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Segonzano
Trento
chiesa
parrocchiale
SS. Trinità
Parrocchia della Santissima Trinità
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1967 circa)
X - X(preesistenze intero bene); XII - XII(preesistenze intero bene); 1348/07/23 - 1348/07/23(menzione carattere generale); 1469 - 1469(demolizione intero bene); 1469 - 1498(ampliamento intero bene); 1498 - 1498(erezione a curazia carattere generale); 1499/09/01 - 1499/09/01(consacrazione carattere generale); 1499 - 1537(cambio di dedicazione carattere generale); XVI - XVI(decorazione intero bene); 1580 - 1580(menzione sacrestia); 1580 - 1580(descrizione intero bene); XVII - XVII(organo controfacciata); 1632 - 1632(menzione ossario); 1710 - 1738(ricostruzione intero bene); 1744 - 1744(costruzione campanile); 1749 - 1749(pavimentazione intero bene); 1749/07/01 - 1749/07/01(consacrazione carattere generale); 1815 - 1815(costruzione canonica intorno); 1848 - 1849(traslazione cimitero intorno); 1859 - 1859(sistemazione sagrato); 1869 - 1869(rifacimento coperture); 1870 - 1870(costruzione cappella del cimitero); 1872 - 1873(ampliamento casa canonica intorno); 1888 - 1888(ampliamento intero bene); 1888 - 1888(apertura porte navata); 1891/08/07 - 1891/08/07(consacrazione carattere generale); 1904 - 1904(pavimentazione sagrato); 1909/03/12 - 1909/03/12(erezione a parrocchia carattere generale); 1914 - 1914(erezione croce sagrato); 1918 - 1918(scoprimento finestra fiancata meridionale); 1921 - 1921(rifacimento coperture); 1922 - 1922(decorazione volte); 1923 - 1923(installazione impianto elettrico intero bene); 1928 - 1928(riparazione coperture presbiterio); 1967 - 1967(restauro intero bene); 1970 - 1970(sistemazione impianto di riscaldamento); 1976 - 1976(danneggiamento intero bene); 1977 - 1977(scavo archeologico navata); 1978 - 1978(manutenzione coperture); 1991 - 1991(restauro campanile); 1994 - 1994(pavimentazione sagrato)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Trinità <Segonzano>
Altre denominazioni Chiesa della Santissima Trinita
SS. Trinità
Autore (ruolo)
Obrelli, Luigi (ampliamento presbiterio e sacrestia)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

 (preesistenze intero bene)

In occasione degli scavi archeologici effettuati nella navata nel 1977 vennero scoperti i resti di alcune strutture preesistenti alla chiesa attuale. La più antica è costituita da un frammento di muro situato all'altezza delle paraste che determinano la spartizione tra la prima e la seconda campata, che secondo Antonelli (1982; 1991) apparterrebbe ad una struttura risalente addirittura al X secolo (incerta).

XII  (preesistenze intero bene)

Gli scavi del 1977 rimisero in luce tra la prima e la seconda campata le fondazioni di un edificio ad aula unica con abside, identificabili con i resti di una fabbrica d'epoca romanica per la quale Antonelli (1991) propone una datazione al XII secolo, prossima a quella della consacrazione della vicina chiesa di Piazzo (1124-1149) (incerta).

1348/07/23  (menzione carattere generale)

La prima menzione del tempio ricorre nell'atto testamentario del notaio Giovanni fu Agostino del 23 luglio 1348 conservato presso l'archivio decanale di Cembra, con il quale veniva disposto il lascito di uno staro d'olio alla chiesa di Segonzano. Dal documento si evince inoltre che l'edificio sacro era dedicato al "Santo Salvatore".

1469  (demolizione intero bene)

Nella bibliografia relativa alla chiesa è riportata un'iscrizione graffita presente sulla facciata dell'edificio sacro (qualche metro al di sopra del portale, sulla destra) che darebbe conto della demolizione dell'antica chiesa romanica nel 1469. Il testo dell'iscrizione è riportato da Gorfer (1977) come "omnio destructum C M 1469 annum C.", mentre Antonelli (1982; 1991) la riporta nella forma "Omnio destructum CM 1469 Annorum Co".

