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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Piazzo
Villa Lagarina
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Apollonia
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1973-1974)
1316 - 1800/10/27(preesistenze intorno); 1800 - 1802/10/29(costruzione intero bene); 1890 - 1899(realizzazione impianto decorativo interno); 1973 - 1974(lavori intero bene); 1978 - 1980(restauro intero bene); 2004 - 2006(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Apollonia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Apollonia <Piazzo, Villa Lagarina>
Altre denominazioni S. Apollonia
Autore (ruolo)
Riolfatti, Giuseppe (progetto ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1316 - 1800/10/27 (preesistenze intorno)

Un primitivo sacello, citato già nel 1316 nel testamento di Guglielmo di Castelbarco e dedicato a San Zenone, sorgeva presso l'omonimo colle nelle vicinanze dell'abitato di Piazzo. Tale chiesa secondo gli atti visitali del 1683 era stata da poco oggetto di interventi di ampliamento e soggetta ad un cambio di orientamento; l'edificio viene demolito nottetempo nell'ottobre del 1800 dagli abitanti di Piazzo in concorso con alcuni esponenti della famiglia Lodron al fine di dirimere una questione di natura amministrativa sorta tra gli abitanti di Piazzo ed il Comune di Pomarolo.

1800 - 1802/10/29 (costruzione intero bene)

In questo periodo si procede all'erezione della fabbrica odierna su un fondo offerto dalla famiglia Gasperini. L'attuale chiesa, realizzata su progetto del capomastro Giuseppe Riolfatti con il contributo economico e la manodopera offerta dalla popolazione della vicinìa di Piazzo, viene ultimata e benedetta da don Francesco Antonio Tartarotti di Pomarolo, allora vicario dell'arciprete di Villa Lagarina, nel 1802.

1890 - 1899 (realizzazione impianto decorativo interno)

Sulla scorta dell'ipotesi formulata da Cristofretti (2007) si ritiene che l'impianto decorativo a stucchi che orna le pareti interne della chiesa, realizzato in questo periodo, sia da riferire all'attività di Luigi Cavenaghi e Pietro Calori.

1973 - 1974 (lavori intero bene)

In questo periodo viene effettuata una tinteggiatura delle pareti dell'edificio e si procede all'adeguamento dei poli liturgici del presbiterio.

1978 - 1980 (restauro intero bene)

Sono documentati alcuni interventi di natura conservativa effettuati in questo periodo.

2004 - 2006 (restauro intero bene)

In questo periodo viene condotta una campagna di interventi di natura conservativa che mirano al consolidamento delle strutture murarie e al ripristino della copertura.
Descrizione

