chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tassullo
Ville d'Anaunia
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1974-1975); fonte battesimale - intervento strutturale (1974-1975)
1101/08/10 - 1101/08/10(consacrazione altare maggiore); 1128 - 1128(menzione carattere generale); 1231 - 1231(menzione carattere generale); 1309 - 1309(menzione carattere generale); 1442 - 1442(restauro intero bene); 1513/04/07 - 1518/02/11(ricostruzione presbiterio); 1520 - 1559(ricostruzione intero bene); 1616 - 1616(interventi presbiterio); 1629 - 1632(ampiamento navata); 1635 - 1648(ampliamento navata); 1649 - 1649(demolizione intorno); 1650 - 1698(costruzione sacrestia meridionale); 1654 - 1654(costruzione pulpito); 1731 - 1731(dotazione orologio campanile); 1769 - 1769(costruzione organo); 1774 - 1776(modifiche intero bene); 1803 - 1803(riparazione orologio); 1844 - 1844(sostituzione pavimentazione); 1894 - 1894(impianto decorativo abside); 1922/10/22 - 1922/10/22(erezione ad arcipretura carattere generale); 1957 - 1957(riparazione orologio); 1974 - 1975(restauro intero bene); 2003 - 2007(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Tassullo, Ville d'Anaunia>
Altre denominazioni ASSUNZIONE
S. Maria Assunta
Autore (ruolo)
Delai, Simone (ricostruzione)
Delai, Antonio di Andrea (ricostruzione)
Redis, Rocco de (ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura rinascimentale clesiana (ricostruzione)
Notizie Storiche

1101/08/10  (consacrazione altare maggiore)

La notizia più antica attestante l'esistenza chiesa risale alla consacrazione dell'altare maggiore, dedicato a Santa Maria e dotato di numerose reliquie nell'anno 1101. Il vescovo suffraganeo di Trento Michele Iorba, durante la consacrazione degli altari nell'anno 1508, rinvenne presso l'altare maggiore una pergamena attestante la consacrazione e l'elenco delle reliquie poste in quella occasione. La pergamena originaria non è mai stata rinvenuta: la notizia della consacrazione, riferita solo dalla pergamena della riconsacrazione operata nel XVI secolo, è ritenuta sospetta da Curzel (2014) per via delle troppo numerose indulgenze che sarebbero state concesse ai fedeli in quella occasione (incerta).

1128  (menzione carattere generale)

La prima menzione della pieve di Tassullo pare essere quella riportata in una pergamena rinvenuta nella chiesa di San Biagio di Nanno risalente al 1128, anno in cui vi fu una vertenza tra le comunità di Nanno e Portolo della pieve di Tassullo, da una parte, e la comunità della pieve di Cles, dall'altra, a proposito di confini territoriali di competenza. Questa notizia, riporta Curzel (2014), per altro, sarebbe stata tramandata da uno studioso del XVIII secolo, forse non del tutto attendibile (incerta).

1231  (menzione carattere generale)

All'anno 1231 risale la prima menzione indiretta della chiesa pievana di Tassullo; in un documento riportato da Curzel (1999) viene citato un certo Warimberto col titolo di "archipresbiter de Tasulle".

1309  (menzione carattere generale)

La bibliografia riporta che la prima menzione diretta della chiesa pievana di Tassullo risale ad un inventario dei beni di proprietà della stessa, risalente al 1309.

1442  (restauro intero bene)

In questo anno sono documentati alcuni interventi architettonici di restauro della chiesa, alle cui spese le comunità di Tuenno e Nanno furono obbligate a contribuire, dopo una lunga controversia, circa settant'anni dopo, in occasione della ricostruzione dell'edificio sacro.

1513/04/07 - 1518/02/11 (ricostruzione presbiterio)

In questi anni la chiesa viene ricostruita acquisendo forme che la avvicinano al modello della chiesa parrocchiale di Cles; la ricostruzione viene attuata per fasi: tra 1513 e 1516 si procede alla riedificazione del presbiterio e dell'abside, sotto la direzione dei capimastri Antonio di Andrea e Simone Delai. Il dì 11 di febbraio 1518, Michele Iorba, vescovo suffraganeo di Trento, procede alla consacrazione degli altari e del coro: in questa occasione, il vescovo avrebbe rinvenuto l'elenco delle reliquie incluse nella precedente consacrazione.

