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Segno
Predaia
Trento
chiesa
parrocchiale
Natività di Maria
Parrocchia della Natività di Maria
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2005 circa); sede - aggiunta arredo (1970 circa (?)); fonte battesimale - intervento strutturale (1970 circa)
VIII a.C. - 1483(preesistenze intorno); 1483/11/29 - 1483/11/29(consacrazione carattere generale); 1548 - 1548(lavori intero bene); 1558/11/25 - 1558/11/25(consacrazione carattere generale); 1582 - 1582(costruzione campanile); 1766/09/05 - 1766/09/05(erezione a primissaria carattere generale); 1769 (?) - 1769(fusione campane); 1791 - 1798(ampliamento e ristrutturazione intero bene); 1841/11/23 - 1841/11/23(erezione a primissaria curata carattere generale); 1854 - 1854(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1858/11/25 - 1858/11/25(consacrazione carattere generale); 1891 - 1899(pavimentazione interno); 1918 - 1929(fusione campane); 1943/06/24 - 1943/06/24(erezione a parrocchia carattere generale); 1970 - 1979(lavori interno); 1983 - 1983/12/08(sostituzione organo); 2003 - 2005/06/12(restauro intero bene)
Chiesa della Natività di Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria <Segno, Predaia>
Altre denominazioni Chiesa della Nativita di Maria
Autore (ruolo)
Leita, Bartolomeo (disegno ampliamento chiesa)
Bianchi, Carlo (ampliamento chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura barocca lombarda (costruzione)
Notizie Storiche

VIII a.C. - 1483 (preesistenze intorno)

Gli scavi compiuti all'interno della chiesa di Segno in occasione del restauro del 2003-2005 hanno documentato la presenza in quest'area di diversi strati antropizzati: un forno per la cottura di mattoni, databile all'età del ferro; altri reperti risalenti almeno all'VIII secolo a.C. e di epoca romana, quando si ritiene che il sito fosse sfruttato come cava d'argilla. Si è inoltre rimessa in luce una struttura medievale a pianta rettangolare con una piccola abside orientale decentrata e una tomba con il medesimo orientamento, forse traccia della più antica chiesa, documentata per la prima volta nel 1327 all'interno di un atto notarile. Gli elementi architettonici più certi appartengono alla chiesa quattrocentesca, riedificata entro il 1483: sono l'abside poligonale rinvenuta sotto l'attuale facciata, il muro perimetrale ovest, tracce di contrafforti esterni e semicolonne interne, i siti dell'antico campanile, della sacrestia e del cimitero circostante.

1483/11/29  (consacrazione carattere generale)

Il vescovo carmelitano Giorgio Vink, suffraganeo di Giovanni Hinderbach, consacrò la chiesa rinnovata il 29 novembre 1483. All'altare maggiore dedicato alla Madonna si era così aggiunto un secondo altare dei Santi Fabiano, Sebastiano e Rocco.

1548  (lavori intero bene)

Una ristrutturazione o un ulteriore ampliamento dell'edificio sacro avvenne nel 1548.

1558/11/25  (consacrazione carattere generale)

A seguito dei lavori una nuova consacrazione avvenne il 25 novembre 1558 per opera del vescovo benedettino Mariano Mano, suffraganeo del cardinale Cristoforo Madruzzo. All'epoca la chiesa era ancora piuttosto piccola, voltata, dotata di tre altari, una finestra a destra dell'ingresso, due nel presbiterio e altrettanti oculi, uno in facciata, l'altro dietro l'altare maggiore; aveva inoltre il tetto in scandole lignee e campanile e sacrestia sul lato sud.

1582  (costruzione campanile)

Il campanile venne aggiunto nel 1582.

1766/09/05  (erezione a primissaria carattere generale)

La chiesa divenne primissaria semplice il 5 settembre 1766.

