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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Marter
Roncegno
Trento
chiesa
comunale
S. Silvestro
Parrocchia di Santa Margherita
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1979-1989 circa)
1533 - 1533(menzione carattere generale); 1590 - 1596(chiusura al culto intero bene); XVII - XVIII(custodia intero bene); 1623 - 1623(ristrutturazione intero bene); 1745 - 1745(chiusura al culto intero bene); 1786/04/16 - 1786/04/16(cambio di giurisdizione carattere generale); 1888 - 1888(ricostruzione parziale intero bene); 1888/12/31 - 1888/12/31(benedizione carattere generale); 1979 - 1979(ristrutturazione intero bene); 2012 - 2013(manutenzione tetto)
Chiesa di San Silvestro
Tipologia e qualificazione chiesa comunale
Denominazione Chiesa di San Silvestro <Marter, Roncegno>
Altre denominazioni S. Silvestro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1533  (menzione carattere generale)

L'antica chiesa di San Silvestro è menzionata per la prima volta nel 1533; la scoperta di alcuni frammenti di affresco conferma la datazione al Cinquecento.

1590 - 1596 (chiusura al culto intero bene)

Durante la visita pastorale del 3 agosto 1590, constatata la trascuratezza dell'edificio, il vescovo di Feltre Giacomo Rovellio ordinò di sospendervi le celebrazioni. Sei anni dopo la chiesa doveva essere stata restaurata, dato che lo stesso vescovo dispose di celebrare a San Silvestro ogni prima domenica del mese.

XVII - XVIII (custodia intero bene)

Per tutto il Seicento e parte del secolo successivo, la chiesa fu custodita da un eremita, abitante in un edificio lì vicino.

1623  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1623 la chiesetta fu ristrutturata per cura dell'eremita Domenico Pellauro, morto nel 1640 in odore di santità e seppellito all'interno dell'edificio sacro; in base alla descrizione fatta dalla visita pastorale del 1642, con il restauro era stato ridotto il numero degli accessi (da due a uno solo) e delle finestre (da nove a quattro); era stato inoltre pavimentato l'interno e realizzato il soffitto.

1745  (chiusura al culto intero bene)

La visita pastorale del 30 giugno 1745 trovò nuovamente la chiesa in abbandono; il vescovo proibì le celebrazioni e ordinò al massaro di ristrutturare l'immobile e provvederlo degli arredi.

1786/04/16  (cambio di giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Borgo Valsugana rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 16 aprile 1786, quando fu accorpato a quella di Trento.

1888  (ricostruzione parziale intero bene)

Nel 1888 l'edificio antico venne parzialmente ricostruito per volere di don Luigi Schmidt, curato di Marter e grazie all'impegno finanziario e lavorativo della popolazione; ne fu mutato l'orientamento di 90 gradi, da nord-est a sud-est e fu abbattuto il campanile, che non venne più sostituito.

1888/12/31  (benedizione carattere generale)

Il nuovo tempio fu benedetto il 31 dicembre 1888.

1979  (ristrutturazione intero bene)

Nei primi mesi del 1979 la chiesetta fu sottoposta ad una serie di lavori di ristrutturazione, con il rifacimento del tetto e degli intonaci e il rafforzamento dei muri perimetrali; in questa occasione emersero i frammenti di affresco figurati lungo la parete destra del presbiterio e all'esterno, sul fianco destro, presso un antico portale murato.

2012 - 2013 (manutenzione tetto)

Recentemente è stata eseguita la manutenzione del tetto.
Descrizione

Orientata a sud-est, lungo la strada di campagna che risale il corso del Brenta Vecchio, la piccola chiesa dedicata a San Silvestro sorgeva sulle sponde del Lago Morto, una depressione acquitrinosa formata dal fiume tra Novaledo e Marter, oggi scomparsa. Il primo edificio sacro, risalente al Cinquecento, era orientato a nord-est e l'abside si trovava forse dove oggi c'è la sacrestia, lungo il fianco sinistro della chiesa attuale, parzialmente riedificata nel 1888. In quell'occasione fu abbattuto il campanile, che non venne più sostituito. Custodita per tutto il Seicento da eremiti, la chiesetta appartiene ora al Comune di Roncegno. La semplice facciata a capanna reca il portale architravato, una targa commemorativa della ricostruzione e un oculo; tre finestre a sesto ribassato si aprono lungo il fianco destro, che reca tracce di affreschi cinquecenteschi presso un antico portale murato. Altri dipinti murali frammentari si trovano all'interno, sulla parete destra del presbiterio; tutti emersero durante un restauro nel 1979. L'unica navata è coperta da una volta a botte; due lesene sostengono l'arcata a sesto ribassato che introduce al presbiterio, elevato di un gradino, che fa corpo unico con la navata ed è coperto da una volta a botte unghiata.
Preesistenze
La parete sud-est conserva sia all'esterno che all'interno tracce di affreschi appartenenti alla chiesa cinquecentesca.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale.
Facciata
Facciata a capanna finita a intonaco rustico; portale architravato in pietra calcarea, sormontato da targa e oculo.
Prospetti
Fiancate lisce; Una finestra ad arco ribassato si apre sul fianco sinistro, tre su quello destro, di cui l'ultima parzialmente tamponata. Sullo stesso lato ci sono tracce di un accesso murato. Sacrestia emergente sul lato sinistro. Finiture a intonaco rustico.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volta a botte nella navata; volta a botte unghiata nel presbiterio. Struttura delle volte in legno e incannicciato.
Coperture
Tetto a due falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi.
Interni
Interno ad unica navata, percorso da un cornicione perimetrale corrente plurimodanato. L'accesso alla sacrestia si apre lungo il fianco sinistro, subito prima dell'arco santo a sesto ribassato, sostenuto da una coppia di lesene. Presbiterio elevato di un gradino, a corpo unico con la navata. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle quadrate di cemento bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1979-1989 circa)
L'adeguamento liturgico è attuato solo parzialmente e mediante l'accostamento di elementi eterogenei in legno, senza carattere di stabilità. Al centro del presbiterio, in posizione avanzata verso l'arco santo, si trova l'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento; una serie di semplici sedie identiche addossate alla parete sinistra fungono da sede per il celebrante e sedute per i concelebranti o gli assistenti. E' presente l'altare storico in legno, addossato alla parete di fondo, ma non le balaustre.
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