chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Calavino Madruzzo Trento chiesa sussidiaria Ss. Mauro Grato e Giocondo Parrocchia di Santa Maria Assunta Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni nessuno 1599 - 1599(costruzione intero bene); 1620/09/26 - 1620/09/26(benedizione carattere generale); 1657 - 1657(costruzione campanile); 1907 - 1907(restauro intero bene); 1950 - 1959(demolizione portico); 1992 - 1992(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Mauro, Grato e Giocondo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa dei Santi Mauro, Grato e Giocondo <Calavino, Madruzzo>
Altre denominazioni
chiesetta di Corgnon Santi di Cornion Ss. Mauro, Grato e Giocondo
Autore (ruolo)
Sola, Giovanni (costruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1599 (costruzione intero bene)
La chiesetta venne eretta o riedificata per volere del principe vescovo Ludovico Madruzzo nel 1599 (data incisa sull'oculo).
1620/09/26 (benedizione carattere generale)
La chiesa fu benedetta il 26 settembre 1620 dal vescovo suffraganeo Pietro Belli.
1657 (costruzione campanile)
Il campanile fu innalzato nel 1657 dal lombardo Giovanni Sola.
1907 (restauro intero bene)
Nel 1907 la chiesa fu oggetto di lavori di restauro: furono intonacati la facciata e l'interno.
1950 - 1959 (demolizione portico)
Negli anni cinquanta del XX secolo venne demolito il portico (posticcio)davanti alla facciata, costituito da due pilastri e una tettoia.
1992 (restauro intero bene)
Restauro integrale dell'edificio.
Descrizione
La chiesetta dei Santi Grato, Mauro e Giocondo è denominata dei "Santi di Cornion": il nome deriva dalla località omonima, sita nella parte bassa del paese di Calavino. Si erge, isolata e orientata a nord, a ridosso di un piccolo colle e fu eretta per volere del principe vescovo Ludovico Madruzzo nel 1599. La facciata è aperta da un portale, affiancato da piccole finestre rettangolari e sovrastato da un oculo. Il campanile, nascente dal fianco ovest della facciata è in pietra a vista. Internamente la navata, suddivisa in due campate, e il presbiterio rialzato su un gradino, sono coperti da volte a crociera.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a uno spiovente con il campanile inserito nel fianco ovest. Al centro si apre un portale architravato tra finestre rettangolari, sovrastato da un oculo e da una finestrella quadrata. Conci angolari a vista e finiture ad intonaco.
Prospetti
Fiancate lisce con conci angolari a vista e finiture ad intonaco.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, nascente dal lato ovest facciata; fusto in muratura di pietra a vista; cella campanaria aperta da monofore; copertura piramidale con coppi in laterizio e pinnacolo in pietra, alla sommità.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata e a vista. Strutture di orizzontamento: due volte a crociera sopra la navata e una sopra il presbiterio.
Coperture
Tetti della navata e del presbiterio (il secondo ristretto e ribassato rispetto al primo) a doppia falda, ricoperti da coppi in laterizio.
Interni
Navata unica suddivisa in due campate e caratterizzata da pareti lisce, segnate dai peducci su cui poggiano le volte. Presbiterio preceduto da arco santo poggiante su pilastri lapidei, rialzato su un gradino. Due finestre centinate, poste sul lato destro della navata e del presbiterio. Finiture a intonaco.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in cemento; pavimento in cotto nell'angolo sud-ovest, in corrispondenza del campanile.