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Ronzo-Chienis
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Barbara
Parrocchia della Dedicazione di San Michele Arcangelo
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1974 circa)
1971 - 1974(costruzione intero bene); 1983/08/15 - 1983/08/15(benedizione carattere generale)
Chiesa di Santa Barbara
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Barbara <Ronzo-Chienis>
Altre denominazioni S. Barbara
Autore (ruolo)
Campostrini, Sisto (disegno (?))
Zucchelli, Camillo (progetto (?))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1971 - 1974 (costruzione intero bene)

La moderna chiesa di Santa Barbara, opera dell’ingegner Sisto Campostrini di Rovereto, fu eretta tra giugno 1971 (posa della prima pietra) e giugno 1974 dall’Impresa Costruzioni Martinelli & Benoni di Ronzo, su progetto dell’architetto Camillo Zucchelli di Arco, sulle rovine di un vecchio accampamento militare austro-ungarico e a pochi metri dall’edicola dedicata sempre alla santa patrona dei minatori.

1983/08/15  (benedizione carattere generale)

La chiesa venne inaugurata e benedetta il 15 agosto 1983.
Descrizione

Costruita a 1147 metri s.l.m., la chiesa di Santa Barbara sorge nell’omonima località turistica sopra Ronzo-Chienis, su terreno comunale, orientata a sud-est. La struttura poligonale manca di una facciata; i prospetti, in parte fra loro paralleli, in parte obliqui, sono caratterizzati da setti murari in cemento armato a vista, con inserti decorativi in pietra calcarea, raccordati da ampie vetrate con telai in legno e ferro, appoggiate su di uno zoccolo in mattoni a vista. La zona presbiteriale è comunicante con la sacrestia, disposta per angolo a chiusura della costruzione. Due possenti pilastri in cemento armato, leggermente discosti dalla struttura, sostengono le due falde del tetto, prolungate a coprire la zona antistante gli accessi a mo di portico; sul colmo del tetto, all’estremità del presbiterio, è collocato un semplice castello in legno per la campana, coperto da un tettuccio a due spioventi. All’interno l’aula unica poligonale, coperta da armatura in legno di abete a vista e orditura in perlinato Douglas, è caratterizzata dalle medesime finiture esterne; due ingressi simmetrici si trovano lungo le fiancate parallele vetrate nord-est e sud-ovest. La disposizione a spina di pesce dei banchi, costituiti da tronchi d’albero tagliati a metà, riprende l’orientamento generale dell’interno. All’estremità sud-orientale della struttura si trova il presbiterio esagonale irregolare, elevato di due gradini; i tre setti murari che lo delimitano non sono continui, ma interrotti simmetricamente da due aperture a luce rettangolare a piena altezza, parzialmente schermate da tende, per consentire l’accesso alla sacrestia retrostante.
Pianta
Pianta complessiva dell’aula poligonale e della sacrestia a forma di “cervo volante”, racchiusa entro un portico a pianta romboidale.
Prospetti
La chiesa manca di una facciata; i prospetti, in parte fra loro paralleli, in parte obliqui, sono caratterizzati da setti murari realizzati in cemento armato a vista, con inserti decorativi in pietra calcarea, raccordati da ampie vetrate con telai in legno e ferro, appoggiate su di uno zoccolo in mattoni a vista, che contengono i due ingressi simmetrici, lungo le pareti nord-est e sud-ovest. La zona presbiteriale è comunicante con la sacrestia, disposta per angolo a chiusura della costruzione; all’angolo opposto è presente una vetrata cruciforme sullo spigolo all’incontro dei setti murari. Due possenti pilastri in cemento armato, discosti dalla costruzione, sostengono le due falde del tetto, prolungate a coprire la zona antistante gli accessi a mo di portico.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in laterizio, cemento e cemento armato; strutture di orizzontamento: copertura a due falde con armatura in legno di abete a vista e orditura in perlinato Douglas.
Coperture
Tetto a due ampie falde con struttura portante in legno e manto di copertura in tegole di cemento scure; sul colmo del tetto, all’estremità del presbiterio, è collocato un semplice castello in legno per la campana, coperto da un tettuccio a due spioventi.
Interni
Aula unica poligonale orientata per angolo, con le pareti oblique finite in cemento armato a vista e le fiancate parellele, con i due ingressi simmetrici, caratterizzate da ampie vetrate dai telai lignei su di uno zoccolo in mattoni a vista. La disposizione a spina di pesce dei banchi, costituiti da tronchi d’albero tagliati a metà, riprende l’orientamento generale dell’interno. All’estremità sud-orientale della struttura si trova il presbiterio esagonale irregolare, elevato di due gradini; i tre setti murari che lo delimitano non sono continui, ma interrotti simmetricamente da due aperture a luce rettangolare a piena altezza, parzialmente schermate da tende, per consentire l’accesso alla sacrestia retrostante. La parete di fondo del presbiterio è centrata da un’apertura cruciforme ospitante una semplice croce lignea. Le pareti della sacrestia sono intonacate e tinteggiate in color arancio-bruno.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della zona per i fedeli in piastrelle rettangolari di cotto, disposte in corsi paralleli sfalsati; presbiterio pavimentato in legno. Portico d’ingresso pavimentato a lastre rettangolari di pietra calcarea.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1974 circa)
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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