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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Tierno
Mori
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Marco ev.
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (2000); presbiterio - aggiunta arredo (1968 circa)
XV - XV(costruzione intero bene); 1490 - 1499(impianto decorativo interno); 1537 - 1537(menzione intero bene); XVII - XVII(ampliamento intero bene); XVIII - XIX(costruzione campanile); 1768 - 1768(menzione intero bene); 1827 - 1827(menzione intero bene); 1839 - 1839(celebrazione messe carattere generale); 1919 - 1930(lavori intero bene); 1978 - 1980 (?)(restauro intero bene); 1998 - 2001(restauro intero bene)
Chiesa di San Marco Evangelista
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Marco Evangelista <Tierno, Mori>
Altre denominazioni S. Marco ev.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (costruzione intero bene)

Nonostante l'assenza di documentazione al riguardo, la costruzione della chiesa, che sorgeva lungo la vecchia strada di collegamento tra il paese di Mori e la bassa Vallagarina, viene fatta risalire al secolo XV, circostanza confermata dai rilievi effettuati durante il recente restauro della fine degli anni Novanta. L'edificio originario consisteva nella parte corrispondente al presbiterio della chiesa attuale; ad esso si accedeva dal lato sud, fronte sul quale è stata messa in luce, tolti gli intonaci esterni deteriorati, una porta murata con contorni in pietra e soglia posta sotto il livello del pavimento odierno.

1490 - 1499 (impianto decorativo interno)

I dipinti murali del presbiterio, scoperti durante la campagna di restauri della fine degli anni Novanta, sono attribuibili (comunicazione orale di D. Cattoi) allo stesso pittore che realizzò l'affresco staccato raffigurante la Madonna con Bambino in trono e santi, originariamente sulla facciata di casa Sani a Mori, conservato oggi presso il Museo Diocesano Tridentino, datato 1495.

1537  (menzione intero bene)

L'edificio di culto è menzionato per la prima volta negli atti visitali del 1537.

XVII  (ampliamento intero bene)

Nel corso del XVII secolo, la chiesa fu ampliata, raggiungendo l'ampiezza attuale: al nucleo originario, corrispondente all'attuale presbiterio, fu aggiunto il corpo di fabbrica a ovest, attuale navata, con l'ingresso posto sul lato a sera. Questa parte dell'edificio risulta leggermente ruotata e fuori asse rispetto al nucleo antico. Risale a questo periodo la costruzione dell'altare in stucco dipinto a finto marmo, sovrastato da un'edicola con statua, che obliterò la mensa originaria, collocata più verso l'ingresso e della quale rimangono le tracce di ancoraggio al pavimento.

XVIII - XIX (costruzione campanile)

La costruzione del campanile è più tarda rispetto all'ampliamento seicentesco, come testimonia la non maschiatura delle murature.

1768  (menzione intero bene)

La chiesa è ricordata negli atti visitali del 1768. Essa possedeva un solo altare e una dotazione di suppellettili giudicata "sufficiente", della quale fu redatto un inventario.

1827  (menzione intero bene)

In occasione della redazione di un nuovo inventario delle suppellettili, per mano del parroco decano di Mori Antonio Moar, si specifica che, ad eccezione di un calice in rame con coppa in argento, tutto il necessario per la celebrazione della messa viene portato in loco all'occorrenza dalla chiesa parrocchiale di Mori. Inizia quindi in questo periodo una fase di decadenza e abbandono dell'edificio.

1839  (celebrazione messe carattere generale)

Nel 1839 la messa viene celebrata solo due volte all'anno.

1919 - 1930 (lavori intero bene)

Durante la prima guerra mondiale la chiesa non subì gravi danni. Dopo la conclusione del conflitto, essa venne ripristinata al culto, conferendo all'area circostante la conformazione attuale. A questo periodo risalgono i lavori di rifacimento del tetto, di intonacatura del campanile, di finitura degli esterni e degli interni (serramenti, decorazione dell'arco santo, pavimento in battuto di cemento).

