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Roverè della Luna
Trento
cappella
sussidiaria
S. Anna
Parrocchia di Santa Caterina
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XVI - XVI(identificazione intero bene); 1500 - 1549(costruzione intero bene); 1675 - 1675(menzione intero bene); 1825 - 1825(sospensione al culto intero bene); 1993 - 1994(restauro intero bene)
Cappella di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Sant'Anna <Roverè della Luna>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Anna
S. Anna
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XVI  (identificazione intero bene)

L'epoca della fondazione della cappella di Sant'Anna a Roverè della Luna non è documentata con certezza. Nella bibliografia essa viene identificata con la prima chiesa della comunità e le viene attribuita una fondazione più antica rispetto a quella della vicina chiesa di Santa Caterina. Tale ipotesi non appare però condivisibile e, anzi, viene contraddetta dal fatto che la torre campanaria, la cui cella a quattro bifore sormontate da quattro trifore appartenente a una tipologia diffusa nel XVI secolo, si trovava presso la chiesa parrocchiale del paese e non accanto alla cappella di Sant'Anna che pure le era coeva.

1500 - 1549 (costruzione intero bene)

Si ritiene di poter datare la costruzione della cappella di Sant'Anna a Roverè della Luna contestualmente alla costruzione del camposanto, concesso alla villa di Roverè della Luna dal principe vescovo Udalrico Lichtenstein nel dicembre del 1500. Fin dall'inizio, infatti, il sacello dovette avere una funzione cimiteriale confermata sia dalla scelta della dedicazione (la madre della Vergine era tradizionalmente invocata per ottenere una buona morte), sia dalla scelta iconografica della sua decorazione, risalente alla prima metà del XVI secolo. La presenza dello stemma Firmian sulla facciata permette di legare a questa famiglia la committenza della sua edificazione.

1675  (menzione intero bene)

La prima menzione della cappella di Sant'Anna si riscontra negli atti visitali del 1675. Il documento riferisce che a questa data l'altare non era consacrato e non lo era neppure la pietra portatile che vi si trovava. Il sacello veniva officiato annualmente in occasione della festa della santa, nonché altre volte su richiesta dei fedeli.

1825  (sospensione al culto intero bene)

L'edificio sacro fu sospeso al culto nel 1825 a causa delle condizioni indecenti dei suoi arredi e delle "rotture della fabbrica". Al tempo anche il cimitero era in disordine e privo di recinzione.

1993 - 1994 (restauro intero bene)

Dopo un lungo periodo di abbandono, durante il quale fu adibita a deposito, nel 1993-1994 la fabbrica è stata sottoposta a un radicale intervento di restauro conservativo diretto dall'architetto Bruno Pedri. I lavori sono cominciati con la rimozione del tetto fatiscente e dei materiali di risulta depositati sull'estradosso della volta, operazione nel corso della quale è stata rimessa in luce la pendenza originale del tetto (sopraelevata in due tempi diversi) che si è provveduto a ripristinare. I lavori sono proseguiti con il restauro degli elementi lapidei, degli intonaci e delle decorazioni pittoriche. Anche il pavimento in battuto di cemento della cappella è stato rimosso per consentire la realizzazione di un sistema di drenaggio volto a limitare l'umidità di risalita.
Descrizione

Orientata a ovest, la cappella di Sant'Anna a Roverè della Luna si affaccia sulla stessa piazza della chiesa parrocchiale di Santa Caterina, rispetto alla quale vanterebbe una più antica fondazione. Tale ipotesi appare contraddetta dalla posizione del campanile della -parrocchiale, la cui struttura risale almeno al XVI secolo. L'erezione del piccolo edificio sacro, certamente legata alla committenza della famiglia Firmian che vi pose lo stemma in facciata, può essere collocata, invece, all'epoca della costruzione del cimitero di Roverè della Luna, concesso dal principe vescovo Udalrico Lichtenstein nel dicembre del 1500. La funzione cimiteriale della cappella è confermata, infatti, dalla sua dedicazione (la santa madre della Vergine era tradizionalmente invocata per ottenere una buona morte) nonché dal carattere funerario della sua decorazione interna. L'edificio sacro, restaurato nel 1993-1994, presenta una facciata a due ripidi spioventi, occupata dalle aperture del portale a luce ogivale e di una finestra quadrangolare posta alla sua sinistra. Un'ulteriore apertura quadrangolare dà aria al sottotetto. Le fiancate, lisce, recano una sola apertura quadrangolare sul lato sinistro. L'interno, ad aula unica voltato a crociera, conserva la decorazione a fresco cinquecentesca.
Pianta
Pianta quadrangolare, irregolare.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi, occupata dalle aperture del portale a luce ogivale e di una finestra quadrangolare posta alla sua sinistra. Un'ulteriore apertura quadrangolare dà aria al sottotetto.
Prospetti
Fiancata destra cieca; lato sinistro caratterizzato dalla presenza di una piccola finestra quadrangolare, chiusa da inferriata.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco. Strutture di orizzontamento: volta a crociera.
Coperture
Tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi.
Interni
Aula unica con pareti lisce.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cotto.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a fresco adornano la facciata e le pareti interne della cappella.
Adeguamento liturgico

nessuno
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