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Povo
Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
Santi Pietro e Andrea
Parrocchia dei Santi Pietro e Andrea
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1968); fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
1131 - 1131(menzione carattere generale); XIV - XIV(menzione carattere generale); XVI - XVI(ampliamento facciata); 1819 - 1819(sopraelevazione campanile); 1877 - 1884(rifacimenti tetto); 1904 - 1904(consolidamento volta); 1904 - 1904(formazione commissione carattere generale); 1905 - 1905(progetto carattere generale); 1907/12/26 - 1907/12/26(chiusura al culto intero bene); 1908 - 1910(demolizione intero bene); 1910 - 1910(riedificazione intero bene); 1911/12/17 - 1911/12/17(benedizione carattere generale); 1912/06/30 - 1912/06/30(consacrazione carattere generale); 1929 - 1929(decorazione abside); 1940 - 1940(decorazione presbiterio); 1982 - 1982(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Pietro e Andrea
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Pietro e Andrea <Povo, Trento>
Altre denominazioni S. Petri da Paoho
Autore (ruolo)
Barluzzi, Giulio (progetto)
Tommasi, Natale (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1131  (menzione carattere generale)

La chiesa è menzionata nel 1131, all'interno dell'atto di accusa di simonia nei confronti del principe vescovo di Trento Altemanno.

XIV  (menzione carattere generale)

La chiesa di Povo è nominata dai primi anni del XIV secolo come sede pievana, dedicata al solo San Pietro.

XVI  (ampliamento facciata)

La facciata fu adornata di un protiro nel XVI secolo.

1819  (sopraelevazione campanile)

Nel 1819 circa fu riedificato o più probabilmente sopraelevato il campanile, che venne dotato di una copertura a cipolla.

1877 - 1884 (rifacimenti tetto)

Tra il 1877 ed il 1884 venne rifatto il tetto, messa in sicurezza la volta centrale e tinteggiate le pareti interne ed esterne.

1904  (consolidamento volta)

Nel 1904 si rese necessario un intervento di consolidamento della volta con l'aggiunta di una capriata lignea.

1904  (formazione commissione carattere generale)

Nel 1904 fu organizzata una "Commissione per la Chiesa" che aveva lo scopo di elaborare un piano d'azione per la riedificazione della chiesa parrocchiale ormai pericolante.

1905  (progetto carattere generale)

Nel 1905 fu realizzato un progetto per la nuova chiesa dall'ingegnere Giulio Barluzzi di Roma, che fu approvato dalla commissione locale e spedito a Vienna per ottenere il via libera ai lavori. Da Vienna furono fatte le seguenti richieste: che venissero salvaguardati il portale e il protiro della facciata, la facciata stessa, il presbiterio con l'abside ed il campanile.

1907/12/26  (chiusura al culto intero bene)

Il 26 dicembre 1907 la chiesa fu chiusa al culto per un crollo avvenuto al di sopra delle volte.

1908 - 1910 (demolizione intero bene)

Nel 1908 si principiò la demolizione della chiesa, in attesa dell'approvazione ufficiale da Vienna (erano state accettate tutte le condizioni ad eccezione del mantenimento della facciata, ritenuto impraticabile). Venne eretta una chiesa lignea provvisoria. Fino al 1910 il procedimento burocratico rimase in sospeso, fino all'intervento di un ingegnere locale Natale Tommasi, che in cambio ottenne la direzione dei lavori e la supervisione dei progetti, con la conseguente stizzita uscita di scena da parte del Barluzza.

1910  (riedificazione intero bene)

La nuova chiesa parrocchiale fu riedificata nel 1910; furono mantenuti del precedente edificio: l'abside gotica (ora deposito che affianca la nuova navata), il campanile, il portale maggiore e il pronao (sul lato settentrionale).

1911/12/17  (benedizione carattere generale)

La nuova chiesa fu benedetta il 17 dicembre 1911.

1912/06/30  (consacrazione carattere generale)

La nuova chiesa fu consacrata il 30 giugno 1912.

1929  (decorazione abside)

Nel 1929 il pittore Sebastian Anton Fasal eseguì il grande dipinto murale dell'abside.

1940  (decorazione presbiterio)

Nel 1940 il pittore Sebastian Anton Fasal realizzò i dipinti murali del presbiterio.

