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Vigo di Fassa
San Giovanni di Fassa - Sèn Jan
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Giuliana
Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000 circa); altare - aggiunta arredo (2009-2012)
VIII - VIII(fondazione intero bene); 967 - 967(passaggio ad altra diocesi carattere generale); 1183 - XIII(ricostruzione presbiterio); 1237 - 1237(menzione carattere generale); XV - XV(ricostruzione intero bene); 1452/07/23 - 1452/07/23(consacrazione presbiterio); 1452 - 1452(decorazione presbiterio); XVI - XVI(decorazione esterno); 1519 - 1519(ampliamento navata); 1533 - 1533(sopraelevazione campanile); 1552 - 1681(erezione primissaria carattere generale); 1603/06/29 - 1603/06/29(consacrazione carattere generale); 1609 - 1609(gestione amministrativa carattere generale); 1764 - 1764(decorazione navata); 1818 - 1818(passaggio ad altra diocesi carattere generale); 1874 - 1874(restauro intero bene); XX - 1924(ridipintura copertura campanile); 1930 - 1930(riparazione coperture); 1952 - 1952(danneggiamento campanile); 1956 - 1956(restauro intero bene); 1966 - 1966(frana intorno); 1987 - 1989(restauro intero bene); 2002 - 2002(restauro intero bene); 2009 - 2012(restauro intorno)
Chiesa di Santa Giuliana
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Giuliana <Vigo di Fassa, San Giovanni di Fassa - Sèn Jan>
Altre denominazioni santuario di S. Giuliana
S. Giuliana
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

VIII  (fondazione intero bene)

Circa la fondazione della chiesa di Santa Giuliana è opinione comune che essa esistesse fin dall'epoca altomedievale. Secondo alcuni studiosi, infatti, l'intitolazione a Santa Giuliana avrebbe origini aquileiesi, quindi antecedenti al 798, anno in cui la diocesi di Sabiona, alla quale era soggetta la pieve di Fassa, fu staccata dal patriarcato di Aquileia e aggregata alla diocesi metropolitana di Salisburgo. A sostegno di tale ipotesi è stato notato che nei documenti fassani accanto alla festa patronale del 16 febbraio si trova memoria anche della cosiddetta "festa di Santa Giuliana vecchia", celebrata il 3 giugno, secondo il martiriologio geronimiano in vigore ad Aquileia fino all'VIII secolo (incerta).

967  (passaggio ad altra diocesi carattere generale)

Nel 967 la diocesi di Sabiona fu aggregata a quella di Bressanone.

1183 - XIII (ricostruzione presbiterio)

Tra il XII e il XIII secolo fu ricostruita l'abside e sopraelevato il presbiterio. Un terminus post quem per questo intervento è fornito da una moneta veronese coniata nel 1183, rinvenuta nella muratura dell'abside romanica in occasione della campagna di scavo del 1987-1989.

1237  (menzione carattere generale)

La chiesa è documentata fin dal 1237.

XV  (ricostruzione intero bene)

Nel corso della prima metà del XV secolo la chiesa fu totalmente ricostruita. Navata e abside romaniche furono demolite e sostituite dalla struttura presente.

1452/07/23  (consacrazione presbiterio)

Il presbiterio e l'altare maggiore di Santa Giuliana furono consacrati dal vescovo di Bressanone Nicolò Cusano il 23 luglio 1452.

1452  (decorazione presbiterio)

La volta del presbiterio fu affrescata da un anonimo maestro della cerchia di Leonardo da Bressanone nel 1452 circa.

XVI  (decorazione esterno)

Il grande San Cristoforo affrescato sul lato destro della chiesa è opera dell'inizio del XVI secolo.

1519  (ampliamento navata)

La navata fu ampliata nel 1519.

1533  (sopraelevazione campanile)

Nel 1533 il campanile fu sopraelevato con la costruzione della cuspide gotica. I lavori sono ricordati dalla data dipinta sotto la bifora del timpano est.

1552 - 1681 (erezione primissaria carattere generale)

La chiesa di Santa Giuliana disponeva di un primissario almeno dal 1552 e forse fin dall'epoca medievale. Tuttavia, fino alla fondazione della primissaria con approvazione vescovile, avvenuta nel 1681, i primissari erano amovibili ogni tre mesi.

1603/06/29  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu riconsacrata il 29 giugno 1603.

1609  (gestione amministrativa carattere generale)

La gestione amministrativa della chiesa di Santa Giuliana rimase in comune con quelle della pieve di San Giovanni e della chiesa di San Giacomo a Campitello fino al 1609, quando quest'ultima fu staccata dalle sue chiese sorelle.

1764  (decorazione navata)

Nel 1764 il pittore Giovanni Cudauner eseguì le storie di Santa Giuliana affrescate lungo la parete sinistra della navata.

1818  (passaggio ad altra diocesi carattere generale)

Nel 1818 il territorio della pieve di Fassa passò dalla diocesi di Bressanone a quella di Trento.

1874  (restauro intero bene)

Nel 1874, data riportata sull'arco santo, furono svolti alcuni non meglio precisati lavori di restauro. Nello stesso anno la chiesa fu certamente ritinteggiata.

XX - 1924 (ridipintura copertura campanile)

Nel 1924 Giovanni Musner affermava che il colore rosso che allora aveva la guglia del campanile si doveva a un maldestro intervento effettuato qualche anno prima.