1978 - 1980 (?) (restauro intero bene)

In questo periodo è documentato un intervento di restauro di ignota portata.

1998 - 2001 (restauro intero bene)

In questo periodo si effettua un'opera di restauro complessiva su progetto dell'architetto Camilla Gazzini. A questa campagna risale l'installazione dell'odierno altare e dell'impianto elettrico.
Descrizione

La chiesa di San Marco Evangelista, menzionata dalle fonti bibliografiche a partire dalla prima metà del XVI secolo, ma esistente già dal Quattrocento, presenta una semplice facciata timpanata con portale lapideo affiancato da finestre quadrangolari, sovrastato da oculo e coronato da frontone marcato da cornici. I prospetti rivelano la differenza delle quote degli alzati dei corpi di aula e presbiterio, quest'ultimo meno elevato; entrambe le fiancate presentano due finestre rettangolari. Presso la fiancata destra, tra aula e presbiterio, si innesta il semplice campanile a fusto quadrangolare, aperto, a livello della cella campanaria, da una monofora a tutto sesto su ogni lato e coronato da una cuspide in cotto veronese. L'interno, ad aula a navata unica coperta da una volta a botte, presenta un accesso alla torre campanaria sulla parete laterale destra. L'arco santo, a tutto sesto, immette nell'ambiente, elevato da gradino, del presbiterio, recante una volta a crociera e illuminato da due finestre poste sulle pareti laterali. Al di sopra dell'arco santo e nell'intradosso di questo è presente una decorazione a motivi vegetali; la parete di fondo e la volta del presbiterio presentano decorazioni ad affresco.
Pianta
La chiesa presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
La semplice facciata timpanata è caratterizzata da cornici che marcano il frontone. L'ingresso, dotato di portale lapideo architravato, è affiancato da due finestre quadrangolari inferriate con cornice lapidea e sovrastato da un oculo inferriato strombato verso l'esterno. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Le fiancate presentano una differente quota dell'alzato tra aula e presbiterio, e due finestre rettangolari inferriate strombate verso l'esterno. Presso la fiancata destra si impone il volume del campanile. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare; a livello della cella campanaria si apre una monofora a tutto sesto su ogni lato. Un cornicione marca il piano sommitale, coronato da cuspide in cotto veronese, sfera e croce apicale metallica. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte presso aula, volta a crociera presso presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde su aula, a tre presso presbiterio. Struttura portante in legno, manto di copertura in coppi.
Interni
L'aula, a navata unica coperta da volta a botte, presenta una cornice corrente lungo controfacciata e pareti laterali, interrotta dalla presenza dell'arco santo a tutto sesto, sorretto da pilastri semi addossati alle pareti. Sulla parete laterale destra dell'aula, verso il presbiterio, è presente l'accesso alla torre campanaria, dotato di portale lapideo architravato. Il presbiterio è elevato da un solo gradino in pietra, presenta una volta a crociera affrescata ed è illuminato da due finestre poste sulle parete laterali. Le rifiniture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
L'edificio è pavimentato a mattonelle rettangolari in cotto disposte in corsi orizzontali. La parte terminale del presbiterio presenta il medesimo tipo di pavimentazione, di fattura meno recente.
Elementi decorativi
È presente una decorazione a motivi vegetali al di sopra dell'arco santo e nell'intradosso di questo; la parete di fondo e la volta del presbiterio presentano decorazioni ad affresco.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2000)
Il moderno altare verso il popolo è costituito da una mensa quadrangolare in marmo rosso retta da un supporto zoomorfo in marmo bianco.
presbiterio - aggiunta arredo (1968 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei a carattere provvisorio. Un leggio in legno e metallo, collocato presso il piedritto sinistro dell'arco santo, svolge la funzione di ambone. Presso ogni parete laterale del presbiterio è collocata una sedia lignea con funzione di sede del celebrante.
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