1982  (restauro intero bene)

Nel 1982 l'edificio fu interamente restaurato.
Descrizione

La chiesa parrocchiale si trova nella frazione di Pantè, al centro di una vasta piazza, con orientamento a sud-est. L'edificio di impianto basilicale fu realizzato nel 1910, su progetto di Giulio Barluzzi e sotto la direzione di Natale Tommasi. La monumentale chiesa sostituì una struttura più antica della quale si conservano l'abside, il campanile, il protiro ed il portale. La facciata a salienti, suddivisa in due ordini, è caratterizzata da un imponente portale collocato al termine di una scalinata; alla sommità frontone triangolare. Il campanile in muratura intonacata, con conci angolari a vista e copertura a cipolla, si erge sul lato nord-orientale. L'interno si articola in tre navate di cui quella centrale è preceduta da un ingresso rettangolare e conclusa da un presbiterio sopraelevato su alcuni gradini, con abside semicircolare dipinta.
Preesistenze
Campanile settecentesco; abside posta sul lato nord-est; portale e protiro.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, suddivisa in tre navate: quelle laterali terminano in absidiole semicircolari, mentre quella centrale in un presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a salienti con avancorpo. Nel settore centrale due ordini intervallati da cornicioni plurimodanati: in quello inferiore zoccolo sul quale si apre un ampio portale con colonne laterali e lunetta figurata sommitale; intorno ripartizione geometrica tramite cornici in rilievo; in quello superiore quattro paraste con capitello corinzio, cui corrispondono in alto ed in basso metope crociate e mensole fogliate; al centro finestra circolare. Settori laterali segnati da cornici in rilievo descriventi motivi geometrici centrati da finestra lunettata; alla sommità semifrontone triangolare.
Prospetti
Fiancata nord-orientale segnata dai volumi in aggetto dell'antica abside del precedente edificio alla quale è collegata il campanile; la parete riprende la suddivisione interna delle campate attraverso cornici in rilievo: al centro di ciascun settore finestra lunettata e ripartizione in tre porzioni; in corrispondenza dell'ingresso laterale protiro. Sulla fiancata sud-orientale si ripete la ripartizione di quella opposta: l'ingresso laterale è in questo caso preceduto da una scalinata; in aggetto il volume della sacrestia dotato di una facciata desinente in un frontone triangolare con finestra lunettata centrale e portale architravato raggiungibile tramite scalinata. Il lato sud est presenta una piccola abside che affianca quella principale.
Campanile
Struttura in muratura di pietrame intonacata; pietre angolari a vista. Fusto su base quadrata alla cui sommità svettano due piani destinati alle campane con quattro aperture ad arco tutto sesto, ciascuno. Copertura a cipolla rivestita da lamiera.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata e tinteggiata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: soffitto ligneo sulle navate e sul presbiterio; volta a crociera all'ingresso e catino absidale.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da coppi in laterizio sulla navata centrale; tetto a una falda sulle navate laterali; tetto a padiglione sulle absidi.
Interni
Tre navate ripartite da arcate a pieno sesto poggianti su pilastri conclusi da capitelli stilizzati; nella navata centrale si aprono cinque finestre centinate al di sopra di un cornicione marcapiano. Le navate laterali dotate di cinque finestre lunettate, sovrastanti un cornicione, sono concluse da pareti di fondo rettilinee (le due absidiole visibili all'esterno sono usate come deposito; quella di sinistra corrispondente all'antica abside del precedente edificio ha pianta poligonale, copertura a volta a ombrello e due finestre archiacute). La navata centrale è preceduta da un ingresso a pianta rettangolare aperto da un arco di tipo onorario, sovrastato dalla cantoria. Il presbiterio, con arco santo, è sopraelevato su tre gradini; sulle pareti perimetrali si aprono due portali architravati, due finestre centinate e solo sul lato sud-orientale una trifora in stucco. Abside semicircolare dipinta.
Pavimenti e pavimentazioni
Quadrotte bicolori ortogonali nella navata; quadrotte bicolori poste a corsi obliqui alternati a piastrelle di pietra ottagonali nel presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali nel presbiterio e nel catino absidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1968)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 1968 e non ha carattere di stabilità. Sul presbiterio storico sono posti arredi eterogenei fungenti da poli. L'altare verso il popolo è in legno a forma di tavolo, su predella propria. Un leggio ligneo realizzato con materiali di reimpiego funge da ambone (collocato a destra della mensa sui gradini di accesso al presbiterio); una sedia in legno affiancata da due sgabelli costituisce la sede. Le balaustre storiche sono state smontate ed hanno un diverso uso; come custodia eucaristica è utilizzato il tabernacolo dell'altare maggiore.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
Il fonte battesimale di pietra è stato collocato in corrispondenza dell'arco santo.
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