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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Terlago
Vallelaghi
Trento
chiesa
comunale
S. Pantaleone m.
Parrocchia di Sant'Andrea e dei Santi Angeli
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
1450 - 1486(preesistenze intero bene); 1500 - 1518(ampliamento intero bene); 1518 - 1518(decorazione presbiterio); 1537 - 1537(menzione carattere generale); XVII - XVII(variazione d'uso carattere generale); 1809 - 1809(variazione d'uso carattere generale); 1915 - 1918(variazione d'uso carattere generale); 1933 - 1933(restauro presbiterio); 1981 - 1989(restauro intero bene); 2013 - 2014(restauro intero bene)
Chiesa di San Pantaleone Martire
Tipologia e qualificazione chiesa comunale
Denominazione Chiesa di San Pantaleone Martire <Terlago, Vallelaghi>
Altre denominazioni S. Pantaleone m.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura rinascimentale (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1450 - 1486 (preesistenze intero bene)

Il primo edificio di culto, risalente presumibilmente alla seconda metà del Quattrocento, aveva un piccolo presbiterio a pianta rettangolare (demolito nel Cinquecento) e la navata a campata unica corrispondente all'attuale presbiterio. Tracce di affreschi tuttora visibili all'esterno, in corrispondenza dell'antico arco santo, sono databili tra il 1465 e il 1486, all'interno della reggenza del principato vescovile trentino di Johannes Hinderbach, per la presenza del suo stemma sul colmo dell'intradosso.

1500 - 1518 (ampliamento intero bene)

Verosimilmente all'inizio del Cinquecento e comunque entro il 1518, data della decorazione ad affresco, l'edificio primitivo venne ampliato con la costruzione di una nuova navata a due campate, la demolizione del primo presbiterio e la sopraelevazione della antica navata, trasformata nell'attuale presbiterio.

1518  (decorazione presbiterio)

Le pareti e la volta dell'attuale presbiterio furono dipinte ad affresco nel 1518 da Francesco Verla, probabilmente immediatamente dopo la conclusione dei lavori di ampliamento.

1537  (menzione carattere generale)

La chiesa fu menzionata la prima volta negli atti visitali del 1537.

XVII  (variazione d'uso carattere generale)

Durante le epidemie di peste del XVII secolo, l'edificio, per la sua posizione isolata, fu utilizzato come lazzaretto.

1809  (variazione d'uso carattere generale)

L'edificio fu utilizzato come mensa per i soldati durante gli scontri del 1809 tra le truppe tirolesi e quelle franco-italiane.

1915 - 1918 (variazione d'uso carattere generale)

L'edificio fu utilizzato durante la prima guerra mondiale come dormitorio delle truppe.

1933  (restauro presbiterio)

Gli affreschi del presbiterio furono restaurati nel corso del 1933.

1981 - 1989 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1981 e nel 1989 (in particolare gli affreschi).

2013 - 2014 (restauro intero bene)

L'ultimo intervento di restauro risale al 2013-2014: sotto la direzione dell'architetto Michele Anderle, si è provveduto al recupero degli intonaci cinquecenteschi, sia esterni che interni. Gli scavi praticati all'esterno hanno permesso di precisare il perimetro rettangolare del presbiterio della precedente cappella, la sua pavimentazione in battuto di calce e l'originaria presenza di un altare a dado in muratura, di cui è stato rinvenuto il basamento.
Descrizione

La chiesa sorge su di uno sperone roccioso, attualmente costeggiante la strada provinciale, in passato lambente le acque del lago di Terlago. L'edificio ha orientamento a nord. L'aspetto attuale si deve alla parziale riedificazione dell'inizio del XVI secolo, che inglobò una cappella più antica. La spoglia facciata a due spioventi presenta un portale architravato in pietra. L'interno è a navata unica, concluso da un presbiterio rettangolare sopraelevato su un gradino, interamente decorato da affreschi di Francesco Verla del 1518.
Preesistenze
Sulla parete esterna del presbiterio rivolta a sud: arco santo affrescato e traccia del volume di un campaniletto a vela, inglobato della muratura.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, terminante in un presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi centrata in basso da un portale architravato, coperto da una tettoia e fiancheggiato da due finestre rettangolari chiuse da grate in ferro.
Prospetti
Fiancate prive di decorazioni.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame a vista all'esterno e intonacato all'interno; strutture di orizzontamento: volte a crociera nella navata e nel presbiterio. Tiranti in ferro nella navata.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da coppi in laterizio.
Interni
Navata unica ripartita in due campate da un'arcata a sesto acuto poggiante su possenti semipilastri; due finestre ogivali si aprono sulla seconda campata. Arco santo a sesto acuto immette nel presbiterio rettangolare, sulla cui parete orientale si apre una finestra.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in battuto di calce nella navata; piastrelle in cotto disposte a corsi diagonali nel presbiterio.
Elementi decorativi
Affreschi sulle pareti del presbiterio e sulla volta.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975)
L'adeguamento liturgico non ha carattere di stabilità ed è parziale. L'altare rivolto verso il popolo è una mensa in metallo posta al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, a forma di tavolo.
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