’altare al popolo, sagomato a fronti pieni, in legno, elevato su di una predella marmorea avanzata verso l’arco santo e recante sul lato frontale la riproduzione dell’icona dei Santi Martiri d’Anaunia, e l’ambone ad esso coordinato, posto a destra dell’arco santo, si ritengono databili tipologicamente negli anni Novanta. Uno sgabello in legno accostato alla parete destra del presbiterio funge da sede. E’ presente l’altare maggiore storico, con il proprio tabernacolo, che contiene la custodia eucaristica.
fonte battesimale - intervento strutturale (2009 circa)
Presumibilmente con il recente restauro del 2009 il fonte battesimale (un tempo acquasantiera) è stato trasferito dalla cappella sinistra a quella destra.
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