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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Seio
Sarnonico
Trento
chiesa
sussidiaria
S. GIORGIO martire
Parrocchia di San Lorenzo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1968); presbiterio - aggiunta arredo (1968)
1200 - 1387(costruzione intero bene); 1387 - 1390(restauro intero bene); 1550 - 1558/09/06(ricostruzione intero bene); 1773 - 1773(costruzione campanile); 1888 - 1888(restauro campanile); 1897 - 1897(menzione carattere generale); 1911 - 1911(restauro intero bene); 1912 - 1924(sostituzione vatrate); 1985 - 1989(restauro intero bene); 2010 - 2013(installazione impianti interno)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giorgio Martire <Seio, Sarnonico>
Altre denominazioni S. Gregorio
S. GIORGIO martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
maestranze lombarde (ricostruzione)
architettura gotica (ricostruzione)
Notizie Storiche

1200 - 1387 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il nucleo originario della chiesa sia sorto tra il XIII ed il XIV secolo.

1387 - 1390 (restauro intero bene)

La prima menzione che attesta l'esistenza del luogo risale ad un documento che attesta la ricostruzione dell'edificio sacro.

1550 - 1558/09/06 (ricostruzione intero bene)

In questo periodo la chiesa viene ricostruita, acquisendo le forme odierne. Sulla base dei dati stilistici del portale d'ingresso e delle bifore, è stato ipotizzato il concorso di maestranze lombarde, testimoniate in altri cantieri della Val di Non nel XVI secolo. A fabbrica ultimata, la chiesa viene consacrata nel 1558.

1773  (costruzione campanile)

La torre campanaria viene costruita in questo anno; l'intervento è ricordato presso una lapide murata sul prospetto sud del campanile.

1888  (restauro campanile)

Il campanile subisce un'opera di restauro conservativo in questo anno.

1897  (menzione carattere generale)

Weber (1937), consultando documenti d'archivio, riporta che a partire da questo anno la chiesa viene citata nel catalogo del clero con intitolazione a San Gregorio, seppure questa dedicazione non abbia fondamenti storici (la chiesa è sempre risultata dedicata a San Giorgio) o sia giustificata dalla presenza di immagini del santo. Questo equivoco permane nella guida alle valli del Trentino di Gorfer (1975), così come in quella di Callovi (2005).

1911  (restauro intero bene)

A questo anno risale un intervento di restauro conservativo della chiesa, che si concreta nel restauro strutturale delle pareti, in un intervento volto a scoprire le nervature lapidee della volte, e nel rinnovo della pavimentazione.

1912 - 1924 (sostituzione vatrate)

In questo periodo vengono sostituite le vetrate policrome.

1985 - 1989 (restauro intero bene)

La chiesa ed il campanile sono soggetti ad un'opera di restauro conservativo in questo periodo, che vede tra gli altri interventi la realizzazione di un'intercapedine a livello delle fondazioni e la sostituzione della copertura.

2010 - 2013 (installazione impianti interno)

Su progetto degli architetti Saverio Inama e Chiara Zanolini e dell'ingegnere Silvano Bertoldi vengono adeguati e rinnovati gli impianti.
Descrizione