L'attuale chiesa di Sant'Apollonia, situata a Piazzo presso Villa Lagarina, viene edificata nei primi due anni del XIX secolo; anticamente la comunità risiedente nell'abitato disponeva di un luogo di culto dedicato a San Zenone e situato presso l'omonimo colle nelle vicinanze di Piazzo, testimoniato già da un documento testamentario di Guglielmo di Castelbarco nel 1316, demolito alla fine del XVIII secolo con l'appoggio di alcuni esponenti della famiglia Lodron al fine di dirimere una disputa di natura amministrativa sorta con il Comune di Pomarolo. Gli ultimi interventi significativi presso la chiesa sono da riferire alla realizzazione dell'apparato decorativo a stucchi presso la volta del presbiterio a fine secolo XIX. La facciata, a spioventi, è caratterizzata dalla presenza del campanile, inglobato nella struttura della navata, presso l'estremo destro del prospetto; al centro, elevato da cinque gradini, è situato il portale lapideo d'ingresso architravato, dotato di fregio liscio e piedritti modanati. Al di sopra di questo è presente una finestra a profilo mistilineo; il prospetto è percorso da una zoccolatura. Le fiancate rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio ed il prolungamento di quest'ultimo a nord-ovest, dove sono situati alcuni locali adibiti a sacrestia. Il prospetto sinistro è ritmato da una finestra lunettata aperta sulla navata ed una seconda sul presbiterio, mentre la fiancata destra non reca aperture. La torre campanaria presenta un affusto quadrangolare; la cella introdotta da una cornice marcapiano risulta aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto entro specchiature rettangolari ed è conclusa da una cornice. Al di sopra della cella si impone il tamburo ottagonale, aperto a lati alterni da un oculo ovale, su cui si imposta la cuspide a cupola a base ottagonale in lamiera metallica, coronata da una lanterna e da una croce apicale metallica. L'interno presenta un'unica navata, scandita in due navate da un sistema di pilastri addossati alle pareti culminanti a livello della cornice d'imposta che corre lungo le pareti interne, a sostegno delle arcate trasversali a tutto sesto che originano le unghie della volta a botte a sesto ribassato che copre l'ambiente. Entro le arcate sono presenti finestre lunettate sul lato sinistro e sul lato destro nicchie murate risultanti dal tamponamento di precedenti finestre a lunetta. L'arco santo a sesto ribassato introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, delimitato verso la navata dalle balaustre lapidee. Il presbiterio presenta lesene angolari ed è coperto da una volta a botte unghiata a sesto ribassato, secata da unghie originate a livello della cornice d'imposta corrente lungo le pareti. Le parete di fondo e la volta del presbiterio presentano un apparato decorativo a stucco dipinto ad elementi vegetali e volute; una cartella a stucco dipinto è presente al di sopra dell'arco santo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, conclusa dal presbiterio a pianta rettangolare; quest'ultimo risulta prolungato nella porzione nordoccidentale ad includere alcuni locali adibiti a sacrestia.
Facciata
La facciata, a spioventi, è caratterizzata dalla presenza del campanile, inglobato nella struttura della navata, presso l'estremo destro del prospetto; al centro, elevato da cinque gradini, è situato il portale lapideo d'ingresso architravato, dotato di fregio liscio e piedritti modanati. Al di sopra di questo è presente una finestra a profilo mistilineo. Il prospetto è percorso da una zoccolatura, le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Le fiancate rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio ed il prolungamento di quest'ultimo a nord-ovest, dove sono situati alcuni locali adibiti a sacrestia. Il prospetto sinistro è ritmato da una finestra lunettata aperta sulla navata ed una seconda sul presbiterio, mentre la fiancata destra non reca aperture. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
La torre campanaria, inglobata nell'estremo sudorientale della struttura della navata, presenta un affusto quadrangolare; la cella campanaria, introdotta da una cornice marcapiano, risulta aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto entro specchiature rettangolari ed è conclusa da una cornice. Al di sopra della cella si impone il tamburo ottagonale, aperto a lati alterni da un oculo ovale, su cui si imposta la cuspide a cupola a base ottagonale in lamiera metallica, coronata da una lanterna e da una croce apicale metallica. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata in muratura in tufo intonacata sopra la navata e sopra il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra l'intero edificio; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta un'unica navata, scandita in due navate da un sistema di pilastri addossati alle pareti culminanti a livello della cornice d'imposta che corre lungo le pareti interne, a sostegno delle arcate trasversali a tutto sesto che originano le unghie della volta a botte a sesto ribassato che copre l'ambiente. Entro le arcate sono presenti finestre lunettate sul lato sinistro e sul lato destro nicchie murate risultanti dal tamponamento di precedenti finestre a lunetta. L'arco santo a sesto ribassato introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, delimitato verso la navata dalle balaustre lapidee. Il presbiterio presenta lesene angolari ed è coperto da una volta a botte unghiata a sesto ribassato, secata da unghie originate a livello della cornice d'imposta corrente lungo le pareti. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e stucchi.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in quadrotte in cotto disposte a corsi diagonali; il presbiterio è pavimentato da quadrotte in pietra calcarea bianca e rossa disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Le parete di fondo e la volta del presbiterio presentano un apparato decorativo a stucco dipinto ad elementi vegetali e volute; una cartella a stucco dipinto è presente al di sopra dell'arco santo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1973-1974)
L'adeguamento liturgico è stato condotto mediante la posa di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è situato l'altare verso il popolo, costituito da un tavolo rettangolare; presso la parete destra del presbiterio sono presenti alcune sedie lignee, utilizzate come sede del celebrante. Un leggio ligneo, avente funzione di ambone, è presente presso il sostegno sinistro dell'arco santo entro il presbiterio. Le balaustre lapidee e l'altare maggiore storico sono stati preservati; il tabernacolo storico viene impiegato come custodia eucaristica durante le celebrazioni.
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