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edilizia di culto
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adeguamento liturgico
Volano
Trento
oratorio
sussidiario
SS. Trinità
Parrocchia della Purificazione di Maria
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1707 - 1708(costruzione intero bene); 1751 - 1753(ricostruzione intero bene); 1784 - 1802(soppressione confraternita carattere generale); 1870 - 1870(cambio di intitolazione carattere generale); 1886 - 1886(restauro intero bene); 1950 - 1951(restauro intero bene); 1978 - 1979(restauro intero bene); 1991 - 1991(restauro copertura); 2000 - 2001(restauro intero bene); 2004 - 2006(lavori interno)
Oratorio della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Santissima Trinità <Volano>
Altre denominazioni Confraternita
Santissimo Sacramento
Chiesa della Santissima Trinità
SS. Trinità
Autore (ruolo)
Tacchi, Giuseppe (ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura tardobarocca (costruzione)
Notizie Storiche

1707 - 1708 (costruzione intero bene)

L'edificazione dell'oratorio nelle forme originarie avvenne in questo periodo, sollecitata dall'allora parroco Valentino Poli in seguito alla riorganizzazione e alla fondazione ufficiale della confraternita del Santissimo Sacramento nel 1693.

1751 - 1753 (ricostruzione intero bene)

Grazie a documenti inediti citati da Adami (2004) è stato possibile datare la demolizione dell'antico oratorio e la ricostruzione dell'oratorio nelle forme odierne grazie all'opera del capomastro Giuseppe Tacchi, che curò anche parte dell'impianto stucchivo interno. Allo stesso periodo risale l'ornamentazione interna ad affresco curata da Orlando Fattori.

1784 - 1802 (soppressione confraternita carattere generale)

In ottemperanza ad un decreto imperiale emesso da Giuseppe II in questo anno la confraternita del Santissimo Sacramento venne soppressa, i suoi beni vennero messi all'incanto e l'oratorio fu affidato alle cure del parroco; la confraternita venne rifondata nel 1802 grazie all'allora parroco Pietro Saibanti.

1870  (cambio di intitolazione carattere generale)

Per volere dell'allora parroco Albino Rella in questo anno l'oratorio, precedentemente dedicato alla Santissima Trinità, venne intitolato a San Filippo Neri; in un momento successivo il tempio fu restituito all'originale intitolazione.

1886  (restauro intero bene)

In questo anno si procedette al consolidamento delle pareti, ad un'opera di tinteggiatura interna ed esterna, al rinnovo del prospetto frontale.

1950 - 1951 (restauro intero bene)

Secondo una nota riportata da Chiocchetti (1951) risalgono a questo biennio alcuni interventi di restauro interno ed esterno.

1978 - 1979 (restauro intero bene)

Al biennio risalgono interventi relativi alla tinteggiatura interna ed esterna, al restauro degli affreschi presso la volta della navata e alla sostituzione delle finestre.

1991  (restauro copertura)

Il manto e la struttura portante della copertura vennero restaurati in questo anno.

2000 - 2001 (restauro intero bene)

Sulla base degli elaborati redatti dall'architetto Guido Kiniger si procedette in questo periodo ad un'opera di restauro conservativo dell'intera struttura, concretatosi nel rinnovo degli intonaci e degli apparati lapidei, nel consolidamento degli stucchi e delle volte, nella sostituzione della lattoneria e in un'opera di tinteggiatura.

2004 - 2006 (lavori interno)

In questo periodo si procedette alla posa del nuovo impianto di riscaldamento a pavimento.
Descrizione