1469 - 1498 (ampliamento intero bene)

Con la campagna di scavo del 1977 riemerse anche un secondo setto murario ad andamento curvilineo, corrispondente all'abside della chiesa rifabbricata nella corso della seconda metà del XV secolo. L'ampliamento, eseguito probabilmente in vista della prossima erezione a curazia (1498), aveva salvaguardato la parete sinistra della fabbrica, mentre la fiancata destra era stata sfondata per ottenere una navata più ampia. Conseguentemente era stato ampliato il presbiterio. Il tempio venne riqualificato in forme gotiche: aveva una facciata a doppio spiovente molto ripido, il cui profilo emerge tutt'ora dall'intonaco al di sopra del portale maggiore, e finestre monofore archiacute simili a quella murata presente sulla parete destra in corrispondenza della prima campata.

1498  (erezione a curazia carattere generale)

A partire dal 1498 la chiesa di Segonzano fu eretta a curazia dipendente dalla pieve di Cembra.

1499/09/01  (consacrazione carattere generale)

Il tempio gotico fu consacrato il 1 settembre 1499.

1499 - 1537 (cambio di dedicazione carattere generale)

Tra il 1500 e il 1505 nel tempio da poco riqualificato fu posta l'ancona lignea della Santissima Trinità, la cui esecuzione è riferibile alla cerchia dell'intagliatore bolzanino Georg Artz. È possibile ipotizzare che l'introduzione del nuovo altare sia coinciso con un cambiamento formale della dedicazione della chiesa, sancita forse già in occasione della consacrazione del nuovo tempio (incerta). La nuova intitolazione è certamente documentata dagli atti visitali clesiani del 1537, ma essa ricorre parallelamente a quella antica di accezione popolare ancora per tutto il XVII secolo.

XVI  (decorazione intero bene)

Gli atti visitali del 1632 disponevano lo scialbo di alcune pitture presenti in chiesa, giudicate non conformi. Il documento costituisce l'unica notizia di un intervento decorativo risalente probabilmente al XVI secolo ora totalmente perduto.

1580  (menzione sacrestia)

Gli atti visitali del 1580 attestano la presenza di una sacrestia. Di tale struttura non rimane più alcuna traccia, dal momento che fu rasa al suolo in occasione della ricostruzione della chiesa della prima metà del XVIII secolo. Antonelli (1982; 1991) ne data la costruzione al 1567, data che ricorre su un portale di reimpiego che funge da accesso all'attuale sacrestia (anch'essa frutto delle ricostruzioni settecentesche), supponendo, forse non senza qualche ragione, che possa trattarsi del portale della sacrestia cinquecentesca. L'epoca della costruzione è da considerarsi però incerta.

1580  (descrizione intero bene)

Dagli atti visitali del 1580 si evince che nel tempio erano presenti tre altari consacrati: il maggiore dedicato al Santo Salvatore (sic!) e i laterali, privi di immagini, a San Martino e San Bartolomeo.

XVII  (organo controfacciata)

Nel corso del XVII secolo la chiesa venne fornita di un organo che fu posizionato su un ballatoio in controfacciata.

1632  (menzione ossario)

Gli atti visitali del 1632 menzionano la presenza di un ossario, per il quale si disponeva la realizzazione di una porta a graticoli che si doveva mantenere ben chiusa. Tale ambiente si trovava probabilmente nell'angolo tra il campanile e la fiancata sinistra della chiesa, area in corrispondenza della quale furono rinvenute grandi quantità di ossa durante i lavori di sistemazione dell'impianto di riscaldamento del 1970.

1710 - 1738 (ricostruzione intero bene)

L'edificio sacro fu interamente ricostruito nel corso della prima metà del XVIII secolo. Ad oggi la bibliografia non ha dato conto delle fasi di riedificazione della chiesa, che si possono collocare tra il 1710, anno della visita pastorale in occasione della quale fu giudicata troppo piccola, e il 1738, data che compare sull'architrave del portale maggiore e che può riferirsi alla fine dei lavori. Tale intervento, del quale si ignora il progettista, determinò la quasi totale distruzione dell'edificio gotico, del quale sopravvissero soltanto la facciata e la fiancata destra, inglobate nella nuova struttura. La nuova chiesa si presentava con una navata ampliata e prolungata fino a comprendere l'area del vecchio presbiterio, mentre il nuovo spazio presbiteriale, rialzato su due gradini, si trovava sotto la cupola. Il tetto fu coperto di scandole e venne tamponata la monofora gotica superstite sulla fiancata destra.

