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Mattarello
Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Leonardo
Parrocchia di San Leonardo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1968-1969)
1339 - 1339(menzione intero bene); 1454 - 1454(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1788 - 1790/05/24(inizio lavori intero bene); 1790 - 1792(ricostruzione presbiterio); 1793 - 1793(demolizione preesistenze); 1794 - 1794(completamento intero bene); 1794 - 1823(costruzione campanile); 1795 - 1796(decorazione intero bene); 1895/07/29 - 1895/07/29(consacrazione intero bene); 1896 - 1897(ristrutturazione intero bene); 1897 - 1897(decorazione presbiterio); 1914/11/21 - 1914/11/21(erezione a parrocchia intero bene); 1942 - 1944(decorazione intero bene); 1960 - 1960(decorazione navata); 1967 - 1968(tinteggiatura intero bene); 1973 - 1973(installazione orologio campanile)
Chiesa di San Leonardo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Leonardo <Mattarello, Trento>
Altre denominazioni S. Leonardo
Autore (ruolo)
Scottino, Bartolomeo (progetto)
Cometti, Francesco (costruzione)
Cometti, Giovanni (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
architettura tardobarocca (costruzione)
Notizie Storiche

1339  (menzione intero bene)

Le prime notizie relative alla chiesa di San Leonardo a Mattarello risalgono al 1339.

1454  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

Nel 1454 il principe vescovo Giorgio Hack von Themeswald concesse il fonte battesimale alla chiesa di San Leonardo di Mattarello.

1788 - 1790/05/24 (inizio lavori intero bene)

Nel XVIII secolo la chiesa medievale di Mattarello versava ormai in cattive condizioni ed era giudicata troppo angusta e insalubre per poter continuare ad essere utilizzata. A partire dal 1788 Giovanni Antonio Fontana, allora parroco di Mattarello, si fece quindi promotore della completa riedificazione della chiesa. Il progetto fu elaborato da Bartolomeo Scottino da Lizzana nel 1789 e il cantiere fu appaltato ai fratelli comacini Giovanni e Francesco Cometti. La prima pietra del cantiere fu posta il 24 maggio 1790.

1790 - 1792 (ricostruzione presbiterio)

A partire dalla posa della prima pietra (24 maggio 1790) i lavori di ricostruzione della chiesa procedettero alacremente. Secondo il progetto dello Scottino, la chiesa avrebbe dovuto mantenere l'orientamento est-ovest della fabbrica medievale, ma viste le dimensioni accresciute il presbiterio sarebbe andato ad insistere sull'area dell'antico cimitero. Per prima cosa, quindi, si procedette alla sistemazione del nuovo cimitero (1790). Nel 1791 furono innalzati i muri perimetrali del coro e del presbiterio, mentre le strutture della navata e delle coperture furono realizzate nella primavera successiva.

1793  (demolizione preesistenze)

Nel 1793, quando i lavori di costruzione della nuova chiesa erano ormai giunti a buon punto, si procedette alla demolizione della vecchia chiesa medievale che fino ad allora aveva continuato a svolgere la propria funzione, benché inglobata dal cantiere.

1794  (completamento intero bene)

Nel 1794 furono eseguiti i lavori di completamento del nuovo edificio (intonacatura di facciata e fiancate, messa in opera delle vetrate).

1794 - 1823 (costruzione campanile)

I lavori per la costruzione del campanile cominciarono nel 1794 e procedettero speditamente, tanto che a distanza di un solo anno la torre aveva già raggiunto il livello del tetto della chiesa. Tuttavia, a causa della crisi che investì il principato vescovile di Trento tra il 1796 e il 1803, con l'avvicendarsi delle occupazioni francese e austriaca e la conseguente diffusione di un'epidemia di peste, la costruzione del campanile subì una brusca battuta d'arresto. La torre fu ultimata solo nel 1813, mentre il concerto delle campane, acquistato presso la bottega di Lorenzo Chiappani, vi fu installato nel 1823.

1795 - 1796 (decorazione intero bene)

La decorazione a stucco degli interni venne eseguita tra il 1795 e il 1796.

1895/07/29  (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata il 29 luglio 1895.

1896 - 1897 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa fu ristrutturata tra il 1896 e il 1897.

1897  (decorazione presbiterio)

Nel 1897 il pittore di origini mantovane Agostino Aldi eseguì la decorazione del presbiterio.

1914/11/21  (erezione a parrocchia intero bene)

La curazia di San Leonardo, in precedenza dipendente dalla pieve di Santa Maria Maggiore a Trento, venne eretta a parrocchia con decreto del vescovo Celestino Endrici del 21 novembre 1914. In tale occasione la chiesa subì dei restauri non precisati.

1942 - 1944 (decorazione intero bene)

Tra il 1942 e il 1944 il pittore veronese Adolfo Mattielli eseguì i dipinti murali che adornano la volta della navata e la controfacciata.

