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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Chiusole
Pomarolo
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Cristoforo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1973-74)
1630/08/24 - 1636(costruzione intero bene); 1677 - 1677(lavori intero bene ); 1708 - 1708/05(erezione campanile); 1710 - 1710(erezione cappellania intero bene); 1762 - 1766(lavori intero bene); 1876 - 1876(rifacimento facciata); 1971 - 1972(restauro copertura); 1986 - 1989(restauro intero bene); 2002 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Chiusole, Pomarolo>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1630/08/24 - 1636 (costruzione intero bene)

Alcuni documenti trascritti dal notaio Lorenzo Antonio Caracristi nel 1630 riportano la decisione dei capifamiglia della Villa di Chiusole di richiedere all'allora principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo il permesso di erigere un nuovo oratorio, ampio e in un sito salubre, in luogo del precedente edificio di culto, situato in una posizione ignota, ma probabilmente disagevole e caratterizzato da un diffuso stato di degrado. I lavori di costruzione della fabbrica principiano nel gennaio del 1632, sebbene il permesso vescovile venga in realtà accordato soltanto due mesi più tardi; negli atti visitali del 1636 si fa menzione dello stato dei lavori e si sollecita il completamento delle opere edilizie, che si ritiene sia avvenuto nello stesso anno. L'erezione del nuovo luogo di culto è stata posta in relazione da Menapace (1987) con lo sviluppo dell'abitato in seguito allo stabilirsi, in loco, dei membri di due rami della famiglia dei de Chiusole.

1677  (lavori intero bene )

In questo anno viene aperta la finestra visibile in facciata e vengono posti in opera alcuni scalini esterni.

1708 - 1708/05 (erezione campanile)

Al maggio del 1708 risale una nota di pagamento nei confronti di alcuni artigiani locali in merito ai lavori di edificazione della torre campanaria, eseguiti presumibilmente nei primi mesi dello stesso anno.

1710  (erezione cappellania intero bene)

In questo anno, grazie ad un lascito di don Gian Antonio Chiusole, viene fondata una cappellania.

1762 - 1766 (lavori intero bene)

In questo periodo sono testimoniati diversi interventi commissionati e in parte finanziati dal massaro della chiesa don Pietro Chiusole; nel 1762 si procede alla realizzazione dell'altare marmoreo e alla realizzazione di due nicchie in facciata ottenute mediante la muratura di due precedenti finestre. All'anno successivo risale il completamento (o più presumibilmente, l'elevazione) della torre campanaria, mentre un anno più tardi si assiste alla posa della pavimentazione absidale ad opera di Giacomo Benedetti e agli interventi ad opera dello stuccatore Giuseppe Canonica e del pittore Benigno Clezer, che portano alla realizzazione di un impianto decorativo presso le pareti interne dell'edificio. Questi ultimi si protraggono fino al 1765, anno in cui Antonio Sartori procede al rifacimento della pavimentazione della navata e alla posa della scalinata presbiteriale, per venire conclusi nel 1766.

1876  (rifacimento facciata)

In questo anno vengono realizzati, grazie al contributo economico di Francesco Chiusole, alcuni interventi edilizi che comportano la riedificazione della facciata ed il restauro della parete di sostegno del terrazzamento su cui sorge la chiesa.

1971 - 1972 (restauro copertura)

In questi due anni la copertura viene sostituita.

1986 - 1989 (restauro intero bene)

In questo periodo, grazie ad un contributo da parte della Provincia Autonoma di Trento, viene effettuato un restauro complessivo della struttura; nello specifico, si procede alla sostituzione della copertura e della lattoneria, al consolidamento delle pareti e al rinnovo degli intonaci. Le strutture del campanile sono interessate da un intervento di consolidamento, dalla rimozione di una fascia basamentale in calcestruzzo e dal ripristino di alcune scalinate in pietra.

2002  (restauro intero bene)

In questo anno viene autorizzata e portata a compimento, su progetto della ditta M.G.A. di Michela Larentis, un'opera di scoprimento e di restauro conservativo dei dipinti presso le pareti, a cui si accompagna il ripristino dell'apparato decorativo a stucco. Nel corso dello stesso anno vengono realizzati un restauro del manto di copertura, l'adeguamento dell'impianto elettrico e la posa dell'impianto anti intrusione su progetto dell'architetto Andrea Dalzocchio.
Descrizione

