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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Volano
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia della Purificazione di Maria
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1350 - 1485(preesistenze intorno); 1485 - 1502/08/16(costruzione intero bene); 1502/08/16 - 1526(realizzazione apparato decorativo intero bene); 1636 - 1638(costruzione sacrestia e apertura ingresso nord intero bene); 1664 - 1667(lavori intero bene); 1729 - 1729(lavori interno); 1790 - 1810(posa altare maggiore); 1871 - 1887(lavori intero bene); 1971 - 1971(restauro intero bene); 1974/07/16 - 1974/07/17(furto carattere generale); 1981 - 1982(restauro intero bene); 2005 - 2005(restauro sacrestia); 2009 - 2009(lavori interno); 2012 - 2012(restauro campanile)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Volano>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1350 - 1485 (preesistenze intorno)

La presenza di un'iscrizione in controfacciata che riporta il millesimo "1394" viene impugnata da Adami e Ferrari (1992) come prova dell'esistenza di una cappella dedicata a San Pantaleone attigua all'ospedale presso il sito dove successivamente sorse la chiesa dedicata a San Rocco, ipotesi suffragata da documenti citati dagli autori.

1485 - 1502/08/16 (costruzione intero bene)

La prima testimonianza attestante l'esistenza del luogo di culto è da riferire ad un'iscrizione presso l'affresco sopra l'altare laterale sinistro, realizzato nel 1491; sulla base di questo dato e in virtù dell'assenza di menzioni dirette della presenza di benefici o proprietà della chiesa negli estimi del 1449, del 1461 e del 1493 citati da Adami e Ferrari (1992) si ipotizza che l'edificio sia sorto intorno all'ultimo quarto del XV secolo sul sito di una preesistente cappella dedicata a San Pantaleone. Tra 1491 e 1496 vennero realizzati gli affreschi in cornu epistolae ed in cornu evangelii, presso i quali nel 1498 vennero situati gli altari laterali. La chiesa acquisì dunque l'assetto odierno grazie ad alcuni interventi di ampliamento probabilmente commissionati dal pievano volanese Bonomino di Spino, conclusi per quanto riguarda le parti strutturali entro il 16 luglio 1502, giorno in cui la chiesa viene solennemente consacrata a San Rocco e San Pantaleone.

1502/08/16 - 1526 (realizzazione apparato decorativo intero bene)

Successivamente alla consacrazione del neoeretto luogo di culto venne realizzato a più riprese il ricco apparato decorativo ad affresco che orna le pareti interne ed il prospetto frontale dell'edificio, opera di maestranze locali e veronesi, probabilmente su impulso del pievano volanese Bonomino di Spino.

1636 - 1638 (costruzione sacrestia e apertura ingresso nord intero bene)

In questo periodo, su indicazione dei delegati vescovili in visita a Volano, venne edificata l'attuale sacrestia sul sito di un preesistente camposanto; contestualmente agli interventi si procedette ad aprire l'ingresso settentrionale.

1664 - 1667 (lavori intero bene)

Nel 1664, dato che la sacrestia da poco eretta aveva reso inservibile la finestra del presbiterio sul lato destro, si procedette ad aprirne una seconda presso la parete settentrionale, causando la perdita di parte degli affreschi. Risale allo stesso anno la sopraelevazione del campanile, che raggiunse così l'assetto odierno; tre anni più tardi fu necessario, per via del peso della torre, consolidare le strutture murarie mediante alcuni barbacani.

1729  (lavori interno)

In questo anno vennero realizzate le balaustre in gesso.

1790 - 1810 (posa altare maggiore)

Secondo Adami e Ferrari (1992), l'odierno altare maggiore venne realizzato e installato da maestranze castionesi in questo periodo.

1871 - 1887 (lavori intero bene)

In questo periodo si assisttette ad una serie di interventi quali il restauro delle strutture della torre campanaria, l'apertura delle due finestre ogivali visibili presso il prospetto frontale, il rinnovo dell'altare maggiore e la posa delle balaustre marmoree.

