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restauro
adeguamento liturgico
Albaredo
Vallarsa
Trento
chiesa
parrocchiale
Patrocinio di S. Giuseppe
Parrocchia del Patrocinio di San Giuseppe
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1968); presbiterio - aggiunta arredo (1968 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
1752 - 1752(costruzione intero bene); 1768 - 1768(consacrazione carattere generale); 1788 - 1788(erezione a espositura carattere generale); 1876 - 1876(ampliamento intero bene); 1882/10/28 - 1882/10/28(consacrazione carattere generale); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1920 - 1924(ampliamento e ristrutturazione intero bene); 1933 - 1933(realizzazione vetrate); 1953 - 1953(decorazione interno); 1959/10/22 - 1959/10/22(erezione a parrocchia carattere generale); 1968/05/02 - 1968(ristrutturazione interno)
Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe <Albaredo, Vallarsa>
Altre denominazioni Chiesa di San Giuseppe
Patrocinio di S. Giuseppe
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1752  (costruzione intero bene)

La chiesa di Albaredo, dedicata al Patrocinio di San Giuseppe, fu eretta nel 1752.

1768  (consacrazione carattere generale)

Nel 1768, nel corso della visita pastorale del territorio della pieve di Lizzana, l’edificio fu consacrato.

1788  (erezione a espositura carattere generale)

Nel 1788 la cappella fu eretta a espositura della pieve di Lizzana, di patronato cesareo.

1876  (ampliamento intero bene)

La chiesa venne ampliata una prima volta nel 1876, realizzando presumibilmente la cappella destra.

1882/10/28  (consacrazione carattere generale)

A seguito delle modifiche effettuate, la chiesa venne nuovamente consacrata il 28 ottobre 1882.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Gli eventi bellici del 1915-1918 arrecarono gravi danni all'edificio sacro e distrussero quasi completamente la casa canonica, causando la perdita di gran parte della documentazione d’archivio.

1920 - 1924 (ampliamento e ristrutturazione intero bene)

I danni di guerra furono risanati tra il 1920 e il 1924; venne inoltre realizzato un nuovo corpo a due campate sul lato sud-est e il campanile venne in parte ricostruito. Vi furono collocate due nuove campane, benedette il 18 febbraio 1923.

1933  (realizzazione vetrate)

Le due vetrate della controfacciata e dell’abside furono realizzate dalla Vetreria Parisi di Trento in occasione dell’Anno Santo 1933.

1953  (decorazione interno)

Nel 1953 Francesco Chiletto dipinse la volta centrale della navata, le pareti laterali del presbiterio e il catino absidale.

1959/10/22  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu elevata a parrocchia il 22 ottobre 1959.

1968/05/02 - 1968 (ristrutturazione interno)

Fu approvato in data 2 maggio 1968 un progetto a firma del geometra Giuliano Matassoni, che prevedeva una serie di lavori all’interno in concomitanza con l’adeguamento liturgico strutturale: l’altare storico e le balaustre vennero arretrati, fu rifatto il pavimento del presbiterio e dell’ambiente a sinistra, la cantoria venne eliminata dalla controfacciata, chiudendo con mattoni pieni le nicchie che vi si aprivano e completando il cornicione marcapiano perimetrale. Anche l’intonaco venne in parte rifatto.
Descrizione

