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Grumes
Altavalle
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Lucia
Parrocchia di Santa Lucia
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1975-1999)
1398 - 1398(menzione carattere generale); 1537 - 1584(dedicazione carattere generale); 1584 - 1584(erezione a curazia carattere generale); 1612 - 1612(ampliamento intero bene); 1628 - 1628(indipendenza della curazia carattere generale); 1767 - 1767(ricostruzione intero bene); 1767 - 1767(decorazione intero bene); 1789 - 1789(costruzione cimitero); XIX - 1842(costruzione cappella destra); 1834 - 1834(costruzione campanile); 1855 - 1855(costruzione cappella del cimitero intorno); 1870 - 1896(costruzione cappella sinistra (?)); 1912/11/20 - 1912/11/20(erezione a parrocchia carattere generale); 1938 - 1938(restauro intero bene); 1973 - 1973(restauro intero bene); 1994 - 1994(sistemazione sagrato)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Lucia <Grumes, Altavalle>
Altre denominazioni S. LUCIA vergine e martire
S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (ricostruzione)
Notizie Storiche

1398  (menzione carattere generale)

La prima menzione di una cappella a Grumes si riscontra in un testamento del 1398.

1537 - 1584 (dedicazione carattere generale)

Negli atti visitali clesiani del 1537 la cappella è detta "Sanctae Agathae". Non è chiaro se tale dedicazione vada considerata come un errore dell'estensore del documento o se invece essa fosse allora l'intitolazione ufficiale della cappella. La dedicazione a Santa Lucia si riscontra con continuità almeno a partire dal 1584.

1584  (erezione a curazia carattere generale)

Nel 1584 la cappella di Santa Lucia di Grumes venne eretta a curazia assieme a quella di San Cristoforo e San Martino di Grauno.

1612  (ampliamento intero bene)

L'edificio sacro fu ampliato nel 1612 circa.

1628  (indipendenza della curazia carattere generale)

Secondo Bazzanella (2008) le curazie di Grauno e Grumes furono separate e rese indipendenti nel 1628.

1767  (ricostruzione intero bene)

Gli atti visitali del 1767 riferiscono che era allora in corso la ricostruzione del tempio. I lavori dovevano essere in fase piuttosto avanzata in quanto i visitatori vescovili annotarono che la chiesa era "necessari bene provisam".

1767  (decorazione intero bene)

Gli affreschi della volta della navata e della cupola del presbiterio sono opera di Valentino Rovisi del 1767. Contestualmente venne approntato l'apparato stucchivo di corredo.

1789  (costruzione cimitero)

In seguito all'ampliamento della chiesa curata nel 1789 fu costruito un nuovo cimitero.

XIX - 1842 (costruzione cappella destra)

Dagli atti visitali del 1842 si apprende che la chiesa era da poco stata ampliata con la costruzione di una cappella (verisimilmente quella destra) che aveva occupato una vasta area del cimitero, del quale si auspicava l'ampliamento.

1834  (costruzione campanile)

Nel 1834 fu eretto il campanile.

1855  (costruzione cappella del cimitero intorno)

La vicina cappella cimiteriale di San Rocco venne eretta nel 1855.

1870 - 1896 (costruzione cappella sinistra (?))

Dagli atti visitali del 1870 si apprende che "avendosi da parecchi anni il pensiero di ristorare, ed ingrandire quella chiesa" o addirittura di "costruirne una nuova", la fabbriceria di Santa Lucia stava facendo economia. I visitatori vescovili lamentano però una gestione troppo ristretta delle spese, che aveva causato un degrado tale che "l'interno della chiesa, gli altari, i sacri arredi, il cimitero, il piazzale intorno alla chiesa, tutto ad eccezione della s. Pisside, calici ... si trova in stato lamentevole; segnatamente due altari dovrebbero essere levati, e la sacrestia chiusa". In mancanza di notizie certe si ritiene probabile che l'ampliamento del 1898 ricordato da una targa dipinta in controfacciata sia stato limitato alla costruzione della sola cappella sinistra.

1912/11/20  (erezione a parrocchia carattere generale)

La parrocchia di Santa Lucia a Grumes venne eretta il 20 novembre 1912.

1938  (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato e decorato da Metodio Ottolini nel 1938. Contestualmente venne fatta una sistemazione del sagrato.

1973  (restauro intero bene)

Imprecisati lavori di restauro furono eseguiti nel 1973.

1994  (sistemazione sagrato)

