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Aldeno
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Modesto
Parrocchia di San Modesto
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967-1968); fonte battesimale - intervento strutturale (1967-1968)
1660 - 1660(donazione reliquia di San Modesto carattere generale); 1710/11/16 - 1710/11/16(erezione a curazia carattere generale); 1719 - 1719(erezione a curazia indipendente carattere generale); 1767 - 1776(costruzione intero bene); 1776/12/07 - 1776/12/07(benedizione carattere generale); 1779/09/19 - 1779/09/19(consacrazione intero bene); 1811 - 1836(variazione d'uso intorno); 1864 - 1876(costruzione campanile); 1872 - 1872(restauro intero bene); 1919/03/01 - 1919/03/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1941 - 1942(ristrutturazione intero bene); 1976 - 1977(ristrutturazione intero bene); 1994 - 1996(ristrutturazione intero bene); 2006 - 2006(rifacimento pavimentazione intorno)
Chiesa di San Modesto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Modesto <Aldeno>
Altre denominazioni CHIESA DI S. VITO E DI S. MODESTO
S. MODESTO martire
S. Modesto
Autore (ruolo)
Bianchi, Pietro (progetto chiesa)
Bianchi, Antonio (progetto chiesa)
Oss, Paolo (costruzione campanile)
Gottardi, Andrea (costruzione campanile)
Liberi, Ignazio (progetto campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura tardobarocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1660  (donazione reliquia di San Modesto carattere generale)

Nel 1660 il cardinale Pietro Ottoboni, vescovo di Brescia e futuro papa Alessandro VIII, donò alla chiesa di San Zeno ad Aldeno una reliquia di San Modesto, dando avvio alla devozione nei confronti di questo santo.

1710/11/16  (erezione a curazia carattere generale)

Il 16 novembre 1710 viene eretta la curazia congiunta di Cimone e Aldeno, dipendente dalla pieve di Villa Lagarina.

1719  (erezione a curazia indipendente carattere generale)

La curazia di Aldeno fu separata da quella di Cimone nel 1719. La sede curaziale fu posta nella chiesa di San Zeno di Aldeno, detta allora anche dei Santi Zenone, Vito e Modesto.

1767 - 1776 (costruzione intero bene)

Per far fronte all'aumento demografico avvenuto nel corso del XVIII secolo, a partire dal 1766 la comunità di Aldeno decise di costruire una nuova chiesa, in sostituzione di quella dedicata a San Zeno, che tra XVI e XVII secolo era divenuta la chiesa principale del paese. Ottenuto il nulla osta dal principe vescovo di trento Cristoforo II Sizzo de Noris, i lavori cominciarono nel 1767 con la posa della prima pietra. La costruzione fu completata nel 1776 con la decorazione a stucco. Il progetto è tradizionalmente attribuito agli architetti Pietro e Antonio Bianchi.

1776/12/07  (benedizione carattere generale)

La chiesa fu benedetta il 7 dicembre 1776 dall'arciprete di Villa Lagarina.

1779/09/19  (consacrazione intero bene)

La chiesa di San Modesto fu consacrata il 19 settembre 1779 dal principe vescovo trentino Cristoforo Sizzo de Noris e dall'arciprete di Villa Lagarina, Massimiliano Lodron.

1811 - 1836 (variazione d'uso intorno)

Nel 1811 l'area circostante la chiesa era adibita a cimitero. In seguito all'epidemia di colera nel 1836 il cimitero fu spostato a settentrione del paese.

1864 - 1876 (costruzione campanile)

Nel 1864 la comunità di Aldeno decise di costruire un campanile per la chiesa nuova. La scarpa venne realizzata già nel 1865, ma poi i lavori si arenarono. Solo dopo aver analizzato numerosi progetti di edificazione, nel 1872 fu approvato il disegno dell'architetto Ignazio Liberi. La costruzione fu portata avanti dalla ditta dell'impresario Paolo Oss e dal geometra locale Andrea Gottardi e venne portata a termine nel 1876.

1872  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1872 da due ignoti pittori-decoratori comaschi.

1919/03/01  (erezione a parrocchia carattere generale)

La curazia di Aldeno fu eretta a parrocchia il 1 marzo 1919.

1941 - 1942 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1941 e il 1942 si provvide alla sostituzione della pavimentazione del presbiterio, alla posa in opera del rivestimento lapideo esterno della chiesa (ditta Tullio Detassis di Trento) e alla tinteggiatura dell'edificio. Il restauro della decorazione interna fu affidato al pittore Vittorio Bertoldi di Trento. I carpentieri locali Palmo Zandonai e Tullio Cont provvidero alla riparazione delle coperture.

