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San Valentino
Brentonico
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Valentino
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1968)
1968 - 1968(costruzione intero bene); 1969 - 1969(consacrazione intero bene); 2000 - 2001(decorazione interno)
Chiesa di San Valentino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Valentino <San Valentino, Brentonico>
Altre denominazioni S. Valentino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1968  (costruzione intero bene)

L'edificio, sotto la direzione del geometra Stefano Faes e grazie all'operato di un comitato di volontari, viene eretto nel 1968 e dedicato a San Valentino da don Benedetto Molinari di Brentonico; non si dispone del nome del progettista dell'edificio.

1969  (consacrazione intero bene)

La chiesa viene consacrata il 14 febbraio 1969 da monsignor Bortolameotti.

2000 - 2001 (decorazione interno)

Tra il 2000 ed il 2001 viene realizzato un affresco raffigurante San Valentino sulla parete ovest dell'interno dell'edificio, ad opera di Fabio Nones.
Descrizione

La chiesa di San Valentino, eretta con orientamento a sud presso la frazione di San Valentino di Brentonico, fu costruita nel 1968 per ovviare alle esigenze di culto della popolazione del borgo, incrementata durante gli anni per via dello sviluppo economico-turistico dell'area. Presenta un portico determinato dall'emergenza delle falde di copertura, sostenute da capriata appoggiata a due pilastri, e una facciata divisa in due ordini, quello inferiore a tre ingressi con sistema a più ante lignee, quello superiore con parete in legno. Le fiancate sono movimentate dall'alternarsi di emergenze variabili per lunghezza e profondità, corrispondenti alle nicchie interne, e rientranze; dati i livelli sfalsati del piano di appoggio dell'edificio, è visibile, nei prospetti, la parte inferiore degli alzati, in muratura in pietrame. Il campanile a vela in lastre metalliche modulate sorge all'estremità sud della falda di copertura sinistra, con cuspide a piramide quadrata. L'interno, a unica navata ritmata dalle capriate lignee che reggono la copertura ed il soffitto ligneo, è caratterizzata da un ritmo alternato di nicchie ed emergenze: le finestre a feritoia si aprono nei dfondi piatti dei setti emergenti. All'altezza dell'ultima capriata a sud l'emergenza congiunta di due setti murari opposti dà origine al presbiterio, elevato da gradino e a profilo asimmetrico; l'abside, a fondo piatto, è raccordata a destra tramite parete curva, a sinistra tramite ulteriore finestra e setto murario. Presente un affresco di recente fattura raffigurante San Valentino, di Fabio Nones.
Pianta
La pianta dell'edificio è rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
La facciata, a spioventi, presenta due pilastri laterali rastremati verso l'alto a supportare un'elaborata capriata lignea con elementi metallici di rinforzo, la quale sostiene le falde prospicenti della copertura, al cui sommo v'è una croce apicale. Il portico che ricavato prosegue seguendo il profilo delle falde sino alla facciata vera e propria, suddivisa in due ordini; in quello inferiore tre grandi ingressi dotati di un sistema di più ante in legno per l'apertura sono intervallati da pilastrini di cemento; in quello superiore una parete in legno occupa tutto il timpano. Le parti lignee sono aperte da feritoie a motivo di croce, dodici nell'ordine inferiore, tre in quello superiore.
Prospetti
Le fiancate sono modulate dalla presenza di tre emergenze di diverso spessore e diversa curvatura delle pareti alternate a una coppia di finestre a feritoia in ogni rientranza, alle quali si sommano altre due finestre simili all'altezza del presbiterio; sulla fiancata destra la terza emergenza, individuabile come sacrestia, prosegue oltre l'abside. A partire dal piano di calpestio della facciata, si origina verso il basso, apprezzabile nei prospetti, il cui piano di appoggio è decisamente posto a quota inferiore, una parte dell'alzato in muratura in pietrame, intervallata da alcune finestre con scuri nel prospetto sud. Le finiture sono a intonaco tinteggiato, pietra a vista.
Campanile
Il modesto campanile a vela in lastre metalliche modellate si origina a metà circa dell'estremità sud della falda di copertura sinistra. Presenta una base quadrangolare, quattro colonnine angolari su castello campanario a singola campana, cuspide piramidale modanata, sfera e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in laterizi e calcestruzzo intonacata; strutture di orizzontamento: controsoffitto ligneo della struttura di copertura sostenuto da capriate.
Coperture
Copertura a due falde su tutto l'edificio; struttura lignea, manto di copertura in tegole.
Interni
L'interno, a navata unica, è scandito dalle capriate che sostengono il soffitto in legno. In controfacciata le piccole finestre a croce creano una sorta di decorazione architettonica grazie alla luce che filtra nell'aula. I prospetti interni sono movimentati da nicchie curve irregolari su entrambe le fiancate, intervallate da setti murari prospicenti nella cui faccia verso l'aula si aprono finestre a feritoia. L'ultima capriata a sud, poggiante su due dei setti prima citati, richiama il tradizionale arco santo, e immette nell'ambiente asimmetrico del presbiterio, elevato da gradino e terminante con abside piatta, curvata verso destra a congiungersi alla parete laterale del presbiterio e ortogonale verso sinistra, dove si sovrappone un setto murario intervallato da ulteriore finestra a feritoia. Finiture interne a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in mattonelle in cemento smaltato a corsi orizzontali; presbiterio pavimentato a mattonelle in cemento smaltato squadrate disposte a schema irregolare.
Elementi decorativi
Presente un affresco sulla parete laterale sinistra raffigurante il santo dedicatario della chiesa, di Fabio Nones.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968)
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del concilio vaticano II.
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