Nel 1994 furono effettuati lavori di sistemazione del sagrato.
Descrizione

La parrocchiale di Santa Lucia, orientata a sud-est, e l'attiguo cimitero sorgono su una balconata cintata da un muro, dalla quale si domina la sottostante valle dell'Avisio. Il tempio attuale è il risultato della ricostruzione di una cappella precedente condotta nel 1767 e di due successivi ampliamenti (1842 e 1898), ai quali si deve presumibilmente la costruzione delle due cappelle laterali. La spoglia facciata a due spioventi, con angoli concavi, è definita da due coppie di pilastri angolari sfalsati su differenti piani di profondità, e viene ripartita orizzontalmente da una cornice mediana modanata. La zoccolatura di base è interrotta al centro dall'apertura del portale architravato, mentre alla sommità si colloca un'apertura cruciforme. Il motivo della cornice mediana ricorre anche lungo le fiancate, caratterizzate dalle aperture delle finestre lunettate e, soprattutto, dall'emergere dei corpi delle cappelle laterali. Un accesso secondario si trova sul lato nord-ovest della cappella sinistra. Il presbiterio, compreso tra i volumi ribassati della sacrestia e di un coretto, è sormontato dal tamburo circolare della cupola e reca due finestre lunettate laterali. Isolato a sud-est dell'abside semicircolare sorge il campanile a cipolla (1834), con fusto insistente su una ripida scarpa rastremata e cella campanaria a quattro monofore. L'interno si sviluppa a navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie, che determinano una partizione interna a due campate, raccordate da un settore intermedio di dimensioni minori. Ai lati della seconda campata si sviluppano due cappelle laterali gemelle, inquadrate da arcate a pieno centro. L'arco santo a pieno centro introduce al profondo presbiterio, rialzato su due gradini e sormontato da una cupola circolare. A sinistra un'arcata centinata immette a un coretto posto sulla stessa quota e comunicante con la cappella sinistra. La chiesa è nota per gli affreschi di Valentino Rovisi che adornano le volte della navata e la cupola del presbiterio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; ai lati della seconda campata si sviluppano due profonde cappelle rettangolari; presbiterio rettangolare, affiancato a sinistra da un coretto rettangolare; abside semicircolare.
Facciata
Spoglia facciata a due spioventi, con angoli concavi, definita da due coppie di pilastri angolari sfalsati su differenti piani di profondità, e ripartita orizzontalmente da una cornice mediana modanata. La zoccolatura di base è interrotta al centro dall'apertura del portale architravato, mentre alla sommità si colloca un'apertura cruciforme.
Prospetti
Fiancate laterali simmetriche, percorse a media altezza da una cornice orizzontale modanata identica a quella della facciata e caratterizzate dall'emergere dei volumi delle cappelle laterali. Oltre la cornice, in corrispondenza della prima campata e delle pareti di fondo delle cappelle si aprono dei finestroni lunettati; alla stessa quota, sulle pareti laterali delle cappelle si trovano dei lunettoni ciechi. Sul lato nord-ovest della cappella sinistra si trova un accesso secondario. Il presbiterio, segnato da contrafforti intonacati posti in corrispondenza dell'innesto con l'abside, è compreso tra i corpi emergenti della sacrestia (a destra) e di un coretto (a sinistra) ed è illuminato da due finestre lunettate. Sul presbiterio si erge un tamburo circolare, illuminato da quattro aperture quadrilobate.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, isolata a sud-est dell'abside. Il fusto intonacato insiste su un'alta scarpa rastremata ed è cimato da mostre di orologio. La cella campanaria a quatto monofore centinate è abbellita alla base da un motivo lineare a doppia cornice, di cui quella superiore interrotta in corrispondenza delle aperture delle finestre. Oltre il cornicione modanato e dentellato si erge una cipolla ottagonale, cimata da sfera e croce.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata voltata a botte unghiata (struttura a legno e incannicciato); cappelle voltate a vela; coretto voltato a botte unghiata; presbiterio sormontato da cupola circolare; catino absidale.
Coperture
Chiesa: navata, cappelle, sacrestia e coretto coperti da tetto a una o due falde, con struttura in legno e manto di copertura in lastre di porfido; presbiterio e tamburo della cupola coperti da lamiera metallica. Campanile: cipolla rivestita in lamiera metallica.
Interni
Navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie, che determinano una partizione interna a due campate, raccordate da un settore intermedio di dimensioni minori. Ai lati della seconda campata si sviluppano due cappelle laterali gemelle, inquadrate da arcate a pieno centro. L'arco santo a pieno centro introduce al profondo presbiterio, rialzato su due gradini; a sinistra un'arcata centinata immette a un coretto posto sulla stessa quota e comunicante con la cappella sinistra. Abside semicircolare.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse in corsi diagonali, comune alla navata, al presbiterio e al coretto. Nella cappella sinistra è presente una pavimentazione in mattonelle di pietra calcarea a losanga, di colore bianco, rosso e nero con effetti tridimensionali. La cappella destra reca un pavimento in mattonelle rosse alternate a tozzetti neri.
Elementi decorativi
L'intero presenta dipinti murali eseguiti a fresco (volte della navata e cupola del presbiterio) e a tempera su intonaco (volte delle cappelle laterali e pareti della navata; catino absidale). Un apparato stucchivo con motivi rocaille interessa i capitelli delle paraste, le cornici dei dipinti della volta della navata i pennacchi e la cupola del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975-1999)
L'adeguamento liturgico è stato eseguito in forma parziale, con l'introduzione di arredi mobili in legno e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, su predella propria, è posta una mensa al popolo di tipo a tavolo, opera dello scultore di Egidio Petri. Dello stesso artista, sul prolungamento della predella dell'altare al popolo verso l'arco santo, a sinistra, è presente un ambone realizzato in stile con la mensa. Uno sgabello imbottito, posto dietro la mensa al popolo, funge da sede; ad esso se ne accompagnano altri due, pure imbottiti ma più bassi. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, che è stato mantenuto.
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