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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tuenno
Ville d'Anaunia
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Orsola e Compagne
Parrocchia di Sant'Orsola e Compagne
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1972 circa); presbiterio - intervento strutturale (1972 circa)
1300 - 1349/05/25(costruzione intero bene); 1518/02/11 - 1518/02/11(consacrazione altare maggiore); 1571 - 1571(dotazione fonte battesimale carattere generale); 1580 - 1581(erezione a primissaria curata carattere generale); 1631 - 1631(ampliamento intero bene); 1640 - 1640(costruzione pulpito ); 1643 - 1643(ampliamento intero bene); 1777 - 1783(restauro intero bene); 1790/01/02 - 1790/01/02(erezione a curazia carattere generale); 1817 - 1817(ampliamento intero bene); 1853 - 1853(ricostruzione campanile); 1904 - 1910(progetto nuova chiesa intero bene); 1913 - 1915(ampliamento intero bene); 1920/01/20 - 1920/01/20(erezione a parrocchia carattere generale); 1925/05/03 - 1925/05/03(consacrazione carattere generale); 1974 - 1974(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Orsola e Compagne
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Orsola e Compagne <Tuenno, Ville d'Anaunia>
Altre denominazioni Ss. ORSOLA E COMPAGNE vergini e martiri
S. Orsola e Compagne
Autore (ruolo)
Chierzi, Guido (ampliamento)
Chierzi, Vittorio (ampliamento)
Paor, Emilio (progetto ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1300 - 1349/05/25 (costruzione intero bene)

Callovi (2005) fa risalire l'erezione del primo nucleo della chiesa genericamente al XIV secolo; altri studiosi citano, come prima menzione della chiesa, il testamento di Manuele di Castel Tuenno del 1349, che ne riporta l'antica dedicazione mariana.

1518/02/11  (consacrazione altare maggiore)

Il vescovo suffraganeo di Trento Michele Iorba consacra l'altare maggiore dontandolo di alcune reliquie.

1571  (dotazione fonte battesimale carattere generale)

La chiesa viene dotata del fonte battesimale; questo reca inciso il millesimo "1571"; all'epoca la chiesa era una primissaria dipendente dalla pieve di Tassullo.

1580 - 1581 (erezione a primissaria curata carattere generale)

Su richiesta degli abitanti di Tuenno, viene affidata ad un curato stabile la cura delle anime.

1631  (ampliamento intero bene)

Le navate della chiesa vengono ampliate di una campata ad ovest.

1640  (costruzione pulpito )

La chiesa viene dotata di un pulpito ligneo, costruito da Simone Lenner.

1643  (ampliamento intero bene)

In questo anno viene eretta la cappella laterale nord e presumibilmente anche quella posta sul lato meridionale.

1777 - 1783 (restauro intero bene)

Leonardi (1955) riferisce che il sindaco ed il regolano maggiore di Tuenno ordinarono in quest'anno una serie di restauri presso la sacrestia, la chiesa e la sua copertura. Pochi anni più tardi, venne eretta la volta della sacrestia e quella di una delle due cappelle laterali.

1790/01/02  (erezione a curazia carattere generale)

Alcune questioni legate ai dritti primissariali goduti dal curato causano un dissidio tra la popolazione di Tuenno ed il parroco di Tassullo; a seguito di trattative, viene emanato un decreto che erige ufficialmente la curazia, nonostante un curato fosse presente a Tuenno già dal 1581.

1817  (ampliamento intero bene)

La bibliografia riporta una serie di interventi volti ad ampliare l'edificio sacro, grazie ad offerte economiche e alla manodopera prestata da alcuni abitanti di Tuenno; alle navate viene aggiunta una ulteriore campata a occidente e viene eretta una cantoria.

1853  (ricostruzione campanile)

Nell'anno 1853, il campanile, che versava in cattivo stato, viene abbattuto e ricostruito. Una targa con millesimo posta sulla torre ne celebra l'erezione; Gorfer (1975) riporta che fu dotato di fondazioni profonde sei metri, poggianti su una base di tronchi di larice.

