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Brentonico
Trento
chiesa
parrocchiale
Santi Pietro e Paolo
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1979); presbiterio - aggiunta arredo (1979)
VIII - X(preesistenze nucleo centrale); 1145 - 1145(menzione intero bene); XIII - XIII(ampliamento intero bene); XV - XV(descrizione carattere generale); 1500 (?) - 1505(costruzione portico); 1525 - 1542(erezione a sede vicaria carattere generale); 1532 - 1535(ampliamento intero bene); 1583 - 1593(ricostruzione intero bene); 1595 - 1595(consacrazione carattere generale); 1600 - 1649(costruzione organo); 1684 - 1684(consacrazione carattere generale); 1737 - 1737(ampliamento portico); 1786 - 1786(cambio di giurisdizione carattere generale); 1787 - 1787(ampliamento intorno); 1840 - 1841(ricollocazione cimitero); 1873 - 1873(ristrutturazione pavimentazione); 1918 - 1930 (?)(restauro intero bene); 1956 - 1959 (?)(restauro copertura); 1968 - 1968(restauro cripta); 1972 - 1972(erezione a parrocchia carattere generale); 1973 - 1980(restauro intero bene); 1988 - 1994(restauro intero bene); 2002 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Brentonico>
Altre denominazioni Ss. PIETRO e PAOLO apostoli
Autore (ruolo)
Rivera, Zuan Iseppo (ricostruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

VIII - X (preesistenze nucleo centrale)

Ai secoli in questione si riconduce in maniera ipotetica l'esistenza di un primitivo edificio di culto, nucleo originario della successiva cripta romanica dedicata a San Giovanni. Due elementi lapidei di reimpiego, un blocco con un pavone graffito utilizzato nella muratura del portico e un capitello con croci e viticci riutilizzato nella chiesa inferiore collocherebbero cronologicamente il luogo di culto tra VIII e X secolo. Lavori di rifacimento del piazzale a destra della chiesa riportarono alla luce, nel 1992, altri resti architettonici collegati al presunto edificio.

1145  (menzione intero bene)

La presenza di un edificio sacro a Brentonico è documentata da fonti scritte a partire dal 1145, dove viene citata come tra le pievi appartenenti alla diocesi di Verona. L'ingresso era posto a nord e serviva sia l'edificio che la cripta sottostante, sebbene per quest'ultima le fonti facciano menzione solo dal XV secolo, riportandola come sacello battesimale dedicato a San Giovanni.

XIII  (ampliamento intero bene)

All'età romanica viene fatta risalire l'erezione di una più imponente struttura che andò a ricalcare quella originaria.

XV  (descrizione carattere generale)

Un disegno a carboncino datato al XV secolo, durante l'occupazione veneziana dell'altipiano di Brentonico, descrive la chiesa superiore come edificio a pianta allungata, facciata a capanna con rosone, abside con oculo, e campanile. La torre campanaria, in effetti, rimase tale sino al XVI secolo, quando fu sopraelevata. Sempre al XV secolo risale la prima descrizione della chiesa, definita come edificio di struttura antica, già dotata di campanile, sacrestia, cimitero e canonica; l'altare maggiore risultava essere collocato in mezzo alla chiesa. Entrambe le descrizioni sono da riferire, seppur successive, alla ricostruzione romanica della chiesa.

1500 (?) - 1505 (costruzione portico)

Un atto del giugno del 1505 cita espressamente il "portico della chiesa di S. Pietro dinanzi alla quale scorreva la strada pubblica"; la data di inizio lavori è incerta.

1525 - 1542 (erezione a sede vicaria carattere generale)

A seguito della riforma ecclesiastica del vescovo veronese Giberti, la chiesa venne eretta a sede di vicaria foranea.

1532 - 1535 (ampliamento intero bene)

Nell'occasione di una visita pastorale del 1532 viene disposto lo spostamento del pulpito a ridosso di un muro, il restauro dell'impianto decorativo ad affreschi, e alcuni lavori di miglioria della canonica. In tale occasione viene eretto il portale maggiore, sui cui piedritti fanno presenza alcune misure metriche.

1583 - 1593 (ricostruzione intero bene)

In occasione della visita pastorale di Agostino Valerio del 17 settembre 1570 viene decisa la totale ricostruzione di chiesa, sacrestia e campanile, con l'accordo di dividere le spese in terzi, dei quali due a carico degli abitanti del comune, ed uno a carico dell'arciprete e dei redditi della chiesa. Il progetto è affidato all'architetto Zuan Isepo Rivera, che secondo i gusti del tempo e i dettami conciliari, prevede il nuovo edificio a navata unica, con cappelle laterali, larga volta a botte ribassata, tre portali. Il progetto viene approvato nel 1583, anno di inizio dei lavori che interessano da subito le fondazioni. L'anno successivo l'arciprete Giovanni Festi da Bolbeno benedice la prima pietra della fabbrica. L'edificio viene concluso nel 1593. Gli interventi maggiori riguardano l'ampliamento dell'edificio verso sud, l'aggiunta delle cappelle laterali, l'innalzamento della quota pavimentale dell'aula ed il conseguente interramento definitivo della cripta.

