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restauro
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Scottini
Terragnolo
Trento
chiesa
sussidiaria
Madonna del Buon Consiglio
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
1888 - 1899(costruzione intero bene); 1899/09/03 - 1899/09/03(benedizione carattere generale); 1931 - 1931(costruzione campanile); 1950 - 1999(decorazione volte); 1996 - 1999(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Buon Consiglio <Scottini, Terragnolo>
Autore (ruolo)
Manfrini, Giovanni (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1888 - 1899 (costruzione intero bene)

La vicenda dell'edificazione dela chiesa della Madonna del Buon Consiglio è legata alla personalità di Domenico Scottini, detto "Minco Perina", che fu il promotore della fabbrica e il principale artefice del reperimento dei fondi necessari al suo completamento. Il progetto dell'edificio, redatto nel 1885 dal maestro muratore di Noriglio Giovanni Manfrini e pagato con qualche staia di orzo, ottenne l'approvazione dell'Ordinariato Vescovile e dell'Imperial Regio Capitanato di Rovereto nella primavera del 1888. I lavori, condotti da maestranze locali dirette dallo stesso Manfrini, si protrassero fino al 1899.

1899/09/03  (benedizione carattere generale)

Il tempio ultimato fu benedetto il 3 settembre 1899.

1931  (costruzione campanile)

Il campanile fu realizzato solo nel 1931.

1950 - 1999 (decorazione volte)

Nel corso della seconda metà del XX secolo sono stati eseguiti i dipinti murali della volta della navata e del catino absidale.

1996 - 1999 (restauro intero bene)

L'edificio fu completamente restaurato tra il 1996 e il 1999. I lavori eseguiti riguardarono il rinnovo delle coperture della chiesa e della sacrestia, il rifacimento del rivestimento in rame della cuspide del campanile, il rinnovo della pavimentazione, il rifacimento degli intonaci interni ed esterni della struttura, nonché il rifacimento della zoccolatura interna per ridurre il fenomeno di infiltrazione delle acque meteoriche.
Descrizione

Costruita dalla popolazione locale tra il 1888 e il 1899, la chiesa della Madonna del Buon Consiglio sorge lungo la via principale della frazione di Scottini (Terragnolo), con orientamento a nord. La facciata, delimitata lateralmente da lesene intonacate, è coronata da un frontone triangolare modanato, rialzato rispetto al livello delle coperture. Il portale centrale è affiancato da due finestre rettangolari e sormontato da un oculo circolare, ai lati del quale si dispongono due nicchie centinate; un ulteriore oculo circolare è presente al centro del timpano del frontone. Le fiancate, simmetriche, recano ciascuna una finestra lunettata aperta in corrispondenza della campata centrale. A destra del presbiterio si trovano la sacrestia e la torre campanaria (1931) con cella a quattro monofore e copertura conica. L'interno si sviluppa a navata unica voltata a botte unghiata e ripartita in tre campate da coppie di lesene intonacate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su quattro gradini e concluso da un'abside semicircolare. Quest'ultima è scandita dalla presenza di quattro lesene intonacate, raccordate da un cornicione marcapiano modanato, che prosegue lungo le pareti del presbiterio e nella terza campata della navata.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare e abside semicircolare.
Facciata
Facciata delimitata da lesene intonacate e coronata da un frontone triangolare, rialzato rispetto al livello delle coperture. Il portale architravato centrale è affiancato da due finestre rettangolari ed è sormontato da un oculo circolare, ai lati del quale si dispongono due nicchie centinate, ora prive di statue. Nel timpano del frontone è presente un ulteriore oculo circolare.
Prospetti
Le fiancate laterali, lisce, presentano ciascuna una finestra lunettata, aperta in corrispondenza della campata centrale. A destra del presbiterio emerge il corpo della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, di modesta altezza, con fusto intonacato a raso sasso, inserita tra i corpi della sacrestia e del presbiterio. La cella campanaria a quattro monofore centinate è compresa tra cornici eminenti ed è sormontata da un tamburo circolare cieco, sul quale insiste una copertura conica.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento in legno e incannicciato: navata sormontata da volta a botte unghiata, ribassata; presbiterio voltato a botte; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda sulla navata e sul presbiterio, monofalda sulla sacrestia, con struttura in legno e manto di copertura in tegole in laterizio; una lamiera metallica gira a semicono sull'abside. Campanile: cuspide conica in lamiera metallica.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di lesene intonacate che definiscono lo spazio di tre campate. Presbiterio rialzato su quattro gradini; abside scandita da quattro lesene intonacate, raccordate da un cornicione modanato che continua lungo i lati del presbiterio e nella terza campata della navata.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di pietra calcarea disposte in corsi diagonali, comune a navata e presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera su intonaco adornano la volta della navata e il catino absidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, con l'introduzione di arredi mobili impiegati come poli liturgici. Balaustre e altare maggiore storico sono stati rimossi e se ne ignora il successivo destino. Al centro del presbiterio storico a raso pavimento è posta una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno. Sulla sinistra, presso l'arco santo, è collocato un leggio in metallo che funge da ambone. Una sedia lignea, collocata su un gradino dietro all'altare al popolo, viene impiegata come sede.
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