1744  (costruzione campanile)

La data 1744 dipinta alla sommità del tamburo del campanile si riferisce all'anno di erezione della torre.

1749  (pavimentazione intero bene)

All'epoca della consacrazione dell'edificio sacro (1749) la pavimentazione della chiesa non era ancora stata posata.

1749/07/01  (consacrazione carattere generale)

Il tempio ricostruito fu consacrato il 1° luglio 1749 dal coadiutore del principe vescovo di Trento Leopoldo Ernesto Firmian, giunto in visita pastorale.

1815  (costruzione canonica intorno)

La casa canonica situata a est dell'abside fu costruita nel 1815.

1848 - 1849 (traslazione cimitero intorno)

Fino al 1848-1849, epoca della costruzione dell'attuale cimitero, il camposanto si trovava nello spiazzo presente a nord della chiesa, corrispondente all'attuale sagrato.

1859  (sistemazione sagrato)

Dopo la traslazione delle tombe, il piazzale a nord della chiesa venne risistemato nel 1859.

1869  (rifacimento coperture)

La copertura in scandole della chiesa venne rinnovata nel 1869.

1870  (costruzione cappella del cimitero)

La cappella del vicino cimitero venne eretta nel 1870 su disegno di Giovanni Villotti.

1872 - 1873 (ampliamento casa canonica intorno)

La casa canonica fu ampliata nel 1872-1873 a spese del Comune di Segonzano.

1888  (ampliamento intero bene)

Nel 1888 il presbiterio fu ampliato su progetto dell'ingegnere Luigi Obrelli con la costruzione dell'attuale corpo rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Nel presbiterio venne posato un pavimento in mattonelle di cemento e il tetto fu coperto con un manto di scandole di larice. In occasione di tale intervento venne ampliata anche la struttura della sacrestia, che fu messa in comunicazione con il nuovo presbiterio con l'apertura di una nuova porta.

1888  (apertura porte navata)

In occasione dei lavori al presbiterio del 1888 furono realizzate alcune modifiche che interessarono la navata. In particolare la porta laterale presente lungo la fiancata sinistra fu spostata al centro della stessa, in modo da creare una simmetria con la cosiddetta “porta delle donne” realizzata ex novo al centro della fiancata destra.

1891/08/07  (consacrazione carattere generale)

In seguito al prolungamento del presbiterio l'edificio sacro fu riconsacrato il 7 agosto 1891 dal vescovo Carlo Eugenio Valussi.

1904  (pavimentazione sagrato)

La pavimentazione ad acciottolato del sagrato risale al 1904.

1909/03/12  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa della Santissima Trinità di Segonzano venne eretta a parrocchia il 12 marzo 1909 dal vescovo di Trento Celestino Endrici.

1914  (erezione croce sagrato)

Nel 1914 sul sagrato della chiesa avenne eretta una croce in pietra calcarea rosa.

1918  (scoprimento finestra fiancata meridionale)

La finestra monofora archiacuta murata presente sulla fiancata meridionale, in corrispondenza della prima campata venne riscoperta nel 1918.

1921  (rifacimento coperture)

Nel 1921 la vecchia copertura in scandole venne sostituita con una in lamiera zincata. I lavori furono eseguiti dal lattoniere Giovanni Pergol di Cembra.

1922  (decorazione volte)

Nel 1922 il padre francescano Nazario Barcatta eseguì la decorazione pittorica delle volte.

1923  (installazione impianto elettrico intero bene)

Nel 1923 venne installato l'impianto di illuminazione elettrica della chiesa, che andò a rimpiazzare i lampadari a olio usati fino a quella data.