1971  (restauro intero bene)

Costa (1984) riporta di una campagna di restauro effettuata in questo anno.

1974/07/16 - 1974/07/17 (furto carattere generale)

Nella notte del 16 luglio 1974 alcuni ignoti trafugarono dalla chiesa due pale d'altare ed una tavola votiva.

1981 - 1982 (restauro intero bene)

Sotto la direzione dell'architetto Michelangelo Lupo si procedette in questo biennio al restauro conservativo dell'intera struttura, concretatosi nel rinnovo degli intonaci interni ed esterni, nel consolidamento dell'arco santo, delle strutture dell'abside e delle pareti della navata, nel restauro degli affreschi in facciata.

2005  (restauro sacrestia)

Su progetto dell'architetto Guido Kiniger venne effetttuato in questo anno il restauro degli intonaci e dei serramenti della sacrestia.

2009  (lavori interno)

L'impianto di illuminazione venne sostituito in questo periodo sulla base di un progetto elaborato dal perito industriale Adriano Calabri.

2012  (restauro campanile)

Vennero realizzati in questo anno alcuni interventi di rinnovo del castello campanario progettati dall'architetto Guido Kiniger.
Descrizione

La chiesa di San Rocco a Volano, pregevole esempio di architettura quattrocentesca lagarina, venne edificata a fine XV secolo sul sito di una preesistente cappella trecentesca dedicata a San Pantaleone. Consacrata nel 1502 a San Rocco e San Pantaleone, la cappella venne ornata a più riprese da maestranze locali e veronesi tra 1491 e 1526 grazie all'impulso dell'allora pievano di Volano Bonomino di Spino. Interventi significativi previdero l'erezione della sacrestia, l'elevazione del campanile e l'apertura di una finestra settentrionale nel XVII secolo; gli ultimi interventi consistettero nell'apertura delle finestre in facciata nel XIX secolo. Il prospetto frontale, a due spioventi aggettanti rispetto alla parete e sostenuti dalle travi portanti della copertura, rastremate e modanate, è caratterizzato dal portale d'ingresso lapideo, i cui piedritti dotati di basamento e ornati da un motivo cordonato presentano mensole a sostegno dell'architrave. Sopra il portale si trovano una nicchia a profilo superiore ad arco ribassato ed un oculo strombato. Ai lati del portale sono due finestre a sesto acuto, inferriate e dotate di cornice lapidea. La fiancata destra aderisce parzialmente ad un edificio di pertinenza privata; il fianco sinistro risulta aperto da una finestra a sesto acuto con cornice lapidea e da un ingresso laterale architravato, elevato da un gradino, a livello della navata, mentre una seconda finestra ogivale si apre sul presbiterio. Questo risulta prolungato ad includere i locali di sacrestia, particolarmente evidenti presso il prospetto orientale. La torre campanaria, inclusa nelle strutture della sacrestia presso il fianco destro della chiesa, presenta un fusto quadrangolare ed una cella campanaria, introdotta da una fascia marcapiano, aperta su ogni lato da una monofora a sesto acuto dotata di balaustra e sostenuta da pilastrini con cornice d'imposta. Al di sopra della cella, conclusa da un cornicione sostenuto da mensole, è posto il tamburo ottagonale, caratterizzato da aperture a sesto acuto a lati alterni, da cui si diparte la cuspide piramidale rastremata in lamiera metallica, cimata da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, non scandita in campate e coperta da un sistema di capriate lignee a vista. L'arco santo a sesto acuto, dotato di cornice d'imposta lapidea, introduce all'ambiente elevato da due gradini del presbiterio a pianta quadrata; questo, delimitato dalla navata da balaustre marmoree, presenta un accesso ai locali di sacrestia sul lato destro e risulta coperto da una volta a crociera. L'intera cappella è ornata da un ciclo pittorico ad affresco; la parete sinistra della navata, conclusa da un fregio a plamette, presenta scene della vita della Vergine e di Cristo infante, le figure di Sant'Antonio Abte e San Sebastiano ed una fascia basamentale ornamentale; la parete destra mostra il medesimo impianto e riporta scene dela Passione di Cristo e le figure di Sant'Antonio Abate e San Pantaleone. La parete dell'arco santo presenta una Crocifissione ai cui lati sono presenti raffigurazioni di San Giorgio e San Martino. Ai lati dell'arco santo sono presenti due sacre conversazioni, mentre le pareti del presbiterio riportano episodi della vita di San Rocco. La volta del presbiterio presenta raffigurazioni di personaggi sacri entro tondi; in facciata è raffigurato un Giudizio Universale.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, concluso da presbiterio a pianta quadrata incluso in un corpo aggiunto a pianta rettangolare.
