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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sasso
Nogaredo
Trento
chiesa
sussidiaria
S. MATTEO apostolo
Parrocchia di San Valentino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1970-1971); presbiterio - aggiunta arredo (1970-1971)
1619 - 1636(costruzione intero bene); 1636 - 1636(menzione carattere generale); 1680 - 1683/06/04(ricostruzione intero bene); 1830 - 1839/10/01(ampliamento intero bene); 1854/07/17 - 1854/07/17(erezione a curazia carattere generale); 1894 - 1896(ricostruzione intero bene); 1913/08/16 - 1913/08/16(consacrazione intero bene); 1937 - 1937(restauro intero bene); 1973 - 1974(restauro intero bene); 2002 - 2002(lavori esterno)
Chiesa di San Matteo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Matteo Apostolo <Sasso, Nogaredo>
Altre denominazioni S. MATTEO apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1619 - 1636 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia si ipotizza che la fabbrica originaria sia stata eretta in questo periodo; l'assenza di menzioni relative all'esistenza del luogo di culto negli atti visitali del 1619 fornisce un termine post quem circa l'edificazione del tempio.

1636  (menzione carattere generale)

Secondo Costa (1986) la prima menzione attestante l'esistenza del luogo di culto sarebbe da riferire ad un non meglio noto documento emesso in questo anno.

1680 - 1683/06/04 (ricostruzione intero bene)

Secondo quanto riportato da Costa (1986) l'edificio sarebbe stato ricostruito a partire dal 1680 e consacrato tre anni più tardi.

1830 - 1839/10/01 (ampliamento intero bene)

In questo periodo si assiste ad un'opera di ampliamento del tempio e alla sua consacrazione; gli interventi architettonici vengono probabilmente promossi dall'allora sacerdote dipendente dalla parrocchia di Villa Lagarina don Bartolomeo Ferrari.

1854/07/17  (erezione a curazia carattere generale)

Nonostante Costa (1986) riferisca a questa data l'erezione del tempio a espositura della parrocchia di Villa Lagarina, l'epigrafe sulla lapide del 1858 collocata presso l'acquasantiera fa menzione della chiesa come "povero oratorio curaziale", portando ad ipotizzare che nella data riportata da Costa sia stato in realtà emesso il decreto che elevava il tempio alla dignità di curazia; è presumibile che il primo a rivestire la carica di curato fu don Bartolomeo Ferrari, lo stesso sacerdote che aveva promosso gli interventi di ampliamento tra iil 1830 ed il 1839.

1894 - 1896 (ricostruzione intero bene)

In questo periodo la fabbrica originaria viene abbattuta, probabilmente per motivi di vetustà, e si procede all'edificazione dell'attuale edificio di culto.

1913/08/16  (consacrazione intero bene)

Sebbene la fabbrica fosse stata ultimata nel 1896, la consacrazione dell'edificio sacro avviene diciassette anni più tardi.

1937  (restauro intero bene)

Un'opera di restauro conservativo del tempio, avvenuta nel 1937, è testimoniata da un'epigrafe collocata presso la parete sinistra interna della navata.

1973 - 1974 (restauro intero bene)

In questi due anni viene condotto un restauro conservativo dell'intera struttura.

2002  (lavori esterno)

Sulla base degli elaborati redatti dall'ingegnere Sisto Campostrini in occasione di un intervento di rettifica e ampliamento dell'asse stradale di accesso all'abitato nei pressi della chiesa, si procede ad un'opera di restauro conservativo e di tinteggiatura della fiancata destra dell'edificio e della facciata e all'eliminazione delle barriere architettoniche. I lavori comportano lievi modifiche presso il prospetto frontale.
Descrizione