1520 - 1559 (ricostruzione intero bene)

In questi anni prosegue l'opera di ricostruzione della chiesa che aveva interessato, nel decennio precedente, le strutture del presbiterio e dell'abside, sotto la direzione dei capimastri Antonio di Andrea Delai e di Rocco de Redis. Tra il 1520 ed il 1537 vengono riedificati il campanile e la navata; probabilmente quest'ultima viene costruita, secondo una prassi comune al tempo, attorno alla navata preesistente, più piccola, successivamente demolita. Gli atti della visita clesiana del 1537 testimoniano che la chiesa era quasi completamente ricostruita, ad eccezione delle volte e della copertura. Tra il 1537 ed il 1554 si procede infatti al completamento delle strutture di orizzontamento e della copertura, nonché all'edificazione del campanile e all'apertura degli ingressi laterali. Il 20 novembre 1558 il vescovo suffraganeo di Trento Mariano Mano consacra la chiesa, ultimata, e gli altari, e proclama la dedicazione mariana del tempio. L'anno successivo viene ultimato il campanile.

1616  (interventi presbiterio)

Il vescovo suffraganeo di Trento Pietro Belli ordina l'installazione delle balaustre tra navata e presbiterio e lo spostamento del fonte battesimale.

1629 - 1632 (ampiamento navata)

In questi anni vengono erette la cappella laterale della confraternita del Santo Rosario e quella di Sant'Antonio; quest'ultima fu commissionata dalla famiglia Pilati di Tassullo.

1635 - 1648 (ampliamento navata)

n questi anno vengono effettuati alcuni interventi architettonici interni: l'apertura di una nicchia ospitante un altare minore all'altezza della terza campata della parete laterale meridionale interna rende necessario lo spostamento di una bifora verso ovest; viene completata la cantoria; la chiesa viene dotata di un organo.

1649  (demolizione intorno)

Nel corso della visita pastorale di questo anno si ordina di demolire l'antica chiesa, dedicata a San Giovanni, fondata dalla confraternita dei Disciplini, la quale era posta presso il cimitero adiacente alla chiesa di Santa Maria Assunta.

1650 - 1698 (costruzione sacrestia meridionale)

Un'iscrizione recante il millesimo "1698" presso i locali della sacrestia meridionale è interpretabile come estremo ante quem circa l'erezione della stessa.

1654  (costruzione pulpito)

In questo anno viene costruito ed installato il pulpito ligneo, attribuito a Giovanni Battista Ramus.

1731  (dotazione orologio campanile)

La torre campanaria viene dotata di un orologio, offerto da un esponente della nobile famiglia Pilati.

1769  (costruzione organo)

In questo anno viene costruito l'organo dalla ditta Doria.

1774 - 1776 (modifiche intero bene)

In questi due anni viene eretta la sacrestia settentrionale, e si procede alla sostituzione della pavimentazione del presbiterio e delle balaustre.

1803  (riparazione orologio)

L'orologio della torre campanaria viene riparato dal noto orologiaio Bartolomeo Bertolla di Rumo.

1844  (sostituzione pavimentazione)

In questo anno viene sostituita la pavimentazione della navata.

1894  (impianto decorativo abside)

In questo anno vengono stesi i dipinti murali che ornavano l'abside.

1922/10/22  (erezione ad arcipretura carattere generale)

La chiesa viene elevata al titolo di arcipretale.

1957  (riparazione orologio)

L'orologio della torre campanaria viene riparato.

1974 - 1975 (restauro intero bene)

In questi due anni vengono eseguiti lavori di pulitura degli intonaci e degli elementi lapidei della facciata; vengono rinnovati il manto di copertura e le gronde.