1595  (consacrazione carattere generale)

Il 31 agosto 1595 la chiesa viene consacrata da Alberto Valerio, vescovo coadiatore di Verona.

1600 - 1649 (costruzione organo)

Costruito dall'organaro Giovanni Bertè, artigiano attivo a Riva del Garda nella prima metà del XVI secolo, l'organo della chiesa parrocchiale di Brentonico è il più antico esempio di tale tipo di manufatto ancora in uso in Trentino.

1684  (consacrazione carattere generale)

Nel maggio del 1684 la chiesa dovette essere riconsacrata per via della profanazione subita in seguito ad un fatto di sangue ("violenta sanguine effusione polluta"); la cerimonia fu officiata dal vescovo veronese Sebastiano Pisani.

1737  (ampliamento portico)

Documentati interventi di lieve entità presso il portico.

1786  (cambio di giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Brentonico rimase soggetto alla diocesi di Verona sino al 1786, quando, con decreto concistoriale, fu unito alla diocesi di Trento.

1787  (ampliamento intorno)

Documentati interventi di lieve entità presso il cimitero.

1840 - 1841 (ricollocazione cimitero)

In questi anni il cimitero adiacente alla chiesa viene ricollocato in posizione odierna, a sud-ovest dell'abitato.

1873  (ristrutturazione pavimentazione)

Dal 1873 la pavimentazione in laterizi viene sostituita con quella attuale a quadrotte calcaree rosse e bianche.

1918 - 1930 (?) (restauro intero bene)

Le fonti riportano interventi di restauro in seguito a danneggiamenti subiti durante la prima Guerra Mondiale.

1956 - 1959 (?) (restauro copertura)

Su progetto dell'architetto Kiniger, si assiste ad un rifacimento parziale e alla sistemazione della copertura.

1968  (restauro cripta)

Nell'anno 1968 vengono autorizzati lavori di restauro nella cripta, consistenti nella posa della nuova pavimentazione in lastre calcaree, nella rimozione e applicazione di malta a base di calce al fine di esporre parti in pietra a vista ed installazione di nuovo impianto di illuminazione.

1972  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa viene eretta a parrocchia nell'anno 1972.

1973 - 1980 (restauro intero bene)

Per gli anni 1973-1980 si possiede documentazione su una campagna di restauri che interessò lavori di ripristino di malte e muratura; nel corso di tali interventi vengono rinvenuti nuovi affreschi nella cripta di ambito veronese risalenti circa alla metà del XIV secolo, oltre a quelli già noti. Alla stessa campagna risale un intervento presso la copertura.

1988 - 1994 (restauro intero bene)

In questo lasso di tempo vengono effettuati, a più riprese, diversi interventi di consolidamento. Sono effettuati lavori presso la cripta per via di infiltrazioni, interrotti dal rinvenimento di reperti archeologici architettonici ipoteticamente relati al primitivo luogo di culto dei secoli VIII-X. Tra 1989 e 1990 la ditta Mazzola si occupa del castello campanario, sostituendo la struttura in legno con una metallica, e rinnovando le campane. Nel 1993 vengono avviati lavori di restauro della copertura.

2002 - 2005 (restauro intero bene)