1904 - 1910 (progetto nuova chiesa intero bene)

Tra il 1904 e il 1910 l'architetto Natale Tommasi si occupò del progetto di costruzione della nuova parrocchiale, che prevedeva la completa demolizione della vecchia chiesa. Nel dicembre del 2010 la Zentralkommission di Vienna vietò l'abbattimento dell'edificio e si optò per un ingrandimento, affidando il nuovo progetto a Emilio Paor.

1913 - 1915 (ampliamento intero bene)

A seguito di alterne vicende, che vedono contrapposte la volontà dei cittadini di Tuenno e le direttive della Commissione Centrale per lo Studio e la Conservazione dei Monumenti Storici e Artistici dell'impero asburgico, all'antico nucleo della chiesa viene affiancato un nuovo edificio, progettato dall'architetto Emilio Paor con la collaborazione dei capomastri Vittorio e Guido Chierzi di Tuenno. La nuova porzione della chiesa aderisce, in posizione leggermente arretrata, al fianco settentrionale del nucleo originario; al fine di erigere la nuova costruzione, viene abbattuta la parte settentrionale dell'antica chiesa, comprensiva di una navatella e di una cappella laterale, così come la cantoria eretta un secolo prima. L'impianto decorativo ad affresco viene realizzato, e restaurato ove già presente, dal pittore Sigismondo Nardi.

1920/01/20  (erezione a parrocchia carattere generale)

La bibliografia riporta diverse richieste da parte della popolazione di Tuenno, tra XIX e primo XX secolo, in merito all'erezione di una propria parrocchia al fine di svincolarsi da quella di Tassullo; la parrocchia viene eretta però soltanto nel 1920.

1925/05/03  (consacrazione carattere generale)

La nuova chiesa, ultimata da qualche anno, viene consacrata in questa data.

1974  (restauro intero bene)

Costa (1986) riferisce di una campagna di restauri avvenuta in questo anno, durante la quale vengono scialbati gli affreschi di Sigismondo Nardi presso l'abside della navata maggiore ad eccezione del Cristo in mandorla sopra l'altare maggiore.
Descrizione

