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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
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Guardia
Folgaria
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Antonio di Padova
Parrocchia di San Giuseppe
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa)
1746 - 1746(preesistenze intorno); 1782 - 1782(erezione a espositura carattere generale); 1795 - 1795(erezione a curazia carattere generale); 1906 - 1908(costruzione intero bene); 1908 - 1908(benedizione carattere generale); 1911/06/22 - 1911/06/22(consacrazione carattere generale); 1966 - 1966(cambio di giurisdizione carattere generale); 1999 - 1999(restauro esterno); 2009 - 2009(tinteggiatura esterno)
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Guardia, Folgaria>
Altre denominazioni S. ANTONIO di Padova sacerdote e dottore
S. Antonio di Padova
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1746  (preesistenze intorno)

Una cappella dedicata alla Madonna dei Sette Dolori e ai Santi Antonio e Valentino, dipendente dalla chiesa di Folgaria e poi da Santa Cristina di Serrada, fu eretta intorno al 1746 al centro del paese, tra il maso di Guardia e quello dei Grotti. Ampliata nel 1780, mutò intitolazione, si separò ecclesiasticamente da Serrada e ottenne di poter avere un sacerdote non residente. La cappella venne sconsacrata, acquistata da privati e trasformata in abitazione con la costruzione della chiesa nuova, tra il 1909 e il 1910.

1782  (erezione a espositura carattere generale)

Nel 1782 Guardia ottenne il diritto di avere il cimitero e il fonte battesimale e divenne cappellania esposta di Folgaria.

1795  (erezione a curazia carattere generale)

Con una supplica datata 20 dicembre 1795 i vicini della Guardia chiesero e ottennero dal vescovo di poter conservare il Santissimo Sacramento in chiesa, che divenne curazia della parrocchia di Folgaria.

1906 - 1908 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa fu eretta tra il 1906 (la posa della prima pietra avvenne il 13 giugno) e il 1908, sul Dos, poco lontano dal paese.

1908  (benedizione carattere generale)

La benedizione dell’edificio sacro risale al 1908.

1911/06/22  (consacrazione carattere generale)

Il 22 giugno 1911 la chiesa venne consacrata.

1966  (cambio di giurisdizione carattere generale)

La chiesa di Guardia fu aggregata alla curazia (oggi parrocchia) di Mezzomonte nel 1966.

1999  (restauro esterno)

In seguito all’autorizzazione edilizia del 18 maggio 1999, vennero eseguiti dei lavori di restauro e sistemazione del sagrato e di parte degli intonaci esterni con malte a base di calce.

2009  (tinteggiatura esterno)

A conclusione degli interventi già eseguiti, nell’ottobre 2009 l’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento ha approvato il progetto di ritinteggiatura esterna con tinte ai silicati redatto dall’ingegner Riccardo Zanotti e dall’architetto Tatiana Tettamanti.
Descrizione

Orientata a nord-ovest, la parrocchiale di Sant’Antonio di Padova a Guardia si eleva su di una terrazza panoramica verso il paese di Folgaria; la costruzione risale al 1906-1908 e sostituì un piccolo edificio di culto dedicato alla Madonna dei Sette Dolori e ai Santi Antonio e Valentino, risalente al 1746, che si trovava tra il maso di Guardia e quello dei Grotti. La chiesa presenta una facciata dal profilo rettangolare serrata tra due paraste con capitelli svasati, raccordate da uno zoccolo di base e da una cornice marcapiano con iscrizione dedicatoria. Il portale architravato, sormontato da un oculo, è incorniciato da un’arcata a pieno centro, sostenuta da una seconda coppia di paraste minori. Il frontone triangolare è forato da un oculo al centro del timpano. Lungo le fiancate lisce si aprono tre monofore centinate per lato; un ingresso secondario si trova sul lato sinistro, in corrispondenza della seconda campata; sempre lungo il lato sinistro emerge il corpo della sacrestia, con accesso indipendente sul lato nord-ovest. L’abside poligonale presenta due monofore centinate sui lati obliqui. Il campanile si eleva sul fianco destro della chiesa ed è caratterizzato da quattro monofore centinate nella cella, da un tiburio ottagonale con quadranti di orologio sui lati principali e aperture ovali nei lati obliqui e da una copertura piramidale svasata. All’interno la navata unica, coperta da volte a botte unghiata, è divisa in tre campate da coppie di paraste sormontate da capitelli ionici, sorreggenti arcate a sesto ribassato. L’arco santo a pieno centro introduce al presbiterio rettangolare, elevato di due gradini, separato dall’abside poligonale mediante una seconda arcata a tutto sesto e la struttura dell’altare maggiore.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside a pianta poligonale.
Facciata
Facciata dal profilo rettangolare serrata tra due paraste con capitelli svasati, raccordate da uno zoccolo di base e da una cornice marcapiano con iscrizione dedicatoria. Portale architravato sormontato da un oculo; entrambi sono incorniciati da un’arcata a pieno centro, sostenuta da una seconda coppia di paraste minori. Frontone triangolare con oculo al centro del timpano. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce, forate ciascuna da tre monofore centinate. Un ingresso secondario si apre sul lato sinistro, in corrispondenza della seconda campata; sempre lungo il lato sinistro emerge il corpo della sacrestia, con accesso indipendente sul lato nord-ovest. L’abside poligonale presenta due monofore centinate sui lati obliqui. Finiture a intonaco tinteggiato; zoccolo perimetrale a intonaco rustico.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta a destra del presbiterio; cella campanaria serrata tra cornici modanate e svasate, dotata di quattro monofore centinate allungate. Tiburio ottagonale con quadranti di orologio sui lati principali e aperture ovali nei lati obliqui; copertura piramidale ottagonale svasata.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a botte unghiata, presbiterio da volta a vela; volta unghiata tripartita nell’abside.
Coperture
Tetto a due spioventi sulla navata e sul presbiterio, a più spioventi sopra l’abside e la sacrestia; struttura portante in legno, manto di copertura in tegole in laterizio. Campanile coperto da lamiera di rame.
Interni
Interno a navata unica divisa in tre campate da coppie di paraste sormontate da capitelli ionici, sorreggenti arcate a sesto ribassato. L’arco santo a pieno centro introduce al presbiterio rettangolare, elevato di due gradini, separato dall’abside poligonale mediante una seconda arcata a tutto sesto e la struttura dell’altare maggiore. Finiture a intonaco tinteggiato; zoccolo perimetrale in lastre di marmo.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in cemento bicolore, ornato da un motivo a grandi losanghe.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa)
L’adeguamento liturgico è stato attuato mediante l’aggiunta di arredi lignei eterogenei e non ha dunque carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico è posizionato l’altare verso il popolo, dotato di una pedana rettangolare di base, costituito dal parapetto del vecchio pulpito sormontato da un pianale liscio; un leggio funge da ambone presso l’arco santo, a sinistra e una sedia a braccioli accostata alla parete destra costituisce la sede. La custodia eucaristica è conservata nel tabernacolo dell’altare storico; le balaustre, assenti, sono state presumibilmente rimosse e disperse.
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