Tra il 2002 ed il 2005 si colloca una campagna di restauri di notevole portata. Su progetto dell'architetto Giuseppina Paina si provvede al consolidamento della torre campanaria tramite: sostituzione dei solai, ricollocazione della scala lignea, sostituzione della sfera terminale della cuspide e impianto parafulmine, rimpiazzo del castello campanario metallico con uno ligneo; si procede anche al consolidamento delle murature delle volte della cripta. Su progetto dell'architetto Turella viene aperto un ingresso nella parete nord dell'edificio. Si procede al restauro generale degli impianti elettrico, di riscaldamento, acustico, anti intrusione. Su progetto del restauratore Luigi Giovanazzi viene effettuato un accurato ripristino degli affreschi situati nella cripta e nella chiesa superiore.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Brentonico viene edificata nel centro del paese in località Vigo; insiste sul luogo ove sorgeva un primitivo edificio di culto, che si suppone datato tra VIII e X secolo dopo Cristo sulla base di studi archeologici. A testimonianza della prima fase dell'edificio vero e proprio, risalente al XII secolo, vi è una citazione della chiesa in quanto pieve della diocesi veronese risalente al 1145. Una terza fase, romanica, risalente al XIII secolo, è testimoniata dalla presenza di resti archeologici, dalla cripta nelle forme attuali, dedicata a San Giovanni, e da parte della struttura del campanile. Quest'ultimo venne elevato a fine XVI secolo, quando si provvide ad un rifacimento totale dell'edificio con forme tardo rinascimentali su progetto dell'architetto Zuan Isepo Rivera. Al secolo successivo risale la costruzione e posa dell'organo a canne costruito dal Bertè, a tutt'oggi il manufatto di tale tipo in uso più antico in Trentino. La chiesa viene eretta a parrocchia nel 1972. La facciata a spioventi, anticipata dall'imponente portico, presenta un oculo cieco in facciata e due finestre quadrate, un portale lapideo architravato sovrastato da bifora cieca. Il portico è aperto sui lati da grandi arcate a tutto sesto e presenta frontalmente un portale lapideo architravato sovrastato da nicchia e oculo. Le fiancate sono ritmate dal profilo emergente delle cappelle laterali illuminate da finestre lunettate; sul fianco sinistro emerge il profilo della nicchia del fonte battesimale; entrambe le fiancate presentano un ingresso laterale tra le due cappelle sovrastato da finestra rettangolare inferriata, e una finestra oltre la seconda cappella ad illuminare la quinta campata. Il campanile, ad affusto quadrangolare, è aperto a livello del castello campanario da un ordine di bifore a tutto sesto con colonnine e pilastrini; la piattaforma sommitale è impreziosita da quattro pinnacoli a base quadrata e coronamento piramidale e dalla cuspide conica in cotto veronese. L'interno, a navata unica, è suddiviso in cinque campate ritmate dall'alternanza di unghie originate da grandi archi a tutto sesto sulle pareti laterali e arcate rette da pilastri semi addossati alle pareti. L'arco santo introduce al presbiterio, elevato da gradino e dotato di palco per altare e ambone adeguati; esso è caratterizzato dalla presenza di due ingressi sulle pareti laterali, di cui a destra per la sacrestia. L'ambiente del presbiterio è voltato a botte; una volta a semi ombrello copre l'abside poligonale. Le volte sono affrescate con cornici figurate novecentesche, mentre resti di due diversi cicli di affreschi collocabili all'area veronese e risalenti al XIV secolo impreziosiscono gli ambienti di presbiterio e abside della cripta.
Preesistenze
La cripta dell'edificio romanico, costruita a partire dal presunto tempio primitivo, è accessibile e in buono stato di conservazione. La sua importanza in quanto testimonianza delle particolarità architettoniche delle chiese inferiori in Trentino è largamente riconosciuta, in virtù della scarsità di questo tipo di edifici sul territorio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale. La cripta presenta pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale.
Facciata
La facciata è a spioventi, segnata dall'accentuata prospicenza del portico, anch'esso coperto da due falde, e aperto sui fianchi da due alti archi a tutto sesto sostenuti da mensole e pilastri. Portale d'ingresso al portico lapideo, architravato. Al di sopra del portale si aprono una nicchia lunettata cieca e un oculo. Sul sommo delle falde di copertura del portico troneggia un elemento lapideo con croce apicale. La porzione della fronte che sopravanza il portico presenta due piccole finestre quadrate inferriate a fianco dei pilastri laterali e un oculo cieco al centro. La porzione inferiore ospita il portale di ingresso lapideo e architravato, e una bifora tamponata sovrastante; questa porzione è rifinita ad intonaco tinteggiato raso sasso, il portico ed il resto della facciata ad intonaco tinteggiato. I pilastri del portico e quelli in facciata presentano una rifinitura parziale a raso sasso e cantonali sfalsati.
Prospetti
