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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Praso
Valdaone
Trento
chiesa
comunale
S. Rocco
Parrocchia di San Pietro
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975 circa); altare - intervento strutturale (1985-1986)
1530/11/19 - 1530/11/19(consacrazione carattere generale); 1579/10/21 - 1633/08/12(descrizione carattere generale); 1750 - 1799(rifacimento facciata); 1846 - 1846(ristrutturazione intero bene); 1978 - 1980(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa comunale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Praso, Valdaone>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura tardobarocca (costruzione)
Notizie Storiche

1530/11/19  (consacrazione carattere generale)

Il 19 novembre 1530 Gerolamo Vascherio da Carpi, suffraganeo di Trento, consacrò la chiesa di Sevror al titolo dei santi Rocco, Lorenzo, Fabiano e Sebastiano. Il documento, conservato presso l'archivio parrocchiale di Praso, restituisce la prima menzione dell'edificio.

1579/10/21 - 1633/08/12 (descrizione carattere generale)

Gli atti della visita pastorale del 21 ottobre 1579 riferiscono la presenza in chiesa di due altari, di cui quello maggiore consacrato e fornito di "palla et pallio novi".

1750 - 1799 (rifacimento facciata)

La ridefinizione della facciata nella forme attuali, forse conseguente ad un ampliamento dell'edificio, è stilisticamente databile alla seconda metà del XVIII secolo. Contestualmente dovette essere realizzata anche la decorazione stucchiva interna (incerta; ndc).

1846  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1846 l'edificio fu sottoposto a importante lavori di ristrutturazione, che furono appaltati al muratore Bartolomeo Bugna. In primo luogo, per ridurre le infiltrazioni d'umidità, venne abbassato il livello della strada comunale presente a sinistra della struttura, che fu rinsaldata con la realizzazione di contromurazioni. Contestualmente venne rifatta la copertura in scandole presente sulla navata e sul presbiterio e quella in coppi del campanile e del fastigio sommitale della facciata; fu inoltre sostituita la pavimentazione interna della chiesa.

1978 - 1980 (restauro intero bene)

La chiesa fu sottoposta a imprecisati lavori di restauro tra il 1978 e il 1980 circa.
Descrizione

Documentata a partire dal 1530, anno della sua consacrazione, la piccola chiesa di San Rocco sorge lungo la via principale della frazione di Sevror (Praso), con orientamento a nord. L'elegante facciata settecentesca, parzialmente obliterata a sinistra da una scalinata che permette di raggiungere il sovrastante piano stradale, è organizzata su due ordini suddivisi da un cornicione modanato e tripartiti da lesene e da paraste tuscaniche. Il settore mediano inferiore ospita il portale maggiore in granito, mentre a destra si apre una piccola monofora centinata. L'ordine superiore, maggiormente qualificato, reca al centro un'ampia finestra a luce mistilinea, profilata da una cornice in stucco, mentre nei settori laterali si dispongono finte nicchie eseguite in stucco. Sul tutto insiste un fastigio curvilineo, anch'esso tripartito da lesene. La fiancata sinistra, addossata al terrapieno della strada, è totalmente cieca. Il lato destro presenta, invece, due finestre sagomate aperte in corrispondenza delle campate interne e vede emergere il corpo della sacrestia. Ulteriori due finestre irregolari si dispongono all'altezza del presbiterio e dell'abside. Sul medesimo lato, in corrispondenza dell'innesto tra navata e presbiterio, sorge una torre campanaria di modesta altezza, interamente intonacata a raso sasso. La cella campanaria, compresa tra due cornici modanate eminenti, è illuminata da quattro monofore. L'interno si sviluppa a navata unica voltata a botte unghiata, ripartita in due campate da un'arcata trasversale insistente su pilastri intonacati. Finestre cieche si trovano sul lato sinistro di ogni campata; a destra della seconda campata si apre l'accesso alla sacrestia. Il presbiterio, rialzato su un gradino e voltato a vela, è suddiviso dall'abside semicircolare da un'arcata trasversale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside semicircolare.
Facciata
Facciata organizzata su due ordini suddivisi da un cornicione modanato leggermente eminente, ciascuno tripartito da lesene (in basso) e da paraste tuscaniche (in alto). In basso il settore mediano ospita il portale maggiore in granito, mentre il settore laterale sinistro è parzialmente obliterato da una scalinata che permette di raggiungere il livello della strada sovrastante; una monofora centinata si dispone nel settore destro. L'ordine superiore appare maggiormente qualificato; al centro si apre un'ampia finestra a luce mistilinea, profilata da una cornice in stucco, mentre i settori laterali ospitano finte nicchie lavorate in stucco. Sul tutto insiste un fastigio curvilineo, anch'esso tripartito da lesene.
Prospetti
Fiancata sinistra cieca. Fiancata destra caratterizzata dalla presenza del corpo della sacrestia, emergente a lato della navata; due finestre a luce mistilinea si dispongono in corrispondenza delle campate interne. Presbiterio ad angoli smussati, recante due finestre sul lato destro.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, di modesta altezza, addossata al lato destro del presbiterio. Il fusto intonacato a raso sasso è cimato dalla cella campanaria a quattro monofore centinate. Copertura a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata voltata a botte unghiata; presbiterio voltato a vela; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a due falde con struttura lignea e manto di copertura in coppi. Campanile: tetto a quattro falde rivestito in coppi.
Interni
Navata unica ripartita in due campate da un'arcata trasversale insistente su pilastri laterali intonacati; sulla parete sinistra di ciascuna campata è presente una finestra cieca. A destra della seconda campata si apre l'accesso alla sacrestia. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino e separato dall'abside da un'arcata trasversale.
Pavimenti e pavimentazioni
Nella navata è presente un pavimento in mattonelle di cemento bianche e nere posate a scacchiera. Il presbiterio reca una pavimentazione in cementine componenti un motivo floreale a corsi sfalsati.
Elementi decorativi
Cartelle di gusto roçaille , realizzate in stucco modellato e dipinto adornano l'arco santo e la volta del presbiterio. Ulteriori motivi decorativi eseguiti in stucco abbelliscono le cornici di finestra della navata. Dipinti murali eseguiti a tempera su intonaco adornano la vela del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'introduzione di arredi di tipo eterogeneo, a volte di reimpiego, e non ha carattere di stabilità. Un leggio in legno posto entro il presbiterio storico, presso l'arco santo, a destra, funge da ambone. Uno stallo corale addossato alla parete sinistra del presbiterio è impiegato come sede.
altare - intervento strutturale (1985-1986)
Si segnala un unico intervento a carattere definitivo, riguardante l'inserimento al centro del presbiterio storico di una mensa al popolo di tipo ad ara, in pietra, con fronte dipinta con l'immagine del santo titolare della chiesa (Orlandi, 1985).
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