2003 - 2007 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Alberto Dalpiaz, vengono realizzati una serie di interventi di restauro conservativo presso la chiesa, volti a risanare gli intonaci interni ed esterni e a contrastare l'umidità di risalita. Si eseguono opere di ripristino degli elementi lapidei interni ed esterni della chiesa e del campanile, si rinnova la pavimentazione esterna installando un nuovo impianto di convogliamento delle acque meteoriche; il manto di copertura in lamiera e l'orditura di supporto della copertura vengono sostituiti. Anche la torre campanaria, presso gli ambienti interni, i quadranti e la cuspide è interessata da lavori di restauro.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria Assunta fu un tempo punto di riferimento della pieve di Tassullo; in effetti, una delle menzioni più antiche, sulla cui veridicità ancora si discute, la vedrebbe contrapposta a quella di Cles a proposito di una vertenza riguardo alcuni confini territoriali di appartenenza, nel 1128; la testimonianza più antica, anche questa purtroppo non certa, sarebbe però da individuare in una pergamena, ora scomparsa, che riferiva della consacrazione dell'altare maggiore nell'anno 1101. La prima attestazione certa dell'esistenza della pieve risale al primo quarto del XIII secolo; per la chiesa, invece, si risale al 1231, grazie ad un documento che riporta il nome del primo arciprete, Warimberto. La chiesa ci giunge nelle sue forme odierne grazie ad una ricostruzione in stile clesiano operata nella prima metà del XVI secolo. La facciata a spioventi è parzialmente occultata dal volume del campanile presso l'estremo destro; al centro presenta un portale lapideo a tutto sesto, strombato, protetto da una tettoia in lamiera metallica. La parte sinistra della facciata è ritmata da due contrafforti digradanti a sezione rettangolare. In centro, sopra il portale, si apre un oculo strombato profilato da un motivo a cordone. La fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata. Il prospetto meridionale presenta la mole del campanile affiancato da un ambiente emergente, ed è ritmato da tre contrafforti a sezione quadrangolare; sono presenti un ingresso laterale dotato di portale lapideo a tutto sesto protetto da una tettoia metallica e due finestre a doppio profilo trilobato. A livello del presbiterio emerge il volume della sacrestia. La fiancata sinistra è ritmata, a livello della navata, da cinque contrafforti a profilo quadrangolare dotati di basamento; all'altezza della seconda campata è presente il corpo emergente della cappella laterale interna; a seguire, un ingresso laterale dotato di portale lapideo archivoltato a tutto sesto sovrastato da una tettoia in lamiera e una finestra a doppio profilo trilobato. A livello del presbiterio è inserito un corpo aggiunto. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, i cui stipiti sono marcati da contrafforti a sezione triangolare e le pareti sono aperte da una finestra a doppio profilo trilobato e da un oculo. Il campanile presenta un fusto quadrangolare dotato di zoccolo, ripartito da cornici e recante quadranti sui prospetti meridionale ed occidentale. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da una monofora ogivale dotata di cornice lapidea. La cuspide, in lamiera metallica, è a piramide quadrata a blanda pendenza, coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta tre navate, scandite in quattro campate da ampie arcate a sesto acuto, sostenute da pilastri lapidei a sezione ottagonale, dotati di basamento e capitello composito. Presso l'imposta delle arcate insistono le nervature lapidee delle volte reticolari che coprono gli ambienti; all'altezza dell'arco santo le arcate sono rette da imponenti peducci lapidei ornati a bassorilievo. In controfacciata si impone il volume della cantoria, sostenuta da due colonne lapidee. La prima campata della navata laterale destra è occupata dal volume dell'ambiente d'accesso ai locali del campanile. A livello della seconda campata, la navata laterale sinistra è aperta da un'arcata a tutto sesto su una cappella laterale, coperta da una volta a botte. Le navate laterali sono aperte da un'ampia arcata a tutto sesto verso la terza campata su due nicchie ospitanti altari lignei. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da pilastri murali lapidei, introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, dotato di accesso lapideo architravato ai locali della sacrestia e degli ambienti di servizio presso le pareti laterali.
Pianta
Pianta rettangolare a tre navate ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio, a pianta rettangolare, è concluso dall'abside poligonale.
Facciata
