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Priò
Predaia
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1969); ambone - intervento strutturale (1990-2000 circa (?)); sede - aggiunta arredo (1969 circa (?)); fonte battesimale - intervento strutturale (1969)
1537 - 1537(menzione carattere generale); 1631 - 1654(ristrutturazione intero bene); 1654/09/07 - 1654/09/07(consacrazione carattere generale); 1685/01/20 - 1685/01/20(erezione a espositura carattere generale); 1748 - 1748(costruzione campanile); 1766 - 1766(lavori intero bene); 1774 - 1774(fusione campana); 1836 - 1836(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1892 - 1892(fusione campane); 1910 - 1910(ampliamento intero bene); 1922 - 1922(fusione campane); 1944/09/15 - 1944/09/15(erezione a parrocchia carattere generale); 1954 - 1954(decorazione interno); 1969 - 1969(adeguamento liturgico interno)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Priò, Predaia>
Altre denominazioni S. Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1537  (menzione carattere generale)

La chiesa di San Michele di Priò è menzionata per la prima volta dalla visita pastorale clesiana del 1537; in quell'anno aveva tre altari, due dei quali consacrati; la consacrazione del terzo, dedicato a San Sebastiano, sarebbe avvenuta il 26 novembre 1558, per il tramite del vescovo Mariano Mano, suffraganeo del cardinale Cristoforo Madruzzo. Nella successiva visita del 1579 gli altari ricordati sono solamente due, dedicati l'uno a San Michele e l'altro a San Vigilio.

1631 - 1654 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1631 si decise di ristrutturare l'edificio, cadente e privo di soffitto; venne realizzata una volta reticolata di gusto ancora tardogotico. Entro il 1654 i lavori dovevano essere conclusi.

1654/09/07  (consacrazione carattere generale)

Risale al 7 settembre 1654 la consacrazione della chiesa rinnovata.

1685/01/20  (erezione a espositura carattere generale)

La chiesa fu eretta a espositura della pieve di Torra il 20 gennaio 1685; il decreto venne poi confermato nel 1710.

1748  (costruzione campanile)

Secondo la visita pastorale del 1766, il campanile venne concluso nel 1748, data confermata dall'iscrizione con il medesimo anno incisa sull'architrave del portale lapideo; due campane vennero fuse da Pietro Soletti nel 1742 e furono donate alla chiesa dal principe vescovo Domenico Antonio Thun.

1766  (lavori intero bene)

Sempre la visita pastorale del 1766 registrò che due finestre della chiesa necessitavano di riparazione e di essere protette da inferriate, mentre la sacrestia, presumibilmente costruita da poco, era da coprire al più presto.

1774  (fusione campana)

Secondo Weber (1938), nel 1770 una vecchia campana, risalente al XIV secolo, si danneggiò; fu data in acconto al fonditore Giuseppe Ruffini, che ne realizzò una nuova nel 1774.

1836  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

Alla chiesa fu concessa la custodia eucaristica nel 1836.

1892  (fusione campane)

Il fonditore Chiappani di Trento rifuse due delle tre campane nel 1892.

1910  (ampliamento intero bene)

Come ricorda la lapide in facciata, l'edificio sacro fu ampliato nel 1910, con la costruzione delle cappelle laterali, grazie al contributo finanziario della signora Margherita Brida Postingher, principale benefattrice dell'impresa.

1922  (fusione campane)

Due delle tre campane furono requisite dal governo austriaco durante la grande guerra; la chiesa ne riebbe di nuove nel 1922.

1944/09/15  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 15 settembre 1944.

1954  (decorazione interno)

Le vetrate figurate vennero realizzate dalla ditta Fratelli Bontempi di Brescia nel 1954; presumibilmente negli stessi anni il presbiterio ricevette la decorazione murale a tempera su intonaco sulle pareti e sulla volta.

1969  (adeguamento liturgico interno)

Nel 1969 la chiesa fu sottoposta ad un intervento di adeguamento liturgico che comportò il trasferimento del fonte battesimale nella cappella sinistra e l'arretramento e la manomissione dell'altare maggiore storico. I due altari minori lignei, realizzati da Sisinio Prati tra il 1741 e il 1742, che Simone Weber descrive presenti nelle cappelle laterali nel 1938, dovevano essere già stati rimossi poco prima.
Descrizione