L'odierna chiesa di San Rocco a Chiusole presso Pomarolo viene edificata in luogo della precedente, situata in una località ignota ma presumibilmente disagevole e caratterizzata da un diffuso stato di degrado, tra il 1630 ed il 1636; l'edificazione del tempio è stata messa in relazione allo sviluppo dell'abitato in seguito al trasferimento in loco dei membri di due rami della nobile famiglia dei de Chiusole. La chiesa assume l'impianto odierno in seguito all'apertura della finestra in facciata nel 1677, all'erezione del campanile nel 1708, e a corposi interventi edilizi tra il 1762 ed il 1766, che vedono inoltre la realizzazione del ricco apparato decorativo a stucchi dipinti visibile presso le pareti e le volte interne. La facciata, a spioventi, è percorsa da uno zoccolo in conci lapidei, interrotto al centro dal portale d'ingresso lapideo e architravato, sovrastato da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo. Ai lati del portale, in posizione sfalsata, sono presenti due nicchie a tutto sesto dotate di davanzali e pilastrini modanati, coperte da due spioventi lapidei. Le fiancate rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio; quella sinistra non presenta aperture. Il prospetto destro presenta una finestra rettangolare e strombata aperta sulla navata e due finestre, una centinata e inferriata e una rettangolare, dotata di cornice lapidea, presso il presbiterio. La torre campanaria, parzialmente inclusa nel prospetto esterno destro della chiesa tra la navata ed il presbiterio, presenta un affusto quadrangolare dotato di basamento a scarpa in conci lapidei, aperto da quattro feritoie sui prospetti sudorientale e nordoccidentale. Il quadrante dell'orologio sul prospetto sudorientale prelude alla cella campanaria, introdotta da una cornice marcapiano, aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto e conclusa da una cornice a sguscio diritto; al di sopra della cella è presente una bassa cuspide piramidale, coronata da un pinnacolo su cui si impostano una bandiera segnavento ed una croce apicale metallica. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da coppie di lesene presso le pareti laterali desinenti in capitelli a livello della trabeazione a fregio liscio corrente lungo le pareti interne, su cui si imposta la volta a botte a sesto ribassato che copre l'ambiente, scandita da arcate trasversali e secata da unghie originate da arcate a tutto sesto longitudinali alla navata. Ai lati dell'arco santo a sesto ribassato è presente un altare laterale dal ricco apparato lapideo; il presbiterio, elevato da due gradini, è coperto da una volta a botte e presenta l'altare maggiore aderente alla parete di fondo. Le pareti e le volte della navata e del presbiterio sono riccamente ornate da un apparato a stucchi dipinti e dorati che descrivono schemi ornamentali a girali vegetali, volute, motivi a candelabra, cartelle, capitelli. La volta del presbiterio presenta un dipinto a carattere narrativo inquadrato da una cartella in stucco.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, conclusa dal presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
La facciata, a spioventi, è percorsa da uno zoccolo in conci lapidei, interrotto al centro dal portale d'ingresso lapideo e architravato; questo è sovrastato da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo. Ai lati del portale, in posizione sfalsata, sono presenti due nicchie a tutto sesto dotate di davanzali e pilastrini modanati, coperte da due spioventi lapidei. Le finiture sono ad elementi lapidei a vista e intonaco tinteggiato.
Prospetti
Le fiancate rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio; quella sinistra non presenta aperture. Il prospetto destro presenta una finestra rettangolare e strombata aperta sulla navata e due finestre, una centinata e inferriata e una rettangolare, dotata di cornice lapidea, presso il presbiterio. Tra la navata ed il presbiterio si impone la mole del campanile, parzialmente incluso nell'edificio. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
La torre campanaria, parzialmente inclusa nel prospetto esterno destro della chiesa tra la navata ed il presbiterio, presenta un affusto quadrangolare dotato di basamento a scarpa in conci lapidei, aperto da quattro feritoie sui prospetti sudorientale e nordoccidentale. Il quadrante dell'orologio sul prospetto sudorientale prelude alla cella campanaria, introdotta da una cornice marcapiano, aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto e conclusa da una cornice a sguscio diritto; al di sopra della cella è presente una bassa cuspide piramidale, coronata da un pinnacolo su cui si impostano una bandiera segnavento ed una croce apicale metallica. Le finiture sono ad elementi lapidei a vista ed intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in muratura intonacata sopra la navata, volta a botte in muratura intonacata sopra il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a tre spioventi sopra il presbiterio. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da coppie di lesene presso le pareti laterali, desinenti in capitelli compositi a livello della trabeazione a fregio liscio corrente lungo le pareti interne, su cui si imposta la volta a botte a sesto ribassato che copre l'ambiente; questa risulta scandita da arcate trasversali e secata da unghie originate da arcate a tutto sesto longitudinali alla navata. Ai lati dell'arco santo a sesto ribassato è presente un altare laterale dal ricco apparato lapideo; il presbiterio, elevato da due gradini, è coperto da una volta a botte e presenta l'altare maggiore aderente alla parete di fondo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e stucchi dipinti e dorati.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte di pietra calcarea rossa e bianca disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Le pareti e le volte della navata e del presbiterio sono riccamente ornate da un apparato a stucchi dipinti e dorati che descrivono schemi ornamentali a girali vegetali, volute, motivi a candelabra, cartelle, capitelli. La volta del presbiterio presenta un dipinto a carattere narrativo inquadrato da una cartella in stucco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1973-74)
L'adeguamento liturgico è stato effettuato mediante l'aggiunta di arredi non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è stato collocato l'altare verso il popolo, caratterizzato da una mensa lignea rettangolare supportata da due sostegni modanati. Infisso al sostegno sinistro dell'arco santo si diparte un leggio metallico avente a funzione di ambone. Posteriormente all'altare è presente una sedia lignea, impiegata come sede del celebrante. L'altare maggiore storico è stato preservato; il tabernacolo viene impiegato come custodia eucaristica durante le celebrazioni.
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