chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Potenza Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo cappella rettoria Beato Bonaventura Parrocchia di San Gerardo Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1651 - 1775(destinazione originaria intero bene); XIX - XIX(variazione d'uso intero bene); 1904 - 1904(restauro intero bene); 1932 - 1933(restauro intero bene); 1960 - 1964(restauro intero bene); 1991 - XX(restauro intero bene)
Cappella del Beato Bonaventura
Tipologia e qualificazione
cappella rettoria
Denominazione
Cappella del Beato Bonaventura <Potenza>
Altre denominazioni
Cappella del Beato Bonaventura da Potenza
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche
1651 - 1775 (destinazione originaria intero bene)
La cappella del Beato Bonaventura era in origine un edificio privato. Qui nacque nel 1651 Carlo Antonio Gerardo Lavanca, meglio noto come fra' Bonaventura, sacerdote francescano dell'Ordine dei Minori Conventuali, beatificato nel 1775.
XIX (variazione d'uso intero bene)
Per iniziativa del vescovo Tiberio Durante, agli inizi del XIX secolo, l'edifico che ospita l'attuale cappella del Beato Bonaventura fu consacrato a luogo di culto.
1904 (restauro intero bene)
Come attestato da una lapide, prima posizionata all'esterno sulla facciata, ora all'interno della stessa, la cappella fu interessata da alcuni lavori di restauro nel 1904.
1932 - 1933 (restauro intero bene)
La cappella è rimasta abbandonata a se stessa per vari anni fino alla chiusura per restauro, nel 1932, voluto per interessamento del cassiere della Congrega del Beato Bonaventura Gianvito Forlenza, e con il consenso del Vescovo pro-tempore Augusto Bertazzoni, fu riaperta al culto l'anno seguente, l'11 febbraio del 1933 con solenne cerimonia.
1960 - 1964 (restauro intero bene)
Ulteriori lavori di restauro furono eseguiti negli anni 1960-64.
1991 - XX (restauro intero bene)
Gli ultimi lavori di restauro che hanno interessato la cappella sono successivi al terremoto del 1991.
Descrizione
A poca distanza dalla cattedrale di S. Gerardo e in prossimità di via Pretoria si trova la Cappella del Beato Bonaventura. All'esterno la facciata si caratterizza per la presenza di un pregevole portale settecentesco in pietra calcarea, forse proveniente dalla chiesa del soppresso monastero delle clarisse di S. Luca. Gli stipiti sono impreziositi da elementi decorativi a motivi vegetali inseriti tra volute; la piattabanda presenta al centro due teste di cherubini alati, al di sopra dei quali due elementi a voluta racchiudono uno stemma francescano; completano la facciata una finestra a guisa di lunetta ed un campanile a vela sul lato sinistro del tetto. Internamente la cappella è costituita da un unico ambiente diviso in due vani da un enorme arcata a tutto sesto su pilastri a pianta quadrata. Varcato l'ingresso, sulla parete destra, è collocato un grande dipinto, un olio su tela, raffigurante un'Ultima Cena, opera dell'artista Mario Prayer che ne aveva realizzato uno identico per la cappella del Ss. Sacramento del Duomo. Accanto, all'interno di una nicchia, un'urna lignea dorata custodisce alcune reliquie del Santo (frammenti degli abiti). Al di sopra, tre oli su tavola rappresentano rispettivamente il Crocifisso, l'Addolorata e S. Giovanni, opere degli anni '50 del XX secolo del pittore Prayer. Allo stesso artista si deve anche la decorazione della volta a crociera nelle cui vele sono raffigurati i quattro Evangelisti mentre nelle due zone laterali vi sono disegni geometrici che si replicano nel vano di sinistra che, al centro del soffitto, presenta le raffigurazioni del "Sacro Cuore di Gesù" e dell'"Immacolata Concezione". Sul presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio, è collocato l'altare in pietra rossa di Avigliano in tarsia e al di sopra una grande tela raffigura il Beato in estasi davanti al Ss. Sacramento, realizzata nel 1907 dal potentino Vincenzo Busciolano, come riproduzione di un dipinto del XVIII secolo, allora conservato nella sacrestia della Chiesa di San Francesco. Nella zona presbiteriale sono custodite altre due reliquie, in due piccoli reliquiari in legno e metallo, una del Beato e l'altra di S. Gerardo Vescovo. All'esterno, antistante la cappella, è il vicolo Bonaventura collocato in uno dei più belli scorci del centro storico di Potenza.
Impianto strutturale
Edificio in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare con navata unica, ripartita in due vani.
Coperture
Tetto a falda unica sull'intera navata. Copertura di tegole a coppi in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in marmi policromi di buona fattura.
Elementi decorativi
Opera dell'artista M. Prayer e risalenti agli anni '50 del XX secolo sono le decorazione della volta a crociera nelle cui vele sono raffigurati i quattro Evangelisti.