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Manzano
Mori
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Antonio
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1968-1972)
1537 - 1537(menzione carattere generale); 1641 - 1681(ampliamento o ricostruzione intero bene); 1797 - 1797(erezione a primissaria curata carattere generale); 1881/10/28 - 1881/10/28(consacrazione carattere generale); 1917 - 1917(danneggiamento intero bene); 1960/01/16 - 1960/01/16(erezione a parrocchia carattere generale); 1968 - 1972(adeguamento liturgico intero bene); 1982 - 1982(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio <Manzano, Mori>
Altre denominazioni S. ANTONIO abate
Chiesa di Sant'Antonio Abate
S. Antonio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1537  (menzione carattere generale)

La cappella di Sant’Antonio Abate di Manzano è ricordata per la prima volta dalla visita pastorale del cardinale Bernardo Cles del 1537.

1641 - 1681 (ampliamento o ricostruzione intero bene)

Come si evince dalle iscrizioni in facciata (1641 sul portale maggiore, 1681 dipinto in alto al centro), nel corso del XVII secolo l’edificio sacro assunse le dimensioni e l’aspetto attuale, a seguito di un ampliamento o di una ricostruzione.

1797  (erezione a primissaria curata carattere generale)

Nel 1797 la cappella fu eretta a primissaria curata della pieve di Gardumo (Valle San Felice).

1881/10/28  (consacrazione carattere generale)

Il 28 ottobre 1881 la chiesa venne consacrata, probabilmente a seguito di qualche intervento di ristrutturazione o di modifica dell’edificio.

1917  (danneggiamento intero bene)

La chiesa venne bombardata nel 1917 e uno degli altari andò distrutto.

1960/01/16  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu elevata a parrocchiale il 16 gennaio 1960.

1968 - 1972 (adeguamento liturgico intero bene)

Grazie alle note dattiloscritte conservate nell’archivio dell’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento si apprende che l’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio fu attuato in più momenti tra il 1968 e il 1972, entro il mese di giugno, realizzando un ampliamento dell’area presbiteriale mediante una pedana in legno che raccorda i gradini originali di accesso con gli altari laterali all’arco santo. L’altare maggiore storico venne presumibilmente arretrato verso il fondo del presbiterio e privato delle balaustre. Contestualmente furono rimossi i corpi illuminati presenti (un lampadario centrale e due lampade pendenti laterali), sostituiti da faretti, e l’interno venne ritinteggiato.

1982  (restauro intero bene)

La chiesa fu nuovamente restaurata nel 1982.
Descrizione

Orientata regolarmente ad est, la parrocchiale di Manzano sorge al centro di un terrazzamento delimitato da possenti mura di contenimento, nella parte alta del paese. Menzionata per la prima volta dalla visita pastorale del 1537, assunse l'aspetto attuale nel secolo successivo. La semplice facciata a due spioventi intonacata e tinteggiata, a cui su accede mediante una scalinata, è caratterizzata dal portale centrale architravato in pietra calcarea sormontato da una finestra a lunetta e da una targa sommitale con iscrizione dipinta. Lungo il fianco sinistro cieco emergono i volumi della centrale termica e del deposito; la fiancata destra è forata da tre finestre a lunetta e da un ingresso secondario architravato in corrispondenza della terza campata. Poco più avanti si addossa il campanile, con quattro monofore centinate nella cella e copertura conica tra quattro acroteri angolari a vaso; sempre a destra emerge il corpo della sacrestia, affiancato al presbiterio rettangolare con parete di fondo cieca. All’interno la navata unica è divisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata da coppie di pilastri in muratura con capitelli leggermente svasati e rigati, che sostengono arcate trasversali e longitudinali a pieno centro; presso l’arco santo a tutto sesto si elevano i due altari laterali gemelli. Una pedana lignea a due gradini introduce nel presbiterio; un’ultima arcata trasversale, presso le portine dell’altare maggiore storico, raccorda il presbiterio alla breve abside, chiusa da una parete leggermente concava.
Preesistenze
La parte più antica della struttura dovrebbe corrispondere alla zona presbiteriale.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale.
Facciata
Semplice facciata a due spioventi intonacata e tinteggiata, con portale centrale architravato in pietra calcarea sormontato da una finestra a lunetta e da una targa sommitale con iscrizione dipinta.
Prospetti
Fiancata sinistra cieca, movimentata dall’emergere dei volumi della centrale termica e del deposito; fiancata destra forata da tre finestre a lunetta, una per ogni campata, e da un ingresso secondario architravato in corrispondenza della terza campata. Poco più avanti si addossa il fusto del campanile, quindi emerge il corpo della sacrestia, affiancato al presbiterio rettangolare con parete di fondo cieca. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul fianco destro della chiesa, in corrispondenza dell’innesto tra la navata e il presbiterio; fusto intonacato forato da feritoie sovrapposte e completato dalla mostra dell’orologio. Cella delimitata da cornici orizzontali, con quattro monofore centinate, profilate in pietra calcarea; copertura conica sormontata da globo e croce apicale con bandierina segnavento, tra quattro acroteri angolari a vaso.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata in muratura sulla navata e sul presbiterio, rinforzate da chiavi in ferro.
Coperture
Tetto a due spioventi sulla navata, a spiovente unico sul presbiterio e sopra gli ambienti di servizio, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi; campanile coperto da lamiera metallica.
Interni
Navata unica divisa in tre campate da coppie di pilastri in muratura con capitelli leggermente svasati e rigati, che sostengono arcate trasversali e longitudinali a pieno centro; l’accesso secondario si apre in corrispondenza della terza campata a destra. Presso l’arco santo a tutto sesto si elevano i due altari laterali gemelli; una pedana lignea a due gradini introduce nel presbiterio, a pianta rettangolare. Un’ultima arcata trasversale, presso le portine dell’altare maggiore storico, raccorda il presbiterio alla breve abside, chiusa da una parete leggermente concava.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte di pietra calcarea alternativamente bianche e rosse, disposte in corsi diagonali; al centro del presbiterio pavimento lavorato a intarsio di marmi policromi con motivo a tralci intrecciati. Pavimento in mattonelle di cemento nel coro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1968-1972)
L’adeguamento liturgico è stato attuato mediante la realizzazione di una pedana lignea sagomata e gradinata, che ha ampliato l’area presbiteriale; l’altare verso il popolo, in legno, a raso pavimento, a tavolo con lato frontale pieno, poggia per metà sul pavimento del presbiterio storico e per metà sulla pedana; un leggio con treppiede in metallo e lettorile in compensato funge da ambone a destra dell’altare. Una sedia in legno con seduta e schienale imbottiti costituisce la sede, in asse tra l’altare verso il popolo e quello maggiore storico, il cui tabernacolo funge da custodia eucaristica; non sono presenti le balaustre, andate presumibilmente distrutte.
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