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Vigo di Fassa
San Giovanni di Fassa - Sèn Jan
Trento
cappella
sussidiaria
S. Maurizio
Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1297 - 1297(menzione intero bene); 1489 - 1489(consacrazione carattere generale); 1500 - 1549(decorazione facciata); 1836 - 1836(rifacimento coperture); 1836 - 1836(descrizione interno); 1950 - 1950(spoglio dell'altare carattere generale); 2000 - 2002(restauro intero bene)
Cappella di San Maurizio
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Maurizio <Vigo di Fassa, San Giovanni di Fassa - Sèn Jan>
Altre denominazioni S. Maurizio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1297  (menzione intero bene)

La prima menzione della cappella di San Maurizio a Vigo di Fassa si riscontra nel testamento del pievano Giuliano del 1297. L'edificio non era allora consacrato.

1489  (consacrazione carattere generale)

La cappella fu consacrata nel 1489, in occasione della riconsacrazione della pieve della Natività di San Giovanni Battista.

1500 - 1549 (decorazione facciata)

Nel corso della prima metà del XVI secolo un anonimo maestro locale dipinse l'affesco con San Cristoforo presente in facciata.

1836  (rifacimento coperture)

Nel 1836 è documentato un rifacimento del tetto.

1836  (descrizione interno)

In occasione del rifacimento del tetto del 1836 il giudice di Fassa, Francesco Saverio Matzler, segnalava che "anche l'altare della cappella di S. Maurizio è da mettersi in ordine". Si trattava di una perduta ancona lignea, intagliata e dorata, opera di Giovanni Battista Grober di Campitello, poi ultimata nel 1662 da un certo "Zorzi intaiador" di Ziano di Fiemme. Ghetta (1994) riferisce che verso il 1905 questo manufatto ligneo fu trasferito presso la pieve e che in seguito se ne persero le tracce.

1950  (spoglio dell'altare carattere generale)

Verso il 1950 l'altare della cappella fu spogliato e il sepolcreto manomesso.

2000 - 2002 (restauro intero bene)

L'edificio è stato restaurato esternamente tra il 2000 e il 2002 circa.
Descrizione

La cappella di San Maurizio che sorge, con orientamento a est, presso l'abside della chiesa di Santa Giuliana a Vigo di Fassa vanta antichissime origini. La prima menzione si riscontra in un testamento del pievano di Fassa, Giuliano, del 1297. Il piccolo edificio sacro, interamente intonacato a raso sasso, presenta una facciata a due ripidi spioventi, protetta dalle falde eminenti del tetto, sorretto da una capriata lignea a vista. In basso si aprono il portale archiacuto e due finestrelle quadrangolari. Sulla destra è visibile un affresco cinquecentesco raffigurante San Cristoforo. Due finestre rettangolari si aprono rispettivamente sul lato sud, prospettante sulla valle, ed est; un barbacane di rinforzo è presente in corrispondenza dell'angolo sud-est dell'edificio. L'interno, organizzato a aula unica, è sormontato da una volta a crociera costolonata.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
Prospetto principale a due ripidi spioventi, intonacato a raso sasso, protetto dalle falde eminenti del tetto a sua volta sorretto da una capriata ancorata alla facciata. Portale centrale archiacuto, rialzato su un gradino e affiancato da due piccole finestre quadrangolari chiuse da inferriate.
Prospetti
Fiancate lisce, intonacate a raso sasso. Sul lato destro, affacciato sulla valle, sono presenti una finestra rettangolare e un barbacane angolare. Una seconda finestra rettangolare è aperta sulla parete est.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, intonacate a raso sasso (esterno) e intonacate e tinteggiate (interno). Strutture di orizzontamento: volta a crociera costolonata.
Coperture
Tetto a tre falde, con struttura lignea e manto di copertura in scandole.
Interni
Navata unica con murature lisce.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in cemento.
Elementi decorativi
La facciata presenta un dipinto murale eseguito a fresco. All'interno sono visibili le croci di consacrazione.
Adeguamento liturgico

nessuno
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