Orientata a sud-est ed elevata sul colle sovrastante il piccolo abitato di Priò, la parrocchiale di San Michele Arcangelo, circondata dal suo cimitero, è menzionata per la prima volta dalla visita pastorale del 1537; dotata delle volte reticolate e costolonate nel secondo quarto del Seicento, venne completata dalla costruzione del campanile nel 1748 e ampliata con la realizzazione delle cappelle speculari nel 1910. La semplice facciata a due ripidi spioventi reca il portale architravato in pietra calcarea e un oculo strombato; sul fianco sinistro cieco emerge la sacrestia, con una piccola finestra sul lato nord-est e una maggiore su quello sud-est. La struttura è forata da tre finestre sul fianco destro, la prima in corrispondenza della prima campata, la seconda nella cappella laterale, la terza nel presbiterio; sullo stesso lato si apre l'ingresso secondario. Chiude la costruzione l'abside poligonale, anch'essa recante un oculo. Sempre sul lato destro si eleva il massiccio campanile, con accesso architravato in pietra calcarea elevato di tre gradini e mostra di orologio sul lato nord-ovest, fusto finito a intonaco rustico, cella in pietra calcarea a vista con quattro monofore centinate e tetto piramidale a quattro falde, sormontato dalla croce apicale. All'interno la navata unica è divisa in quattro campate, marcate dalle coppie di peducci che sostengono i costoloni della volta; due ampie arcate a pieno centro sfondano le fiancate tra la terza e la quarta campata e costituiscono l'accesso ad altrettante cappelle quadrangolari speculari, coperte da volta a botte unghiata, ospitanti un'edicola lignea con la statua della Madonna e il fonte battesimale (a sinistra) e l'ingresso secondario (a destra). Tre gradini e l'arco santo a pieno centro sostenuto da una coppia di pilastri introducono nel presbiterio; nella zona absidale poligonale è stata arretrata l'ancona dell'altare maggiore storico, sostenuta da una struttura in muratura rivestita di legno, realizzata con l'adeguamento liturgico nel 1969. Composizioni figurate a carattere simbolico dipinte a tempera ornano le pareti e il settore centrale della volta del presbiterio; i costoloni sono evidenziati dalla tinteggiatura.
Preesistenze
La navata e il presbiterio dovrebbero costituire la parte più antica del complesso, seguiti dal campanile, dalla sacrestia e dalle cappelle laterali.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; transetto a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, costituito da una coppia di cappelle simmetriche a pianta quadrangolare. Presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi forata da un portale architravato in pietra calcarea e da un oculo strombato; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fianco sinistro cieco, caratterizzato dall'emergere della cappella laterale e della sacrestia, con una piccola finestra sul lato nord-est e una maggiore su quello sud-est; fianco destro forato da tre finestre cuspidate, la prima in corrispondenza della prima campata, la seconda nella cappella laterale, la terza nel presbiterio e dotata dell'ingresso secondario architravato. Abside poligonale forata da un oculo; finiture a intonaco tinteggiato e a intonaco rustico, con zoccolo perimetrale.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata al fianco destro della chiesa, con accesso architravato in pietra calcarea elevato di tre gradini sul lato nord-ovest; fusto finito a intonaco rustico recante il quadrante di orologio affrescato sul medesimo lato. Cella in pietra calcarea a vista, separata dal fusto per mezzo di una cornice orizzontale, nella quale si aprono quattro monofore centinate; tetto piramidale a quattro falde sormontato da croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata, presbiterio e abside coperti da volte reticolate costolonate; cappelle laterali da volte a botte unghiata.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra navata e presbiterio, a più spioventi sopra l'abside e le cappelle laterali; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee, anche sul campanile.
Interni
Navata unica divisa in quattro campate, marcate dalle coppie di peducci che sostengono i costoloni della volta; due ampie arcate a pieno centro sfondano le fiancate tra la terza e la quarta campata e costituiscono l'accesso ad altrettante cappelle quadrangolari speculari, ospitanti un'edicola lignea con la statua della Madonna e il fonte battesimale (a sinistra) e l'ingresso secondario (a destra). Tre gradini e l'arco santo a pieno centro sostenuto da una coppia di pilastri introducono nel presbiterio; nella zona absidale poligonale è stata arretrata l'ancona dell'altare maggiore storico, sostenuta da una struttura in muratura rivestita di legno di fattura recente. Finiture a intonaco tinteggiato, con tinta differenziata ad evidenziare i costoloni; perlinatura perimetrale alla base delle pareti della navata e delle cappelle.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrotte di pietra calcarea bianca e rossa, disposte cromaticamente alternate a due a due in corsi diagonali a formare ampie losanghe.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1969)
L'adeguamento liturgico è stato attuato nel 1969 con una serie di interventi strutturali e si ritiene completato in tempi più recenti da altri interventi di mano diversa: l'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento, in pietra calcarea sagomata, reimpiega presumibilmente almeno in parte elementi provenienti da uno degli altari smantellati o dalla balaustra, non più esistente.
ambone - intervento strutturale (1990-2000 circa (?))
Forse negli anni Novanta è stato realizzato l'ambone, posizionato a raso pavimento, presso l'arco santo, a destra, con base a forcella in pietra calcarea e leggio in legno; della stessa mano è la base per il crocifisso processionale in pietra calcarea, a sinistra dell'arco santo.
sede - aggiunta arredo (1969 circa (?))
Una sedia a braccioli in legno con seduta e schienale imbottiti funge da sede, affiancata da altre due sedie di fattura simile, ma prive di braccioli, accostate alla parete sinistra del presbiterio. E' presente l'ancona lignea dell'altare maggiore storico, completata da un tabernacolo anch'esso ligneo che contiene la custodia eucaristica.
fonte battesimale - intervento strutturale (1969)
Nel 1969 il fonte battesimale storico, un tempo in controfacciata, è stato trasferito nella cappella laterale sinistra della navata.
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