1769 (?) - 1769 (fusione campane)

Dei due antichi bronzi un tempo presenti sul campanile, il maggiore venne rifuso a Trento nel 1769 dal reggiano Giuseppe Ruffini; il minore era di Gioachino Reis, realizzato forse qualche anno prima.

1791 - 1798 (ampliamento e ristrutturazione intero bene)

Alla fine del XVIII secolo la chiesa venne ampliata e completamente ristrutturata su disegno di Bartolomeo Leita e sotto la direzione di Carlo Bianchi; la nuova struttura, con orientamento opposto rispetto alla precedente, riutilizzò in parte la muratura esistente, inglobò le semicolonne quattrocentesche e mantenne alcuni contrafforti esterni; la nuova abside venne realizzata su terreno di riporto, sul sito dell'antico cimitero dei bambini, e il portale seicentesco venne rimontato sulla nuova facciata. Entro il 1798, data indicata per la fine dei lavori sul libro dei conti della chiesa, vennero eseguite anche le decorazioni in stucco e ad affresco, opera rispettivamente del ticinese Leone Casalini e di Pietro Paolo dalla Torre di Mezzana.

1841/11/23  (erezione a primissaria curata carattere generale)

Il decreto governativo del 23 novembre 1841 riconobbe la primissaria di Segno e a partire dall'anno successivo il paese ebbe un sacerdote stabile.

1854  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

Nel 1854 la chiesa ottenne la concessione della custodia eucaristica nel tabernacolo.

1858/11/25  (consacrazione carattere generale)

La nuova consacrazione del tempio avvenne il 25 novembre 1858.

1891 - 1899 (pavimentazione interno)

Verso la fine del XIX secolo la chiesa ricevette la concessione del fonte battesimale; più o meno nello stesso periodo venne realizzata la pavimentazione in piastrelle di cemento.

1918 - 1929 (fusione campane)

Le due campane antiche furono requisite durante la grande guerra e vennero rifuse poi dal governo italiano, entro la fine degli anni Venti.

1943/06/24  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 24 giugno 1943.

1970 - 1979 (lavori interno)

Obbedendo in parte ai suggerimenti inviati dalla curia nel novembre del 1968, intorno al 1970 fu attuato l'adeguamento liturgico della chiesa rimuovendo le balaustre e il pulpito, trasferendo il fonte battesimale all'altare della cappella sinistra, modificando la posizione di alcune statue e di alcuni dei dipinti della Via Crucis. Nel corso degli anni Settanta fu inoltre installato l'impianto di riscaldamento ad aria.

1983 - 1983/12/08 (sostituzione organo)

In occasione del V centenario dalla costruzione della chiesa (1984), fu acquistato un nuovo organo con 7 registri e 350 canne realizzato dalla ditta Chicci di Empoli; lo strumento fu inaugurato l'8 dicembre 1983.

2003 - 2005/06/12 (restauro intero bene)

Nel biennio 2003-2005 l'edificio fu sottoposto ad un completo restauro diretto dall'architetto Alberto Dalpiaz, che comportò il risanamento della muratura esterna dall'umidità di risalita e dai fenomeni di degrado, la messa in luce degli intonaci antichi sui prospetti nord e sud, la riparazione della struttura del tetto, la sostituzione del manto di copertura in lamiera di zinco con un nuovo manto in scandole di larice, la pulitura degli elementi lapidei. All'interno si sostituì la precedente pavimentazione in piastrelle di cemento con una in piastre quadrate di pietra calcarea (verdello), ripristinando le quote originarie. Furono restaurati porte, finestre ed elementi in ferro; vennero sostituiti gli impianti elettrico, di riscaldamento e di protezione dalle scariche atmosferiche; venne infine ripavimentato l'esterno sui lati nord e sud con cubetti di porfido. Terminati i lavori monsignor Luigi Bressan in visita pastorale consacrò il nuovo altare verso il popolo il 12 giugno 2005.
Descrizione

