chiese italiane
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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Brusino
Cavedine
Trento
chiesa
sussidiaria
Ss. Rocco
Fabiano e Sebastiano
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1986)
1537 - 1537(menzione carattere generale); 1539/10/18 - 1539/10/18(consacrazione carattere generale); 1560 - 1597(ampliamento intero bene); 1575 - 1575(cambiamento di dedicazione carattere generale); 1875 - 1876(restauro intero bene); 1901 - 1902(ampliamento intero bene); 1977 - 1977(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Rocco, Fabiano e Sebastiano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Rocco, Fabiano e Sebastiano <Brusino, Cavedine>
Altre denominazioni Ss. Rocco, Fabiano e Sebastiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura rinascimentale (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1537  (menzione carattere generale)

La prima menzione della chiesa risale al 1537.

1539/10/18  (consacrazione carattere generale)

La chiesa cinquecentesca fu consacrata il 18 ottobre 1539.

1560 - 1597 (ampliamento intero bene)

L'edificio fu ampliato nel 1560 e nel 1597.

1575  (cambiamento di dedicazione carattere generale)

L'antica chiesa di Brusino a partire dal 1575 fu intitolata anche a San Rocco, mentre precedentemente solo ai Santi Fabiano e Sebastiano.

1875 - 1876 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata tra il 1875 ed il 1876.

1901 - 1902 (ampliamento intero bene)

L'edificio fu nuovamente ampliato tra il 1901 e il 1902.

1977  (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato nel 1977.
Descrizione

La chiesa sorge nella parte bassa del paese di Brusino, con orientamento a est. La struttura è menzionata per la prima volta nel 1537 e prima della costruzione di quella novecentesca era la chiesa parrocchiale. La facciata a salienti è ripartita da cornici e coronata da un frontone arcuato. Il campanile si eleva sulla fiancata meridionale. L'interno a tre navate è concluso da un presbiterio elevato su un gradino che termina in un'abside semicircolare.
Pianta
Pianta ad asse maggiore longitudinale, a tre navate, terminante in un presbiterio rettangolare con abside semicircolare.
Facciata
La facciata a salienti è ripartita da cornici ortogonali che riproducono la suddivisione interna delle navate; due monofore centrano i settori laterali, mentre in quello centrale si apre un portale architravato, sovrastato da una finestra circolare. Frontone arcuato, centrato da oculo.
Prospetti
Fiancate prive di decorazioni: a nord volume in aggetto della sacrestia; a sud quello del campanile.
Campanile
Struttura in muratura di pietrame parzialmente intonacata, su basamento quadrangolare; decoro angolare a pietra a vista. Fusto liscio alla cui sommità cella campanaria aperta da bifore, preceduta da un cornicione in aggetto. Copertura a quattro spioventi con coppi in laterizio.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame con intonaco all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volte a crociera nella navata e nel presbiterio; volte a botte unghiata nelle navate laterali; catino absidale.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da coppi in laterizio.
Interni
Tre navate suddivise da arcate a tutto sesto poggianti su pilastri, abbelliti da paraste dipinte a finto marmo, conclusi da capitelli tuscanici. Ciascuna navata è ripartita in tre campate da arcate trasversali a tutto sesto; sulla prima e sulla terza campata due finestre lunettate. Il presbiterio, separato dall'abside da un'arcata poggiante su due paraste, reca sul lato settentrionale un portale architravato che immette nella sacrestia. Due monofore si aprono speculari sulla parete perimetrale dell'abside. Cornicione marcapiano corrente nel presbiterio e nell'abside.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di pietra calcarea.
Elementi decorativi
Dipinti murali a finto marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1986)
L'adeguamento liturgico ha carattere di stabilità e risale al 1986; i poli liturgici sono stati realizzati dalla ditta Biondan, fondata dai fratelli Walter e Arturo di Verona. Al centro del presbiterio storico si trova l'altare verso il popolo in pietra a forma di tavolo, a raso pavimento. Sul lato sinistro, collocato sui gradini di accesso al presbiterio, un leggio in pietra funge da ambone. La sede è una sedia lignea, collocata a destra della mensa, affiancata da due sgabelli. La custodia eucaristica è nell'altare maggiore storico.
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