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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Bertoldi
Lavarone
Trento
chiesa
sussidiaria
Esaltazione della Croce
Parrocchia di San Floriano
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
1887 - 1887(costruzione intero bene); 1898 - 1898(ampliamento intero bene); 1899/09/14 - 1899/09/14(benedizione carattere generale); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1919 - 1920(rifacimenti e ristrutturazione intero bene); 1923/03/11 - 1923/03/11(benedizione campana); 1937 - 1937(decorazione interno); 1983 - 1983(restauro campanile); 1985 - 1985(ristrutturazione tetto); 2008/03/31 - 2010(restauro esterno)
Chiesa dell'Esaltazione della Croce
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dell'Esaltazione della Croce <Bertoldi, Lavarone>
Autore (ruolo)
Bertoldi, Rodolfo (disegno campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1887  (costruzione intero bene)

La chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce fu eretta nel 1887 grazie all’impegno degli abitanti della frazione Bertoldi, che donarono il terreno (Damiano Bertoldi “Panizza”), si impegnarono a sostenere le spese e fornirono la manodopera gratuita.

1898  (ampliamento intero bene)

L’edificio sacro fu ampliato con la realizzazione delle due navate laterali nel 1898.

1899/09/14  (benedizione carattere generale)

La chiesa fu benedetta il giorno dell’Esaltazione della Santa Croce dell’anno successivo.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Durante la prima guerra mondiale il tempio subì gravi danni: fu quasi completamente abbattuto il campanile e vennero asportati gli arredi.

1919 - 1920 (rifacimenti e ristrutturazione intero bene)

Nel biennio 1919-1920 il Genio Civile Italiano risanò i danni di guerra, intervenendo in particolare sul campanile (disegnato da Rodolfo Bertoldi) e sul presbiterio, ampliato e dotato di un nuovo altare ligneo completo del tabernacolo e delle balaustre.

1923/03/11  (benedizione campana)

L’11 marzo 1923 fu benedetta la nuova campana, acquistata in sostituzione di quella requisita durante la guerra.

1937  (decorazione interno)

Marco Bertoldi siglò nel 1937 i dipinti murali del catino absidale e della volta della navata centrale.

1983  (restauro campanile)

Il campanile fu interessato da un restauro nel 1983.

1985  (ristrutturazione tetto)

Il tetto della chiesa fu rimesso a nuovo nell’estate del 1985 e fu coperto da tegole canadesi sulle navate e lamiera metallica sul presbiterio e sull’abside.

2008/03/31 - 2010 (restauro esterno)

L’Ufficio Arte Sacra ha approvato il 31 marzo 2008 il progetto di rifacimento dell’intonaco e del manto di copertura, oltre che di restauro del portale in pietra e del cancello d’ingresso e delle inferriate delle finestre, redatto dall’architetto Stefano Giongo di Lavarone. L’intervento è stato compiuto entro l’estate del 2010.
Descrizione

Orientata a nord-ovest e posta all’attacco della strada che sale al più antico nucleo della frazione Bertoldi, la chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce fu eretta nel 1887 per volere e con l’impegno dei fedeli; deve il suo aspetto attuale ad un primo ampliamento realizzato nel 1898, con l’aggiunta delle navate laterali, e ad una seconda trasformazione del campanile (ricostruito su disegno di Rodolfo Bertoldi) e del presbiterio tra il 1919 e il 1920, dopo i danneggiamenti bellici. La facciata a due spioventi, leggermente avanzata rispetto ai corpi simmetrici delle navate laterali, è serrata tra due semipilastri addossati a sezione poligonale e centrata dal portale centinato sormontato da un ampio oculo; il frontone triangolare presenta il timpano dentellato. Le fiancate simmetriche si caratterizzano per i prospetti a due spioventi serrati tra pilastri angolari, illuminati ciascuno da una monofora centinata; l’abside semicircolare è dotata anch’essa di una coppia di monofore centinate simmetriche. Sul fianco sinistro si eleva il caratteristico campanile, con fusto diviso in tre tronconi da cornici orizzontali modanate e profilature ad archetti pensili, terminante in uno sporto a beccatelli con merli apicali scalari; la cella campanaria ottagonale è dotata di aperture centinate su ogni lato e sormontata da una merlatura traforata. L’interno, coperto da volte a botte, è diviso in tre navate di due campate ciascuna, separate da colonne intonacate a finto marmo su piedritti in pietra, sorreggenti arcate longitudinali e trasversali a pieno centro. Il presbiterio elevato di due gradini è concluso dall’abside semicircolare; dipinti murali di Marco Bertoldi ornano il catino absidale e la volta della navata centrale.
Preesistenze
Data la realizzazione successiva delle navate laterali e il rifacimento postbellico del presbiterio, la navata centrale dovrebbe costituire la parte più antica della chiesa odierna.
Pianta
Aula a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, divisa in tre navate; breve presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi leggermente avanzata rispetto ai corpi simmetrici delle navate laterali, serrata tra due semipilastri addossati a sezione poligonale e centrata da portale centinato sormontato da un ampio oculo. Frontone triangolare con timpano dentellato; finiture a intonaco tinteggiato bicromo, zoccolo di base in malta di calce con finitura degli inerti di grado medio-grosso.
Prospetti
Fiancate simmetriche caratterizzate dall’emergere dei volumi delle navate laterali, con prospetti a due spioventi serrati tra pilastri angolari illuminati ciascuno da una monofora centinata; abside semicircolare dotata anch’essa di una coppia di monofore centinate simmetriche. Finiture a intonaco tinteggiato bicromo, zoccolo di base in malta di calce con finitura degli inerti di grado medio-grosso.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, presso l’innesto delle navate con il presbiterio; fusto diviso in tre tronconi da cornici orizzontali modanate e profilature ad archetti pensili. Una finestra monofora centinata alla base, una seconda apertura serrata tra due centine cieche e una coppia alla sommità del fusto, dotato di uno sporto a beccatelli e di merli apicali scalari. Cella campanaria ottagonale che riprende il motivo delle cornici ad archetti pensili, dotata di aperture centinate su ogni lato e sormontata da una merlatura traforata; croce apicale a bracci trilobati. Finiture a intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navate e presbiterio coperti da volte a botte, catino absidale.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra le navate e il presbiterio, a più spioventi sopra l’abside. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Interno diviso in tre navate di due campate ciascuna, separate da colonne intonacate a finto marmo su piedritti in pietra, sorreggenti arcate longitudinali e trasversali a pieno centro. Lungo la navata sinistra si apre l’accesso interno al campanile. Presbiterio elevato di due gradini, concluso dal catino absidale. Finiture a intonaco tinteggiato bianco e a finto marmo; cornicione corrente modanato di raccordo.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento delle navate in mattonelle di cemento esagonali a tre colori, disposte in corsi diagonali; pavimento del presbiterio e dell’abside in listelli di legno.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati di Marco Bertoldi ornano il catino absidale e la volta della navata centrale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
L’adeguamento liturgico è stato attuato mediante l’accostamento di arredi lignei eterogenei e non ha dunque carattere di stabilità: al centro del presbiterio storico si colloca l’altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento; un leggio funge da ambone presso l’arco santo, a sinistra. Il celebrante utilizza una semplice sedia accostata al lato destro dell’abside; è presente un tabernacolo ligneo che funge da custodia eucaristica non permanente sopra la mensa in muratura dell’altare maggiore storico. Le balaustre lignee sono andate presumibilmente distrutte.
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