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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Corné
Brentonico
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Matteo
Parrocchia della Madonna del Carmine
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1525 - 1525(preesistenze carattere generale); 1535 - 1549(costruzione intero bene); 1684 - 1684(menzione mura perimetrali); 1737 - 1737(ampliamento intero bene); 1740 (?) - 1759 (?)(costruzione edicole); 1786 - 1786(cambio di giurisdizione carattere generale); 1800 - 1819(restauro edicole); 1884 - 1884(rifacimento pavimentazione); 1972 - 1973(restauro intero bene); 1976 - 1977(restauro intero bene); 1990 - 1999(restauro intero bene)
Chiesa di San Matteo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Matteo <Corné, Brentonico>
Altre denominazioni S. Matteo ap. ev.
S. Matteo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1525  (preesistenze carattere generale)

La prima menzione dell'esistenza di un edificio sacro a Corné risale al 1525, riferita alla chiesa esistente in precedenza nel sito dove sorge l'odierna.

1535 - 1549 (costruzione intero bene)

La fabbrica della chiesa viene menzionata dal 1535; le fonti bibliografiche ne riferiscono la completa edificazione entro la prima metà del XVI secolo. Alla stessa epoca presumibilmente risale anche l'impianto decorativo ad affresco dell'aula e dell'antica facciata.

1684  (menzione mura perimetrali)

La bibliografia riporta l'esistenza, nel 1684, di una serie di mura che circondavano l'edificio, al quale si accedeva tramite un cancello metallico.

1737  (ampliamento intero bene)

A questo periodo risale un ampliamento della chiesa, su ordine di visitatori vescovili, che la ritengono di dimensioni troppo ridotte. L'opera si concreta nell'aggiunta di una campata ricavata dallo spazio antistante il portale maggiore e di una sacrestia sopraelevata connessa ad un coro affacciato sul presbiterio sul fianco sinistro; la falda sinistra della copertura viene elevata, così come la torre campanaria, la cui piattaforma sommitale va a sostenere un corpo aggiunto aggettante. Anche il presbiterio viene esteso, includendo la precedente struttura semicircolare dell'abside.

1740 (?) - 1759 (?) (costruzione edicole)

La bibliografia riporta l'erezione, a metà secolo XVIII, di quattordici edicole raffiguranti le stazioni della Via Crucis, in un prato adiacente al fianco destro della chiesa.

1786  (cambio di giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Brentonico rimase soggetto alla diocesi di Verona sino al 1786, quando, con decreto concistoriale, fu unito alla diocesi di Trento.

1800 - 1819 (restauro edicole)

Le edicole erette a metà XVIII secolo vengono, in questo ventennio, restaurate.

1884  (rifacimento pavimentazione)

In quest'anno viene sostituita la pavimentazione esistente con una in materiale lapideo, ad opera di Pietro Passerini di Castione.

1972 - 1973 (restauro intero bene)

In questo periodo si svolge un'opera di restauro di entità ignota.

1976 - 1977 (restauro intero bene)

Poco dopo una prima opera di restauro, viene in questi anni effettuata una seconda campagna di restauri, dei quali non si dispone di ulteriori dettagli.

1990 - 1999 (restauro intero bene)

In questo decennio si collocano vari interventi di restauro conservativo, promossi dall'associazione di Corné Gruppo Fotoamatori a cui l'edificio era stato dato in gestione.
Descrizione