L'odierna chiesa di Sant'Orsola e Compagne di Tuenno è il frutto di una peculiare opera di ampliamento, che ha visto affiancare all'edificio originario un secondo edificio, simile ad esso per gusto architettonico, seppur edificato tra 1913 e 1915. L'aspetto dell'edificio originario, la cui erezione primigenia è da collocarsi probabilmente nel XIV secolo, derivò per altro da una serie di ampliamenti occorsi tra la prima metà del XVII e del XIX secolo, in concomitanza con l'accresciuta importanza del luogo di culto. L'edificio sacro originario, disposto con abside ad est, è stato inglobato nella nuova fabbrica, della quale compone la navata minore. La fiancata destra mostra l'emergenza del corpo della cappella laterale. La navata è aperta da tre finestre e presenta un ingresso laterale elevato da tre scalini. A livello del presbiterio è innestato il corpo della sacrestia; il prospetto orientale permette di apprezzare il profilo poligonale dell'abside e della sacrestia, recanti finestre sui lati diagonali; l'abside è aperta da un oculo, i suoi stipiti sono marcati da contrafforti. L'interno presentava tre navate (la navatella sinistra non è più apprezzabile), scandite in quattro campate da arcate a tutto sesto sostenute da colonne lapidee, sulle quali insistono le nervature lapidee delle volte che coprono l navate. La parete laterale destra della terza campata è aperta su una cappella laterale. L'arco santo archiacuto immette nell'ambiente del presbiterio, coperto da una volta reticolare le cui nervature poggiano su peducci lapidei e recante un ingresso ai locali di sacrestia sul lato destro. La facciata, a spioventi, è affiancata da un portico, aderente al prospetto meridionale del campanile, aperto da due arcate lapidee tutto sesto, sostenute da due pilastri murali e da una colonna, all’interno del quale sono posti due ingressi. Al di sopra del portico è presente un ordine di cinque monofore a tutto sesto. Un terzo ingresso, dotato di portale lapideo architravato, in asse rispetto all’incontro delle falde di copertura della porzione destra, è sovrastato da due ordini di monofore strombate, a tutto sesto. La fiancata sinistra presenta, in successione, il prospetto settentrionale del campanile, seguito da corpo della navata, aperto da tre finestre archiacute, e recante un ingresso laterale dotato di portale lapideo; oltre, emerge il volume di una cappella laterale interna a pianta poligonale, aperta da due finestre archiacute. A livello del presbiterio emerge un corpo aggiunto, al di sopra del quale è presente un oculo; a seguire è possibile apprezzare il volume dell’abside a profilo poligonale, aperta da due finestre a profilo ogivale e marcata, presso gli stipiti, da contrafforti. Il campanile, incassato nell'estremo nord occidentale della navata maggiore, è a fusto quadrangolare dotato di scarpa, e presenta un quadrante su tutti i prospetti. La cella campanaria è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto. Al di sopra della cella è innestato un corpo minore a pianta ottagonale, aperto su lati alternati da una monofora a tutto sesto e sormontato da una cornice da cui si origina la cuspide a cupola a spicchi coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta due navate, la maggiore a sinistra, e la minore, descritta in precedenza, a destra. In controfacciata si impone il volume della cantoria. La navata è scandita in cinque campate dalle arcate a sesto acuto che si sviluppano lungo le pareti laterali, sostenute da pilastri murali a sezione poligonale, dotati di basamento e capitello fogliato; su questi insistono le nervature delle volte a crociera che coprono l'ambiente. A livello della quarta campata la parete laterale sinistra è aperta da un'arcata ogivale su un ambiente in cui è alloggiato l'organo. L'arco santo archiacuto introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, coperto da una volta reticolare le cui nervature sono sostenute da peducci lungo le pareti laterali.
Preesistenze
L'edificio sacro originario, anteriore ai lavori del XX secolo, disposto con abside ad est, è stato inglobato nella nuova fabbrica, della quale compone la navata minore. La fiancata destra è percorsa dallo zoccolo visibile in facciata, e mostra il leggero aggetto del corpo della navata rispetto a quello del presbiterio e l'emergenza del corpo della cappella laterale all'altezza della terza campata della navata. Questa è aperta da tre finestre archiacute e inferriate e presenta un ingresso laterale elevato da tre scalini e dotato di un portale lapideo a sesto ribassato. A livello del presbiterio è innestato il corpo della sacrestia, dotato di ingresso sul prospetto orientale. Il prospetto orientale permette di apprezzare il profilo poligonale dell'abside e della sacrestia, la prima recante finestre a doppio profilo trilobato, la seconda archiacute, sui lati diagonali; l'abside è aperta da un oculo, i suoi stipiti sono marcati da contrafforti a sezione quadrangolare. L'interno presentava tre navate (la navatella sinistra non è più apprezzabile), scandite in quattro campate da arcate a tutto sesto sostenute da colonne lapidee ad alto basamento e capitello fogliato, sulle quali insistono le nervature lapidee delle volte reticolari che coprono la navata maggiore e delle volte a crociera che coprono quella minore. La parete laterale destra della terza campata è aperta da un'arcata a tutto sesto su una cappella laterale. L'arco santo archiacuto in conci lapidei immette nell'ambiente elevato da un gradino del presbiterio, coperto da una volta reticolare le cui nervature poggiano su peducci lapidei e recante un ingresso dotato di portale lapideo architravato ai locali di sacrestia sul lato destro. Le finiture esterne sono ad intonaco rustico tinteggiato; quelle interne ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pianta
