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adeguamento liturgico
Nave San Rocco
Terre d'Adige
Trento
chiesa
cimiteriale
Ss. Fabiano e Sebastiano
Parrocchia di San Rocco
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1975 circa)
XII - XIII(giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1231 - 1339(preesistenze carattere generale); 1527 - 1527(menzione intero bene); 1558/10/16 - 1558/10/16(consacrazione carattere generale); 1616 - 1616(menzione cimitero); 1644 - 1644(riparazione campanile); 1660 - 1668(sopraelevazione campanile); 1723 - 1723(erezione a curazia intero bene); 1751/05/26 - 1751/05/26(dedicazione carattere generale); 1751 - 1751(rifacimento cimitero); 1784 - 1784(richiesta del fonte battesimale carattere generale); 1794 - 1794(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1858 - 1858(riparazione coperture); 1858 - 1858(ampliamento cimitero); 1858 - 1858(modifica facciata); 1912 - 1912(sopraelevazione della navata intero bene); 1912 - 1912(modifica facciata); 1914 - 1921(profanazione carattere generale); 1932 - 1932(restauro intero bene); 1932 - 1932(restituzione al culto carattere generale); 1954 - 1954(rifacimento coperture); 1971 - 1971(ampliamento cimitero); 1973 - 1977(restauro prima fase intero bene)
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano
Tipologia e qualificazione chiesa cimiteriale
Denominazione Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano <Nave San Rocco, Terre d'Adige>
Altre denominazioni Ss. Fabiano e Sebastiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Secondo Micheli (1968), dal punto di vista ecclesiastico la cappella di Nave San Rocco sarebbe appartenuta originariamente alla pieve di Verla e sarebbe passata a quella di Mezzocorona solo in un secondo tempo. Tale notizia si ritiene poco probabile, per il duplice motivo che il confine occidentale di quella pieve era costituito dal corso del fiume Adige e, secondariamente, perché dal momento della fondazione della prepositura agositiniana di San Michele all'Adige (1145) e fino alla sua soppressione (1807) la pieve di Verla fu amministrata dal convento di San Michele. Appare invece più verosimilmente che fin dall'inizio Nave San Rocco, inserita nel nesso comunale di Mezzolombardo, dipendesse dalla pieve di Mezzocorona.

1231 - 1339 (preesistenze carattere generale)

In alcuni documenti del 1231 e del 1339 si fa menzione di un "guado di Santa Maria" e di una "curva di Santa Maria" situato presso l'ansa del fiume Adige dove sorge attualmente la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano di Nave San Rocco. Stenico (1979) ipotizza che a queste date esistesse un'edicola sacra dedicata alla Madonna (incerta).

1527  (menzione intero bene)

La prima menzione di una chiesa dedicata a San Sebastiano presente a Nave San Rocco si riscontra in un documento del 1527.

1558/10/16  (consacrazione carattere generale)

La consacrazione del tempio risale al 16 ottobre 1558; l'altare venne allora consacrato al titolo dei Santi Fabiano e Sebastiano.

1616  (menzione cimitero)

L'esistenza del cimitero è attestata a partire dal 1616, quando si impone di costruirvi attorno un muro di cinta e di chiuderlo con un cancello.

1644  (riparazione campanile)

Nel 1644 è documentato un intervento di riparazione del castello delle campane del campanile.

1660 - 1668 (sopraelevazione campanile)

Il campanile fu sopraelevato tra il 1660 e il1668.

1723  (erezione a curazia intero bene)

La chiesa, già cappella nella pieve di Mezzolombardo, fu eretta a curazia nel 1723.

1751/05/26  (dedicazione carattere generale)

Gli atti della visita pastorale del 26 maggio 1751 riportano che il titolare della chiesa era San Rocco.

1751  (rifacimento cimitero)

Nel 1751 il camposanto fu rifatto perché era stato reso inservibile dalle piene del fiume Adige.

1784  (richiesta del fonte battesimale carattere generale)

Nel 1784 gli abitanti di Nave San Rocco chiedono di poter avere un fonte battesimale. La richiesta è singolare, in quanto il battesimo vi veniva amministrato fin dall'inizio del XVII secolo. Stenico (1979) ipotizza che fino ad allora la cura d'anime non avesse avuto continuità e che tale pratica fosse andata in disuso.

1794  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

Alla chiesa fu concessa la custodia eucaristica nel 1794.

1858  (riparazione coperture)

Nel 1858 l'amministrazione comunale provvide a far riparare le coperture.

1858  (ampliamento cimitero)

Il cimitero fu ampliato nel 1858. Contestualmente a tali lavori si rese necessario sopraelevare la quota del camposanto perché, a causa della vicina presenza del fiume Adige non vi era più la necessaria profondità per scavare le tombe.

1858  (modifica facciata)

I lavori di sopraelevazione del cimitero condotti nel 1858 resero necessarie alcune modifiche della facciata, che si venne a trovare parzialmente interrata. In particolare il portale maggiore seicentesco fu allora rimosso e traslato sulla fiancata nord dell'edificio sacro.

1912  (sopraelevazione della navata intero bene)

In seguito all'innalzamento del piano di calpestio del cimitero si era venuto a creare un dislivello tra l'esterno e l'interno della chiesa. Nel 1912 il livello della navata fu sopraelevato e portato a pari di quello esterno.