1930  (riparazione coperture)

La chiesa subì un lento e costante degrato tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Nel 1930 si rese necessario un tempestivo intervento di riparazione delle coperture.

1952  (danneggiamento campanile)

Nel 1952 il campanile fu danneggiato da un fulmine.

1956  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1956. I lavori compresero il ripristino della guglia del campanile, la riparazione del tetto della chiesa, il consolidamento e il parziale reintegro del muro di cinta del sagrato.

1966  (frana intorno)

L'alluvione dell'agosto 1966 causò una frana lungo il versante ovest del monte Ciaslir, nella zona a valle della chiesa, che danneggiò le strutture portanti dell'edificio, compromettendone la statica. Prima di avviare i necessari lavori di restauro vennero eseguite opere di imbrigliamento del torrente e di contenimento della frana.

1987 - 1989 (restauro intero bene)

Tra il 1987 e il 1989 la Provincia Autonoma di Trento finanziò il restauro dell'edificio, che fu seguito dal Servizio Beni Culturali. Il primo lotto comprese l'allargamento delle fondazioni, il consolidamento del sito tramite l'inserimento di micropali e il drenaggio delle acque. In seguito fu condotta una campagna di scavo, che rimise in luce i resti dell'antica abside romanica e le fondamenta dell'annesso campanile.

2002  (restauro intero bene)

La chiesa è stata interamente restaurata tra il 2000 e il 2002 circa. L'intervento ha compreso opere di consolidamento statico della struttura e la sostituzione del pavimento.

2009 - 2012 (restauro intorno)

Il portale d'accesso al sagrato della chiesa è stato restaurato tra il 2009 e il 2012.
Descrizione

La chiesa di Santa Giuliana a Vigo di Fassa sorge in posizione panoramica sulla cima del monte Ciaslir, dal quale domina la valle. Fondata forse già in epoca altomedievale, come lascerebbe supporre la sua dedicazione, e documentata a partire dal 1237, Santa Giuliana è uno dei luoghi di culto più importanti della Val di Fassa. L'attuale edificio, orientato a est, è risultato di un lungo intervento di riedificazione, cominciato con la ricostruzione e ampliamento del presbiterio (1452) e concluso con l'edificazione della navata attuale (1519), che cancellò completamente la struttura della chiesa romanica. La facciata a due spioventi è caratterizzata dalla presenza del portale maggiore, sormontato da un oculo circolare strombato. Le fiancate, lisce, sono definite da cantonali in pietra a vista. Sul lato destro si aprono due bifore archiacute, che si ripetono anche nei lati rivolti a valle dell'abside. A sinistra del presbiterio sorge la torre campanaria, con cella a due livelli aperta su ogni lato da trifore e quadrifore sovrapposte, caratterizzata dall'aguzza copertura a losanghe. L'interno si sviluppa su un'unica navata coperta da una volta reticolata. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è coperto da una volta a ombrello interamente affrescata.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi, caratterizzata dal portale centrale, affiancato a destra da una finestra quadrangolare, e dall'oculo circolare sommitale.
Prospetti
Fiancate lisce, segnate da cantonali angolari in pietra a vista e percorse in basso da una zoccolatura intonacata, eminente. Lato sinistro cieco. Lato destro liscio, caratterizzato dalla presenza del portale laterale e di due bifore archiacute. Due finestre analoghe si aprono in corrispondenza dell'abside.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare, addossata al lato sinistro del presbiterio e parzialmente inserita nella struttura della chiesa. Fusto poggiante su una scarpa intonacata, segnato da cantonali in pietra a vista. Cella campanaria a due livelli, forata sui quattro lati da trifore e quadrifore sovrapposte; doccioni angolari. Copertura a losanghe con timpani centrati da bifore archiacute e cimati da sfere.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco (tinteggiatura interna). Strutture di orizzontamento: volta reticolata nella navata; a ombrello nel presbiterio.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in scandole lignee. Campanile: copertura a losanghe con struttura in legno e manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Navata ripartita in quattro campate da coppie di lesene in pietra a vista, alle quali si raccordano le nervature della volta. La prima campata è interamente occupata dalla cantoria, sostenuta da tre arcate a centina ribassata, sorrette da due colonne libere. A destra della seconda campata si apre un portale laterale. Ai lati della quarta campata si aprono due nicchie poco profonde, con profilo ad arco ribassato. Presbiterio rialzato su due gradini, anch'esso segnato da lesene in pietra a vista. Sul lato sinistro si apre l'accesso alla sacrestia e al campanile.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento uniforme in lastre di pietra calcarea (predazzite) disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a fresco in epoche diverse adornano la volta del presbiterio e la parete sinistra della terza campata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di elementi eterogenei e non ha carattere di stabilità. Un ambone in legno con lettorile retto dall'aquila di San Giovanni Evangelista è posizionato sulla sinistra del presbiterio, in corrispondenza dell'arco santo. Uno sgabello ligneo, rialzato su predella propria, funge da sede.
altare - aggiunta arredo (2009-2012)
L'altare al popolo provvisorio è stato recentemente sostituito da una mensa in legno che reimpiega un paliotto in legno intagliato, dipinto e dorato, risalente al XVII secolo. Tale mensa proviene dalla chiesa parrocchiale della Natività di San Giovanni Battista, dove fino al 2008-2009 fungeva da altare al popolo.
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