1976 - 1977 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa fu ristrutturata tra il 1976 e il 1977. Gli interventi compresero il rifacimento degli intonaci interni ed esterni, la tinteggiatura della chiesa e il rifacimento del tetto. In questa occasione fu fatto un intervento di ritocco delle dorature degli stucchi.

1994 - 1996 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa fu nuovamente ristrutturata tra il 1994 e il 1996. I lavori riguardarono il rifacimento delle coperture, il restauro degli apparati lapidei e la tinteggiatura interna ed esterna della chiesa.

2006  (rifacimento pavimentazione intorno)

Nel 2006 è stata posata la pavimentazione a lastre lapidee che circonda la chiesa.
Descrizione

La chiesa di San Modesto ad Aldeno, il cui progetto è attribuito agli architetti Antonio e Pietro Bianchi, fu costruita tra il 1767 e il 1776 in sostituzione della precedente chiesa curaziale di San Zeno. L'edificio, orientato a ovest, presenta una facciata articolata su due ordini di quattro paraste a capitello composito e conclusa da un frontone ondulato, spezzato, ornato da vasi acroteriali. Le fiancate, lungo le quali si aprono gli accessi laterali, sono scandite da lesene lisce raccordate a media altezza da una cornice orizzontale. Sul lato destro si erge la torre campanaria (Ignazio Liberi, 1872-1876) interamente rivestita in pietra, conclusa da una cella campanaria aperta su ogni lato da monofore centinate inquadrate da due coppie di paraste tuscaniche e sormontata da un tamburo ottagonale forato da monofore centinate. L'interno si sviluppa su un'unica navata, scandita da coppie di paraste d'ordine composito e voltata a vela. Quattro cappelle laterali simmetriche affacciano sulle due campate. Il presbiterio, rialzato su tre gradini e sormontato da una cupola su pennacchi, presenta la stessa scansione della navata ed è concluso da un'abside semicircolare. La chiesa reca al suo interno una ricca decorazione a stucco.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; lungo la navata si aprono quattro cappelle laterali simmetriche a pianta rettangolare. Presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata articolata su due ordini di quattro paraste a capitello composito che la scompartiscono in tre settori, di cui quello centrale di dimensioni maggiori rispetto ai due laterali. Nel settore centrale inferiore si colloca il portale maggiore, mentre in quello superiore si apre un'ampia finestra a profilo mistilineo. Sul tutto insiste un frontone ondulato, spezzato, ornato lateralmente da vasi acroteriali e cimato da globo e croce.
Prospetti
Fiancate laterali articolate simmetricamente, scandite da coppie di lesene lisce, raccordate a media altezza da una cornice orizzontale, al di sopra del quale si aprono due finestre per lato. Al centro delle fiancate si aprono due accessi laterali gemelli. Sul lato sinistro emerge il volume della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, interamente rivestita in pietra, addossata al lato destro del presbiterio. Sulla possente scarpa rastremata verso l'alto poggiano lesene angolari con estremità lavorate ad archetti. Due cornici modanate individuano il settore dell'orologio. Cella campanaria illuminata da quattro monofore, ciascuna affiancata da due coppie di lesene tuscaniche; tamburo ottagonale, forato da monofore su ogni lato e concluso da una cornice a modiglioni. Copertura a cupola ottagonale.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a vela in muratura; cappelle laterali voltate a botte; presbiterio sormontato da cupola su pennacchi; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con manto di copertura in coppi. Campanile: cupolino ottagonale rivestito in lamiera metallica.
Interni
Interno a navata unica, ritmato da coppie di paraste a capitello composito che individuano due campate raccordate da un settore intermedio. Sulla navata si affacciano quattro cappelle laterali inquadrate da arcate a pieno centro. Il presbiterio, rialzato su tre gradini e preceduto dall'arco santo, è anch'esso scandito da coppie di paraste composite. Un cornicione marcapiano, eminente in corrispondenza della navata, corre lungo l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Navata e presbiterio presentano una pavimentazione in pietra calcarea.
Elementi decorativi
Rilievi a stucco adornano la cornice di finestra e il timpano della facciata. L'interno della chiesa è interamente decorato a stucco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967-1968)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di elementi eterogenei e non ha carattere di stabilità. Le balaustre sono state rimosse. Al centro del presbiterio storico è stata collocata una mensa al popolo di tipo ad ara, in legno. L'ambone è sostituito da un leggio in legno. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Una sedia in legno con seduta imbottita collocata entro il presbiterio storico funge da sede.
fonte battesimale - intervento strutturale (1967-1968)
Il fonte battesimale storico, tutt'ora in uso, è stato ricollocato a destra dell'arco santo. Accanto al fonte si trova un portacero in metallo.
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