1912  (modifica facciata)

Nel 1912 la finestra a mezzaluna irregolare presente sulla facciata fu sostituita con l'attuale oculo circolare.

1914 - 1921 (profanazione carattere generale)

In seguito alla costruzione della nuova chiesa del paese dedicata a San Rocco (1855-1859) la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano fu abbandonata e impiegata per altri scopi. Nel 1914 fu impiegata temporaneamente come scuola materna; durante la grande guerra (1914-1918) fu profanata e usata per ospitare i prigionieri russi. In seguito per tre anni fu trasformata in falegnameria e deposito per gli attrezzi dei pompieri.

1932  (restauro intero bene)

Finalmente nel 1932 l'edificio sacro fu sottoposto a imprecisati lavori di restauro.

1932  (restituzione al culto carattere generale)

In seguito al restauro del 1932 la chiesa fu restituita al culto e destinata ad ospitare la recita del rosario.

1954  (rifacimento coperture)

Nel 1954 si procedette al rifacimento delle coperture e dei canali di gronda, per ovviare ai problemi d'infiltrazione delle acque meteoriche di cui soffriva l'edificio.

1971  (ampliamento cimitero)

Il cimitero fu nuovamente ampliato nel 1971, con il raddoppio della superficie.

1973 - 1977 (restauro prima fase intero bene)

Nel 1973 la Soprintendenza di Monumenti e alle Gallerie di Trento eseguì un primo intervento di restauro per risanare l'edificio che versava ormai in un precario stato di conservazione. Si procedette in seguito al raddrizzamento, consolidamento della parete nord del tempio, che fu nuovamente ancorata alle altre strutture. Seguì una complessa campagna di scavo (1975-1977), che permise di scoprire le tracce di tre strutture precedenti. Fu allora rimesso in luce il pavimento seicentesco dell'edificio, che si trovava a una quota di due metri più in basso rispetto al piano del cimitero. Venne allora allestito il soppalco presente in navata.
Descrizione

Orientata a sud-est, la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano con l'attiguo cimitero, costituiva storicamente la prima sede della curazia di Nave San Rocco. La vicinanza al fiume Adige, che a quest'altezza forma un'ampia curva a sinistra, causò svariati problemi alla gestione dell'edificio sacro, che fu più e più volte alluvionato. La facciata del tempio è resa asimmetrica dalla presenza, sulla destra, della struttura della torre campanaria che è inglobata nel prospetto. Al centro si aprono il portale maggiore architravato e un oculo circolare. La fiancata sinistra è liscia e reca al centro un portale architravato. Sul lato destro, presso il campanile, è aperta una finestra quadrangolare; una seconda apertura (ora tamponata) è presente lateralmente al corpo emergente della cappella laterale. L'interno si sviluppa a navata unica, fortemente ribassata rispetto al piano stradale e ripartita in due campate da coppie di pilastri intonacati. Sulla destra della prima campata è presente una colonna libera di sostegno del corpo del campanile. A destra della seconda campata si sviluppa una cappella inquadrata da un'arcata a pieno centro. La navata è attualmente occupata da un soppalco ligneo sorretto da putrelle in acciaio, introdotto nel corso del restauro del 1973-1977, sul quale è stato ricavato lo spazio per celebrare le funzioni liturgiche. Una scala posta nell'angolo nord-ovest della navata consente la discesa al piano della navata, corrispondente alla quota seicentesca dell'edificio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; sul lato destro si sviluppa una cappella a pianta rettangolare. Presbiterio rettangolare, abside poligonale.
Facciata
Facciata asimmetrica che ingloba sulla destra la struttura della torre campanaria. Al centro si aprono il portale maggiore architravato e un oculo circolare.
Prospetti
Fiancata sinistra liscia, caratterizzata dalla presenza, al centro, di un portale architravato. Sul lato destro, presso il campanile, è aperta una finestra quadrangolare; una seconda apertura (ora tamponata) è presente lateralmente al corpo emergente della cappella laterale. Abside cieca.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, innestata sul lato destro della facciata. Fusto ripartito da due cornici lapidee eminenti, tra le quali si inseriscono tre monofore tamponate (appartenenti a una prima cella campanaria). Cella campanaria a quattro monofore centinate. Tettuccio a quattro spioventi.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata sormontata da volta a botte unghiata sulla prima campata; volta a crociera sulla seconda campata; volta a spicchi sul presbiterio/abside.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: tetto a quattro falde, rivestito in lamiera.
Interni
Navata unica, fortemente ribassata rispetto al piano stradale, ripartita in due campate da coppie di pilastri intonacati. Sulla destra della prima campata è presente una colonna libera di sostegno del corpo del campanile. A destra della seconda campata si sviluppa una cappella inquadrata da un'arcata a pieno centro. Presbiterio rialzato su un gradino. La navata è attualmente occupata da un soppalco ligneo sorretto da putrelle in acciaio, sul quale è stato ricavato lo spazio per celebrare le funzioni liturgiche. Una scala posta nell'angolo nord-ovest della navata consente la discesa al piano originale della navata.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in terra battuta.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato solo parzialmente, con l'introduzione di arredi mobili in legno, e non ha carattere di stabilità. Al centro dell'area presbiteriale è stata inserita una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno. Sulla sinistra è presente un leggio in legno che funge da ambone.
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