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Bertoldi
Lavarone
Trento
chiesa
sussidiaria
Cenacolo
Parrocchia di San Floriano
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1985 circa)
1972 - 1973(variazione d'uso intero bene); 1984 - 1985(ristrutturazione intero bene); 1985 - 1985/07/07(decorazione interno); 1985/07/07 - 1985/07/07(benedizione carattere generale); 1987/05/13 - 1987/05/13(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa del Cenacolo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Cenacolo <Bertoldi, Lavarone>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1972 - 1973 (variazione d'uso intero bene)

A seguito dell’esigenza di avere una chiesa più capiente nel periodo estivo per l’afflusso turistico, si costituì nel 1972 un comitato di residenti e villeggianti volto a reperire i fondi necessari all’acquisto del vecchio caseificio turnario della frazione Bertoldi (fine XIX secolo?), per trasformarlo in un luogo di culto. Nella primavera del 1973 fu approvato dall’Ufficio Liturgico il progetto di trasformazione.

1984 - 1985 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1984-1985 si compì l’adattamento dell’edificio a chiesa.

1985 - 1985/07/07 (decorazione interno)

Marco Bertoldi ornò l’interno con dipinti murali entro il 7 luglio 1985, giorno della benedizione.

1985/07/07  (benedizione carattere generale)

L’arcivescovo metropolita di Cuiaba in Brasile, monsignor Bonifacio Piccinini, discendente di Lavaronesi emigrati, benedì l’edificio sacro il 7 luglio 1985.

1987/05/13  (passaggio di proprietà intero bene)

L’intavolazione del diritto di proprietà della chiesa alla Parrocchia di San Floriano di Lavarone è stata registrata in data 13 maggio 1987.
Descrizione

Orientata a sud-est, la chiesa del Cenacolo di Bertoldi è stata ricavata adattando allo scopo un immobile esistente, l’ex caseificio turnario della frazione, nel 1984-1985, per supplire all’esigenza di un luogo di culto sufficientemente capiente da contenere i fedeli nel periodo turistico. Il prospetto d’ingresso dal profilo rettangolare, sviluppato in lunghezza più che in altezza, è dotato di due semplici porte e tre finestre chiuse da inferriate. Il settore centrale, disassato, si eleva maggiormente e termina a due spioventi interrotti dall’inserimento di un campaniletto a vela; le brevi fiancate simmetriche hanno il profilo a capanna e la sinistra dotata di una finestra quadrangolare protetta da inferriate. Il prospetto sud-est, simile a quello di facciata, è forato da cinque finestre; le coperture sono sempre a due spioventi, con orientamento perpendicolare sui settori laterali rispetto a quello centrale. L’interno è costituito da un unico ambiente a pianta rettangolare sviluppato secondo l’asse maggiore trasversale, accessibile da due ingressi uguali e simmetrici alle estremità del fronte principale. Il settore centrale, dotato dello sviluppo verticale maggiore, è occupato dagli arredi liturgici lignei e comunica con i corpi laterali più bassi, con soffitto a capriate, mediante ampie aperture architravate rivestite da travature lignee. I banchi per i fedeli si dispongono nelle ali laterali; una panca in legno dotata di schienale corre lungo tutte le pareti.
Pianta
Pianta rettangolare con l’asse maggiore trasversale.
Facciata
Prospetto d’ingresso dal profilo rettangolare, sviluppato in lunghezza più che in altezza, dotato di due semplici porte e tre finestre chiuse da inferriate. Il corpo centrale, disassato, si eleva maggiormente e termina a due spioventi interrotti dall’inserimento di un campaniletto a vela, coperto da due falde e sormontato da una croce apicale lineare a doppia terminazione. Finiture a intonaco rustico tinteggiato.
Prospetti
Brevi fiancate simmetriche lisce dal profilo a capanna, la sinistra dotata di una finestra quadrangolare protetta da inferriate; prospetto sud-est simile a quello di facciata, forato da cinque finestre e caratterizzato dall’elevarsi del corpo centrale. Finiture a intonaco rustico tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in laterizio e cemento armato. Strutture di orizzontamento: travature a vista sopra il corpo centrale più elevato e capriate lignee sui settori laterali.
Coperture
Tetto a due spioventi con orientamento perpendicolare sui settori laterali rispetto a quello centrale, con struttura portante in legno e manto di copertura in tegole in cemento.
Interni
Interno costituito da un unico ambiente a pianta rettangolare sviluppato secondo l’asse maggiore trasversale, accessibile da due ingressi uguali e simmetrici alle estremità del fronte principale. Il settore centrale, dotato dello sviluppo verticale maggiore, è occupato dagli arredi liturgici e comunica con i corpi laterali più bassi mediante ampie aperture architravate rivestite da travature lignee. Finiture a intonaco tinteggiato rustico; una panca in legno dotata di schienale corre lungo tutte le pareti.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle esagonali di klinker color miele, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
L’interno è ornato da dipinti murali figurati realizzati da Marco Bertoldi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1985 circa)
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del concilio vaticano II. Sono stati realizzati un altare verso il popolo a tavolo e un leggio che funge da ambone coordinati, posti nella zona centrale dell’interno, entrambi in legno ornati a mosaico sul fronte principale.
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