Prospetto nord-est: la fiancata è movimentata dal profilo o emergenze delle due cappelle laterali, illuminate da finestra lunettata, e della nicchia del fonte battesimale, che crea un emergenza semicircolare, che parzialmente aderisce al pilastro angolare presente in facciata. Tra le due cappelle laterali è posto il portale lapideo e architravato dell'ingresso laterale, sovrastato da finestra rettangolare inferriata. Oltre la seconda cappella il profilo del prospetto si restringe e sono apprezzabili una finestra rettangolare inferriata, un contrafforte e l'accesso separato alla cripta, elevato da gradini. Prospetto sud-ovest: la fiancata riprende la scansione ritmica di quella opposta, ma senza nicchia per fonte battesimale. Inoltre, solo la seconda cappella laterale possiede una finestra lunettata; sono presenti due finestre rettangolari inferriate ai lati della prima cappella. Tra le due emergenze si situa il portale, lapideo e architravato, dell'ingresso laterale. Oltre la seconda cappella si pone il volume emergente della torre campanaria, a cui succede il profilo, sulla stesso livello, della sacrestia, illuminata da due finestre centinate e con accesso indipendente. Al di sopra della sacrestia, che corre lungo i tre lati terminali dell'edificio, è visibile l'abside poligonale, scandita nei lati da lesene, illuminata da finestra rettangolare nella porzione più prossima al presbiterio, e da due finestre lunettate poste alternatamente sui lati dell'abside. Le rifiniture sono ad intonaco tinteggiato, in alcuni tratti a raso sasso, in altri a cantonali sfalsati a vista.
Campanile
Il campanile, ad affusto quadrangolare, presenta feritoie su tutti i lati. Sul prospetto sud-ovest si apre una piccola finestra rettangolare sdraiata a strombatura esterna con arco sommitale ribassato. Le facce a nord-ovest e nord-est presentano quadrante circolare con numeri romani; al di sopra, a livello del castello campanario, su tutti e quattro i lati si apre una bifora a tutto sesto con colonnine e pilastrini alternati in pietra, marcati da cornice aggettante presso l'apertura. Un cordoncino aggettante con trama di laterizi marca la piattaforma sommitale. Ad ogni angolo è posto un pinnacolo a base quadrata, con sviluppo a capitello e sommo a piramide quadrata e sferetta apicale; al centro, si eleva la cuspide conica, terminante con sfera e silhouette figurata metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata, volte a botte sopra le cappelle laterali, volta a botte su presbiterio, volta a semi ombrello absidale.
Coperture
Copertura a due falde su aula e presbiterio; le falde sono prolungate a coprire le cappelle laterali. Due falde a imitazione di quelle dell'aula coprono il portico. Una copertura a più falde segue il profilo dell'abside. La sacrestia è coperta da una falda per lato. La struttura portante di copertura è in legno, il manto di copertura in coppi presso aula, abside e canonica, in cotto veronese presso la cuspide del campanile.
Interni
L'interno della chiesa superiore è a navata unica, scandita in cinque campate da arcate sostenute da pilastri semi addossati alle pareti che ritmano, insieme alle unghie originate da grandi archi a tutto sesto sulle pareti laterali, la volta a botte ribassata. In controfacciata si erige la cantoria lignea a profilo spezzato con decorazioni architettoniche, ospitante il noto organo a canne del Bertè. Entro nicchia semicircolare centinata elevata da gradino, presso la parete laterale sinistra, è collocato il fonte battesimale storico. Lungo le pareti interne delle cappelle laterali, tutte elevate da gradino, corre una cornice in pietra all'altezza del termine dei piedritti dei pilastri. All'altezza della quinta campata vi sono due ingressi contrapposti, quello di sinistra porta alla cripta, quello di destra alla torre, entrambi centinati. L'arco santo a tutto sesto introduce all'ambiente del presbiterio, ridotto in larghezza rispetto all'aula, elevato da gradino; presenta due portali lapidei contrapposti, con accesso alla sacrestia sul lato destro, ed è coperto da volta a botte. L'abside presenta mensole che si originano dagli spigoli a sostenere le arcate della volta a semi ombrello. Le rifiniture sono ad intonaco tinteggiato. La cripta presenta un impianto a cinque navate e tre campate su volte a crociera rette da pilastri quadrati in pietra. Gli ingressi sono posti alle campate delle estremità sinistra e destra. Uno dei sostegni è una colonna sormontata da capitello con caulicoli. L'abside, semicircolare, ha diametro maggiore della larghezza della navata centrale e ospita un altare a capsa romanico. Le rifiniture sono ad intonaco, a tratti tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula è pavimentata a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse a corsi diagonali; le cappelle laterali ed il presbiterio a quadrotte bianche e rosse di pietra calcarea a corsi orizzontali a scacchiera; il palco aggiunto per altare e ambone in lastre squadrate di pietra calcarea. La cripta presenta una pavimentazione a battuto di malta di calce e lastre squadrate di pietra calcarea.
Elementi decorativi
Lungo le volte e nelle unghie sono raffigurati, entro cornici dipinte, santi e apostoli facenti parte di un unico ciclo pittorico novecentesco. La cripta ospita resti di due diversi cicli di affreschi, riferibili entrambi all'area veronese del XIV secolo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1979)
Le balaustre che delimitavano il presbiterio storico si suppone siano state ricollocate, in modo da creare uno spazio quadrangolare elevato da palco verso la navata, su cui è collocato, su ulteriore predella, al centro, l'altare verso il popolo. Esso è a due fronti, marmoreo, modellato sulla base delle balaustre. A destra, sullo stesso palco, è collocato un leggio marmoreo con funzione di ambone. Non si conosce il nome del progettista dell'adeguamento, verosimilmente la stessa persona per entrambi i manufatti.
presbiterio - aggiunta arredo (1979)
Presso la parete sinistra del presbiterio è collocata una sedia lignea con braccioli con funzione di sede del celebrante, affiancata da sgabelli. La custodia eucaristica è situata nel tabernacolo dell'altare storico.
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