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Valda
Altavalle
Trento
chiesa
parrocchiale
Conversione di S. Paolo
Parrocchia della Conversione di San Paolo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1996 circa)
1388 - 1388(menzione carattere generale); XV - XV(decorazione intero bene); XVI - XVI(costruzione campanile); 1537 - 1537(dedicazione carattere generale); 1686 - 1686(ampliamento intero bene); 1687/12/22 - 1687/12/22(erezione a curazia carattere generale); 1767 - 1767(menzione cimitero); 1821 - 1821(apertura accesso campanile); 1829 - 1829(riparazione cimitero); 1837 - 1837(Via Crucis intorno); 1837 - 1846(fase preliminare all'ampliamento intero bene); 1838/02/24 - 1838(intonacatura campanile); 1845 - 1845(distruzione cimitero); 1846 - 1858(ampliamento intero bene); 1852 - 1863(ricostruzione cimitero); 1869 - 1869(pavimentazione sagrato); 1878/08/26 - 1878/08/26(consacrazione carattere generale); 1878/08/26 - 1878/08/26(variazione della dedicazione carattere generale); 1910 - 1914(decorazione interno); 1920/01/09 - 1920/01/09(erezione a parrocchia carattere generale); 1970 - 1970(installazione impianto di riscaldamento intero bene); 1983 - 1983(rifacimento coperture)
Chiesa della Conversione di San Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Conversione di San Paolo <Valda, Altavalle>
Altre denominazioni Conversione di S. Paolo
Autore (ruolo)
Faustini, Valentino (progetto chiesa)
Bortolotti, Domenico (costruzione chiesa)
Costa, Antonio (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1388  (menzione carattere generale)

La prima menzione di una cappella nel paese di Valda risale al 1388.

XV  (decorazione intero bene)

La chiesa venne affrescata da un anonimo maestro nel corso del XV secolo (?). Tale decorazione venne scialbata in epoca imprecisata e se ne conserva memoria soltanto perché riemerse parzialmente nel corso del XIX secolo e, di nuovo, in occasione dell'installazione dell'impianto di riscaldamento (1970). Secondo Gorfer (1977), che pure non ebbe modo di vederle, queste pitture tardomedievali raffiguravano alcuni santi nimbati.

XVI  (costruzione campanile)

La costruzione del campanile risale al XVI secolo (incerta).

1537  (dedicazione carattere generale)

L'antica dedicazione della cappella di Valda era a San Paolo, formula che si riscontra certamente a partire dagli atti visitali clesiani, e probabilmente già appartenente alla cappella medievale.

1686  (ampliamento intero bene)

In previsione dell'erezione a curazia la cappella fu ampliata nel 1686.

1687/12/22  (erezione a curazia carattere generale)

La curazia di Valda venne eretta il 22 dicembre 1687; contestualmente alla chiesa fu concessa la custodia eucaristica.

1767  (menzione cimitero)

Negli atti visitali del 1767 viene fatta menzione del cimitero di Valda, che abbisognava di lavori di riparazione. In base a tale notizia, da cui si evince che il camposanto non era nuovo, si ritiene probabile che il diritto di sepoltura fosse stato concesso in occasione dell'erezione della cappella a curazia (1687).

1821  (apertura accesso campanile)

L'accesso al campanile dalla piazza antistante la chiesa fu aperto nel 1821.

1829  (riparazione cimitero)

Nel 1829 vennero effettuati dei lavori di riparazione del cimitero 1829.

1837  (Via Crucis intorno)

Nell'area circostante la chiesa era presente una Via Crucis a edicole di cui tuttavia non si conosce né l'esatta collocazione, né l'epoca di costruzione. Le quattordici stazioni furono demolite nel 1837 per preparare l'area su cui doveva sorgere il tempio attuale.

1837 - 1846 (fase preliminare all'ampliamento intero bene)

Nel corso del XIX secolo la cappella di Valda era divenuta insufficiente alle mutate esigenze del paese e fu decisa la costruzione di una chiesa nuova e più ampia. Promotore dell'iniziativa fu don Ernesto Frasnelli, curato di Valda dal 1828 al 1858, che tuttavia morì prima di vederla ultimata. Dopo una discussione di anni vertente sul luogo in cui far sorgere il nuovo edificio sacro, fu deciso di riutilizzare l'area della vecchia chiesa, presso il campanile storico che si intendeva conservare. La struttura dell'antico edificio sacro doveva essere riconverta in sacrestia. Prima dell'avvio del cantiere ci fu una lunga fase (1837-1846) necessaria all'ottenimento delle autorizzazioni civili ed ecclesiastiche alla costruzione, nonché di reperimento dei fondi necessari al finanziamento della fabbrica.

1838/02/24 - 1838 (intonacatura campanile)

Il 24 febbraio 1838 il comune di Valda ordinava al muratore Antonio Tretter un preventivo per l'intonacatura del campanile.

1845  (distruzione cimitero)

Il cimitero fu distrutto da un tremendo nubifragio che si verificò nel 1845.