La chiesa di San Giorgio Martire, ricordata da alcuni autori con il titolo di San Gregorio, situata nella frazione di Seio di Sarnonico, viene eretta nelle forme primigenie probabilmente tra il XIII ed il XIV secolo; la prima menzione dell'edificio infatti risale ad un documento che garantiva l'indulgenza a chi si fosse prestato ad opere per il restauro della chiesa nel 1387. Le forme odierne dell'edificio risalgono però ad un intervento di ricostruzione che vede probabilmente impiegate anche alcune maestranze lombarde, risalente alla seconda metà del XVI secolo; per l'erezione del campanile bisognerà attendere invece il XVIII secolo. La facciata, a ripidi spioventi, è percorsa da una zoccolatura interrotta al centro dal portale d'ingresso, lapideo e a tutto sesto, caratterizzato da piedritti specchiati culminanti in capitelli corinzi e arcata ritmata da specchiature. Al di sopra del portale è situata una bifora lobata entro una cornice archiacuta, coronata da un traforo lapideo. Le fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata e rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio. La fiancata destra presenta un ingresso laterale sovrastato da una finestra archiacuta binata, lobata e coronata da un traforo lapideo; finestre simili si aprono presso entrambi i fianchi del presbiterio. Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza del corpo della sacrestia a pianta quadrangolare, situato tra la navata ed il presbiterio e dotato di accesso elevato servito da una scalinata lignea. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside. Il campanile, parzialmente aderente alla parete destra del presbiterio, presenta un fusto quadrangolare aperto da feritoie e dotato di accesso indipendente sul prospetto meridionale; sul medesimo prospetto è presente il quadrante dipinto dell'orologio. La cella campanaria, delimitata da cornici, è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto. Il margine superiore della cella è caratterizzato da doccioni angolari e frontoni ribassati recanti un secondo ordine di monofore a tutto sesto; su questi si innesta la ripida cuspide a piramide ottagonale, rivestita da scandole lignee e coronata da sfera e croce apicale. L'interno rivela una navata unica, scandita in due campate da tre coppie di peducci lapidei, posti lungo le pareti laterali, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da piedritti lapidei dotati di cornice d'imposta, introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, caratterizzato da un ingresso dotato di portale lapideo architravato ai locali di sacrestia sul lato sinistro, e da alcuni peducci distribuiti lungo le pareti, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente, raccordate da serraglie recanti armi nobiliari.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata, a ripidi spioventi, è percorsa da una zoccolatura interrotta al centro dal portale d'ingresso, lapideo e a tutto sesto, caratterizzato da piedritti specchiati culminanti in capitelli corinzi e arcata ritmata da specchiature. Al di sopra del portale è situata una bifora lobata entro una cornice archiacuta, coronata da un traforo lapideo. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato, elementi lapidei a vista e cantonali lapidei sfalsati.
Prospetti
Le fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata e rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto al presbiterio. La fiancata destra presenta un ingresso laterale dotato di portale lapideo architravato, sovrastato da una finestra archiacuta binata, lobata e coronata da un traforo lapideo; finestre simili si aprono presso entrambi i fianchi del presbiterio. Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza del corpo della sacrestia a pianta quadrangolare, situato tra la navata ed il presbiterio e dotato di accesso elevato servito da una scalinata lignea. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato e cantonali lapidei sfalsati.
Campanile
Il campanile, parzialmente aderente alla parete destra del presbiterio, presenta un fusto quadrangolare aperto da feritoie e dotato di accesso indipendente sul prospetto meridionale; sul medesimo prospetto è presente il quadrante dipinto dell'orologio. La cella campanaria, delimitata da cornici, è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto. Il margine superiore della cella è caratterizzato da doccioni angolari e frontoni ribassati recanti un secondo ordine di monofore a tutto sesto; su questi si innesta la ripida cuspide a piramide ottagonale, rivestita da scandole lignee e coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte reticolari in muratura e nervature lapidee sopra la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde convergenti sopra il presbiterio e l'abside. Struttura portante lignea, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno rivela una navata unica, scandita in due campate da tre coppie di peducci lapidei, posti lungo le pareti laterali, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. L'arco santo a sesto acuto, sostenuto da piedritti lapidei dotati di cornice d'imposta, introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, caratterizzato da un ingresso dotato di portale lapideo architravato ai locali di sacrestia sul lato sinistro, e da alcuni peducci distribuiti lungo le pareti, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente, raccordate da serraglie recanti armi nobiliari. Un rivestimento ligneo percorre le pareti della navata e del presbiterio; le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse, disposte a corsi diagonali.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1968)
L'adeguamento liturgico, limitatamente al polo dell'altare, è stato realizzato mediante un itnervento strutturale nel presbiterio. Al centro è stato collocato l'altare verso il popolo, caratterizzato da una struttura lapidea con piedritti a parallelepipedo e mensa rettangolare. Il presbiterio non presenta le balaustre ma conserva il proprio altare maggiore storico, il cui tabernacolo è impiegato come custodia eucaristica.
presbiterio - aggiunta arredo (1968)
L'adeguamento liturgico è stato completato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. Presso il piedritto destro dell'arco santo, entro il presbiterio, è presente l'ambone, caratterizzato da una struttura lignea a tre fronti modanati sormontati da un lettorile. Presso la parete laterale destra del presbiterio è presente una sedia lignea con braccioli, avente la funzione di sede del celebrante.
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