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Luserna
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Antonio di Padova
Parrocchia di Sant'Antonio di Padova
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1990-2000 circa); presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1969-1970 circa)
1745/05/16 - 1745/05/16(erezione a curazia carattere generale); 1751/06/13 - 1751/06/13(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1772/10/07 - 1772/10/07(cambio di dedicazione carattere generale); 1906/06/16 - 1906/06/16(indipendenza della curazia carattere generale); 1920/08/01 - 1922(costruzione intero bene); 1922 - 1929(costruzione campanile); 1922 - 1950(decorazione intero bene); 1923/01/25 - 1923/01/25(benedizione carattere generale); 1928/07/21 - 1928/07/21(consacrazione carattere generale); 1928 - 1928(consolidamento presbiterio); 1934/03/10 - 1934/03/10(erezione a parrocchia carattere generale); 1960 - 1960(decorazione abside); 1997 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Luserna>
Altre denominazioni S. ANTONIO di Padova sacerdote e dottore
S. Antonio di Padova
Autore (ruolo)
Ditta Pedrotti (costruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa e campanile)
Notizie Storiche

1745/05/16  (erezione a curazia carattere generale)

La prima chiesa di Luserna, che al contrario della presente si affacciava sulla piazza principale del paese ed era dedicata a Santa Giustina, venne fondata nel 1711. Il tempio, già cappella dipendente dalla pieve di Brancafora nella diocesi di Padova, fu eretto a curazia il 16 maggio 1745. In tale occasione alla chiesa furono concessi il fonte battesimale e il diritto di sepoltura.

1751/06/13  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

La chiesa ottenne la concessione della custodia eucaristica il 13 giugno 1751.

1772/10/07  (cambio di dedicazione carattere generale)

La dedicazione della chiesa di Luserna a Sant'Antonio di Padova è documentata a partire dal 1772 (atto di benedizione del nuovo cimitero - 7 ottobre).

1906/06/16  (indipendenza della curazia carattere generale)

La chiesa di Luserna fu eretta a curazia indipendente con decreto ministeriale pel Culto e Istruzione in Vienna il 16 giugno 1906.

1920/08/01 - 1922 (costruzione intero bene)

L'attuale chiesa di Sant'Antonio di Padova fu eretta tra il 1920 e il 1922 in sostituzione della vecchia curaziale fondata nel 1711, che rimase distrutta dai bombardamenti della prima guerra mondiale. La posa della prima pietra, benedetta il 1 agosto 1920, diede l'avvio ai lavori del cantiere, che furono portati a termine nell'autunno del 1922.

1922 - 1929 (costruzione campanile)

Ultimati i lavori della chiesa (1922) si diede avvio alla costruzione del campanile, che in un primo tempo si volle posto sul lato destro del presbiterio, presso la cappella laterale emergente. I lavori procedettero abbastanza speditamente, cosicché prima della pausa invernale la torre aveva già raggiunto l'altezza della navata. Il disgelo primaverile, tuttavia, causò dei dissesti nel terreno che era formato da materiali di riporto, cosicché il rustico dovette essere demolito. Nell'agosto del 1925 il sindaco di Luserna, Abramo Gasperi, scriveva all'ordinariato vescovile che la chiesa era ancora sprovvista del campanile, della cui costruzione si faceva personalmente promotore. A tal proposito Gasperi proponeva di recuperare le pietre lavorate dalle caserme militari austriache ormai dismesse. I lavori di edificazione del campanile, stavolta costruito a sinistra della facciata come si presenta tutt'ora, furono condotti tra il 1927 e il 1929 dalla cooperativa Pedrotti di Trento.

1922 - 1950 (decorazione intero bene)

Fotografie d'epoca pubblicate da Nicolussi Moz (2002) mostrano l'interno della chiesa interamente ornato da una decorazione pittorica a tempera su intonaco riferibile a un anonimo maestro locale, che probabilmente la realizzò entro la prima metà del 1900. Parte della decorazione fu scialbata entro il 1960.

1923/01/25  (benedizione carattere generale)

Il nuovo tempio fu benedetto il 25 gennaio 1923.

1928/07/21  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu solennemente consacrata dal vescovo di Trento Celestino Endrici il 21 luglio 1928.

1928  (consolidamento presbiterio)

Nel giugno del 1928 venne portato a Luserna il dismesso altare maggiore della chiesa di San Zeno a Verona. In seguito all'introduzione dell'altare monumentale si verificò un cedimento del pavimento del presbiterio, costruito su materiale di riporto. Si rese quindi necessario smontare il manufatto lapideo e provvedere al consolidamento statico dell'area presbiteriale con l'introduzione di pali di rinforzo.

1934/03/10  (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia risale al 10 marzo 1934.

1960  (decorazione abside)

La decorazione dell'abside venne realizzata da Marco Bertoldi nel 1960.

