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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Besenello
Trento
chiesa
sussidiaria
Madonna del Rosario di Pompei
Parrocchia di Sant'Agata
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1922 - 1923/12/26(costruzione intero bene ); 1939 - 1939(realizzazione impianto decorativo interno); 2003 - 2003(restauro esterno)
Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei <Besenello>
Autore (ruolo)
Dadam, Beniamino (costruzione)
Dadam, Giuseppe (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1922 - 1923/12/26 (costruzione intero bene )

La chiesa parrocchiale di Dietrobeseno viene edificata nel corso di questo anno, grazie alle offerte di natura economica e in materiali edilizi fornite dalla comunità dell'abitato. La fabbrica viene diretta dai fratelli Dadam Beniamino e Giuseppe, maestri muratori ed impresari da Besenello. Verso la fine del 1923, a lavori ultimati, la chiesa viene benedetta da don Elvio Pezzi, parroco di Besenello delegato dal vescovo Celestino Endrici.

1939  (realizzazione impianto decorativo interno)

In questo anno, ad opera del pittore Giuseppe Tarter, vengono realizzati i dipinti murali che ornano le pareti e le volte del presbiterio.

2003  (restauro esterno)

A cura dell'ingegnere Annalisa Orsi, si procede ad un intervento di restauro della copertura, al quale segue il ripristino degli intonaci esterni, successivamente tinteggiati.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Dietrobeseno viene edificata nel corso di questo anno, grazie alle offerte di natura economica e in materiali edilizi fornite dalla comunità dell'abitato. La fabbrica viene diretta dai fratelli Dadam Beniamino e Giuseppe, maestri muratori ed impresari da Besenello. Verso la fine del 1923, a lavori ultimati, la chiesa viene benedetta da don Elvio Pezzi, parroco di Besenello delegato dal vescovo Celestino Endrici. Sedici anni più tardi, ad opera del pittore Giuseppe Tarter, viene realizzato l'apparato decorativo pittorico presente lungo le pareti e la volta del presbiterio. La bibliografia non riporta ulteriori interventi, né di ampliamento né di restauro; l'ultima campagna conservativa risale al 2003, su progetto dell'ingegnere Annalisa Orsi. La facciata timpanata coronata da una croce apicale è delimitata da due lesene concluse da capitelli d'imposta; al centro, elevato da quattro gradini, si trova il portale d'ingresso architravato sovrastato da una cornice; al di sopra del portale è situato un oculo strombato. La fiancata destra è ritmata dalla presenza di due finestre a tutto sesto aperte sulla navata intervallate dal portale d'ingresso laterale dotato di architrave con cornice; a livello del presbiterio si impone il corpo aggiunto della sacrestia a pianta quadrangolare, illuminato da una finestra rettangolare e inferriata. Il prospetto sinistro presenta le medesime finestre sulla navata; alla parete del presbiterio aderisce il volume del campanile. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside. Il campanile, aderente al prospetto esterno destro del presbiterio, presenta un affusto quadrangolare scandito in due corpi distinti. La parte superiore è aperta a livello della cella campanaria da una monofora a tutto sesto su ogni lato. Al di sopra della cella si imposta un tamburo ottagonale aperto da oculi a lati alterni, sovrastato da una cuspide ottagonale coperta da lastre metalliche e coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate dalle coppie di lesene distribuite lungo le pareti laterali, concluse a livello della cornice corrente che si snoda lungo le pareti, su cui si imposta la volta a botte ribassata che copre l'ambiente. L'arco santo a sesto ribassato introduce all'ambiente elevato da un gradino del presbiterio, coperto da una volta botte desinente in una volta a catino sopra l'abside a pianta poligonale; presso le pareti laterali sono presenti accessi architravati ai locali del campanile e della sacrestia. Le pareti e le volte del presbiterio e dell'abside e le pareti dell'arco santo recano un apparato decorativo pittorico avente carattere figurativo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata timpanata coronata da una croce apicale è delimitata da due lesene concluse da capitelli d'imposta; al centro, elevato da quattro gradini, si trova il portale d'ingresso architravato sovrastato da una cornice; al di sopra del portale è situato un oculo strombato. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
La fiancata destra è ritmata dalla presenza di due finestre a tutto sesto aperte sulla navata intervallate dal portale d'ingresso laterale dotato di architrave con cornice; a livello del presbiterio si impone il corpo aggiunto della sacrestia a pianta quadrangolare, illuminato da una finestra rettangolare e inferriata. Il prospetto sinistro presenta le medesime finestre sulla navata; alla parete del presbiterio aderisce il volume del campanile. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campanile, aderente al prospetto esterno destro del presbiterio, presenta un affusto quadrangolare scandito in due corpi distinti. La parte superiore è aperta a livello della cella campanaria da una monofora a tutto sesto su ogni lato. Al di sopra della cella si imposta un tamburo ottagonale aperto da oculi a lati alterni, sovrastato da una cuspide ottagonale coperta da lastre metalliche e coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in laterizi intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte ad incannicciato sopra la navata ed il presbiterio, volta a catino ad incannicciato sopra l'abside.
Coperture
Copertura a due falde sulla navata, a più falde convergenti sul presbiterio e sull'abside, a tre falde sopra la sacrestia. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate dalle coppie di lesene distribuite lungo le pareti laterali, concluse a livello della cornice corrente che si snoda lungo le pareti su cui si imposta la volta a botte ribassata che copre l'ambiente. L'arco santo a sesto ribassato introduce all'ambiente elevato da un gradino del presbiterio, coperto da una volta botte desinente in una volta a catino sopra l'abside a pianta poligonale; presso le pareti laterali sono presenti accessi architravati ai locali del campanile e della sacrestia. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in piastrelle ceramiche quadrate ed esagonali irregolari disposte a formare uno schema geometrico; il presbiterio è pavimentato a quadrotte in cotto disposte a corsi orizzontali.
Elementi decorativi
Le pareti e le volte del presbiterio e dell'abside e le pareti dell'arco santo recano un apparato decorativo pittorico avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è collocato un altare verso il popolo ligneo, a mensa rettangolare sostenuta da una base trapezoidale a quattro fronti, di cui quello verso la navata ornato da un bassorilievo a croce; presso il piedritto sinistro dell'arco santo, entro il presbiterio, è presente un leggio ligneo avente la funzione di ambone. Tra l'altare verso il popolo e quello storico si trova una sedia lignea impiegata come sede del celebrante. Il tabernacolo dell'altare storico viene presumibilmente impiegato come custodia eucaristica durante le celebrazioni.
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