Facciata
Il prospetto frontale, a due spioventi aggettanti rispetto alla parete e sostenuti dalle travi portanti della copertura, rastremate e modanate, è caratterizzato dal portale d'ingresso lapideo, i cui piedritti dotati di basamento e ornati da un motivo cordonato presentano mensole a sostegno dell'architrave. Sopra il portale si trovano una nicchia a profilo superiore ad arco ribassato ed un oculo strombato. Ai lati del portale sono due finestre a sesto acuto, inferriate e dotate di cornice lapidea; le finiture sono ad intonaco affrescato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
La fiancata destra aderisce parzialmente ad un edificio di pertinenza privata; il fianco sinistro risulta aperto da una finestra a sesto acuto con cornice lapidea e da un ingresso laterale architravato, elevato da un gradino, a livello della navata, mentre una seconda finestra ogivale si apre sul presbiterio. Questo risulta prolungato ad includere i locali di sacrestia, particolarmente evidenti presso il prospetto orientale. Le finiture sono ad intonaco rustico, in alcuni tratti a raso sasso.
Campanile
La torre campanaria, inclusa nelle strutture della sacrestia presso il fianco destro della chiesa, presenta un fusto quadrangolare ed una cella campanaria, introdotta da una fascia marcapiano, aperta su ogni lato da una monofora a sesto acuto dotata di balaustra e sostenuta da pilastrini con cornice d'imposta. Al di sopra della cella, conclusa da un cornicione sostenuto da mensole, è posto il tamburo ottagonale, caratterizzato da aperture a sesto acuto a lati alterni, da cui si diparte la cuspide piramidale rastremata in lamiera metallica, cimata da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: capriate lignee sopra la navata, volta crociera in muratura sopra il presbiterio.
Coperture
Copertura a due spioventi sopra la navata, a due falde sopra il presbiterio e il retrostante locale. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, non scandita in campate e coperta da un sistema di capriate lignee a vista. L'arco santo a sesto acuto, dotato di cornice d'imposta lapidea, introduce all'ambiente elevato da due gradini del presbiterio a pianta quadrata; questo, delimitato dalla navata da balaustre marmoree, presenta un accesso ai locali di sacrestia sul lato destro e risulta coperto da una volta a crociera. Le finiture sono ad intonaco affrescato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in quadrotte in cotto disposte a corsi diagonali; il presbiterio è pavimentato a quadrotte in pietra calcarea bianche, nere e ocra disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
L'intera cappella è ornata da un ciclo pittorico ad affresco; la parete sinistra della navata, conclusa da un fregio a palmette, presenta scene della vita della Vergine e di Cristo infante, le figure di Sant'Antonio Abate e San Sebastiano ed una fascia basamentale ornamentale; la parete destra mostra il medesimo impianto e riporta scene dela Passione di Cristo e le figure di Sant'Antonio Abate e San Pantaleone. La parete dell'arco santo presenta una Crocifissione ai cui lati sono presenti raffigurazioni di San Giorgio e San Martino. Ai lati dell'arco santo sono presenti due sacre conversazioni, mentre le pareti del presbiterio riportano episodi della vita di San Rocco. La volta del presbiterio presenta raffigurazioni di personaggi sacri entro tondi; in facciata è raffigurato un Giudizio Universale.
Adeguamento liturgico

nessuno
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