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Sevignano
Segonzano
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Nicolò
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
ambone - intervento strutturale (1990-1999 circa); presbiterio - aggiunta arredo (1990-1999 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1990-1999 circa)
XIII - XIII(fondazione intero bene); 1348/07/23 - 1348/07/23(menzione intero bene); 1500 - 1549(ricostruzione intero bene); 1612 - 1612(ampliamento intero bene); 1612/07/27 - 1612/07/27(consacrazione carattere generale); 1710/06/02 - 1710/06/02(erezione a curazia carattere generale); 1867 - 1867(costruzione sacrestia); 1871 - 1871(costruzione cimitero); 1880 - 1882(ampliamento intero bene); 1882/10/08 - 1882/10/08(benedizione carattere generale); 1883 - 1883(collaudo intero bene); 1884 - 1884(posa della pavimentazione presbiterio); 1902 - 1902(costruzione facciata); 1904 - 1904(ristrutturazione cimitero); 1912/11/26 - 1912/11/26(erezione a parrocchia carattere generale); 1921 - 1921(decorazione intero bene); 1946 - 1946(rifacimento pavimentazione intero bene); 1981 - 1981(rifacimento coperture campanile)
Chiesa di San Nicolò
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicolò <Sevignano, Segonzano>
Altre denominazioni S. NICOLÒ vescovo
Chiesa di San Nicolo
S. Nicolò
Autore (ruolo)
Michele di Gardena (ricostruzione chiesa)
Claricini, Leopoldo de (progetto ampliamento chiesa)
Maoro, Giovanni (ampliamento chiesa)
Degasperi, Domenico (completamento facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura gotica (ricostruzione)
architettura neogotica (ampliamento)
Notizie Storiche

XIII  (fondazione intero bene)

Antonelli (1982) ipotizza che la comunità di Sevignano si fosse dotata di una cappella almeno fin dal XIII secolo. Ciò in virtù del fatto che a quella data il paese era divenuto ormai una piccola comunità civile abbastanza organizzata, sia perché il suo territorio era alle dirette dipendenze del capitolo della cattedrale di San Vigilio a Trento, organo al quale doveva stare a cuore anche la cura d'anime dei vicini (incerta).

1348/07/23  (menzione intero bene)

La prima menzione dell'edificio sacro si riscontra nel testamento del notaio Giovanni fu Agostino rogato il 23 luglio 1348.

1500 - 1549 (ricostruzione intero bene)

Bazzanella (2008) ipotizza un intervento di ricostruzione in forme gotiche del tempio ad opera della bottega del maestro muratore Michele da Gardena, attiva in diversi centri della Valle di Cembra nel corso della prima metà del XVI secolo (incerta).

1612  (ampliamento intero bene)

L'edificio fu ampliato nel 1612.

1612/07/27  (consacrazione carattere generale)

In seguito all'ampliamento la chiesa fu riconsacrata il 27 luglio 1612 da Pietro Belli di Condino, suffraganeo del cardinale Carlo Gaudenzio Madruzzo.

1710/06/02  (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa fu eretta a curazia dipendente dalla pieve di Cembra con atto del 2 giugno 1710. Alla chiesa furono concessi la custodia eucaristica, il fonte battesimale e il camposanto (attorno alla chiesa).

1867  (costruzione sacrestia)

La sacrestia venne eretta nel 1867. I lavori di scavo delle fondazioni danneggiarono significativamente la struttura del campanile.

1871  (costruzione cimitero)

Nel 1871 fu costruito il cimitero della chiesa, che però non era che un campo benedetto e solo parzialmente recintato.

1880 - 1882 (ampliamento intero bene)

L'ultimo ampliamento, che ridusse l'edificio nella sua forma attuale, fu condotto nel 1882-1884. Il progetto predisposto dall'ingegner Leopoldo von Claricini prevedeva l'ampliamento della navata con la costruzione delle navatelle laterali e il prolungamento del presbiterio. Per conservare la volta costolonata della navata gotica furono installate quattro nuove colonne lapidee. L'intervento comprendeva anche la ricostruzione del campanile che era stato danneggiato dallo scavo per le fondamenta della sacrestia. I lavori furono assegnati al muratore di Pergine Giovanni Maoro. La prima fase, consistente nella rimozione del coperto dell'atrio e nello scavo delle fondamenta, fu compiuta tra il 13 ottobre e il 3 novembre 1880. I lavori furono ultimati entro il 1882. (Il progetto fu riproposto a Piazzo (Segonzano) nel 1893-1894 dal geometra Giovanni Pelz. Ndc.)

1882/10/08  (benedizione carattere generale)

I seguito ai lavori di ampliamento l'edificio sacro fu solennemente benedetto l'8 ottobre 1882.

1883  (collaudo intero bene)

Il collaudo dell'edificio venne effettuato dall'ingegner Luigi Obrelli nel 1883.

1884  (posa della pavimentazione presbiterio)

La pavimentazione del presbiterio fu posata solo nel 1884.

1902  (costruzione facciata)

La facciata della chiesa fu completata solo nel 1902 ad opera del muratore Domenico Degasperi di Baselga di Piné.

1904  (ristrutturazione cimitero)

L'attuale cimitero recintato fu costruito nel 1904 su progetto di Nicolò Pozza di Valfloriana.

1912/11/26  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di San Nicolò fu eretta a parrocchia il 26 novembre 1912.

1921  (decorazione intero bene)

Nel 1921 il padre francescano Nazario Barcatta eseguì la decorazione pittorica del presbiterio e della volta reticolata della navata.