La chiesa di San Matteo di Corné è documentata dal 1525, ma l'edificio a noi pervenuto viene eretto a partire dal 1535, e subisce importanti modifiche strutturali a partire dal 1737. La facciata a capanna presenta, al centro, un portale lapideo architravato, sovrastato da una lunetta cieca. All'estremo destro e sinistro è presente un basso contrafforte. Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza del corpo aggiunto della sacrestia, il cui prospetto occidentale presenta un ingresso alla chiesa (prima del 1737 questo conduceva alla sacrestia originaria). Sul prospetto settentrionale della sacrestia si impone il volume di una scalinata lapidea dotata di corrimano, diretta all'accesso ai locali sopraelevati. La fiancata destra presenta una finestra rettangolare inferriata con cornice lapidea per ogni campata interna; all'intervallo corrispondente a quello interno tra seconda e terza campata è presente un basso contrafforte a profilo quadrangolare. Alcuni conci lapidei angolari sfalsati permettono di apprezzare l'estensione originaria dell'edificio antecedente all'ampliamento della prima metà del XVIII secolo. Il campanile è composto curiosamente da due corpi di affusto, dei quali il superiore è aggettante rispetto a quello inferiore, entrambi aperti da una monofora a tutto sesto su ogni lato del fusto. La piattaforma sommitale è coperta da quattro falde di copertura a blanda pendenza. L'interno presenta una navata unica scandita in tre campate coperte da volte a crociera da arcate a sesto ribassato sostenute da pilastri semi addossati alle pareti laterali. La prima campata presenta nicchie centinate su entrambe le pareti laterali, così come la seconda campata, la cui nicchia destra si apre però sull'ingresso laterale. La terza campata presenta una nicchia cieca sulla parete destra, mentre la parete sinistra è aperta da un'ampia arcata a tutto sesto su un ambiente rettangolare ad asse maggiore trasversale, aperto sul fondo da un portale lapideo con arco a tutto sesto affacciato sul locale della sacrestia originaria. L'arco santo a tutto sesto immette nell'ambiente elevato da gradino del presbiterio a pianta quadrangolare, illuminato da una finestra sulla parete di fondo e da una sulla parete destra. L'ambiente del presbiterio immette, a sinistra, ad un altro ambiente quadrangolare, quest'ultimo fornito di accesso al locale della sacrestia originaria. Attraverso la scala esterna si raggiungono i locali della sacrestia nuova e del coro, un tempo affacciato sul presbiterio. Sono ancora apprezzabili alcuni affreschi appartenenti alla facciata originaria, tramite un passaggio che conduce dalla sacrestia nuova al sottotetto; tali affreschi appartengono allo stesso ciclo dei resti di un impianto decorativo ad affresco di carattere figurativo di autore ignoto presenti nell'aula.
Pianta
La chiesa presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; la sacrestia è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale e aderisce al fianco sinistro della chiesa.
Facciata
La semplice facciata a capanna è marcata dall'emergenza delle falde di copertura, sostenute da travi lignee rastremate. Al centro è presente un portale lapideo architravato, sovrastato da una lunetta cieca. All'estremo destro e sinistro è presente un basso contrafforte. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza di due finestre rettangolari inferriate con cornice lapidea aperte verso le prime due campate interne; oltre, si impone il corpo aggiunto della sacrestia, il cui prospetto occidentale presenta un ingresso alla chiesa (prima del 1737 questo conduceva alla sacrestia originaria) dotato di portale lapideo, affiancato a sinistra da lapide commemorativa sovrastata da una finestra rettangolare. Sul prospetto settentrionale della sacrestia si impone il volume di una scalinata lapidea dotata di corrimano, diretta all'accesso ai locali sopraelevati. Oltre, sono presenti due finestre rettangolari sovrapposte. La fiancata destra presenta una finestra rettangolare inferriata con cornice lapidea per ogni campata interna; all'intervallo tra seconda e terza campata interna è presente un basso contrafforte a profilo quadrangolare. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato; alcuni conci lapidei angolari sfalsati permettono di apprezzare l'estensione originaria delle pareti dell'edificio antecedente all'ampliamento della prima metà del XVIII secolo.
Campanile
Il campanile è composto da un affusto a due corpi, dei quali il superiore è aggettante rispetto a quello inferiore. Entrambi i corpi sono aperti da una monofora a tutto sesto su ogni lato del fusto. Una cornice separa i due corpi; la piattaforma sommitale è coperta da quattro falde di copertura a blanda pendenza. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e conci lapidei angolari sfalsati per il corpo inferiore, a intonaco rustico per il corpo superiore.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a crociera in tufo presso l'aula, volta a botte unghiata presso sacrestia originaria, soffitto piano imitante volta a botte con cassettoni in tufo presso presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde su aula, a due spioventi su presbiterio e sulla sacrestia nuova. Le due coperture condividono la falda destra. Struttura portante in legno, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica scandita in tre campate coperte da volte a crociera da arcate a sesto ribassato sostenute da pilastri con cornici d'imposta semi addossati alle pareti laterali. Sono presenti travi metalliche di sostegno presso le arcate. La prima campata presenta nicchie centinate su entrambe le pareti laterali, così come la seconda campata, la cui nicchia destra si apre però sull'ingresso laterale. La terza campata presenta una nicchia cieca sulla parete destra, mentre la parete sinistra è aperta da un'ampia arcata a tutto sesto sostenuta dai pilastri di divisione delle campate su un ambiente rettangolare ad asse maggiore trasversale, aperto sul fondo da un portale lapideo con arco a tutto sesto affacciato sul locale della sacrestia originaria. L'arco santo a tutto sesto immette nell'ambiente elevato da gradino del presbiterio a pianta quadrangolare, illuminato da una finestra sulla parete di fondo e da una sulla parete destra. L'ambiente del presbiterio immette, a sinistra, ad un altro ambiente quadrangolare, quest'ultimo fornito di accesso al locale della sacrestia originaria. Attraverso la scala esterna si raggiungono i locali della sacrestia nuova e del coro, un tempo affacciato sul presbiterio. Sono ancora apprezzabili alcuni affreschi appartenenti alla facciata originaria, tramite un passaggio che conduce dalla sacrestia nuova al sottotetto. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a lastre squadrate in pietra calcarea bianca disposte a corsi orizzontali presso l'aula, il presbiterio e la sacrestia originaria; pavimentazione mista a lastre squadrate in pietra calcarea bianca disposte a corsi orizzontali e lastroni in pietra calcarea rossa presso l'ambiente a sinistra del presbiterio.
Elementi decorativi
L'aula conserva resti di un impianto decorativo ad affresco di carattere figurativo di autore ignoto.
Adeguamento liturgico

nessuno
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