Si ha notizia documentaria dell'esistenza di un luogo di culto a Segno a partire dal 1327, ma l'edificio attuale, orientato ad ovest e dedicato alla Natività di Maria, risale all'intervento di ampliamento e ristrutturazione dell'ultimo decennio del Settecento, realizzato da Carlo Bianchi su disegno di Bartolomeo Leita. La facciata a due spioventi e con gli angoli smussati è divisa nella zona inferiore in tre settori, separati da quattro lesene intonacate raccordate in alto da una fascia orizzontale, con ritmo ABA; al centro si apre il portale architravato in pietra calcarea, elevato di un gradino, mentre più in alto, nella metà superiore della muratura, una cartella bilobata con l'iscrizione dedicatoria della chiesa separa due finestre sovrapposte dal profilo mistilineo, l'inferiore completata da una cornice a volute, la superiore che dà luce al sottotetto. Le fiancate sono caratterizzate ciascuna da una finestra a luce mistilinea e da tracce dell'intonaco cinquecentesco a finti conci angolari sfalsati in pietra a vista nella prima campata, da un ingresso secondario architravato nella seconda e dall'emergere di una cappella a pianta rettangolare nella terza, oltre che da una seconda finestra mistilinea in corrispondenza del presbiterio. A destra il recente restauro ha inoltre rimesso in evidenza tre contrafforti in pietra dal profilo triangolare, anch'essi appartenenti al cantiere cinquecentesco. Sempre al XVI secolo risale il campanile, dal fusto scandito da cornici orizzontali aggettanti; nella cella si aprono quattro monofore leggermente archiacute profilate da cornici lapidee in pietra rossa, mentre altrettante aperture simili caratterizzano i frontoncini della copertura a losanghe, cimati da globi in rame dorato e bandierine segnavento. Più oltre sul fianco sinistro della chiesa emerge la sacrestia con la centrale termica, mentre il presbiterio a pianta quadrangolare chiude la costruzione. All'interno la navata unica è divisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata da coppie di paraste intonacate raccordate in alto dal marcapiano modanato; in controfacciata è presente la cantoria, con parapetto curvilineo emergente percorso da festoni dipinti e scala di accesso a chiocciola nell'angolo sinistro. Due arcate gemelle a pieno centro introducono nelle cappelle laterali simmetriche, elevate di un gradino e ospitanti gli altari minori. Presso l'arco santo a tutto sesto si trovano i più recenti poli liturgici dell'altare verso il popolo e dell'ambone, elevati di un gradino. Il presbiterio storico quadrangolare è elevato ulteriormente di alcuni gradini, coperto da volta a vela e ornato di stucchi e affreschi realizzati da Leone Casalini e Pietro Paolo dalla Torre; un'ultima arcata dietro l'altare maggiore storico costituisce il breve settore absidale, dove la struttura termina con gli angoli smussati.
Preesistenze
Le pareti laterali della navata e il campanile sono le parti più antiche della costruzione, risalenti al XVI secolo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, nella quale si innesta la coppia di cappelle simmetriche anch'esse a pianta rettangolare; presbiterio a pianta quadrangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi e con gli angoli smussati. Nella zona inferiore quattro lesene intonacate raccordate in alto da una fascia orizzontale dividono la superficie muraria in tre settori con ritmo ABA; al centro si apre il portale architravato in pietra calcarea, elevato di un gradino, mentre più in alto, nella metà superiore della muratura, una cartella bilobata con l'iscrizione dedicatoria della chiesa separa due finestre sovrapposte dal profilo mistilineo, l'inferiore completata da una cornice a volute, la superiore che dà luce al sottotetto. Zoccolo di base a intonaco rustico, finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate caratterizzate ciascuna da una finestra a luce mistilinea e da tracce dell'intonaco cinquecentesco a finti conci angolari sfalsati in pietra a vista in corrispondenza della prima campata, da un ingresso secondario architravato in corrispondenza della seconda e dall'emergere della cappella laterale a pianta rettangolare nella