1946  (rifacimento pavimentazione intero bene)

La pavimentazione della chiesa in mattonelle di cemento (navata) e di porfido (presbiterio e sacrestia) fu sostituita nel corso dei mesi di agosto e settembre del 1946 con l'attuale pavimento in seminato alla veneziana.

1981  (rifacimento coperture campanile)

Nel 1981 fu rinnovata la copertura del campanile.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Nicolò sorge al centro del paese di Sevignano (Segonzano) con orientamento a sud-est. Documentato a partire dal 1348 e forse più antico, il tempio fu ricostruito in forme gotiche nel corso del primo quarto del XVI secolo e venne ulteriormente ampliato nel 1612. L'ultimo e definitivo ampliamento, ancora ben leggibile nella struttura dell'edificio, fu condotto nel 1882-1884 dall'ingegner Leopoldo von Claricini, che progettò la costruzione di due navate minori ai lati della navata gotica, che venne così sventrata, e il prolungamento del corpo presbiteriale. Il tempio presenta una facciata a due spioventi, leggermente eminente, affiancata lateralmente da due corpi minori e ribassati con attacco al cielo orizzontale; una zoccolatura a intonaco rustico interessa l'intero prospetto. Il settore centrale è occupato dalle aperture del portale architravato, rialzato su una gradinata a tre rampe di tre scalini (più la soglia), e di un oculo circolare strombato; nei settori laterali si dispongono due monofore archiacute. Le fiancate, lisce, sono anch'esse interessate da una zoccolatura a intonaco rustico e recano delle monofore archiacute in corrispondenza delle tre campate interne (quella della terza campata della navata sinistra è obliterata dal corpo del campanile). Un'ulteriore monofora si dispone a destra del presbiterio, mentre sul lato sinistro dello stesso emerge il corpo ribassato della sacrestia (eretta nel 1867) e dell'annessa centrale termica. A sinistra della navata sorge la torre campanaria a quattro monofore centinate, ricostruita ex novo in sostituzione di quella antica in occasione dell'intervento Claricini. L'interno si sviluppa a tre navate, di cui quella centrale di dimensioni doppie rispetto alle laterali, ciascuna ripartita in tre campate da due coppie di colonne lapidee, dalle quali si dipartono i costoloni della volta reticolata gotica, risparmiata dalle demolizioni ottocentesche. Nella seconda campata della navata sinistra è presente l'accesso al campanile. Presbiterio introdotto da arco santo a sesto acuto, rialzato su tre gradini e percorso in alto da un cornicione marcapiano modanato.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, leggermente eminente, affiancata lateralmente da due corpi minori con attacco al cielo orizzontale; una zoccolatura a intonaco rustico interessa l'intero prospetto. Il settore centrale è occupato dalle aperture del portale architravato, rialzato su una gradinata a tre rampe di tre scalini (più la soglia), e di un oculo circolare strombato; nei settori laterali si dispongono due monofore archiacute.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, anch'esse interessate da una zoccolatura a intonaco rustico. Monofore archiacute si dispongono in corrispondenza delle tre campate interne (di cui quella della terza campata della navata sinistra è obliterata dalla presenza del campanile) e a destra del presbiterio. Quest'ultimo è affiancato a sinistra dal corpo ribassato della sacrestia e dell'annessa centrale termica.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata sinistra dell'edificio, in corrispondenza della terza campata. L'ingresso è situato all'interno della chiesa. Fusto liscio, segnato da feritoie sul lato nord-ovest. Cella campanaria a quattro monofore archiacute; cuspide sommitale con sfera e croce apicali.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato; colonne lapidee. Strutture di orizzontamento: navata centrale coperta da volta reticolata costolonata; navate laterali sormontate da volte a botte unghiata; presbiterio voltato a ombrello.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in lastre di porfido sul corpo delle navate; lamiera metallica sul presbiterio/abside. Campanile: cuspide ottagonale rivestita in scandole lignee.
Interni
Interno impostato su tre navate, di cui la centrale di dimensioni doppie rispetto alle laterali, ciascuna ripartita in tre campate raccordate tra loro da arcate archiacute, impostate su due coppie di colonne lapidee. Nella seconda campata della navata sinistra è presente l'accesso al campanile. Presbiterio introdotto da arco santo a sesto acuto, rialzato su tre gradini e percorso in alto da un cornicione marcapiano modanato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in seminato alla veneziana comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Nel presbiterio e sulla volta della navata è presente una decorazione pittorica di tipo figurativo, eseguita a tempera su intonaco.
Adeguamento liturgico

ambone - intervento strutturale (1990-1999 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma strutturale limitatamente al solo polo liturgico dell'ambone, realizzato ex novo in pietra calcarea e legno e abbellito frontalmente da elementi scolpiti, che è stato collocato sui gradini d'accesso al presbiterio, a sinistra.
presbiterio - aggiunta arredo (1990-1999 circa)
L'adeguamento liturgico è stato completato, in forma provvisoria, con l'introduzione di arredi lignei stilisticamente difformi, che vengono impiegati come poli liturgici. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento è situata una mensa al popolo di tipo a tavolo, che nella fronte reca una copia del paliotto dell'altare maggiore storico. Presso l'altare maggiore, a destra, su una pedana che costituisce il prolungamento del primo gradino dell'altare maggiore storico, è presente una sedia a braccioli in legno, con seduta e schienale imbottiti, che viene impiegata come sede. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, che è stato mantenuto.
fonte battesimale - intervento strutturale (1990-1999 circa)
Il fonte battesimale storico è stato ricollocato nella terza campata della navata centrale, a destra dei gradini d'accesso al presbiterio.
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