L'edificazione dell'oratorio della Santissima Trinità avvenne tra 1707 e 1708, sollecitata dall'allora parroco Valentino Poli in seguito alla riorganizzazione e alla fondazione ufficiale della confraternita del Santissimo Sacramento nel 1693. L'assetto odierno venne acquisito in seguito alla ricostruzione operata dal capomastro Giuseppe Tacchi tra 1751 e 1753. Il prospetto frontale, elevato rispetto al piano pavimentale del sagrato, è scandito in tre settori verticali da paraste ioniche ed è rinserrata da setti murari di raccordo alle fiancate dal profilo convesso delimitate verso la fiancata da un'ulteriore parasta. Il settore centrale ospita il portale d'ingresso, lapideo, architravato e cimato da un fastigio a volute, servito da due rampe di gradini affrontate e dotate di corrimano. Il portale è sovrastato da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo; i settori laterali sono caratterizzati da basse edicole emergenti coperte da falde lapidee a livello del portale e da nicchie centinate ospitanti sculture a livello della finestra. Il fronte, impostato su una trabeazione incassata nel settore centrale, cimato da una croce apicale, è centrato da un'ulteriore nicchia centinata ospitante una scultura. I prospetti laterali rivelano l'aggetto della navata rispetto al presbiterio al quale è raccordata mediante setti murari diagonali, e sono aperti da due finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo, una sulla navata e una sul presbiterio. L'interno presenta un'aula a pianta a ottagono irregolare caratterizzata da setti murari diagonali caratterizzati da nicchie centinate ospitanti sculture e rinserrati da paraste composite sorreggenti la trabeazione su cui si impostano le arcate a tutto sesto da cui si diparte la volta a vela che copre l'ambiente. L'arco santo a tutto sesto introduce all'ambiente rettangolare ad asse maggiore trasversale del presbiterio, elevato da un gradino e caratterizzato da paraste angolari composite su cui si impostano arcate a tutto sesto, dalle quali si diparte la volta a vela che copre l'ambiente. La volta della navata è ornata da affreschi entro ricche cornici in stucco raffiguranti i quattro evangelisti e la glorificazione dell'Eucaristia.
Pianta
L'aula presenta una pianta a ottagono allungato, conclusa dal presbiterio a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale.
Facciata
Il prospetto frontale, elevato rispetto al piano pavimentale del sagrato, è scandito in tre settori verticali da paraste ioniche ed è rinserrata da setti murari di raccordo alle fiancate dal profilo convesso delimitate verso la fiancata da un'ulteriore parasta. Il settore centrale ospita il portale d'ingresso, lapideo, architravato e cimato da un fastigio a volute, servito da due rampe di gradini affrontate e dotate di corrimano. Il portale è sovrastato da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo; i settori laterali sono caratterizzati da basse edicole emergenti coperte da falde lapidee a livello del portale e da nicchie centinate ospitanti sculture a livello della finestra. Il fronte, impostato su una trabeazione incassata nel settore centrale, cimato da una croce apicale, è centrato da un'ulteriore nicchia centinata ospitante una scultura. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
I prospetti laterali rivelano l'aggetto della navata rispetto al presbiterio al quale è raccordata mediante setti murari diagonali, e sono aperti da due finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo, una sulla navata e una sul presbiterio. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a vela in muratura a cantinelle intonacata sopra la navata e sopra il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra l'intero edificio; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta un'aula a pianta a ottagono irregolare caratterizzata da setti murari diagonali caratterizzati da nicchie centinate ospitanti sculture e rinserrati da paraste composite sorreggenti la trabeazione su cui si impostano le arcate a tutto sesto da cui si diparte la volta a vela che copre l'ambiente. L'arco santo a tutto sesto introduce all'ambiente rettangolare ad asse maggiore trasversale del presbiterio, elevato da un gradino e caratterizzato da paraste angolari composite su cui si impostano arcate a tutto sesto, dalle quali si diparte la volta a vela che copre l'ambiente. Le finiture sono a stucchi e ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è costituita di quadrotte in cotto, disposte a corsi diagonali presso l'aula, a corsi orizzontali presso il presbiterio.
Elementi decorativi
La volta della navata è ornata da affreschi entro ricche cornici in stucco raffiguranti i quattro evangelisti e la glorificazione dell'Eucaristia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei nel presbiterio non aventi carattere di stabilità. Al centro è posizionato l'altare verso il popolo, caratterizzato da un tavolo ligneo. Presso il sostegno sinistro dell'arco santo, entro il presbiterio, è situato un leggio ligneo impiegato come ambone; presso la parete sinistra del presbiterio è presente una sedia impiegata come sede del celebrante. Il presbiterio preserva il proprio altare maggiore storico, il cui tabernacolo viene impiegato come custodia eucaristica durante le celebrazioni.
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