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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Foxi
Vallarsa
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1972); presbiterio - aggiunta arredo (1972 circa)
1855/07/26 - 1860(costruzione intero bene); 1860 - 1860(benedizione carattere generale); 1928 - 1928(costruzione campanile); 1931/07/19 - 1931/07/19(benedizione campane); 1941/08/11 - 1941/08/11(decorazione presbiterio); 1972/04/15 - 1972(adeguamento liturgico interno); 1989/09/13 - 1989/09/13(danneggiamento intero bene); 2003/01/16 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Foxi, Vallarsa>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1855/07/26 - 1860 (costruzione intero bene)

La chiesetta di San Rocco fu eretta dagli abitanti della contrada di Foxi a scioglimento di un voto espresso il 26 luglio del 1855, in occasione dell’infuriare del colera nella valle.

1860  (benedizione carattere generale)

L’edificio fu benedetto nel 1860.

1928  (costruzione campanile)

La costruzione del campanile terminò nel 1928.

1931/07/19  (benedizione campane)

Le tre campane furono benedette dall’arciprete don Giuseppe Iellici il 19 luglio 1931.

1941/08/11  (decorazione presbiterio)

Come si ricava dall’iscrizione apposta su una delle figure, l’11 agosto 1941 don Giuseppe Tarter dipinse una coppia di angeli oranti sulla parete di fondo del presbiterio.

1972/04/15 - 1972 (adeguamento liturgico interno)

In base ad una nota con le indicazioni su come effettuare l’adeguamento liturgico, spedita dalla curia di Trento al parroco di Raossi il 15 aprile 1972, si ipotizza che in quell’anno o poco dopo venne smembrato l’altare maggiore storico collocando la mensa al centro del presbiterio e il tabernacolo sulla parete di fondo; la pavimentazione venne realizzata in tapiflex; l’interno venne tinteggiato color crema, con le parti strutturali rilevate.

1989/09/13  (danneggiamento intero bene)

La struttura subì gravi danni a causa dell’evento sismico del 13 settembre 1989.

2003/01/16 - 2003 (restauro intero bene)

In data 16 gennaio 2003 l’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento ha espresso parere favorevole al progetto di restauro della chiesa redatto nel novembre dell’anno precedente dall’architetto Roberto Paoli con la collaborazione di Serena Filippini: si è provveduto a consolidare le strutture murarie; a revisionare delle strutture portanti in legno del tetto e a rifare i manti di copertura di chiesa e campanile e le lattonerie; a sistemare le superfici esterne lapidee e intonacate; a ridurre l’umidità di risalita con la realizzazione di un’efficace rete di smaltimento delle acque piovane, lo scavo di un cunicolo ventilato sui lati est e sud e la sostituzione degli intonaci ammalorati; a sistemare e tinteggiare le superfici interne; a sostituire la pavimentazione; a restaurare i locali di servizio sotto l’aula; a restaurare i serramenti lignei; ad adeguare l’impianto elettrico e di illuminazione.
Descrizione

Orientata ad ovest e con la facciata rivolta alla strada statale che attraversa la frazione di Foxi, la piccola chiesa di San Rocco fu eretta tra il 1855 e il 1860 a scioglimento di un voto espresso in occasione dell’infuriare del colera nella valle. La facciata a due spioventi è serrata tra due ampie lesene intonacate e caratterizzata dal portale centrale architravato, sormontato da una targa con iscrizione e da un oculo; il timpano arretrato è forato da una finestra rettangolare che dà luce al sottotetto. Sulla destra si eleva il campanile, terminato soltanto nel 1928, interamente rivestito in pietra, con quattro monofore centinate chiuse in basso da balaustre nella cella, breve tiburio ottagonale dotato di luci ovali e copertura a cipolla. Le fiancate simmetriche recano ciascuna una finestra a lunetta, mentre il presbiterio rientrante ne ha una rettangolare sul lato sinistro. All’interno la navata unica è delimitata da due arcate trasversali a sesto ribassato sostenute da coppie di paraste, mentre due arcate longitudinali cieche su pilastri sfondano simmetricamente le pareti laterali. Il motivo delle arcate trasversali si ripete nel presbiterio a pianta rettangolare, elevato di un gradino; la parete terminale è sfondata da una nicchia inferiore centinata che ospita la statua del santo titolare e da una seconda nicchia cuspidata, sopra il marcapiano perimetrale, che contiene il crocifisso. Due angeli oranti di Giuseppe Tarter dipinti nel 1941 decorano la superficie muraria a sinistra e a destra della nicchia inferiore; le altre finiture sono a intonaco tinteggiato, con lo zoccolo perimetrale che riprende i colori beige e nero del pavimento.
Preesistenze
La costruzione della chiesa precede di quasi settant’anni quella del campanile.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale.
Facciata
Facciata a due spioventi serrata tra due ampie lesene intonacate, con portale centrale architravato, sormontato da una targa con iscrizione e da un oculo; timpano arretrato forato da una finestra rettangolare che dà luce al sottotetto. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate simmetriche forate ciascuna da una finestra a lunetta; presbiterio rientrante a pianta rettangolare, con una finestra rettangolare sul lato sinistro. Sotto il presbiterio e parte della navata si trovano due ambienti di servizio, realizzati sfruttando il dislivello del terreno presente sul lato ovest e accessibili mediante una scala esterna lungo la parete sud. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare interamente rivestita in pietra, posta a destra della facciata. Scarpa leggermente svasata, fusto delimitato da cornici orizzontali recante mostra di orologio sul lato nord, cella forata da quattro monofore centinate chiuse in basso da balaustre; breve tiburio ottagonale dotato di luci ovali sui lati principali e copertura a cipolla sormontata da croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata sulla navata e sul presbiterio, con centinature portanti in legno e tamponamenti in malta paglia.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra navata e presbiterio, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi; campanile coperto da lamiera metallica.
Interni
Navata unica delimitata da due arcate trasversali a sesto ribassato sostenute da coppie di paraste e recante due arcate longitudinali cieche al centro delle pareti laterali. Presbiterio elevato di un gradino, che ripete il motivo delle arcate trasversali su paraste; la parete terminale è sfondata da una nicchia inferiore centinata che ospita la statua del santo titolare e da una seconda nicchia cuspidata, sopra il marcapiano perimetrale, che contiene il crocifisso. Finiture a intonaco tinteggiato, con zoccolo perimetrale che riprende i colori beige e nero del pavimento.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmette di cemento nelle tonalità beige, rosso, bianco e nero, che evidenzia la via sacra mediante piccole losanghe e i vari settori con cornici a cubi prospettici.
Elementi decorativi
Dipinti murali di don Giuseppe Tarter del 1941 ornano la parete di fondo del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
L’adeguamento liturgico è stato effettuato mediante l’accostamento di elementi eterogenei, in parte fissi e in parte mobili. L’altare maggiore storico è stato smembrato; la mensa a sarcofago in pietra calcarea e pietra di paragone è stata avanzata al centro del presbiterio e dotata di una propria pedana; il tabernacolo storico è stato addossato alla parete di fondo e posto sopra una mensola in marmo. Sono presenti le balaustre lignee a parziale delimitazione del presbiterio.
presbiterio - aggiunta arredo (1972 circa)
All’interno del presbiterio, a sinistra, è collocato un piccolo ambone ligneo; lungo la parete destra sono collocate due sedie lignee identiche per il celebrante e un assistente.
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