1960  (decorazione navata)

Nel 1960 la nicchia del fonte battesimale venne abbellita dal dipinto murale con il Battesimo di Gesù Cristo, dipinto da Primo Vivaldi.

1967 - 1968 (tinteggiatura intero bene)

In occasione dell'intervento di adeguamento liturgico eseguito tra il 1967 e il 1968 parte della decorazione di Mattielli venne cancellata dagli imbianchini.

1973  (installazione orologio campanile)

Nel 1973 venne installato un nuovo orologio nel campanile, dotato di quattro quadranti.
Descrizione

La dedicazione della chiesa di Mattarello a San Leonardo è documentata fin dal 1339. Tuttavia nulla si è conservato della fabbrica medievale, che fu prima inglobata nel cantiere della chiesa presente e quindi demolita (1793). L'imponente costruzione è il frutto di una radicale ricostruzione, progettata da Bartolomeo Scottino di Lizzana nel 1789 e materialmente condotta tra il 1791 e il 1795 dai fratelli Francesco e Giovanni Cometti. La facciata, organizzata su due ordini, è tripartita da paraste a capitello composito nel livello inferiore e da lesene lisce in quello superiore ed è conclusa in alto da un frontone modanato, spezzato. L'interno, sviluppato su navata unica, è ritmato da coppie di paraste a capitello composito, che individuano tre campate; ampie arcate a pieno centro inquadrano le cappelle laterali maggiori poste nella seconda campata e quelle minori, aperte su ambo i lati nella prima e nella terza campata. Navata e presbiterio presentano una decorazione composta da rilievi in stucco risalenti al 1795-1796 e da dipinti murali eseguiti a tempera da Agostino Aldi (1897) e da Adolfo Mattielli (1942-1944).
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; in corrispondenza della seconda campata si aprono due cappelle simmetriche a pianta rettangolare. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata con frontone triangolare modanato, spezzato, articolata su due ordini di paraste composite e lesene lisce che la ripartiscono in tre settori, di cui quello centrale di dimensioni maggiori rispetto ai laterali. Nel settore centrale si aprono un portale architravato cimato da frontone curvilineo su modiglioni e una nicchia sormonatata da un frontone triangolare, modanato.
Prospetti
Fiancate laterali ripartite da cornici lisce, caratterizzate dalle finestre ad arco ribassato aperte in corrispondenza di ogni campata e dall'emergere dei volumi delle cappelle laterali. Sul lato sud del presbiterio è riconoscibile il volume della sacrestia.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare addossata al lato nord della facciata, caratterizzata da un alzato segnato da cornici lisce e da una cella campanaria illuminata da quattro monofore centinate. Copertura a campana poggiante su tamburo ottagonale, anch'esso illuminato da quattro monofore, sfalsate rispetto a quelle della cella campanaria; sfera e croce apicali.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame finita a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: campata prima e terza sormontate da volte a botte unghiate; campata seconda e presbiterio coperte da volte a vela; cappelle laterali sormontate da arcate a pieno centro.
Coperture
Chiesa: tetto a due falde con manto di copertura in coppi. Campanile: tetto a campana con manto di copertura in lamiera metallica.
Interni
Navata ritmata da coppie di paraste a capitello composito, sostenenti un cornicione marcapiano modanato, abbellito da volute fogliate e rosette eseguite in stucco modellato, dipinto, dorato. In corrispondenza della seconda campata si aprono due cappelle speculari, inquadrate da arcate a tutto sesto; cappelle minori, anch'esse inquadrate da arcate a pieno centro, con voluta in chiave, si aprono su ambo i lati in corrispondenza delle restanti campate. Presbiterio rialzato su tre gradini, anch'esso cadenzato da coppie di paraste d'ordine composito.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione articolata, con lastre di pietra calcarea bianca e rossa disposte nelle corsie e un seminato alla veneziana posato in corrispondenza dei banchi. Nel presbiterio pavimento di posa recente in porfido opaco, con inserti lucidi che descrivono un motivo a reticolo.
Elementi decorativi
Rilievi in stucco modellato, dipinto, dorato ornano le volte della navata e del presbiterio, i capitelli delle paraste e la dentellatura del cornicione marcapiano. Dipinti murali eseguiti a tempera abbelliscono le volte di navata e presbiterio e le pareti di quest'ultimo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968-1969)
L'adeguamento liturgico ha carattere di stabilità. L'altare maggiore storico è stato smembrato. La mensa al popolo, di tipo a tavolo, ottenuta reimpiegando come gambe i balaustri che adornavano la mensa dell'altare maggiore storico progettata da Enrico Nordio nel 1881-1882, si trova al centro del presbiterio storico, su predella propria. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, ora ricollocato su supporto proprio addossato alla parete di fondo del presbiterio. L'ambone, in pietra, si trova in posizione avanzata verso la navata. Una sedia in legno con braccioli funge da sede. La balaustrata settecentesca è stata arretrata nel presbiterio.
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