1846 - 1858 (ampliamento intero bene)

Il cantiere, condotto dai capomastri Domenico Bortolotti e Antonio Costa su progetto del geometra Valentino Faustini, venne avviato attorno al 1846 e si protrasse per dodici anni, di cui otto necessari all'ultimazione delle opere murarie. La struttura della vecchia chiesa venne commutata in sacrestia.

1852 - 1863 (ricostruzione cimitero)

Il cimitero fu ricostruito nelle forme e nel luogo attuali tra il 1852 e il 1853, anno in cui vi furono poste le prime sepolture. La cappella del cimitero risale al 1863.

1869  (pavimentazione sagrato)

La pavimentazione del sagrato risale al 1869.

1878/08/26  (consacrazione carattere generale)

Il nuovo tempio fu consacrato il 26 agosto 1878.

1878/08/26  (variazione della dedicazione carattere generale)

L'attuale dedicazione del tempio alla "Conversione di San Paolo" venne probabilmente definita in occasione della consacrazione (26 agosto 1878).

1910 - 1914 (decorazione interno)

La decorazione pittorica interna della chiesa fu eseguita da Agostino Aldi tra il 1910 e il 1914.

1920/01/09  (erezione a parrocchia carattere generale)

La parrocchia della Conversione di San Paolo di Valda venne eretta il 9 gennaio 1920.

1970  (installazione impianto di riscaldamento intero bene)

L'impianto di riscaldamento venne installato nel 1970.

1983  (rifacimento coperture)

Nell'estate del 1983 vennero rinnovate le coperture della chiesa su progetto del geometra Diego Erler di Verla di Giovo. I lavori furono condotti dalla ditta Bruno Zanotelli e figli di Cembra.
Descrizione

Orientata a nord-est, la parrocchiale della Conversione di San Paolo domina dall'alto il paese di Valda. L'attuale edificio fu costruito tra il 1846 e il 1858 su progetto del geometra Valentino Faustini. La facciata, profilata da una cornice intonacata e rilevata, è occupata al centro dalle aperture sovrapposte del portale architravato cimato da frontone triangolare e di una finestra lunettata; sul tutto insiste un frontone triangolare modanato. Le fiancate, lisce, recano aperture lunettate in corrispondenza delle campate della navata e lateralmente al presbiterio. Lungo il lato destro emerge il corpo ribassato della sacrestia, corrispondente alla struttura della chiesa antica, che occupa l'area tra la campata seconda della navata e il presbiterio. A destra della facciata sorge il campanile cuspidato, con fusto intonacato ripartito da specchiature rettangolari definite da cornici dipinte e cimato da una cella a quattro bifore centinate. L'interno, decorato dal pittore Agostino Aldi tra il 1910 e il 1914, si sviluppa a navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie, che determinano una spartizione in tre campate. L'arco santo a sesto ribassato introduce al presbiterio, rialzato su due gradini, nel quale si ripete il motivo delle paraste corinzie. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle paraste, percorre l'intero perimetro.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata profilata da una cornice liscia, rilevata, e occupata al centro dalle aperture sovrapposte del portale architravato con frontone triangolare e di una finestra lunettata. Sul tutto insiste un frontone triangolare modanato.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, percorse in alto da una cornice sottogronda intonacata e modanata e caratterizzate dalle aperture di finestre lunettate in corrispondenza delle campate interne e del presbiterio. Sacrestia emergente a destra delle campate seconda e terza della navata e del presbiterio.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, di modesta altezza, addossata per angolo al lato destro della facciata della chiesa. Il fusto intonacato è ritmato da una successione di specchiature rettangolari dipinte. La cella campanaria è illuminata da quattro bifore centinate. Cuspide piramidale sommitale con sfera, croce e galletto segnavento apicali.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte sulla navata; volta a vela sul presbiterio; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in lastre di porfido. Campanile: cuspide piramidale in lamiera metallica.
Interni
Navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie, che determinano una spartizione in tre campate. L'arco santo a sesto ribassato introduce al presbiterio, rialzato su due gradini, nel quale si ripete il motivo delle paraste corinzie. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle paraste, percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrotte di pietra calcarea bianca e rossa, disposte in corsi diagonali, comune a navata e presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera su intonaco adornano le volte della navata e del presbiterio, nonché il catino absidale. Gli elementi architettonici dell'edificio sono evidenziati da una decorazione pittorica eseguita a tempera su intonaco: le arcate presentano fregi a tema floreale, mentre le paraste e il cornicione marcapiano sono dipinti a finto marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1996 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, mediante l'introduzione di arredi mobili di tipo eterogeneo, che sono impiegati come poli liturgici. Al centro del presbiterio storico, su predella propria, è collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno, con fronte decorata da un bassorilievo raffigurante l'Ultima Cena. Sul lato sinistro, presso la balaustra, è posto un ambone ligneo a tre fronti, abbellito da bassorilievi con simboli eucaristici e la scena della Conversione di San Paolo. Una sedia in legno con braccioli del XIX-XX secolo, addossata alla parete sinistra del presbiterio funge da sede. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
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