Orientata a nord-est, con il fianco destro parallelo alla strada provinciale che attraversa la frazione di Albaredo, la chiesa dedicata al Patrocinio di San Giuseppe risale nel suo nucleo originario al 1752, ma fu ampliata dei corpi laterali nel corso dell’Ottocento e con gli interventi di ripristino successivi alla prima guerra mondiale. La facciata timpanata è preceduta da una scalinata a emiciclo a discesa, che la raccorda al piano stradale; il corpo centrale è serrato tra due lesene intonacate, raccordate in alto dalla cornice orizzontale con l’iscrizione dedicatoria. Il portale architravato è sormontato da una finestra ad arcata ribassata e il frontone triangolare è completato da una cornice modanata emergente. Il fianco destro, dotato dell’ingresso secondario, è forato da due lunette e ritmato da una lesena; una terza finestra si apre sopra il volume della cappella emergente, a pianta rettangolare. A quest’ultima si addossa il campanile, con quattro monofore centinate nella cella, altrettanti oculi sul tiburio quadrangolare rientrante e copertura a cipolla; segue poi la sacrestia a due piani. Lungo il fianco sinistro si apre una sola lunetta in corrispondenza della prima campata, si ripete la lesena del lato destro ed emerge il volume del corpo a pianta rettangolare aggiunto tra la navata e il presbiterio, dotato di due finestre. Il presbiterio e l’abside semicircolare sono serrati tra le abitazioni private. All’interno la navata è divisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata, separate da arcate trasversali a pieno centro; in corrispondenza della terza campata due coppie di paraste sostengono le arcate di accesso rispettivamente alla cappella battesimale (a destra) e al corpo laterale aggiunto (a sinistra), diviso a sua volta in due campate, la seconda delle quali affianca il presbiterio, raggiungibile dalla navata salendo tre gradini. Un quarto gradino separa il presbiterio dall’altare maggiore storico, nella zona absidale, preceduta da un’arcata sostenuta da pilastri. Il catino absidale, le pareti laterali del presbiterio e la volta della terza campata sono ornati da tempere figurate di Francesco Chiletto del 1953.
Preesistenze
La navata e il presbiterio costituiscono la parte più antica della chiesa, precedenti la cappella destra e l’ambiente a sinistra.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, dotata di una cappella emergente a pianta rettangolare sul lato destro; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside semicircolare. Un ambiente a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale si sviluppa sul fianco sinistro, tra la navata e il presbiterio.
Facciata
Facciata timpanata preceduta da una scalinata a emiciclo a discesa che la raccorda al piano stradale; corpo centrale leggermente rientrante, serrato tra due lesene intonacate raccordate in alto dalla cornice orizzontale con l’iscrizione dedicatoria. Portale architravato sormontato da una finestra ad arcata ribassata; frontone triangolare con cornice modanata emergente. Croce apicale gigliata su acroterio; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fianco destro forato da due lunette e ritmato da un’ampia lesena, dotato dell’ingresso secondario; una terza finestra si apre sopra il volume della cappella emergente a pianta rettangolare; ad essa si addossa il campanile e poi la sacrestia, a due piani. Lungo il fianco sinistro si apre una sola lunetta in corrispondenza della prima campata, si ripete la lesena del lato destro ed emerge il volume del corpo aggiunto tra la navata e il presbiterio, dotato di due finestre. Il presbiterio e l’abside sono serrati tra le abitazioni private. Finiture a intonaco tinteggiato; zoccolo di base.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul fianco destro della chiesa, tra la navata e il presbiterio; fusto intonacato e tinteggiato dotato di feritoie rettangolari. Cella delimitata da cornici orizzontali emergenti, con quattro monofore centinate, chiuse in basso da parapetti a finta balaustra; altre quattro aperture circolari si trovano sul tiburio quadrangolare rientrante. Copertura a cipolla sormontata dalla croce gigliata e dalla bandierina segnavento.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella navata e nel presbiterio; volte a crociera nel corpo laterale sinistro; catino absidale.
Coperture
Tetto a due falde sopra navata e presbiterio; a più falde sopra l’abside; a falda unica sui corpi secondari emergenti; struttura portante in legno e manto di copertura in tegole di laterizio. Campanile coperto da lamiera metallica.
Interni
Navata unica divisa in tre campate, separate da arcate trasversali a pieno centro. In corrispondenza della terza campata due coppie di paraste sostengono le arcate di accesso rispettivamente alla cappella battesimale (a destra) e al corpo laterale aggiunto (a sinistra), diviso a sua volta in due campate, la seconda delle quali affianca il presbiterio, raggiungibile dalla navata salendo tre gradini. Un quarto gradino separa il presbiterio dall’altare maggiore storico, nella zona absidale, preceduta da un’arcata sostenuta da pilastri. Una finestra ad arco ribassato si apre sul lato sinistro, poco prima del catino absidale. Cornicione corrente modanato lungo la navata e in controfacciata; finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano dipinti murali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in seminato alla veneziana, che rimarca la corsia centrale; pavimento del presbiterio, della cappella battesimale e del corpo laterale di sinistra in quadrotte di marmo bianco e marrone alternate, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali a tempera di Francesco Chiletto ornano la volta della terza campata, le pareti laterali del presbiterio e il catino absidale.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1968)
L’adeguamento liturgico è stato attuato su progetto del geometra Giuliano Matassoni mediante l’accostamento di elementi eterogenei, in parte fissi e in parte mobili: al centro del presbiterio, in posizione avanzata verso l’arco santo, è stato posizionato l’altare verso il popolo, fisso, in marmo, ad ara, dotato di predella propria. L’altare maggiore storico e le balaustre sono stati arretrati verso il catino absidale.
presbiterio - aggiunta arredo (1968 circa)
Presso l’arco santo, a sinistra, un leggio in metallo e compensato funge da ambone; una sedia a braccioli in legno con seduta imbottita costituisce la sede, sul lato opposto. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell’altare maggiore storico.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968)
Il fonte battesimale storico, posto nella cappella destra, è stato privato della predella.
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