La chiesa di San Matteo Apostolo a Sasso di Nogaredo viene edificata nelle forme originarie presumibilmente tra il terzo e il quarto decennio del secolo XVII; la prima menzione che ne attesta l'esistenza risale al 1636. L'edificio originario viene successivamente ampliato verso il 1680 e una seconda volta nel quarto decennio del XIX secolo. La chiesa acquista maggiore indipendenza dalla pieve di Villa Lagarina con l'erezione a curazia nel 1854; alla fine del secolo XIX l'edificio viene abbattuto, probabilmente per motivi di vetustà, e si procede all'edificazione dell'odierno edificio di culto, consacrato nel 1913. La facciata, timpanata, è tripartita in settori verticali da quattro lesene lisce. Il settore centrale ospita, elevato da due gradini, il portale d'accesso, lapideo e trabeato, coronato da un frontone interrotto; al di sopra di questo è presente una trifora a tutto sesto rinserrata da lesene sostenenti un frontone triangolare. Il timpano sovrastante è profilato da una cornice nel cui incasso è situato un oculo. il prospetto è cimato da una croce apicale metallica. I prospetti laterali rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio e la presenza di una piccola finestra quadrangolare sul presbiterio; la fiancata sinistra presenta due finestre lunettate sulla navata, intervallate dal volume della torre campanaria, a cui aderisce un corpo aggiunto a pianta quadrangolare. Il fianco sinistro è aperto da tre finestre lunettate sulla navata intervallate da lesene; al di sotto della seconda è situato l'accesso laterale, dotato di un portale architravato. A seguire è presente un corpo aggiunto a pianta quadrangolare; il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, caratterizzata da una nicchia esagonale cieca presso la parete di fondo. La torre campanaria, parzialmente incassata nel fianco sinistro della navata, presenta un affusto quadrangolare aperto da feritoie; la cella campanaria, marcata da una cornice, è aperta sui quattro lati da una bifora a tutto sesto ed è coronata dalla bassa cuspide a piramide quadrangolare in lamiera metallica, cimata da una sfera, una bandiera segnavento ed una croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da un sistema di paraste lungo le pareti laterali a sostegno di una trabeazione su cui si imposta la volta a botte che copre l'ambiente, marcata da arcate trasversali in corrispondenza delle paraste e secata da unghie originate da lunette insistenti sulla trabeazione, aperte da finestre. In controfacciata si apprezza il volume della cantoria, caratterizzata da arcate a tutto sesto sostenute da colonne lisce dotate di basamento e capitello e da peducci laterali. Presso la parete laterale destra della seconda campata è presente un accesso laterale; l'arco santo a tutto sesto, sostenuto da parate ribattute, introduce all'ambiente, elevato da tre gradini, del presbiterio a pianta rettangolare, coperto da una volta a botte e dotato di accessi ai locali di sacrestia e di servizio presso le pareti laterali. Il presbiterio è concluso da un'abside poligonale, coperta da una volta a quarto di cupola caratterizzata da un'unghia presso la parete di fondo, in cui si scorge una nicchia esagonale risultante dal tamponamento di un precedente oculo. L'interno presenta un impianto decorativo volto a creare effetti illusionistici architettonici; la nicchia esagonale presso la parete di fondo presenta una raffigurazione dell'Agnus Dei.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata, timpanata, è percorsa da uno zoccolo lapideo ed è tripartita in settori verticali da quattro lesene lisce. Il settore centrale ospita, elevato da due gradini, il portale d'accesso, lapideo e trabeato, coronato da un frontone interrotto; al di sopra di questo è presente una trifora a tutto sesto dotata di colonnine lisce, rinserrata da lesene sostenenti un frontone triangolare. Il timpano sovrastante è profilato da una cornice nel cui incasso è situato un oculo. Il prospetto è cimato da una croce apicale metallica; le finiture sono ad intonaco liscio ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
I prospetti laterali rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio e la presenza di una piccola finestra quadrangolare sul presbiterio; la fiancata sinistra presenta due finestre lunettate sulla navata, intervallate dal volume della torre campanaria, a cui aderisce un corpo aggiunto a pianta quadrangolare. Il fianco sinistro è aperto da tre finestre lunettate sulla navata intervallate da lesene; al di sotto della seconda è situato l'accesso laterale, dotato di un portale architravato. A seguire è presente un corpo aggiunto a pianta quadrangolare; il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, caratterizzata da una nicchia esagonale cieca presso la parete di fondo. Le finiture sono ad intonaco liscio.
Campanile
La torre campanaria, parzialmente incassata nel fianco sinistro della navata, presenta un affusto quadrangolare aperto da feritoie; la cella campanaria, marcata da una cornice, è aperta sui quattro lati da una bifora a tutto sesto ed è coronata dalla bassa cuspide a piramide quadrangolare in lamiera metallica, cimata da una sfera, una bandiera segnavento ed una croce apicale. Le finiture sono ad intonaco liscio.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in muratura intonacata sopra la navata, volta a botte in muratura intonacata sopra il presbiterio, quarto di cupola a base poligonale unghiata in muratura intonacata sopra l'abside.
Coperture
Copertura a due spioventi sopra la navata, copertura a più falde convergenti sopra il presbiterio e l'abside; struttura portante in legno, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da un sistema di paraste lungo le pareti laterali a sostegno di una trabeazione su cui si imposta la volta a botte che copre l'ambiente, marcata da arcate trasversali in corrispondenza delle paraste e secata da unghie originate da lunette insistenti sulla trabeazione, aperte da finestre. In controfacciata si apprezza il volume della cantoria, caratterizzata da arcate a tutto sesto sostenute da colonne lisce dotate di basamento e capitello e da peducci laterali. Presso la parete laterale destra della seconda campata è presente un accesso laterale; l'arco santo a tutto sesto, sostenuto da parate ribattute, introduce all'ambiente, elevato da tre gradini, del presbiterio a pianta rettangolare, coperto da una volta a botte e dotato di accessi ai locali di sacrestia e di servizio presso le pareti laterali. Il presbiterio è concluso da un'abside poligonale, coperta da una volta a quarto di cupola caratterizzata da un'unghia presso la parete di fondo, in cui si scorge una nicchia esagonale risultante dal tamponamento di un precedente oculo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in lastre rettangolari di pietra calcarea bianca e rosata disposte a corsi verticali; il presbiterio è pavimentato da mattonelle a palladiana disposte a formare uno schema geometrico ornamentale.
Elementi decorativi
L'interno presenta un impianto decorativo volto a creare effetti d'illusionismo architettonico; la nicchia esagonale presso la parete di fondo presenta una raffigurazione dell'Agnus Dei.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-1971)
L'adeguamento liturgico del polo dell'altare è stato effettuato mediante la realizzazione e la posa, al centro del presbiterio, di un altare verso il popolo in pietra calcarea bianca, caratterizzato da una mensa rettangolare sostenuta da due elementi a base rettangolare modanati.
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1971)
L'adeguamento liturgico è stato completato mediante l'aggiunta di arredi non aventi carattere di stabilità. Presso il sostegno destro dell'arco santo, entro il presbiterio, è stato collocato un ambone caratterizzato da una struttura lignea a base quadrata a tre fronti sormontata da un lettorile. Alla parete destra del presbiterio aderisce una sedia lignea con braccioli impiegata come sede del celebrante. Il presbiterio conserva il proprio altare maggiore storico ed il tabernacolo, utilizzato come custodia eucaristica.
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