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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
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Besenello
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Marina v. m.
Parrocchia di Sant'Agata
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1200 - 1280(costruzione intero bene); 1280 - 1280(menzione carattere generale); 1300 - 1350(realizzazione apparato decorativo intero bene); 1470 - 1480(ampliamento intero bene); XVI - XVI(realizzazione apparato decorativo intero bene); XVII - XIX(lavori intero bene); 1983 - 1983(restauro intero bene); 1989 - 1989(restauro esterno); 2009/05/25 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Marina Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Marina Vergine e Martire <Besenello>
Altre denominazioni S. Marina v. m.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1200 - 1280 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati desunti dalla bibliografia si ipotizza che il nucleo originario dell'edificio sacro sia stato eretto nel corso del XIII secolo.

1280  (menzione carattere generale)

Secondo le note riportate da Bottura (1995) la prima menzione attestante l'esistenza del luogo di culto sarebbe da riferire ad un non meglio specificato documento emesso in questo anno.

1300 - 1350 (realizzazione apparato decorativo intero bene)

Alla prima metà del XIV secolo è stata attribuita la stesura dei dipinti murali ad affresco di ambito veronese presenti presso le pareti esterne ed interne della chiesa.

1470 - 1480 (ampliamento intero bene)

Al 1480 risale l'atto di consacrazione dell'edificio di culto, occorsa probabilmente in seguito ad alcuni lavori di ampliamento del nucleo originario dell'edificio.

XVI  (realizzazione apparato decorativo intero bene)

Sono stati attribuiti a questo periodo alcuni dipinti murali ad affresco di ambito trentino presenti presso le pareti della chiesa.

XVII - XIX (lavori intero bene)

Sebbene non si è in possesso di dati avvalorati da prove storiche, si può ipotizzare che in questo periodo la chiesa abbia subito diversi interventi di natura conservativa, che non ne hanno alterato l'aspetto originario.

1983  (restauro intero bene)

Costa (1986) riferisce di alcuni interventi di natura conservativa che sarebbero stati effettuati in questo anno.

1989  (restauro esterno)

In seguito ai danni subiti dall'urto con un autocarro, viene ripristinata la tettoia antistante l'ingresso.

2009/05/25 - 2010 (restauro intero bene)

Durante alcuni restauri coordinati dall'architetto Pier Francesco Baravelli volti a ripristinare la copertura, a creare un cunicolo drenante presso le pareti esterne e a recuperare le superfici intonacate originarie, sono emersi alcuni affreschi interni coevi alla prima fabbrica. È inoltre stato possibile constatare lo stato di degrado delle strutture murarie; le scoperte hanno condotto ad interventi di restauro delle porzioni affrescate, al consolidamento delle pareti, alla ridefinizione dell'area circostante l'edificio.
Descrizione

La chiesa di Santa Marina Vergine e Martire, stando alla bibliografia esistente, sarebbe il primo luogo di culto eretto nel centro abitato di Besenello; le fonti documentarie attesterebbero l'esistenza del sacello già nel 1280. Una serie di interventi decorativi ad affresco per mano di un artista di ambito veronese si colloca nella prima metà del XIV secolo; alla seconda metà del secolo successivo risale invece una campagna di ampliamento dell'edificio sacro. Nel XVI secolo sono testimoniati ulteriori interventi pittorici; l'edificio non subisce sostanziali modifiche fino ai nostri giorni. La facciata a spioventi è preceduta da un portico a tre falde sostenuto da pilastri in laterizi. Il prospetto è centrato dal portale architravato dell'unico ingresso, affiancato da due finestre quadrangolari, strombate e inferriate. La fiancata sinistra non presenta aperture; il prospetto destro è rinforzato da due barbacani n muratura in pietrame a vista a livello della navata ed è aperto da due finestre a sesto acuto, una sulla navata, l'altra sul presbiterio. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da un oculo presso la parete di fondo. Il campanile a vela sorge presso la falda destra di copertura a livello del prospetto frontale, presenta una struttura in muratura in pietrame aperta da una monofora a tutto sesto dove è alloggiata la campana ed è concluso da due falde di copertura con manto in coppi. L'interno presenta un'unica navata, articolata in tre campate dalle arcate che secano la volta a botte ribassata che copre l'ambiente determinandone le unghie. L'arco santo a sesto acuto in conci lapidei introduce all'ambiente del presbiterio, concluso da un'abside poligonale coperta da una volta a spicchi con nervature lapidee convergenti in una serraglia. In facciata è presente un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo; altri lacerti di affresco sono visibili presso la fiancata destra esterna e presso le pareti interne della navata e del presbiterio.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata a spioventi è preceduta da un portico a tre falde sostenuto da pilastri in laterizi. Il prospetto è centrato dal portale architravato dell'unico ingresso, affiancato da due finestre quadrangolari, strombate e inferriate. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
La fiancata sinistra non presenta aperture; il prospetto destro è rinforzato da due barbacani n muratura in pietrame a vista a livello della navata ed è aperto da due finestre a sesto acuto, una sulla navata, l'altra sul presbiterio. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da un oculo presso la parete di fondo; le finiture sono ad intonaco liscio e rustico tinteggiato.
Campanile
Il campanile a vela sorge presso la falda destra di copertura a livello del prospetto frontale, presenta una struttura in muratura in pietrame aperta da una monofora a tutto sesto dove è alloggiata la campana ed è concluso da due falde di copertura con manto in coppi. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte in muratura sopra la navata, volta a spicchi in muratura con nervature lapidee sopra il presbiterio e l'abside.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata ed il presbiterio, a più falde convergenti sopra l'abside. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta un'unica navata, articolata in tre campate dalle arcate che secano la volta a botte ribassata che copre l'ambiente determinandone le unghie. L'arco santo a sesto acuto in conci lapidei introduce all'ambiente del presbiterio, concluso da un'abside poligonale coperta da una volta a spicchi con nervature lapidee convergenti in una serraglia. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna consiste in quadrotte in cotto disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
In facciata è presente un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo; altri lacerti di affresco sono visibili presso la fiancata destra esterna e presso le pareti interne della navata e del presbiterio.
Adeguamento liturgico

nessuno
L'altare maggiore storico è conforme alle direttive conciliari.
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