Navate a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; entrambi i presbiteri, a pianta rettangolare, sono conclusi da un'abside a pianta poligonale.
Facciata
La facciata, a spioventi, è affiancata da un portico, aderente al prospetto meridionale del campanile, aperto da due arcate lapidee a tutto sesto, sostenute da due pilastri murali a conci lapidei bianchi e rossi alternati dotati di capitelli con volute e basamenti e da una colonna liscia con alto basamento ottagonale e capitello a calice, all'interno del quale sono posti due ingressi dotati di portale lapideo e architravato. Al di sopra del portico è presente un ordine di cinque monofore a tutto sesto con archi a conci lapidei bianchi e rossi alternati. Un terzo ingresso, dotato di portale lapideo dotato di trabeazione a fregio liscio e cornice aggettante, è posto in asse rispetto all’incontro delle falde di copertura della porzione destra, ed è sovrastato da due ordini di monofore strombate, a tutto sesto. Uno zoccolo corre lungo la facciata; le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
La fiancata sinistra presenta, in successione, il prospetto settentrionale del campanile, seguito da corpo della navata, aperto da tre finestre archiacute e strombate, e recante un ingresso laterale dotato di portale lapideo strombato archiacuto; oltre, emerge il volume di una cappella laterale interna a pianta poligonale, marcata da lesene angolari e aperta da due finestre archiacute strombate e inferriate. A livello del presbiterio, leggermente arretrato rispetto alla navata, emerge un corpo aggiunto avente funzione di locale caldaia, al di sopra del quale è presente un oculo; a seguire è possibile apprezzare il volume dell’abside a profilo poligonale, aperta da due finestre a profilo ogivale e strombate e marcata, presso gli stipiti, da contrafforti lapidei a sezione quadrangolare. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Campanile
Il campanile, incassato nell'estremo nord occidentale della navata maggiore, è a fusto quadrangolare dotato di scarpa, e presenta un quadrante su tutti i prospetti. Due cornici delimitano la cella campanaria, aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto. Al di sopra della cella è innestato un corpo minore a pianta ottagonale, aperto, su lati alternati, da una monofora a tutto sesto, sormontato da una cornice da cui si origina la cuspide a cupola a spicchi in lamiera metallica, coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e cantonali lapidei sfalsati.
Struttura
strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a crociera in muratura e nervature lapidee presso la navata maggiore, volta reticolare in muratura presso il presbiterio maggiore; volte reticolari in muratura presso la navata ed il presbiterio minore.
Coperture
Copertura a due falde sulla navata maggiore, a due falde sulla navata minore, a più falde convergenti sul presbiterio e l'abside maggiore e su quello minore. Struttura portante in legno, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta due navate, la maggiore a sinistra, e la minore, descritta in precedenza, a destra. In controfacciata si impone il volume della cantoria, sostenuta da pilastri a sezione poligonale in conci lapidei bianchi e rossi a fasce alternate. La navata è occupata, nella porzione nord occidentale, dal volume del campanile, ed è scandita in cinque campate dalle arcate a sesto acuto che si sviluppano lungo le pareti laterali, sostenute da pilastri murali a sezione poligonale, in conci lapidei bianchi e rossi a fasce alternate, dotati di basamento e capitello fogliato; su questi insistono le nervature lapidee delle volte a crociera che coprono l'ambiente. A livello della quarta campata la parete laterale sinistra è aperta da un'arcata ogivale su un ambiente coperto da una volta a spicchi in cui è alloggiato l'organo. L'arco santo archiacuto in conci lapidei bianchi e rossi alternati, a sezione poligonale, è sostenuto da pilastri murali dalle medesime caratteristiche, dotati di capitelli fogliati, ed introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio. Questo è coperto da una volta reticolare le cui nervature sono sostenute da peducci lapidei lungo le pareti laterali. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
Gli ambienti interni presentano una pavimentazione in quadrotte in cotto disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Le vele delle volte che coprono le absidi recano impianti decorativi ad affresco, aventi carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1972 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi non aventi carattere di stabilità. L'altare verso il popolo in legno di noce, collocato nel centro del presbiterio della navata maggiore, presenta una base rettangolare modanata, un fusto a pilastro con tavola figurata e una mensa rettangolare modanata. Presso il piedritto sinistro dell'arco santo, entro il presbiterio, è presente l'ambone ligneo, realizzato riadattando il pulpito; la sezione è a semi ottagono irregolare e presenta un lettorile eminente su uno stelo specchiato. Dietro l'altare verso il popolo è situata una sedia lignea con braccioli, avente la funzione di sede del celebrante. L'altare maggiore storico della navata minore è ancora presente e dotato di tabernacolo, impiegato come custodia eucaristica.
presbiterio - intervento strutturale (1972 circa)
Nel presbiterio della navata minore è stato attuato un adeguamento liturgico mediante un intervento strutturale che ha visto la posa di un altare verso il popolo e di un ambone, entrambi in pietra calcarea bianca bocciardata.
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