terza, oltre che da una seconda finestra mistiliea in corrispondenza del presbiterio. A destra il recente restauro ha inoltre rimesso in evidenza tre contrafforti in pietra dal profilo triangolare, mentre a sinistra emergono i volumi del campanile e della sacrestia con la centrale termica, dotata di ingresso indipendente e due finestre quadrangolari. Un'ultima finestra a luce mistilinea si apre al centro della parete di fondo del presbiterio. Zoccolo di base a intonaco rustico che percorre la chiesa ad altezza variabile a seconda della diversa altezza del terreno; finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrata addossata al fianco meridionale della chiesa, dotata di un ingresso a luce rettangolare sul lato sud; fusto intonacato raso sasso e marcato da conci angolari sfalsati in pietra a vista, scandito da cornici orizzontali aggettanti. Nella cella si aprono quattro monofore leggermente archiacute profilate da cornici lapidee in pietra rossa; altrettante aperture simili caratterizzano i frontoncini della copertura a losanghe, cimati da globi in rame dorato e bandierine segnavento; il globo maggiore svetta con la croce apicale sul colmo del tetto.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a botte unghiata, cappelle laterali e settori intermedi da volte a botte semplice, presbiterio da volta a vela.
Coperture
Tetto a due spioventi sulla navata, a tre spioventi sul presbiterio e a spiovente unico sopra la sacrestia; struttura portante in legno e manto di copertura in scandole di larice, anche sul campanile.
Interni
Navata unica divisa in tre campate da coppie di paraste intonacate raccordate in alto dal marcapiano modanato; in controfacciata è presente la cantoria, con parapetto curvilineo emergente percorso da festoni dipinti e scala di accesso a chiocciola nell'angolo sinistro. Due arcate gemelle a pieno centro introducono nelle cappelle laterali simmetriche, elevate di un gradino e ospitanti gli altari minori. L'accesso alla sacrestia, comunicante con il campanile, si trova nel settore di collegamento tra la navata e il presbiterio, sulla sinistra; qui, presso l'arco santo a tutto sesto, si trovano i più recenti poli liturgici dell'altare verso il popolo e dell'ambone, elevati di un gradino. Il presbiterio storico quadrangolare è elevato ulteriormente di alcuni gradini e fortemente luminoso per la presenza delle due finestre simmetriche sui fianchi; un'ultima arcata lo separa dal breve settore absidale, dietro l'altare maggiore storico, dove la struttura termina con gli angoli smussati. Finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano affreschi o stucchi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in piastre quadrate di pietra calcarea (verdello) disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Decorazioni in stucco del ticinese Leone Casalini e affreschi di Pietro Paolo dalla Torre di Mezzana ornano l'interno.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2005 circa)
A compimento dei lavori di restauro della parrocchiale, presumibilmente nei primi mesi del 2005, è stato attuato l'adeguamento liturgico definitivo del presbiterio per quanto riguarda l'altare verso il popolo e l'ambone, tra loro coordinati e realizzati a raso pavimento in pietra calcarea, nella zona dell'arco santo, elevata di un gradino rispetto alla navata. L'altare è a tavolo e reca un bassorilievo con l'immagine del Buon Pastore sul lato frontale; l'ambone è alla sua destra, realizzato in forma di leggio e completato da un lettorile ligneo.
sede - aggiunta arredo (1970 circa (?))
Una sedia in legno posizionata nel presbiterio sulla sinistra, dietro l'altare verso il popolo, costituisce la sede del celebrante. E' presente l'altare maggiore storico con il proprio tabernacolo, che contiene la custodia eucaristica; non sono invece presenti le balaustre, rimosse probabilmente nel corso del primo adeguamento liturgico del 1970 circa.
fonte battesimale - intervento strutturale (1970 circa)
Il fonte battesimale, di recente fattura, è stato posizionato davanti all'altare della cappella sinistra con l'adeguamento liturgico del 1970 circa.
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