1997 - 2000 (restauro intero bene)

Nel 1997-2000 circa la chiesa è stata restaurata sotto la direzione dell'architetto Paolo Luchi. Gli interventi effettuati hanno riguardato principalmente il risanamento delle murature con la realizzazione del drenaggio esterno e dell'applicazione dell'intonaco risanante interno. In occasione dei lavori sono state riaperte le finestre presenti nelle pareti di fondo delle cappelle laterali, che erano state tamponate in epoca imprecisata.
Descrizione

La parrocchiale di Sant'Antonio di Padova sorge lungo la strada d'accesso al paese di Luserna, con orientamento a sud-ovest. La storia dell'edificio è relativamente recente, dal momento che fu costruito solo tra il 1920 e il 1922 in sostituzione della vecchia curaziale fondata nel 1711, che rimase distrutta dai bombardamenti della prima guerra mondiale. La facciata a due ripidi spioventi in aggetto retti da puntoni lignei è profilata da cantonali lapidei ed è occupata al centro dal portale maggiore protetto da tettoia e da un oculo circolare. Le fiancate presentano ciascuna due monofore centinate e un accesso secondario, posto in prossimità dei corpi emergenti delle cappelle laterali. A sinistra della facciata, in posizione isolata, sorge il campanile (1927-1929), il cui fusto insiste su un'alta scarpa rivestita in pietra a vista. La cella campanaria a due ordini di bifore e trifore, coronata da una copertura a losanghe, reinterpreta un disegno di matrice gotica largamente diffuso nelle valli tirolesi. L'interno è impostato a navata unica, con due cappelle rettangolari inquadrate da arcate centinate che si sviluppano nei pressi dell'arco santo. Il presbiterio, rialzato su tre gradini e concluso da un'abside semicircolare, è rivestito in pietra per un'altezza di circa due metri.
Pianta
Pianta a croce latina, determinata dall'emergere di due cappelle rettangolari a lato dell'arco santo. Presbiterio rettangolare e abside semicircolare.
Facciata
Facciata con attacco al cielo a due ripidi spioventi in aggetto, sorretti da puntoni lignei, delimitata lateralmente da cantonali in pietra a vista. Al centro si dispongono il portale architravato, protetto da una tettoia a tre falde, e un oculo circolare sommitale.
Prospetti
Fiancate laterali simmetriche, profilate in angolo da cantonali in pietra a vista e recanti due monofore centinate per lato; due accessi laterali gemelli si dispongono presso i corpi emergenti delle cappelle laterali. Il corpo del presbiterio è affiancato a sinistra dal volume emergente della sacrestia; due coppie di strette monofore centinate si dispongono lateralmente all'abside semicircolare.
Campanile
Il campanile, isolato a sinistra della facciata, sorge su un'alta scarpa rivestita in pietra a vista, nel cui lato nord-est è ricavato l'ingresso. Il fusto intonacato è profilato da cantonali lapidei in corsi sfalsati e presenta tre strette monofore centinate per lato. La cella campanaria, il cui disegno recupera stilemi gotici, si sviluppa su due livelli, ripartiti da cornici lapidee eminenti e illuminati da due ordini di bifore e trifore. Nei timpani della copertura a losanghe si inseriscono quattro mostre d'orologio quadrate, sormontate da monofore.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: soffitto ligneo a due falde, sorretto da arcate trasversali in legno; soffitto piano in muratura nelle cappelle; volta a botte sul presbiterio; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in lamiera metallica. Campanile: cuspide a losanghe rivestita in scandole lignee.
Interni
Navata unica con pareti lisce; in controfacciata emerge il corpo della bussola in muratura, sopra la quale è ricavata la cantoria; in prossimità dell'arco santo si sviluppano due cappelle laterali inquadrate da arcate centinate profilate in pietra. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su tre gradini, rivestito in pietra per un'altezza di circa due metri.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in mattonelle di graniglia con motivi lineari. Nel presbiterio è presente un pavimento in lastre di marmo.
Elementi decorativi
La parete di fondo dell'abside presenta una decorazione a tempera su intonaco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990-2000 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma definitiva limitatamente ai poli liturgici dell'altare al popolo e dell'ambone, realizzati in pietra calcarea secondo un progetto unitario. Le balaustre sono state rimosse e ricollocate a chiusura delle cappelle laterali. La mensa al popolo, costituita da un blocco lapideo trasversale retto da due gambe, è posta al centro del presbiterio storico. Sulla sinistra, nei pressi dell'arco santo, è collocato l'ambone, con parapetto a tre fronti.
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000 circa)
A completamento dell'intervento di adeguamento liturgico è stata introdotta una sedia in legno con braccioli, seduta e schienale imbottiti, impiegata come sede. A questa si accompagnano quattro sgabelli con seduta imbottita. La custodia permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
fonte battesimale - intervento strutturale (1969-1970 circa)
Il fonte battesimale storico è stato ricollocato nella cappella laterale sinistra, ma attualmente non viene utilizzato. In sua vece all'occorrenza è impiegato un bacile in rame.
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