1928  (riparazione coperture presbiterio)

A distanza di pochi anni, nel 1928, un temporale danneggiò la copertura del presbiterio, che fu riparata dal lattoniere Silvio Conci di Sover.

1967  (restauro intero bene)

Nel 1967, in occasione dell'attuazione del primo intervento di adeguamento liturgico, la chiesa fu radicalmente restaurata.

1970  (sistemazione impianto di riscaldamento)

Nel 1970 furono effettuati alcuni lavori di manutenzione all'impianto di riscaldamento.

1976  (danneggiamento intero bene)

Nel 1976 la chiesa venne danneggiata da una scossa di terremoto.

1977  (scavo archeologico navata)

In seguito al terremoto del 1976 si rese necessario il rifacimento della pavimentazione. In tale occasione (1977) fu condotta quindi una campagna di scavo archeologico che interessò lo spazio della navata.

1978  (manutenzione coperture)

Nel 1978 venne eseguito un intervento di manutenzione e riparazione delle coperture.

1991  (restauro campanile)

La data 1991 presente alla base della cella campanaria sul lato est si riferisce probabilmente a imprecisati lavori di manutenzione o restauro condotti in quell'anno.

1994  (pavimentazione sagrato)

Nel 1994 venne rifatta la pavimentazione del sagrato.
Descrizione

La parrocchiale della Santissima Trinità a Stedro (Segonzano) sorge con orientamento a est in posizione panoramica su un terrazzamento naturale che si protende a picco sulla valle. L'esistenza della chiesa a Segonzano è documentata a partire dal 1348, ma scavi archeologici condotti nel 1977 in occasione della sistemazione della pavimentazione della navata hanno messo in luce i resti di una struttura absidata databile forse al XII secolo. Nulla rimane della chiesa medievale, che fu ampliata e riqualificata in forme gotiche nel secondo quattrocento e quindi quasi totalmente demolita nel corso della prima metà del XVIII secolo per consentire la costruzione dell'attuale edificio sacro (1710-1738 circa). La facciata a due spioventi, in cui si intuisce ancora il profilo a due falde della facciata del tempio gotico, è compresa tra contrafforti angolari. Al centro si dispone un portale architravato con frontone curvilineo interrotto, affiancato da due finestre rettangolari, mentre alla sommità del profilo è presente un'apertura cruciforme. Le fiancate laterali sono scandite da due lesene per lato, tra le quali si inseriscono le finestre lunettate aperte in corrispondenza delle campate interne. Su ambo i lati, in corrispondenza della seconda campata, è presente un accessi laterali, di cui quello meridionale protetto da una tettoia in legno. Per la presenza della cupola interna il corpo della terza campata è rialzato rispetto a quello longitudinale delle prime due. Ad esso è addossata sul lato nord la torre campanaria (1744) con cella campanaria a quattro monofore centinate compresa tra cornici eminenti e tamburo ottagonale, sui cui lati si alternano monofore aperte e cieche. Sul lato destro, in corrispondenza della prima campata, è presente una monofora archiacuta murata, che costituisce l'unica testimonianza materiale della chiesa gotica risparmiata dalle demolizioni settecentesche. Il corpo del presbiterio, aggiunto alla struttura nel 1888 su progetto dell'ingegnere Luigi Obrelli, è segnato lateralmente da due lesene e presenta una finestra lunettata aperta sul lato sud e due monofore centinate lateralmente all'abside. Il corpo ribassato della sacrestia si sviluppa a sinistra del presbiterio e della terza campata della navata; a sua volta presenta una monofora e un accesso a luce centinata sul lato nord e un piccolo portale di reimpiego sul lato est. All'interno la chiesa si sviluppa a navata unica, ripartita in tre campate da coppie di lesene intonacate; la terza campata, corrispondente al presbiterio settecentesco, è sormontata da una cupola ottagonale. Lungo la parete destra della terza campata si trovano l'ingresso al campanile e il portale della sacrestia antecedente agli ampliamenti ottocenteschi. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è introdotto dall'arco santo a pieno centro ed è definito da lesene intonacate disposte in angolo. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle lesene, percorre l'intero perimetro.
Preesistenze
