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Ravina
Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
Traslazione di S. Marina
Parrocchia della Traslazione di Santa Marina
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1969-2000); fonte battesimale - aggiunta arredo (2000 circa)
1743 - 1743(menzione intero bene); 1784/04/19 - 1784/04/19(passaggio di proprietà intero bene); 1794/09/26 - 1794/09/26(erezione a curazia carattere generale); 1799 - 1804(ampliamento intero bene); XIX - XIX(decorazione intero bene); 1804/06/21 - 1804/06/21(benedizione carattere generale); 1834/05/01 - 1834/05/01(consacrazione carattere generale); 1944/11/01 - 1944/11/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1968 - 1968(restauro intero bene)
Chiesa della Traslazione di Santa Marina
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Traslazione di Santa Marina <Ravina, Trento>
Altre denominazioni TRASLAZIONE di s. MARINA vergine e martire
Traslazione di S. Marina
Autore (ruolo)
Caminata, Antonio (progetto ampliamento chiesa)
Bianchi, Pietro (progetto ampliamento chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione cappella)
maestranze lombarde (ampliamento)
architettura neoclassica (ampliamento)
Notizie Storiche

1743  (menzione intero bene)

La chiesa della Traslazione di Santa Marina sorge sul luogo in cui esisteva la cappella della famiglia nobile dei Sizzo, documentata dagli atti visitali del 1743. Secondo le testimonianze dell'epoca, pur essendo di proprietà privata, tale cappella era di accesso pubblico.

1784/04/19  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1784 la comunità di Ravina avanzò una richiesta d'acquisto della cappella dedicata alla Madonna della Cintura appartenente alla famiglia Sizzo. L'acquisto fu autorizzato dal vicario in spiritualibus Zambaiti e il rogito venne sottoscritto a Trento il 19 aprile dello stesso anno. I Sizzo si riservarono il diritto di possedere una copia della chiave della chiesa e di costruire sopra la sacrestia una stanza affacciata sulla chiesa e comunicante con il loro palazzo.

1794/09/26  (erezione a curazia carattere generale)

Il 26 settembre 1794 la chiesa della Traslazione di Santa Marina fu eretta a curazia dipendente dalla parrocchia di Sant'Apollinare a Trento.

1799 - 1804 (ampliamento intero bene)

La cappella della Madonna della Cintura venne ampliata tra il 1799 e il 1804 dai capomastri Antonio Giovanni Caminada e Pietro Bianchi e assunse la titolazione dell'antica curaziale, divenendo così la chiesa principale del paese.

XIX  (decorazione intero bene)

La decorazione a stucco della chiesa venne eseguita da Antonio Cometti all'inizio del XIX secolo.

1804/06/21  (benedizione carattere generale)

La nuova chiesa della Traslazione di Santa Marina fu benedetta dal prevosto Giovanni Giacomo Pizzini di Tyrberg il 20 giugno 1804.

1834/05/01  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 1 maggio 1834.

1944/11/01  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa della Traslazione di Santa Marina fu eretta a parrocchia il 1 novembre 1944.

1968  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1968.
Descrizione

La chiesa della Traslazione di Santa Marina venne edificata nella presente forma tra il 1799 e il 1804. Il nucleo originario della chiesa era costituito dalla struttura della cappella privata della famiglia Sizzo, dedicata alla Madonna della Cintura, documentata fin dal 1743 e passata alla comunità di Ravina nel 1784. L'edificio, orientato a ovest, presenta una facciata a due spioventi scandita da quattro lesene e coronata da una cornice dentellata. Nel settore centrale si aprono il portale seicentesco e un oculo circolare. Le fiancate sono lisce, scandite dalle aperture delle finestre e degli accessi laterali. All'interno la struttura si articola su navata unica, scandita da coppie di paraste corinzie che individuano due campate voltate a crociera, a loro volta raccordate da un settore intermedio voltato a botte. Ai lati della seconda campata si affacciano due cappelle laterali simmetriche a pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato su tre gradini e preceduto dall'arco santo a pieno centro, presenta un restringimento nella zona retrostante l'altare maggiore storico, forse corrispondente alla struttura dell'antica cappella mariana.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; in corrispondenza della seconda campata si affacciano due cappelle speculari a pianta rettangolare. Il presbiterio, rettangolare, si restringe verso il fondo.
Facciata
Facciata a due spioventi, scandita da quattro lesene lisce e coronata in alto da una cornice dentellata. Nel settore centrale si aprono un portale architravato e un oculo circolare.
Prospetti
Prospetti laterali lisci, articolati simmetricamente, caratterizzati dalle aperture delle finestre in corrispondenza della prima e della seconda campata e dalla presenza di due accessi laterali situati all'altezza del settore di raccordo tra le due campate. Sul lato sinistro emerge il volume della sacrestia. Sotto la falda del tetto corre un cornicione dentellato.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare addossata al lato destro della chiesa e quasi allineata con la facciata. La cella campanaria, compresa tra due cornici modanate, è illuminata da quattro monofore centinate ed è sormontata da un tamburo ottagonale aperto da quattro oculi circolari posti in asse con le monofore sottostanti. Copertura a cipolla con sfera e croce apicali.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a crociera raccordate da due arcate a pieno centro. Il settore della cantoria, le cappelle e il presbiterio sono sormontati da volte a botte.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con manto di copertura in tegole in laterizio. Campanile: copertura a cipolla ottagonale, con manto in lamiera.
Interni
L'interno si sviluppa su navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie che individuano due campate, a loro volta raccordate da un settore intermedio. Ai lati della seconda campata si aprono due cappelle laterali inquadrate da arcate a pieno centro. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle paraste, percorre l'intero perimetro. Il presbiterio, rialzato su tre gradini, è preceduto dall'arco santo; la parte terminale del presbiterio situata dietro l'altare maggiore storico è di ampiezza minore rispetto al corpo prospiciente la navata.
Pavimenti e pavimentazioni
Nella navata e nella parte terminale del presbiterio è presente un pavimento in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali. La pavimentazione del presbiterio e delle cappelle laterali è in lastre di pietra calcarea.
Elementi decorativi
La chiesa presenta un ricco apparato stucchivo composto da elementi fitomorfi e figurati posti sulle volte del presbiterio, ma anche dai capitelli delle paraste della navata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969-2000)
L'adeguamento liturgico, attuato con l'accostamento di elementi eterogenei, non ha carattere di stabilità. Le balaustre non sono presenti. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno. Un leggio in legno intagliato (Luigi Delaidotti, 2000), posizionato sul lato sinistro, in corrispondenza dei gradini di accesso al presbiterio, funge da ambone. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. La sede non è presente; al suo posto sono state introdotte delle panche addossate alle pareti del presbiterio.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2000 circa)
Nel 2000 è stato acquistato un nuovo fonte battesimale in ottone e posizionato a destra dell'arco santo. Il portacero, posto accanto al fonte, è un oggetto commerciale in metallo.
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