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restauro
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Camposilvano
Vallarsa
Trento
chiesa
parrocchiale
SS. Trinità
Parrocchia della Santissima Trinità
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1969); presbiterio - aggiunta arredo (1972 circa); custodia eucaristica - aggiunta arredo (1969-1972); fonte battesimale - intervento strutturale (1971)
1714/04/13 - 1714(costruzione intero bene); 1786/01/23 - 1786/01/23(erezione a espositura carattere generale); 1790 - 1799(passaggio di proprietà intero bene); 1820 - 1822(ampliamento intero bene); 1822/09/20 - 1822(benedizione carattere generale); 1868/07/25 - 1868/07/25(consacrazione carattere generale); 1915 - 1918(variazione d’uso e danneggiamento intero bene); 1920 - 1921(ristrutturazione intero bene); 1959/07/16 - 1959/07/16(erezione a parrocchia carattere generale); 1969 - 1974(ristrutturazione intero bene)
Chiesa della Santissima Trinita
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Trinita <Camposilvano, Vallarsa>
Altre denominazioni SS. Trinità
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1714/04/13 - 1714 (costruzione intero bene)

La prima cappella pubblica dedicata alla Santissima Trinità fu eretta a Camposilvano per volere dei fratelli Giovanni, Domenico e Cristiano Stoffella, nel 1714, ottenutane il 13 aprile di quell’anno la concessione vescovile; la curia autorizzava il rettore di Vallarsa a benedire la posa della prima pietra.

1786/01/23  (erezione a espositura carattere generale)

Con risoluzione sovrana del 23 gennaio 1786 l’edificio sacro fu elevato a espositura della pieve di Lizzana.

1790 - 1799 (passaggio di proprietà intero bene)

Alla fine del XVIII secolo, con l’aiuto del governo, la comunità di Camposilvano acquistò la cappella per poterla ingrandire.

1820 - 1822 (ampliamento intero bene)

Tra il 1820 e il 1822 la costruzione iniziale venne ampliata, mutando l’orientamento originario est-ovest e raggiungendo le dimensioni attuali.

1822/09/20 - 1822 (benedizione carattere generale)

Con decreto vescovile del 20 settembre 1822 il parroco di Vallarsa venne autorizzato a benedire la chiesa.

1868/07/25  (consacrazione carattere generale)

Il vescovo di Trento Benedetto Riccabona consacrò l’edificio il 25 luglio 1868.

1915 - 1918 (variazione d’uso e danneggiamento intero bene)

Durante la grande guerra la chiesa venne utilizzata come stalla e subì dei danni.

1920 - 1921 (ristrutturazione intero bene)

Finito il conflitto la costruzione venne ristrutturata con il sussidio dell’opera per la riparazione dei danni di guerra.

1959/07/16  (erezione a parrocchia carattere generale)

Camposilvano divenne parrocchia il 16 luglio 1959.

1969 - 1974 (ristrutturazione intero bene)

L’adeguamento liturgico strutturale venne effettuato a più riprese tra il 1969 e il 1972 circa; contestualmente vennero rifatti la pavimentazione e il tetto (entro il mese di settembre del 1974).
Descrizione

Orientata a nord-ovest, la chiesa dedicata alla Santissima Trinità si trova al centro del piccolo paese di Camposilvano, a 1000 metri s.l.m., la frazione più alta e più interna della Vallarsa, non lontana dal passo di Pian delle Fugazze e dal confine con il Veneto, e gode di una vista panoramica sulle Piccole Dolomiti. L’edificio, frutto dell’ampliamento ottocentesco della prima cappella del 1714, presenta una semplice facciata a due spioventi intonacata e tinteggiata, con portale timpanato sormontato da un oculo e da un’apertura sommitale esagonale che dà luce al sottotetto; a sinistra si apre un ingresso secondario ed emerge la sacrestia, mentre il campanile con quattro monofore centinate nella cella e cuspide piramidale ottagonale si eleva a destra del presbiterio. All’interno la navata unica è divisa in due campate da coppie di paraste sostenenti arcate trasversali a sesto ribassato e illuminata da due coppie di finestre a lunetta; un primo gradino conduce all’arco santo, a cui si addossano gli altari laterali, un secondo al presbiterio rettangolare, anch’esso diviso in due campate.
Preesistenze
L’area presbiteriale corrisponde presumibilmente al volume della prima cappella e costituisce quindi la parte più antica della costruzione.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rientrante, anch’esso a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale.
Facciata
Semplice facciata a due spioventi intonacata e tinteggiata, con portale architravato completato da frontone triangolare e sormontato da un oculo e da un’apertura sommitale esagonale che dà luce al sottotetto.
Prospetti
Un ingresso secondario elevato di cinque gradini si apre sul fianco sinistro; sullo stesso lato emerge il volume della sacrestia, addossata al presbiterio a pianta rettangolare e dotata di un ambiente seminterrato adibito a deposito con accesso dal lato nord-ovest. Sulla parete di fondo del presbiterio si notano il profilo di una finestra a lunetta tamponata e i resti di un dipinto murale. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato destro della chiesa, in corrispondenza dell’innesto tra la navata e il presbiterio, con quattro monofore centinate sulla cella e cuspide conica ottagonale, sormontata da globo e croce patriarcale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata per la navata e il presbiterio, rinforzate da catene in ferro.
Coperture
Tetto a due falde sopra la navata e il presbiterio, a falda unica sopra la sacrestia; struttura portante in legno, manto di copertura in tegole di cemento. Campanile coperto da lamiera metallica.
Interni
Navata unica divisa in due campate da coppie di paraste sostenenti arcate trasversali a sesto ribassato e illuminata da due coppie di finestre a lunetta; un primo gradino conduce all’arco santo, a cui si addossano gli altari laterali, un secondo al presbiterio rettangolare, anch’esso diviso in due campate. Uno zoccolo rivestito in marmo e un marcapiano modanato percorrono l’intera chiesa; finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse alternate, disposte in corsi diagonali, più antico sul presbiterio e più recente nella navata.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1969)
L’adeguamento liturgico è stato attuato tra il 1969 e il 1972 circa mediante l’accostamento di elementi eterogenei, in parte fissi e in parte mobili. L’altare verso il popolo, fisso, in marmo, a tavolo, elevato su di una propria predella in pietra calcarea rossa in posizione avanzata verso l’arco santo, è stato realizzato dalla Ditta Marmi Passamani e Stoffella di Rovereto e consacrato il 12 ottobre 1969. L’altare maggiore storico è stato distrutto.
presbiterio - aggiunta arredo (1972 circa)
Un leggio a due fronti in legno funge da ambone presso l’arco santo, a sinistra. La sede del celebrante è costituita da uno sgabello ligneo posto in asse con la mensa al popolo, su di una predella, un gradino più in alto rispetto alle panche per i concelebranti, ad esso affiancate e disposte lungo le pareti laterali del presbiterio.
custodia eucaristica - aggiunta arredo (1969-1972)
Un tabernacolo a cassetta a sezione ottagonale irregolare in ottone dorato con specchiature marmoree è stato posto sulla predella dell’altare laterale di San Giuseppe, a destra dell’arco santo.
fonte battesimale - intervento strutturale (1971)
Il fonte battesimale in marmo è stato realizzato sempre dalla Ditta Marmi Passamani e Stoffella di Rovereto su progetto approvato il 9 luglio 1971 e posizionato a sinistra dell’arco santo, davanti all’altare laterale della Madonna.
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