Indagini archeologiche condotte all'interno della navata hanno riportato in luce i resti di alcuni edifici sacri antecedenti a quello attuale. Un frammento murario situato tra la prima e la seconda campata apparterrebbe all'edificio più antico (X secolo?). Tra la prima e la seconda campata è riemerso inoltre il perimetro di un'edifico sacro absidato risalente probabilmente al XII secolo (incerta), il quale a sua volta fu ampliato e riqualificato in forme gotiche nel secondo Quattrocento. Della chiesa gotica, quasi totalmente demolita in occasione della ricostruzione settecentesca, sopravvivono le murature della facciata e della fiancata destra con la monofora archiacuta, ora inglobate nel nuovo edificio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi compresa tra contrafforti angolari. Al centro si dispone un portale architravato con frontone curvilineo interrotto, affiancato da due finestre rettangolari. Apertura cruciforme apicale.
Prospetti
Fiancate laterali scandite da due lesene per lato, tra le quali si inseriscono le finestre lunettate aperte in corrispondenza delle campate interne. Su ambo i lati, in corrispondenza della seconda campata, è presente un accesso laterale, di cui quello meridionale è protetto da una di tettoia in legno. Per la presenza della cupola interna il corpo della terza campata è rialzato rispetto a quello longitudinale delle prime due; ad esso è addossata sul lato nord la torre campanaria. Sul lato destro, in corrispondenza della prima campata, è presente una monofora archiacuta murata, che costituisce l'unica testimonianza materiale della semi-demolita chiesa gotica. Il presbiterio è segnato lateralmente da due lesene e presenta una finestra lunettata aperta sul lato sud e due monofore centinate lateralmente all'abside. Il corpo ribassato della sacrestia si sviluppa a sinistra del presbiterio e della terza campata della navata; a sua volta presenta una monofora e un accesso a luce centinata sul lato nord e un piccolo portale di reimpiego sul lato est.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata settentrionale della chiesa, presso il corpo rialzato della terza campata. Il fusto intonacato è segnato da feritoie ed è cimato da una cella campanaria a quattro monofore centinate compresa tra cornici eminenti. A questa si sovrappone un tamburo ottagonale illuminato da quattro monofore centinate, alle quali si alternano sui lati obliqui, altrettante monofore cieche. Cupolino ottagonale sommitale.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: campate prima e seconda coperte da volta a botte unghiata, ritmate da arcate trasversali; campata terza sormontata da cupola ottagonale su pennacchi; presbiterio voltato a botte unghiata; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in lamiera metallica; cupolino a padiglione con sfera e croce apicali sulla terza campata. Sacrestia: tetto a due falde sulla sacrestia, con struttura in legno e manto di copertura in lastre di porfido. Campanile: cupolino a sezione ottagonale svasato verso l’alto, cimato da sfera e croce.
Interni
Navata unica ripartita in tre campate da coppie di lesene intonacate. Lungo la parete destra della terza campata si trovano l'ingresso al campanile e il portale della sacrestia antecedente agli ampliamenti ottocenteschi. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è introdotto dall'arco santo a pieno centro, reca delle lesene intonacate disposte in angolo. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle lesene, percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse disposte in corsi diagonali, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Una decorazione pittorica di tipo figurativo eseguita a tempera su intonaco interessa le volte della navata e del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, con l'inserimento di arredi mobili in legno che fungono da poli liturgici. Al centro del presbiterio storico, su predella propria, è presente una mensa al popolo di tipo a tavolo decorata con pannelli intagliati e dorati di reimpiego, forse provenienti dalla struttura dell'altare maggiore storico. Alla balaustra sinistra è stato addossato un leggio in legno che è impiegato come ambone. Entro il presbiterio storico, su una predella posta a destra, è stata collocata una sedia a braccioli, in legno e con seduta e schienale imbottiti, che funge da sede. A questa si accompagnano quattro sgabelli in stile. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell’altare maggiore storico, che è stato mantenuto.
fonte battesimale - intervento strutturale (1967 circa)
Il fonte battesimale storico, tutt'ora in uso, è stato ricollocato nella terza campata, presso l’altare laterale destro.
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