La facciata a spioventi è parzialmente occultata dal volume del campanile presso l'estremo destro; al centro presenta un portale lapideo a tutto sesto, strombato, con piedritti dotati di zoccoli e capitelli d'imposta, protetto da una tettoia in lamiera metallica. La parte sinistra della facciata è ritmata da due contrafforti digradanti a sezione rettangolare, di cui uno angolare, la cui zoccolatura prosegue lungo tutto il prospetto. In centro, sopra il portale, si apre un oculo strombato profilato da un motivo a cordone. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato.
Prospetti
La fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata e rivelano il lieve aggetto del corpo delle navate rispetto a quello del presbiterio. Il prospetto meridionale presenta la mole del campanile affiancato da un ambiente emergente in cui è alloggiato un vano scala, ed è ritmato da tre contrafforti a sezione quadrangolare, corrispondenti alla scansione interna in campate; sono presenti un ingresso laterale dotato di portale lapideo a tutto sesto protetto da una tettoia metallica e due finestre a doppio profilo trilobato, strombate, inferriate e dotate di cornice ogivale lapidea. A livello del presbiterio emerge un corpo a pianta quadrangolare. La fiancata sinistra è ritmata, a livello della navata, da cinque contrafforti a profilo quadrangolare dotati di basamento, corrispondenti alla scansione interna in campate; all'altezza della seconda campata è presente il corpo emergente della cappella laterale interna; a seguire, un ingresso laterale dotato di portale lapideo archivoltato a tutto sesto sovrastato da una tettoia in lamiera e una finestra a doppio profilo trilobato entro cornice archiacuta lapidea e strombata. A livello del presbiterio è inserito il corpo della sacrestia. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, i cui stipiti sono marcati da contrafforti a sezione triangolare e le pareti sono aperte da una finestra a doppio profilo trilobato e da un oculo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Campanile
Il campanile, incassato nell'estremo destro della facciata, presenta un fusto quadrangolare dotato di zoccolo, ripartito da cornici e recante quadranti sui prospetti meridionale ed occidentale. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da una monofora ogivale dotata di cornice lapidea. La cuspide, in lamiera metallica, è a piramide quadrata a blanda pendenza, coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e cantonali lapidei sfalsati.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame, pilastri a sezione ottagonale; strutture di orizzontamento: volte reticolari in muratura con nervature in muratura e lapidee sopra la navata centrale, le navate laterali ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde presso le navate, a più falde convergenti presso il presbiterio e l'abside. Struttura portante in legno, manto di copertura in lamiera metallica grecata.
Interni
L'interno presenta tre navate, scandite in quattro campate da ampie arcate a sesto acuto, sostenute da pilastri lapidei a sezione ottagonale, dotati di basamento e capitello rudentato con motivi a fogliame. Presso l'imposta delle arcate insistono le nervature lapidee delle volte reticolari che coprono gli ambienti; all'altezza dell'arco santo le arcate sono rette da imponenti peducci lapidei con motivi a fogliame e protomi figurate. In controfacciata si impone il volume della cantoria, sostenuta da due colonne lapidee. La prima campata della navata laterale destra è occupata dal volume dell'ambiente d'accesso ai locali del campanile. A livello della seconda campata, la navata laterale sinistra è aperta da un'arcata a tutto sesto su una cappella laterale, coperta da una volta a botte. Le navate laterali sono aperte da un'ampia arcata a tutto sesto verso la terza campata su due nicchie ospitanti altari lignei. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da pilastri murali lapidei, introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, dotato di accesso lapideo architravato ai locali della sacrestia e degli ambienti di servizio presso le pareti laterali. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
Le navate ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse disposte a corsi diagonali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1974-1975)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. L'altare verso il popolo, a quattro fronti, collocato nel centro del presbiterio, è quanto resta dell'altare dell'Adorazione dei Magi commissionato nel 1687 dal parroco Gaspare Cova a Pietro Strobl junior. Il presbiterio conserva le proprie balaustre; su quella di sinistra si sviluppa una struttura lignea a parallelepipedo, formata da elementi riconducibili al coro, avente la funzione di ambone. Tra i due altari è posta una sedia lignea con braccioli, avente la funzione di sede del celebrante. È ancora presente l'altare maggiore storico con il proprio tabernacolo, impiegato come custodia eucaristica.
fonte battesimale - intervento strutturale (1974-1975)
Il fonte battesimale, dalla posizione originaria in navata, è stato spostato presso il piedritto destro dell'arco santo.
Contatta la diocesi