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Pozza di Fassa
San Giovanni di Fassa - Sèn Jan
Trento
cappella
sussidiaria
Crocifisso
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1988 circa)
1700 - 1750(costruzione intero bene); 1773 - 1773(supplica per l'officiatura della cappella carattere generale); 1818 - 1818(cambio giurisdizione carattere generale); 1835 - XIX(erezione Via Crucis intorno); 1844 - 1844(restauro intero bene); 1871 - 1871(ampliamento intero bene); 1872 - 1872(benedizione intero bene); 1882 - 1882(rifacimento Via Crucis intorno)
Cappella del Crocifisso
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella del Crocifisso <Pozza di Fassa, San Giovanni di Fassa - Sèn Jan>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1700 - 1750 (costruzione intero bene)

Una prima cappella fu costruita nel corso della prima metà del XVIII secolo nel luogo in cui esisteva un'edicola (probabilmente lignea) che custodiva un crocifisso ritenuto miracoloso. L'epoca della fondazione si desume dal documento della supplica inoltrata dalla vicinia di Pozza di Fassa al principe vescovo di Bressanone nel 1773, nel quale si afferma che "Sarà da 50 e passa anni che fu fatto uno piccolo Capitelo nella nostra montagna di Pozza e fu messo in Talle Capitelo una imagine del nostro Signore Gesù Cristo".

1773  (supplica per l'officiatura della cappella carattere generale)

Nel 1773 la vicinia di Pozza inoltrò una supplica al principe vescovo di Bressanone per ottenere il permesso di officiare la cappella in occasione delle processioni. In assenza di documenti si ritiene che la supplica ebbe un esito felice, dato che nel corso dell'ultimo quarto del secolo il pittore fiemmese Valentino Rovisi eseguì il paliotto per l'altare di tale sacello. Il documento della supplica costituisce la prima menzione dell'edificio.

1818  (cambio giurisdizione carattere generale)

Nel 1818 il territorio della pieve di Fassa passò dalla diocesi di Bressanone a quella di Trento.

1835 - XIX (erezione Via Crucis intorno)

In seguito al lascito testamentario di Battista Blasi di Pozza del 1835 fu realizzata una Via Crucis, probabilmente in legno, che da Pozza di Fassa saliva alla cappella del Crocifisso.

1844  (restauro intero bene)

Lavori di restauro furono condotti nel 1844.

1871  (ampliamento intero bene)

La cappella fu ampliata nelle forme presenti nel corso del 1871.

1872  (benedizione intero bene)

L'edificio ampliato fu benedetto nel 1872.

1882  (rifacimento Via Crucis intorno)

Nel 1882 le stazioni lignee della Via Crucis che saliva al monte della cappella del Crocifisso furono sostituite da edicole in pietra che, secondo una tradizione orale, furono realizzate gratuitamente da maestranze locali.
Descrizione

La cappella del Crocifisso sorge in posizione isolata, all'imbocco della val San Nicolò, con orientamento a est. L'edificio, documentato dal 1773, fu costruito nel corso della prima metà del XVIII secolo per ospitare l'immagine di un crocifisso ritenuto miracoloso, ma deve il suo attuale aspetto ad un intervento di ampliamento eseguito nel 1871. La facciata a due spioventi presenta un sistema di forature composto dal portale centrale, dalle monofore che lo affiancano e dall'oculo circolare e dalla monofora che lo sovrastano. Le fiancate presentano due monofore per lato. L'interno si sviluppa su navata unica voltata a botte ribassata, con presbiterio rialzato su un gradino e concluso da abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi; sistema di forature determinato dal portale centrale, dalle due monofore centinate che lo affiancano nonché dall'oculo circolare e dalla monofora che lo sovrastano.
Prospetti
Fiancate laterali articolate simmetricamente, scandite dalle aperture di due monofore centinate per lato. A destra del presbiterio emerge il volume della sacrestia. Uno zoccolo in intonaco grezzo percorre l'intero perimetro.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a botte ribassata, rivestita in listelli di legno verniciati; volta a botte nel presbiterio e a spicchi nell'abside.
Coperture
Tetto a doppia falda (a più falde sull'abside), con struttura in legno e manto di copertura in scandole.
Interni
Navata unica ripartita in due campate da semipilastri. Presbiterio rialzato su un gradino, preceduto dall'arco santo a tutto sesto.
Pavimenti e pavimentazioni
Tavolato in legno di abete nella navata; lastre di porfido nel presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1988 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato parzialmente, tramite l'introduzione nel presbiterio storico di una mensa al popolo in legno dipinto, a raso pavimento, e non ha carattere di stabilità. Il presbiterio è tutt'ora delimitato da una cancellata in ferro battuto a tutta altezza.
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