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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Caldonazzo
Trento
cappella
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di Sant'Antonio di Padova
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XVII - XVII(preesistenze intorno); 1844/06/06 - 1844/08/18(costruzione intero bene); 1844/08/20 - 1844(benedizione carattere generale); 1926 - 1926(ristrutturazione intero bene); 1980 - 1980(ristrutturazione intero bene)
Cappella di San Rocco
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Rocco <Caldonazzo>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XVII  (preesistenze intorno)

Una cappella adiacente ad un ospizio per i viandanti esisteva sul Monte Rovere nel XVII secolo, probabilmente sul luogo dove oggi sorge la casa cantoniera.

1844/06/06 - 1844/08/18 (costruzione intero bene)

L’edificio attuale fu costruito nell’estate del 1844, tra il 6 giugno, data della risposta favorevole alla richiesta di autorizzazione formulata tre giorni prima dal parroco di Calceranica, e il 18 agosto, quando lo stesso sacerdote chiese all’Ordinariato vescovile il permesso di benedire l’edificio sacro, che sarebbe terminato di lì a pochi giorni.

1844/08/20 - 1844 (benedizione carattere generale)

Nello stesso anno la cappella fu benedetta, avendo il vescovo risposto positivamente alla richiesta il 20 agosto.

1926  (ristrutturazione intero bene)

La costruzione fu sottoposta ad un primo intervento di ristrutturazione nel 1926.

1980  (ristrutturazione intero bene)

Una seconda ristrutturazione curata dalla comunità di Caldonazzo interessò la cappella nel 1980.
Descrizione

Orientata a sud-est, la cappella di San Rocco sorge sulla sommità di un colle, in località Monte Rovere, all’incrocio fra la strada del Menador, la provinciale per Luserna e la statale per Asiago e Lavarone, in un luogo già in antico frequentato da viandanti, dove esisteva nel Seicento un ospizio e un edificio sacro annesso. La costruzione attuale, costituita da un’aula ottagonale e un breve presbiterio a pianta rettangolare, venne costruita e benedetta nell’estate del 1844. La semplice facciata dal profilo rettangolare reca al centro un portale liscio architravato, elevato di un gradino; gli altri prospetti, simili alla facciata, sono alternativamente ciechi e forati da una finestra rettangolare, con finiture a intonaco raso sasso. All’interno l’aula, coperta da volta a spicchi, è illuminata dalle quattro finestre rettangolari protette da inferriate, aperte sui lati obliqui; il breve presbiterio elevato di un gradino è introdotto da un’arcata a pieno centro. L’altare in muratura è addossato alla parete di fondo e sormontato da un dipinto murale raffigurante San Rocco, che funge da pala. La cappella conserva una croce ritenuta miracolosa, realizzata con la bava da otto bachi da seta di proprietà di Gilio Martinelli di Caldonazzo, nel 1923, e donata da costui nel 1946.
Pianta
Aula a pianta ottagonale; breve presbiterio a pianta rettangolare con l’asse maggiore trasversale.
Facciata
Semplice facciata dal profilo rettangolare, con portale liscio architravato elevato di un gradino; finiture a intonaco raso sasso.
Prospetti
Prospetti simili alla facciata, alternativamente ciechi e forati da una finestra rettangolare; piccolo presbiterio rettangolare cieco. Finiture a intonaco raso sasso.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volta a otto spicchi sull’aula, volta a botte nel presbiterio.
Coperture
Tetto dell’aula a otto falde, culminante nella croce apicale, tetto del presbiterio a tre falde; struttura portante in legno, manto di copertura in lamiera metallica.
Interni
Aula unica a pianta ottagonale, illuminata da quattro finestre rettangolari protette da inferriate sui lati obliqui; breve presbiterio rettangolare elevato di un gradino, introdotto da un’arcata a pieno centro. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento dell’aula in piastrelle quadrate di cemento bianche e nere, disposte in corsi diagonali; pavimento del presbiterio rivestito in legno.
Elementi decorativi
Un dipinto murale figurato funge da pala d’altare.
Adeguamento liturgico

nessuno
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